La grande bellezza di Torun

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la fontana del violinista di Torun

Harry di Prisco      

Situata a nord di Varsavia, la cittadina polacca di Torun è molto suggestivo  ammirarla al tramonto, entrando in città, attraverso un belvedere, che si apre al di là di un fitto parco, meta di tanti sposi che vogliono immortalare il loro momento più bello sulle rive della Vistola, con lo sfondo dei suggestivi colori della città. A Torun si possono incontrare tanti giovani che frequentano l’Università Nicolò Copernico, contribuendo ad aumentare la popolazione locale (ogni sei cittadini infatti c’è uno studente). Le leggende non mancano in questo luogo che è già di per sè magico.

[cml_media_alt id='111682']la statua di Copernico[/cml_media_alt]
la statua di Copernico

Ce n’è una che ricorda come furono allontanate le tante rane, che invasero la città, da un certo Ivo che, suonando il violino, le portò fuori dall’abitato. In ricordo vi è una statua accanto all’antico municipio della città vecchia, che riproduce il giovane barcaiolo vistolano e le sue rane. Nella piazza del Mercato c’è poi il monumento a Nicolò Copernico e  sempre qui si può ammirare il palazzetto “Alla stella”, un esempio valido di stile barocco, dove soggiornò il noto umanista italiano Filippo Buonaccorsi, detto Callimaco. A ben ragione nel 1997 l’Unesco ha inserito la città medioevale di Torun nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Siamo nel luogo di nascita di Copernico, il geniale astronomo padre della teoria eliocentrica. Nella sua casa, trasformata oggi in museo con gli arredi del tempo, non si potrà fare a meno di visitare la mostra “World of Torun Gingerbread”, collocata nei sotterranei del palazzo e il laboratorio “piernikarskiego”,  dove sarà possibile per i visitatori preparare personalmente, sotto l’attenta guida di Olga, il tradizionale pan di zenzero, utilizzando gli antichi stampi di legno.

La cucina polacca in generale è sostanziosa, a base di dense minestre e salse, abbondanti quantità di patate e gnocchi, molta carne e poche verdure e tanti tanti dolci da leccarsi i baffi, come il dolce del Papa, la “kremowka” che, se si è fortunati, si può trovare nelle pasticcerie più accorsate. Il perché è presto detto: San Giovanni Paolo II  era di Wadowice e quando nel giugno del 1999 ritornò nella sua cittadina natale si lasciò prendere dalla nostalgia dei ricordi. Cominciò da quel giorno la fortuna del “kremowki”. Gli aromi caratteristici dei piatti caldi sono aneto, maggiorana, semi di cumino e funghi selvatici; tra i piatti che si ritrovano più facilmente vi sono “bigos”(crauti e carne) e “barszcz”(minestra di barbabietole rosse). Le pietanze si potranno assaporare accanto a dell’ottima birra ad esempio a Torun al ristorante Jan Olbracht, come anche all’Hotel 1231, che prende il nome dalla data di fondazione della città.  Risale infatti al XIII secolo, quando i Cavalieri Teutonici trasformarono la città in uno dei loro avamposti. Per la sua strategica posizione geografica sulle rive della Vistola, divenne, poi, un importante porto anseatico intorno al 1280, raccogliendo ricchezze che permisero la costruzione degli eleganti edifici gotici visibili ancora oggi come la splendida chiesa della Santissima Vergine Maria.  Degna di nota è poi la Chiesa di San Giovanni, la più antica di Torun, diventata nel 1992 cattedrale, al cui interno si può ammirare il fonte battesimale gotico dove secondo la tradizione sarebbe stato battezzato Copernico e dove è esposto l’inginocchiatoio di San Giovanni Paolo II. In questi giorni grande interesse ha suscitato la VI edizione del Festival  Bella Skyway Festival, che ha trasformato la cittadina anseatica, attraverso giochi di luce, in un enorme laboratorio sperimentale.  

[cml_media_alt id='111683']Bella-Skyway-Festival a Torun[/cml_media_alt]
Bella-Skyway-Festival a Torun

Per cinque giorni alcune costruzioni effimere sono diventate parte del paesaggio urbano, mentre alcune facciate degli edifici si sono trasformate in schermi cinematografici. Il direttore di Bella Skyway Festival targato 2014 è stato Krystian Kubjaczyk, mentre a curare la regia è stato Mário Jorge da Câmara de Melo Caeiro.  Nella principale via di Torun, punto di incontro per tutti i visitatori,  è stata ospitata – per la prima volta in Polonia – un’ importante installazione di luci del gruppo dell’artista salentino Luciano Mariano,  che catturando i segreti e i misteri della luce, ricrea la sua magia nelle piazze e nelle vie delle città di tutto il mondo. Quest’anno con la “Galaxy Gallery” è stata illuminata la notte di Torun, grazie ad un allestimento barocco, che ha permesso, agli oltre 300 mila visitatori, di entrare come in una navata centrale di una chiesa, fatta di sessantamila lampade e centosettantamila micro lampade scintillanti, attraverso un gigantesco portale luminosissimo e dagli effetti speciali. Le luminarie sono una vecchia tradizione meridionale, nata per l’illuminazione stradale e rappresentano oggi un approccio innovativo di tale nostro glorioso passato.

[cml_media_alt id='111684']La statua di Copernico a Torun[/cml_media_alt]
La statua di Copernico a Torun

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