Czesław Niemen e “Io senza lei”

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Chi conosce “Io senza lei”, una delle maggiori hit di Czesław Niemen, alzi la mano. Ok, forse se vi do il titolo polacco sarete più numerosi. “Io senza lei” è la versione italiana del pezzo “Dziwny jest ten świat” (sfortunatamente, con un testo molto più banale). È un fatto poco noto in Polonia, ma Niemen, nella sua carriera, ha cercato di affascinare con la sua voce anche la bella Italia. Negli anni 1969-70 ha fatto un tour lungo la Penisola. Come spiegava l’impresario dell’artista, Roman Waschko, hanno scelto l’Italia, perché aveva degli amici che l’avrebbero potuto aiutare ad entrare nel mercato musicale locale. All’inizio Niemen ed il suo gruppo, I Niemen, decisero di tentare la sorte a Bologna. Già nelle prime settimane del loro soggiorno ebbero l’opportunità di registrare una canzone dei Ricchi e Poveri, che secondo gli esperti era una potenziale hit, ma a Niemen non piacque. Così cominciarono un tour per le discoteche. L’artista ricordava in una intervista che nei clubs la sua musica piaceva al pubblico, però la radio non voleva trasmetterla. A quei tempi godeva di una gran popolarità, per esempio, Gianni Morandi al cui confronto la maniera di cantare di Niemen sembrava “troppo drammatica”.

Nonostante questo, nel marzo del 1969 pubblicò il suo primo disco in italiano “Io senza lei/Arcobaleno”. Niemen non ne era soddisfatto. Per poter cantare le proprie canzoni, fu costretto a cambiare i testi e anche a registrare pezzi che non lo soddisfacevano. Durante le vacanze dello stesso anno, però, partecipò al festival della televisione italiana Cantagiro, con cui viaggiava per tutto il paese. Quando in agosto la radio trasmise “Io senza lei”, si ritirò dal Cantagiro e tornò in Polonia. Tuttavia, già a settembre decise di tornare, questa volta a Milano, dove, con un nuovo gruppo Niemen Enigmatic, pubblicò il suo secondo disco. Dopo registrò ancora un paio di singoli (Una luce mai accesa, 24 ore spese bene con amore, Domani, Oggi forse no) e nel 1970 si preparava per cantare a San Remo. Alla fine non apparve sul palco, perché il sindacato dei musicisti italiani non voleva che nel festival della musica italiana partecipasse un polacco. La sua canzone, la cantò il compositore e… vinse il secondo premio. Dopo questo avvenimento, Niemen Enigmatic diede ancora alcuni concerti, ma dopo un po’ di tempo, rinunciò all’idea di conquistare il mercato italiano. In questo numero di Gazzetta Italia, specialmente per Voi lettori, vi presentiamo il testo della canzone di Niemen “La prima cosa bella” tradotto in polacco, e per i nostri lettori italiani: la “vera” versione di “Io senza lei” (“Dziwny jest ten świat”), in italiano.

“La prima cosa bella”

Ho preso la chitarra
e suono per te.
Il tempo di imparare
non l’ho e non so suonare,
ma suono per te.

La senti questa voce?
Chi canta è il mio cuore!
Amore, amore, amore,
è quello che so dire,
ma tu mi capirai.

I prati sono in fiore,
profumi anche tu.
Ho voglia di morire!
Non posso più cantare,
non chiedo di più.

La prima cosa bella
che ho avuto dalla vita
è il tuo sorriso giovane, sei tu!
Tra gli alberi una stella,
la notte si è schiarita,
il cuore innamorato sempre più!

 

“È strano questo mondo”

È strano questo mondo,
dove c’è ancora spazio
per tanto male.
Ed è strano
che da tanti anni
un uomo disprezza un’altro.

Strano questo mondo,
mondo degli affari umani,
a volte è difficile ammetterlo.
Eppure molto spesso
qualcuno con una parola cattiva
uccide come con un coltello.

Ma le persone di buona volontà
sono più numerose,
e ci credo fermamente
che questo mondo
grazie a loro non sparirà mai!

No! No! No!

È giunto il momento,
il momento giusto
per distruggere in sé l’odio.