Charlotte Gainsbourg infiamma il red carpet veneziano

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(fot. Piotr Suzin)

È Charlotte Gainsbourg la regina incontrastata del 71^ Festival di Venezia, o almeno questa è la sensazione che emerge dal red carpet dove il maschile incidere di questa sexy eroina fa ribollire paparazzi e fan. Vestita rock-elegant con un abito nero con tagli netti asimmetrici che non lasciano spazio all’immaginazione riguardo le forme esili del suo corpo. La natura non l’ha dotata di forme particolarmente femminili ma in cambio le ha dato un sex appeal debordante che lei intelligentemente gestisce grazie ad una personalità forte che deve avere evidentemente ereditato da cotanti genitori. Charlotte transita sul tappetto rosso del più antico festival del cinema del mondo insieme ad un divertito Lars Von Trier, ad una elegante e carismatica Uma Thurman e ad un po’ imbolsito Stellan Skarsgard giunti a Venezia per la presentazione della long version di Nymphomaniac. Grande successo sul red carpet anche per la bellissima cubana Ariadna Romero, che ormai lavora da anni in Italia, e per Elio Germano molto apprezzato nelle difficili vesti di Giacomo Leopardi nel film “Il giovane favoloso” di Mario Martone.

Intanto ci si avvicina all’assegnazione del Leone d’oro con poche certezze. Nessuno dei film in concorso finora ha suscito particolare gradimento. Ieri sera l’ennesima delusione con “Nobi” del giapponese Shina Tsukamoto. Una storia di soldati giapponesi in fuga nella giungla, inseguiti da guerriglieri e americani, contrassegnata da ettolitri di sangue che spruzzano da ogni poro, da volti sfigurati, braccia e gambe staccate che alla fine diventano il pasto di soldati affamati. Un iperrealismo irritante unito ad una trama banale. Insomma potete tranquillamente evitare la visione di questo film.