Kinga Gradowska: “Varsavia sarà una delle prossime capitali dell’arte contemporanea”

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Tra i protagonisti della “Trendy Warsaw”, la capitale che dalla moda all’arte inizia a svolgere un ruolo importante e di richiamo per tutta Europa, c’è Kinga Gradowska.

Fondatrice del progetto ARTsupport e curatrice e mecenate delle arti Konga Gradowska da alcuni anni si occupa della promozione dell’artista cracoviano Marcin Kowalik di cui ha già organizzato diverse mostre in svariate gallerie ed istituzioni come ad esempio presso l’UE a Bruxelles, nella sede di rappresentanza della Polonia, oppure in numerose gallerie tra Berlino, Dublino e al Miami Art Bassel negli USA. “Nel frattempo come ARTsupport partecipiamo a fiere ed aste d’arte nel nostro paese ed all’estero” racconta Kinga il cui primo approccio con l’arte è iniziato al Liceo Artistico di Zamo??. “Io stessa dipingo e scolpisco. Le mie conoscenze ed esperienze le ho acquisite tra le nozioni universitarie e le attività di marketing, aspetti che oggi ho deciso di unire. La realtà artistica contemporanea è in continua evoluzione, l’artista ha bisogno di un appoggio manageriale che io offro collaborando con nuovi partners, sponsor ed opinionisti. Grazie all’unione di queste forze nascono sempre progetti curiosi ed il risultato di queste scelte diventa molto costruttivo.”

La Polonia e Varsavia da anni si fanno notare a livello internazionale per le ottime performance nell’economia, una crescita che si registra parallelamente anche nel campo dell’arte contemporanea?

In Polonia il mercato dell’arte sta notevolmente cambiando ed osservo questi cambiamenti con grande speranza, penso che nell’arco dei prossimi due-tre anni saremo paragonabili a Berlino. I polacchi si possono permettere buone auto e vestiti costosi, tuttavia, penso che non s’intendano ancora sufficientemente d’arte contemporanea, ne hanno quasi timore anche se ho la senzazione che le cose stiano cambiando nel verso giusto. Nelle città maggiori città polacche continuano a nascere luoghi in cui si promuove l’arte: gallerie, caffè-gallerie, oppure negozi in cui, oltre ai vestiti o ai gadgets, sono proposti lavori di giovani artisti. Lentamente ci stiamo abituando all’arte. È bello avere un oggetto artistico in casa e non solo la solita TV ed un divano comodo. Sono sempre più numerosi i giovani che appendono quadri nei loro appartamenti, a volte lo fanno per motivi estetici altre volte li trattano come veri e propri investimenti. La cosa più importante è che quest’esigenza non è percepita come un banale spreco di denaro.

Quali sono gli eventi legati all’arte che preferisci?

Nel nostro paese stanno crescendo le fiere dell’arte, i festival e gli appuntamenti. Assieme a Marcin Kowalik prendiamo parte ad alcuni di questi eventi che spesso sono ottime occasioni per presentare il lavoro di giovani artisti poco conosciuti. In Polonia sono importanti le mostre d’arte di Varsavia (Warszawskie Targi Sztuki) organizzate da Rempex, nelle quali da tre anni, assieme a Marcin, partecipiamo. Inoltre, ogni anno, presso Stary Browar di Pozna? ha luogo l’evento Art & Fashion Festival di Gra?yna Kulczyk. Un’altra idea curiosa è l’Art Yard Sale di Varsavia. Siamo ancora lontani dall’art week di Berlino ma siamo ottimisti e sulla buona strada.

[cml_media_alt id='111902']Kinga Gradowska “Varsavia sarà una delle prossime capitali dell’arte contemporanea” (7)[/cml_media_alt]Come descriveresti le tendenze contemporanee dell’arte polacca?

La storia polacca, gli anni del comunismo e dell’uscita dal comunismo, le diverse situazioni politiche hanno naturalmente influenzato la creatività degli artisti polacchi. Tuttavia ho l’impressione che la generazione più giovane, per il fatto che vive in un paese democratico ed è testimone di un rapido sviluppo, torna sempre più raramente al passato. È difficile oggi definire le attuali tendenze artistiche. L’arte di oggi è molto varia e spesso si sente la famosa frase “non me ne intendo, non comprendo l’arte contemporanea”. Penso che l’arte non vada compresa. Il primo contatto con un’opera d’arte sono in realtà sensazioni ed emozioni dirette. L’importante è che l’osservatore apprezzi e si senta bene circondato dall’arte.

L’arte contemporanea è un buon investimento?

Registro un interesse crescente per gli investimenti nell’arte. Attualmente i maggiori collezionisti sono gli uomini d’affari. In Polonia nascono fondi d’investimento artistico come l’art banking, grazie ai quali aumentano gli investimenti nei giovani artisti. Grazie a questo l’acquirente dell’opera è consapevole che un domani, il giovane e sconosciuto artista di oggi, sarà conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Sono importanti gli esempi di artisti come Sasna?ów, Opalka, Mitoraj oppure ?io?kowski. Essi dopo una lunga e travagliata carriera hanno raggiunto altissimi livelli. Marcin Kowalik è un altro di questi artisti, le sue opere saranno presto riconosciute dalle migliori gallerie d’arte nel mondo. Credo che attraverso il duro lavoro, la pratica e naturalmente il talento Marcin sarà sempre più apprezzato. In qualsiasi settore, per raggiungere il successo c’è bisogno di continuità, tanto lavoro e fede nelle proprie potenzialità. Sono convinta che in mezzo a tutta la spazzatura plasticata e la banalità in cui oggi viviamo, ciascuno di noi ricerchi qualcosa che abbia un valore più profondo. Siamo stanchi degli scandali e delle buffonate televisive. La nostra coscienza sta mutando, sono convinta che il mercato polacco dell’arte sia arrivando ad una svolta.

C’è un artista italiano che ti attrae?

Gli italiani da sempre hanno ispirato il mondo dell’arte regalando grandi nomi, di fatto tra più significativi della storia come Da Vinci, Uccello o Caravaggio; essi sono e saranno fonte d’isipirazione per sempre. Osservo con attenzione un paio di artisti contemporanei italiani come ad esempio Paolo De Biasi. Spero di conoscere meglio l’arte contemporanea italiana durante la mostra del prossimo concorso Arte Laguna a Venezia. È una fantastica iniziativa a livello internazionale, nella quale con Marcin Kowalik, prendiamo parte con la speranza di avere l’occasione di avvicinarci meglio all’attuale arte italiana.