I principali settori di esportazione della Polonia

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Le esportazioni della Polonia vanno a gonfie vele. Il settore in cui il paese dell’Europa centro-orientale va più forte è quello di frutta e verdura, come ad esempio le mele, che sono conosciute in tutto il mondo e hanno ritrovato presto una posizione importante nonostante l’embargo posto dalla Russia. Basti dire che nell’Unione Europea una mela su tre viene dalla Polonia. Lo stesso vale per le ciliegie, che costituiscono esattamente un terzo del mercato europeo. Se invece prendiamo le fragole, solo la Spagna si pone davanti alla Polonia, che al momento detiene il 17% di questo mercato. Tra le verdure, la terra di Chopin gode del primato di carote e cetrioli, mentre è tra le prime cinque posizioni per i pomodori. Nel complesso, nel settore frutta e verdura, la Polonia è il sesto produttore dell’Unione europea.

Sempre nell’ambito dei prodotti alimentari, il paese detiene una posizione di assoluta leadership per quanto riguarda i funghi prataioli: in questo il caso primato non è solo europeo, ma anche mondiale, dato che un terzo di questi funghi proviene dalla terra polacca. Ottimi risultati sono conseguiti anche nelle esportazioni di pollame, dove al momento il primo posto nell’UE è appannaggio dell’Olanda, ma, se la produzione polacca continuerà a crescere al ritmo attuale, il 2018 potrebbe essere l’anno del sorpasso. Il più alto gradino del podio a livello continentale è raggiunto dalla Polonia anche per il salmone: in questo caso, si deve ringraziare il fondamentale apporto dell’azienda Morpol di Stettino, che fa parte del gruppo norvegese Marine Harvest. Questa collaborazione permette al paese sulla Vistola di essere il terzo produttore e riesportatore di pesce nell’Unione europea.

Lasciando la cucina, la Polonia si distingue anche in altri importanti settori. Il primato più soddisfacente è probabilmente quello delle finestre: in questo ambito, Varsavia si trova al primo posto dal 2016 con esportazioni per un valore di 1,5 miliardi di euro e una quota di mercato europeo del 21,5%. La competizione in questo settore non è propriamente delle più facili, perché il secondo posto con dati leggermente inferiori è detenuto dalla Germania. Anche nei metalli preziosi, i risultati polacchi sono positivi: grazie all’azienda KGHM Polska Miedź, la Polonia è al primo posto europeo per la produzione ed esportazione di argento, mentre una dignitosa sesta posizione è ottenuta per quanto riguarda il rame. La medaglia di legno arriva nel settore dei mobili, dove la Polonia si piazza dietro a Cina, Germania e Italia con una produzione dal valore di 10 miliardi di dollari. Quasi la totalità della produzione è esportata all’estero, in particolar modo in Germania.

La leadership europea si nota anche nel caso degli elettrodomestici, con riferimento soprattutto a lavatrici e frigoriferi: l’85% di ciò che viene prodotto in Polonia è infatti esportato all’estero. Un altro mercato in crescita è quello dei cosmetici, che sono venduti in 130 diversi paesi. I prodotti di prima fascia sono quelli per i capelli (35%), seguiti dai profumi (13,5%), dai cosmetici per uomini (10,5%) e dai trucchi (9,7%).

La Polonia riesce a mantenere questa posizione dominante nelle esportazioni perché gode di un mercato abbastanza grande e perché, in realtà, importa molte merci, che poi riesce a rivendere a prezzi competitivi con profitto. L’esempio standard è quello del salmone menzionato sopra, ma grandi risultati sono ottenuti anche con caffè, tè e agrumi. Inoltre, nel corso degli anni gli imprenditori hanno imparato a gestire i rischi legati alle oscillazioni sul mercato valutario e ad approfittare di un tasso di cambio favorevole.