Le Castella. Un eden tutto da scoprire

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Frazione del comune di Isola di Capo Rizzuto, dal quale dista appena 9 km, Le Castella è una delle più rinomate località balneari della costa ionica calabrese. Il borgo occupa il più meridionale dei tre promontori Iapigi che la storia antica attribuisce alle odierne località di Capo Cimiti, Capo Rizzuto e Punta Le Castella. La località è nota per la suggestiva fortezza aragonese che domina la baia da un isolotto prospiciente la terraferma, che restaurata di recente è divenuta una delle maggiori attrazioni di tutta la Costa dei Saraceni, nonchè adottata dalla Regione Calabria quale simbolo del turismo calabrese.? Di certo l’intera area del Marchesato di Crotone era abitata da popolazioni antiche sin dall’epoca del Ferro. Ma furono comunque i greci a dare impulso ai piccoli centri abitati. In epoca arcaica Le Castella era frequentata dai crotoniati che qui estraevano il tufo dalle cave, e forse edificarono le prime mura di cinta, oggi rinvenute in mare sotto la fortezza aragonese. Lo strano toponimo invece deriverebbe dal termine Castra Hannibalis, cioè i Castelli di Annibale, che pare abbia edificato ben sette fortificazioni a difesa del suo esercito durante la ritirata a Cartagine. Nel corso del tempo 2 dei 3 isolotti che circondavano Le Castella sarebbero finiti in mare, portandosi dietro i Castra Hannibalis. Il borgo venne poi occupato dagli arabi nel IX secolo a.C. e ripreso dagli angioini due secoli dopo, i quali edificarono la prima torre di avvistamento, oggi inglobata dalla fortezza aragonese. Al XV secolo risale gran parte del rifacimento della fortezza, voluto dagli aragonesi per difendere il borgo continuamente assalito. Infine gli spagnoli nel XVI secolo dotarono la fortezza di possenti bastioni quadrangolari. Il territorio circostante Le Castella è ricco di storia e di evidenze archeologiche tra le più interessanti della Calabria. Più a nord si trova Capo Colonna, scrigno d’arte e di storia con Parco Archelogico e Museo Archeologico, con la Torre Nao ed il piccolo antiquarium al suo interno. Più a nord di Capo Rizzuto e Capo Colonna si trova Crotone, contenitore di storia e di cultura con i suoi musei archeologici ricchi di reperti antichi di inestimabile valore, con il possente castello spagnolo di Carlo V, una delle più grandi e massicce fortezze militari d’Europa. ?Tra le migliori stazioni balneari della Calabria, cuore pulsante della dirupata Costa dei Saraceni, il piccolo borgo di Le Castella accoglie i suoi molteplici turisti in strutture moderne e variegate, che dal piccolo e confortevole bed & breakfast arrivano fino al grande villaggio all-inclusive. Le Castella è sede della Riserva Marina di Capo Rizzuto.

La gastronomia del Marchesato Crotonese è caratterizzata da una cucina povera ma dai sapori decisi. La spezia per eccellenza è il peperoncino rosso piccante, molto usati sono i prodotti spontanei come: cicoria, asparagi, cipolline selvatiche e finocchio aromatico.

Alcuni piatti tipici della cucina crotonese sono:?Sardella: avanotti di pesce azzurro salati e pepati con polvere di peperoncino rosso piccante, formano una sorta di caviale povero. ?Cavateddri: specie di gnocchetti cavati su di un apposito cesto di vimini.?Maccarruni: Maccheroni corti ricavati sfilando l’impasto con un apposito ferretto.?Sazizze: salsicce fatte con carne di maiale, tagliata con il coltello, semi di finocchio, peperoncino rosso.??Pipi e Patate: contorno a base di peperoni e patate fritti insieme.??Quadaru: Zuppa di pesce tipica del territorio preparata utilizzando pesci di scoglio cotti in un tegame di coccio “quadaru”.?Pitta: dolce delle feste costituito da una pasta sfoglia ripiena di mandorle e uva passa.?Crustuli: grossi gnocchi dolci fritti in olio e poi immersi nel miele, si preparano durante il periodo natalizio.?Il pecorino Crotonese, inoltre, è un formaggio tipico che ha ottenuto il riconoscimento della denominazione di origine protetta (D.O.P.).?Per quanto riguarda i vini, il territorio è ricco di vigneti pregiati nelle terre a nord di Crotone, vini tipici del territorio sono: Cirò Melissa e Val di Neto.

Poco distante, possiamo trovare, poi, nell’area protetta del Parco nazionale della Calabria, la Conca della Fossiata; questo è il più vasto ed interessante complesso forestale della Sila Grande. Si tratta infatti di un anfiteatro di rilievi tipicamente silani, ricoperti da fitti boschi di pino larico, caratterizzata da esemplari a crescita rapida che possono raggiungere dimensioni fino a 40 m. di altezza con tronchi fino a due metri di diametro alla base. Dalla corteccia di questi alberi si estraeva un liquido odorosissimo che veniva usato per preparare essenze profumate; questa resina veniva chiamata “ pece brezia “. Al centro di questo stupendo anfiteatro si estendono ampie ed ariose distese di pascoli.

In altre parole, quello che fa di questa regione un vero paradiso terrestre consiste nel fatto che, nel giro di pochi minuti di percorrenza in auto , si e’ in grado di fruire di una riserva marina con chilometri di spiaggie dorate, di giocare in un campo da golf a diciotto buche ma anche si ha la  possibilità di fare trekking, raccogliere funghi o addirittura sciare sulle cime Silane.

Il progetto “Le Castella resort e spa” deriva dalla positiva esperienza del villaggio “Il Tucano” che ha dato agli ospiti la possibilità di esplorare e vivere paesaggi e atmosfere inconsuete, regalando vacanze assolutamente uniche, per i servizi offerti e per la bellezza stessa del progetto realizzato.

Spazi flessibili, che stimolano un dialogo tra l’architettura e le persone, tenendo conto delle loro esigenze e dei loro desideri. Strutture che mettono in comunicazione continua l’esterno e l’interno. Ambienti fluidi, senza gerarchie, dove si può entrare in sintonia con i luoghi ed i loro ritmi, che siano lenti e accoglienti o concitati e coinvolgenti.

Chi volesse far parte di questo Paradiso terrestre, ha possibilità di acquistare appartamenti da sogno, in quattro diverse metrature, tutte terrazzate contattando

http://www.lecastellaresort.com