Enrico Letta incontra Donald Tusk

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Enrico Letta incontra Donald Tusk

Guarda all’Europa ma è costretto a pensare all’Italia. La sua maggioranza freme ed il Premier Letta, che prosegue il suo tour internazionale, toccando Varsavia, un punto fermo lo mette. Il bisogno di tempo per fare le riforme. Il più condivise, ma soprattutto il più sostenibili, possibili. Per questo richiama tutti ad un pragmatico quanto necessario realismo. A cominciare dal decreto sull’IMU. Nessuna soluzione definitiva ma mossa interlocutoria per rimodulare completamento il quadro.

Letta assicura che tutte le riforme saranno condivise. Che parlerà con tutti, ascolterà tutti. Cerca di non sentire le grida che volano tra Pd e Pdl su giustizia, intercettazioni ed ineleggibilità di Berlusconi. Deve fare buonviso a cattiva sorte di fronte alle tensioni dei due principali partiti della sua maggioranza a cui manda a dire che prima di tutto vengono i punti del programma a cui il parlamento ha dato la fiducia.

E tra le priorità la parte del leone la fa l’economia. Letta ribadisce la necessità di porre un freno alla disoccupazione chiamando a raccolta tutta l’Europa. Il tutto senza mortificare i conti pubblici. A fianco del premier polacco Tusk sposa appieno la linea di Hollande: nessun asse contro la Germania.  Ma scelte giuste nel rispetto degli impegni presi. È soprattutto no a nuovo debiti. Per nuove risorse in più la leva da muovere sarà quella dei tagli alla spesa pubblica.

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