L’amore online

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Karolina Kij

Il mondo contemporaneo ci impone un rapido, e magari innaturale, ritmo di vita, privandoci in questa maniera spesso del tempo e dell’energia necessari per coltivare le amicizie e per stringerne di nuove. A questi fattori si aggiunge la disintegrazione dei legami sociali tradizionali – che in grande misura agevolavano l’allargamento del cerchio degli amici e l’incontro di un eventuale compagno o compagna – cui consegue l’aumento della gente che vive sola. Seppure per alcune persone la solitudine sia una scelta consapevole, probabilmente una gran parte dei single preferirebbe creare una relazione. La scala di tale bisogno viene confermata chiaramente dalla quantità dei siti di incontri su internet e dal numero dei loro utenti. Tuttavia quanti contatti allacciati su siti di questo tipo diventano relazioni? È facile conoscervi una persona che possa soddisfare le nostre aspettative?

Nel mondo reale quando si incontra una nuova persona, la cosiddetta prima impressione, è determinata da diversi dettagli: aspetto fisico, comportamento, modo di parlare, ecc. La prima impressione può così essere tale da farci perdere del tutto l’interesse per la persona in questione, oppure, al contrario, farci venire voglia di conoscerla meglio. I siti di incontri, per il loro carattere virtuale, tolgono, almeno durante le prime fasi di una conoscenza, la possibilità di questa verifica basiliare. Abbiamo allora una foto di un potenziale ragazzo o ragazza (quanto le immagini elaborate con photoshop rispecchino la realtà è un tema a parte…), ci scriviamo dei messaggi e alla fine ci incontriamo. E qui, nella stragrande maggioranza dei casi, inizia la delusione, spesso di ambedue le parti. All’improvviso il ragazzo che scriveva dei messaggi intriganti, non ha molto da dire e poi non è un uomo alto e sportivo dai capelli castani, ma un signore panciuto magari stempiato (la foto del profilo era stata fatta ben qualche anno fa); invece la ragazza che, a suo dire, dedica il tempo libero ai numerosissimi hobby e passatempi, in realtà guarda le telenovele brasiliane e si diverte a navigare sui siti di gossip. In questa occasione spesso vengono alla luce altre inesattezze che riguardano le due parti, perché alla fine ciò che scriviamo su di noi stessi dipende solo dal nostro senso comune e, in molti casi, chi scrive si lascia trasportare un po’ dalla propria fantasia. Ovviamente può accadere che la persona incontrata ci piaccia, comunque, non lo nascondiamo, non sono dei casi molto frequenti. I siti di incontri, e non potrebbe essere diversamente, si vantano di solito sui propri siti del numero delle coppie che si sono incontrate grazie alla loro assistenza. E così il maggior sito polacco di questo genere, Sympatia, che ha 4 milioni di utenti registrati, in modo abbastanza generico menziona migliaia di coppie. Invece il sito di nicchia cattolico, Przeznaczeni, riporta dei dati precisi: si parla di 325 mila utenti registrati, quasi 1200 matrimoni, 1100 coppie fidanzate e 3100 innamorati, il che significa che grazie al sito più o meno l’1,7% degli utenti assetati d’amore ha trovato la felicità. Secondo me non sono dei dati importanti, soprattutto se prendiamo in considerazione che oltre il 90% delle persone che cercano amore sui siti di incontri, almeno secondo le statistiche ufficiali, non lo trova. Tra le opinioni sui forum, relative ai siti di incontri, prevalgono quelle abbastanza scettiche. Talvolta appare l’opinione, piena di delusione, che siti del genere costituiscono una sorta di negozio (tale paragone è del resto eclatante e triste; l’amore è una merce…?) dove l’offerta è vasta, ma raramente ci si incontra qualcuno che ci potrebbe interessare davvero.

Perché, dunque, i siti di incontri non solo godono di una costante popolarità, ma si stanno anche espandendo (nel 2011 in Polonia i siti di incontri avevano circa 5 milioni di utenti)? Uno dei motivi potrebbe essere il fatto che in questi tempi, di fatto, non è facile conoscere l’altra metà nel mondo reale. Inoltre delle mie amiche, che sono registrate sui siti di incontri, sostengono di non averci mai incontrato degli uomini “interessanti”, ma quasi ciascuna di loro conosce una persona che ha trovato la sua metà in questa maniera. Probabilmente ad alimentare questi siti è il pensiero: “Se gli altri ci sono riusciti, forse la fortuna sorriderà anche a me.”