Internazionalizzazione: la Cabina di Regia moltiplica le iniziative

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Il piano complessivo di attività prevede un aumento da 40 a 60 dei Paesi coinvolti in interventi promozionali. Il numero di settori presidiati salirà da 50 a 90 e quello delle iniziative da 300 a 800 .
Un appuntamento importante per decidere le strategie dell’Italia di fronte alla sfida dei mercati: in luglio il Ministero degli Affari Esteri ha ospitato la terza riunione della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione, in cui sono stati definiti gli obbiettivi e le modalità per favorire una maggiore e più qualificata presenza globale dell’Italia.
Alla riunione, co-presieduta dai Ministri degli Affari Esteri Emma Bonino e dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, erano presenti i vertici di tutte le istituzioni pubbliche e private del Sistema Paese coinvolte in questo impegno: il Ministro dell’Economia e delle Finanze Saccomanni, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Bray, titolare della delega al turismo, il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali De Girolamo, il Presidente della Regione Marche Spacca, delegato dal Presidente della Conferenza delle Regioni Errani, il Presidente di Unioncamere Dardanello, il Presidente di Confindustria Squinzi, il Presidente di Rete Imprese Italia Malavasi, il co-Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini, il Membro del Comitato Esecutivo dell’ABI con delega all’Internazionalizzazione, Guido Rosa, nonché il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il Presidente dell’Agenzia ICE Riccardo Monti.
Tutti i Membri della Cabina di Regia hanno osservato come il volano dell’export rappresenta una leva fondamentale per elevare il ritmo di sviluppo dell’economia nazionale. I risultati, anche nel 2012, sono stati positivi, ma occorre fare di più e raggiungere entro il 2015 un traguardo di 545 miliardi di euro.
Per espandere la presenza nei mercati emergenti e favorire una maggiore diversificazione settoriale è stata anche rilevata la necessità di un incremento delle disponibilità per realizzare le attività previste dal nuovo piano annuale dell’Agenzia ICE.
Nel suo intervento, il Ministro degli Esteri Bonino ha sottolineato i cinque punti prioritari per non retrocedere nei mercati tradizionali e non perdere opportunità in quelli emergenti.
  1. Sostenere quella parte di Made in Italy meno immediatamente riconoscibile come tale, e quindi allargare la partecipazione a quelle imprese di qualità ancora sconosciute fuori dai confini nazionali.
  2. Promuovere anche l’internazionalizzazione dell’artigianato, del commercio, del mondo cooperativo e dell’agricoltura.
  3. Aiutare non solo le grandi realtà italiane o i grandi brand, ma porre attenzione sulle PMI, a partire dalle tante piccole e meno note punte di eccellenza, attraverso il rafforzamento all’estero di reti e filiere produttive collegate.
  4. Intensificare le azioni verso le imprese innovative e le imprese al femminile, per far crescere la nostra economia all’estero e la nostra società in Italia.
  5. Internazionalizzare non solo le nostre aziende ma tutto il “sistema Paese”.
Il Ministro Bonino ha infine sottolineato il ruolo che la nostra diplomazia deve avere non solo all’estero, ma anche in Italia, per informare e creare consapevolezza sulle opportunità di crescita.
Le linee guida indicate dalla Cabina per il 2014 prevedono un forte rilancio delle missioni all’estero, tanto istituzionali che imprenditoriali. L’obiettivo è raggiungere 60 Paesi attraverso circa 800 iniziative che consentiranno di aumentare il numero di settori presidiati.
Si tratta di un aumento veramente significativo a cui si aggiungerà l’effetto moltiplicatore derivante dall’integrazione con programmi di altri soggetti coinvolti nella Cabina, in particolare con i programmi delle Regioni. E’ anche prevista una definizione sempre più precisa degli obiettivi delle missioni che si articoleranno su tre formati principali:
  • Missioni Government to Government: visite ed incontri politici cui si affianca laddove possibile la presenza di associazioni di settore o rappresentanze di imprese allo scopo di preparare le Missioni di Sistema oppure favorire la risoluzione di problematiche di politica commerciale, investimenti o altro. Norvegia, Turchia, Giappone sono alcuni dei Paesi che verranno a breve toccati da queste iniziative.
