Agnieszka Holland entra in post-produzione col suo nuovo progetto

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Dopo aver diretto oltreoceano una miniserie remake di Rosemary’s Baby (1968) di Roman Polanski, la veterana regista di origine polacca e nominata all’Oscar Agnieszka Holland è tornata in Polonia e Repubblica Ceca per girare il suo nuovo lungometraggio. Questa produzione tra Polonia, Germania, Svezia, Repubblica Ceca e Slovacchia è prodotta per parte ceca da nutprodukce, che era dietro all’ultimo progetto ceco di Holland, la premiata miniserie Burning Bush, dichiarata ineleggibile per una nomination agli Oscar.

Si ha notizia di questo progetto — adattato da un libro della scrittrice polacca Olga Tokarczuk, intitolato provvisoriamente Drive Your Plough Over the Bones of the Dead — dal 2014. Il film, che inizialmente prendeva il nome da un film di William Blake — lettura prediletta dell’eccentrica protagonista del film — è stato ribattezzato Game Count (Pokot in polacco). Holland l’ha girato in tre fasi, con la collaborazione della sua direttrice della fotografia abituale, Jolanta Dylewska; le riprese si sono concluse di recente.

Il film racconta la storia di Janina Duszejko, un’ingegnera in pensione e “una ex-hippy, vegetariana e osservatrice intelligente del mondo, che tenta di interpretare usando il proprio linguaggio, che non sempre è facilmente comprensibile da tutti”. La donna vive in una piccola città al confine tra Repubblica Ceca e Polonia, dove una misteriosa serie di omicidi si susseguono senza nessuna logica o motivo apparente. La sceneggiatura, tratta dal romanzo, è stata adattata sul grande schermo da Holland e l’autrice. Agnieszka Mandat incarna la protagonista; nel cast figurano anche Wiktor Zborowski, Borys Szyc, Andrzej Grabowski, Tomasz Kot, Katarzyna Herman e l’attore e regista teatrale ceco Miroslav Krobot.

“Termineremo la post-produzione a fine anno, e l’uscita è già programmata per l’inizio del 2017”, ha confermato Kateřina Šafaříková, di nutprodukce. La pellicola è descritta come un thriller morale con elementi di mistero e umorismo nero, sul tema della “schizofrenia sociale”. Šafaříková ha anche riferito una dichiarazione del produttore che dice: “I migliori registi non rimangono nello stesso luogo e non ripetono metodi già dimostrati, ma esplorano e sperimentano costantemente. Cercano di avanzare con l’epoca, essere contemporanei e raccontare storie in modo originale e innovativo. Sono caratteristiche che percepiamo in Holland, ed è per questo che, in quanto produttori, confidiamo nella sua abilità di trasformare la sceneggiatura di Burning Bush in una miniserie singolare e potente. Il desiderio di andare oltre, di tentare nuovi generi e sperimentare con la forma e la tematica è un impulso chiave nel suo nuovo progetto… [Il film] descrive, accurato e suggestivo, la difficoltà di confrontarsi con le attitudini e le opinioni della maggior parte delle persone nella società democratica e centroeuropea attuale”.

Game Count è prodotto da Studio Filmowe TOR (Polonia), Heimatfilm (Germania), nutprodukce e la sua filiale slovacca (nutprodukcia) e Chimney (Svezia). Il progetto ha ricevuto il sostegno di Eurimages, il Czech State Cinematography Fund, lo Slovak Audiovisual Fund, lo Swedish Film Institute e il Polish Film Institute. Beta Film si occupa dei diritti internazionali.

(Fonte: Cineuropa)