Salvini a Varsavia per incontrare Kaczyński, mentre Di Maio parla con Kukiz

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Il Ministro degli Interni Matteo Salvini è arrivato nella capitale polacca alle 10:30 con un volo di Stato. In mattinata ha incontrato il suo omologo polacco Joachim Brudziński e il Premier Mateusz Morawiecki. Ha fatto anche una puntata all’Ambasciata d’Italia per incontrare imprenditori e stampa italiana. Nel pomeriggio si vedrà con il leader di Diritto e Giustizia Jarosław Kaczyński.

La conferenza stampa congiunta con il Ministro Brudziński ha palesato una visione comune dell’Europa e del suo futuro. Entrambi hanno ribadito che Italia e Polonia vogliono restare nell’UE, ma vogliono anche che questa non si occupi soltanto di profughi ma di temi che dovrebbero stare al centro dell’azione europea: sicurezza, famiglia, lavoro, rispetto della storia di ciascun Paese. Finito è il tempo in cui l’Unione ruotava intorno all’asse franco-tedesco; ora è giunto il tempo di riequilibrare i rapporti di forza nel Vecchio Continente, a cominciare da un nuovo rapporto tra Italia, Polonia e altri Paesi la cui visione sia maggiormente legata ai suddetti valori fondanti. I due ministri degli interni hanno anche ricordato le numerose azioni di polizia coordinate tra Roma e Varsavia. Ci sono per esempio agenti polacchi nell’Urbe così come in località di montagna per aiutare nella gestione del turismo. Salvini ha detto di essere venuto a Varsavia per colmare un vuoto lasciato dai suoi predecessori, che per anni hanno negletto le relazioni con un Paese così importante come la Polonia, verso la quale l’Italia vanta un export da 10 miliardi, il che la rende un partner economico persino più importante di Cina o Turchia. Un concetto quest’ultimo ribadito anche dall’Ambasciatore Aldo Amati, che ha accolto il Ministro presso la locale rappresentanza diplomatica italiana.

Oltre ad Amati all’Ambasciata d’Italia erano presenti la stampa italiana e i rappresentanti delle imprese, in particolare quelle del settore edilizio, da Salini Impregilo, ad Astaldi, Toto, Pizzarotti, molto coinvolte in Polonia e che hanno per questo il bisogno di sentire il supporto dell’Italia così come altre aziende concorrenti sanno di poter contare sull’appoggio dei rispettivi Stati. Bisogna sottolineare il calore con il quale Salvini è stato accolto dalle autorità locali, complice l’avvertita vicinanza politica tra i due governi. Il Vicepremier italiano ha ricambiato spendendo parole di encomio per la Polonia e la sua economia.

L’incontro pomeridiano con i vertici di Diritto e Giustizia (PiS) servirà invece a tessere alleanze per allargare il fronte sovranista europeo e creare a Strasburgo il secondo maggiore gruppo parlamentare dopo quello del Partito Popolare Europeo (PPE). A tale scopo Salvini vuole convincere PiS, i cui eurodeputati sono membri dell’Alleanza dei Conservatori e dei Riformisti Europei (AECR), a unirsi al Movimento per un’Europa delle Nazioni e delle Libertà (MENL), di cui già fanno parte la Lega e il Rassemblement National di Marine Le Pen. Il contingente polacco nell’AECR è il secondo più numeroso dopo quello dei Conservatori britannici, sui quali però pende la spada di Damocle della Brexit. L’obiettivo è quello di presentare un programma comune per le europee di maggio, eleggere oltre 200 parlamentari e imporsi come l’interlocutore principale del PPE nella definizione dei nuovi equilibri a Bruxelles quando verrà nominata la nuova Commissione Europea. A facilitare questi futuri colloqui dovrebbe essere la sponda interna al PPE rappresentata dal Premier austriaco Sebastian Kurz e da quello ungherese Viktor Orban.Dalla parte polacca i temi caldi saranno probabilmente il Nord Stream 2 e i rapporti con l’Europa in relazione alla procedura d’infrazione.

Nel frattempo il Movimento 5 Stelle non sta a guardare e cerca di aprire propri canali di dialogo con la politica polacca. Paweł Kukiz, leader della formazione politica anti-sistema che porta il suo nome, ha incontrato ieri il Ministro dello Sviluppo Economico italiano e capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio. In un post su Facebook Kukiz ha scritto che i due hanno parlato “delle differenze e delle somiglianze programmatiche [dei rispettivi partiti] e dei piani in comune”. Da diversi mesi Kukiz’15 conduce colloqui programmatici con diversi raggruppamenti politici europei, a partire dal M5S. Si tratta di scambi di esperienze, di discussioni sulla democrazia diretta, sulla partecipazione dei cittadini e della Nazione all’esercizio del potere. “In Italia grazie alle pressioni del Movimento Cinque Stelle è sorto un Ministero della Democrazia Diretta, un’istituzione di cui in Polonia si sente la mancanza perché i cittadini non possiedono nessuno strumento che possa fare da freno a un potere eccessivamente autoritario o da stimolo ad uno troppo negligente”, ha detto Kukiz. I due hanno parlato anche dell’obsolescenza dei concetti di destra e sinistra, un refrain dei movimenti anti-sistema. Kukiz ha promesso che il dialogo con i M5S continuerà e ha aggiunto di aspettarsi “altre buone notizie nelle prossime settimane”. Non ha tuttavia rivelato alcun dettaglio.