La Vuelta, storica partenza dall’Italia: da Torino a Madrid, 3 super settimane di ciclismo

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Jasper Philipsen vince in volata la prima tappa a Novara

Testo e foto: Alberto Mangili

 

La più celebre corsa ciclistica di Spagna e tra le più importanti al mondo, la Vuelta, festeggia la sua edizione numero 80 con quattro tappe in partenza eccezionalmente dalla nostra Italia. Lo stesso accadde per il Tour de France lo scorso anno, con altrettante frazioni in partenza dal Bel Paese. 

Allora presenziai alla seconda giornata sul salitone del San Luca a Bologna, il 30 giugno 2024, e da grande fan di ciclismo eccomi dunque qui per il primo storico arrivo della corsa spagnola in Italia, sul traguardo di Novara. La corsa è partita nella mattinata di sabato 23 agosto da Venaria Reale, Torino, per una lunghezza di circa 180 kilometri.

Ah, per chi se lo fosse perso, ho recentissimamente seguito e raccontato tutto il Tour de Pologne, tra il 4 e il 10 agosto, una meravigliosa settimana di sport tra scenari mozzafiato, dalla grande partenza di Wrocław, passando per le montagne di Karpacz e Bukowina Tatrzańska, per arrivare infine al finale di Wieliczka.

Tanti ciclisti che hanno preso parte alla 7 giorni polacca sono ai blocchi di partenza della 21 giorni spagnola. 18 gli italiani al via, tra cui Antonio Tiberi e Matteo Sobrero, entrambi a podio nel „Polonia”, e i 2 polacchi Stanisław Aniołkowski e Michał Kwiatkowski, che non avevano portato a compimento il Tour.

Ecco di seguito dunque l’elenco completo con anche le squadre di appartenenza degli atleti delle nostre nazioni.

Andrea Bagioli, Giulio Ciccone (Lidl –Trek), Giovanni Aleotti, Giulio Pellizzari, Matteo Sobrero (Red Bull – Bora – Hansgrohe), Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Antonio Tiberi, Nicolò Buratti, Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), Nicola Conci, Lorenzo Fortunato, Fausto Masnada (XDS Astana Team), Alessandro Verre (Arkeá – B&B Hotels), Simone Petilli (Intermarché – Wanty), Elia Viviani (Lotto), Marco Frigo (Israel – Premier Tech), Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Stanisław Aniołkowski (Cofidis).

Se per me e i miei amici la giornata è stata un’ottima scusa anche per visitare Novara e mangiare degli ottimi piatti, per tutti gli atleti in gara è solo il preludio a ben tre settimane di fatica e sacrificio come detto, che culmineranno con l’arrivo a Madrid il 14 settembre, dopo oltre 3000 kilometri e quasi 24000 metri di dislivello totale. Addirittura dieci gli arrivi in salita e due le cronometro. Dopo la Torino-Novara odierna, domani partenza da Alba e arrivo a Limone Piemonte, mentre lunedì il percorso prevede partenza da San Maurizio Canavese e arrivo a Ceres. Martedì lo sconfinamento in Francia, con la quarta tappa Susa-Voiron, prima del passaggio effettivo in Spagna (in aereo).

Grandissimo favorito per la vittoria finale, e con tutti gli occhi puntati addosso, l’alieno della Visma – Lease a Bike Jones Vingegaard: nonostante la presenza di grandi campioni, il danese (che è più di un campione …) è chiamato a una grande Vuelta, dopo un pur ottimo Tour de France, non abbastanza però da aver avuto la meglio sul grande rivale Tadej Pogačar.

Per quanto concerne l’arrivo di Novara della prima tappa, forse l’unica del programma davvero cucita a misura dei velocisti, la vittoria è andata, senza troppe sorprese o ribaltamenti di pronostici, al belga della Alpecin-Deceuninck Jasper Philipsen.

Oltre alla prima maglia rossa ben indossata dal superl favorito, bene anche gli italiani Elia Viviani, quarto in generale, e Alessandro Verre, con la momentanea maglia di miglior scalatore. Entrambi erano presenti al già detto Tour de Pologne.

Ultima postilla finale, ho scritto il paragrafo con il pronostico della tappa odierna mezz’ora prima dell’arrivo, promettendomi di andare a Madrid in caso di errore. Anche se non si sarebbe trattato nel caso certamente di una crudele punizione o di un insormontabile sacrificio, pericolo scampato 🙂