  • Missioni di Sistema: con rappresentanza politica ad alto livello, presenza multisettoriale e del sistema bancario. Emirati Arabi Uniti, Messico e Colombia, Angola e Mozambico sono i Paesi nei quali si stanno pianificando queste iniziative per i prossimi mesi.
  • Missioni Settoriali di follow up: in Paesi in cui precedenti missioni o altre iniziative hanno individuato settori e opportunità specifiche da sviluppare: Stati Uniti, Canada, Azerbaigian, Algeria,Indonesia, Singapore e Malesia,Cina, Brasile, Vietnam, Asia Centrale, Ghana, India, Cile, Qatar, Arabia Saudita, Thailandia.
L’approccio condiviso prevede una focalizzazione sempre più precisa su progetti integrati di filiera e sui consorzi e le reti per promuovere l’aggregazione delle imprese.
Sono stati anche individuati alcuni settori particolarmente innovativi su cui concentrare un impegno particolare: meccatronica, biotecnologie, aerospazio, energia per l’ambiente.
Previsto anche uno stretto coordinamento con altri programmi che coinvolgono presenza e immagine all’estero dell’Italia con particolare riguardo al Programma Export Sud, promosso dall’Agenzia ICE, alla gestione dei fondi a sostegno del made in Italy, alle azioni di promozione di Expo 2015che dovrà essere una grande vetrina per il rilancio dell’intera economia italiana.
Un ulteriore strumento che si intende sviluppare sono i roadshow sul territorio nazionale finalizzati alla presentazione di nuovi mercati e opportunità. L’obiettivo è di incrementare il numero delle aziende stabilmente esportatrici e quelle che hanno il potenziale per esportare.
Questi progetti, organizzati insieme alle strutture di internazionalizzazione del territorio o sulla propensione del territorio (Camere di Commercio, Associazioni imprenditoriali) prevedono tappe in località distribuite su tutta l’Italia, scelte fra l’altro sulla base del deficit all’export, coinvolgendo tutti gli enti partecipanti alla Cabina.
Un’attenzione particolare è stata dedicata anche alle prospettive che si aprono sul mercato statunitense in concomitanza con l’avvio dei negoziati per un accordo di libero scambio e partnership economica con la UE (TTIP: Transatlantic Trade and Investment Partnership).
I risultati attesi in termini di abbattimento tariffario e non tariffario avranno infatti un impatto positivo su diversi settori della nostra industria e dei servizi. Saranno quindi avviati nuovi progetti volti a consolidare la rete distributiva del made in Italy sul mercato USA, abbinati a campagne pubblicitarie.
Sotto il profilo finanziario un importante supporto all’azione di internazionalizzazione dovrebbe risultare dalla Convenzione Export Banca conclusa tra Associazione Bancaria Italiana, Cassa Depositi e Prestiti e Simest e dal Fondo Rotativo per il finanziamento alle imprese miste nei Paesi in via di Sviluppo e per il sostegno alle imprese italiane partecipanti a gare internazionali.
Infine la Cabina di Regia ha anche esaminato il piano d’azioni per il Turismo che prevede un rafforzamento della collaborazione tra Ministero degli Esteri ed ENIT (Ente Nazionale Italiano del Turismo) e la graduale integrazione fra uffici ENIT, rappresentanze diplomatiche e consolari, uffici dell’Agenzia ICE. La prossima riunione della Cabina di Regia si terrà entro febbraio 2014 e nel frattempo il Segretariato, curato dall’Agenzia ICE, in stretto raccordo con Ministero degli Affari Esteri e Ministero dello Sviluppo Economico, provvederà ad aggiornare i partecipanti sui seguiti operativi e sull’andamento della attività.
Fonte : NewsLetter Settembre 2013 – Ministero degli Affari Esteri