Ue-Varsavia, scontro sui media

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La stretta di freni decretata dal governo polacco di centro destra nei riguardi dell’informazione, oltre a provocare una serie di proteste di piazza nel Paese, sarà probabilmente il tema del primo scontro aperto fra Varsavia e l’Unione europea. La Commissione europea ha minacciato la Polonia di aprire una procedura di infrazione dopo che il Parlamento polacco ha adottato una legge che sottopone i media pubblici al controllo del partito conservatore di Kaczynsk. Ad annunciarlo è il commissario all’Economia digitale, il tedesco Günther Oettinger, attravers l”edizione domenicale della “Frankfurter Allgemeine Zeitung”.
“Molti elementi ci spingono ad attivare il meccanismo sullo Stato di diritto ed a porre Varsavia sotto sorveglianza”, ha dichiarato il commissario. Secondo il quotidiano tedesco se la Polonia non dovesse modificare il testo secondo le indicazioni di Bruxelles sarà aperta una “procedura per violazione dei valori europei fondamentali”, che come conseguenza potrebbe portare fino al ritiro del diritto in voto in Consiglio europeo del Paese incriminato. La scorsa settimana deputati e senatori polacchi hanno approvato la controversa legge che mette fine con effetto immediato ai mandati dei membri delle direzioni e dei consigli di sorveglianza della tv e della radio pubblica.
Secondo la “Frankfurter Allgemeine Zeitung” il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha messo la questione all’ordine del giorno della riunione del 13 gennaio, durante la quale Oettinger intende sostenere l’avvio del meccanismo di infrazione. “Il direttore (di una radio o tv pubblica) non può essere licenziato arbitrariamente e senza motivazioni”, conclude il commissario.

Fonte: AFP

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