Marta Mężyńska, una pittrice della nuova generazione

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Modesta, bella, con un grande talento. Così in breve si può descrivere una laureata dell’Akademia Sztuk Pięknych (Accademia di Belle Arti) di Varsavia, la pittrice Marta Mężyńska che abita a Milano. È qui, racconta Mężyńska, che ha sviluppato le ali da pittrice ed è qui che è stata notata e apprezzata. Da anni riceve premi e riconoscimenti per le sue opere e bisogna dire che la sua arte è eccezionale. Mentre il mondo si concentra sui blog di moda, l’arte astratta e la nudità onnipresente, lei nelle sue opere dipinge caseggiati e vetrine di negozi. Come? Leggete e vedete da soli.

Perché ti sei trasferita in Italia?

Sono andata in Italia, la prima volta, per uno scambio studentesco. Mi è piaciuto il sole, la vita senza problemi e bere il caffè in piazza. Poi c’erano anche altri fattori che mi hanno fatto prendere la decisione di trasferirmi. Ma non è stata una decisione facile.

Sei un’artista conosciuta prima di tutto nell’Italia settentrionale. Il tuo successo più recente è il riconoscimento “Artista del Mese” di ArtGallery a Milano. Vuoi commentarlo?

Senza dubbio ero sorpresa quando mi sono trovata tra gli artisti di ArtGallery. È stato un bel inizio dell’anno nuovo.

L’ultimo anno, però, è stato anche pieno di premi e mostre, per esempio il premio nella Finale di “Io Espongo” a Torino, la mostra collettiva “The Coffee Art Project” a Milano e la tua mostra Garda Cafè Art nel Salò e nel Teatro Nuovo insieme alla Galleria ArteUtopia a Milano. Un successo dietro l’altro!

L’ultimo anno è volato troppo velocemente. Presto saranno due anni da quando mi sono trasferita a Milano e devo dire che comincio a cogliere i frutti del mio lavoro. Milano mi ha dato un’opportunità che non sono riuscita a trovare in Toscana. Qui sono cresciuta come pittrice. Ovviamente ci sono tanti fattori che contribuiscono ai miei successi, piccoli e grandi. Non basta solo fare il proprio lavoro, bisogna anche conoscere delle persone che credono in te e in ciò che fai.

Come è nato il tuo strano amore per condomini e vetrine di negozi?

Le prime vetrine di negozi le ho dipinte in Toscana, era l’effetto del mio lavoro addizionale. Lavoravo come decoratore delle vetrine e facevo cartelli per i negozi. Progettavo e facevo a mano tutte le iscrizioni e il mio amore per la calligrafia l’ho usato nel dipingere. Se parliamo dei caseggiati, è una storia totalmente diversa. Nel posto dove abito c’è un edificio di 13 piani. Vedendolo ogni giorno, ho deciso di usarlo come modello e così ho creato la prima serie di 7 lavori in cui quell’edificio è al primo piano nelle diverse ore del giorno.

Le tue prossime mostre s[cml_media_alt id='113089']Longawa - Marta Mężyńska (7)[/cml_media_alt]aranno a Torino e a Roma. Ce le presenti?

La prima mostra individuale “Coordinate” sarà aperta il 23 maggio a Torino, è l’effetto della vittoria nel concorso Io Espongo. La mostra a Roma sarà aperta il 27 maggio nell’Ashanti Galleria. Ci sono anche progetti per l’autunno, adesso sono in corso trattative con la Banca Generale che ha un locale per esposizioni in centro e aspettiamo ancora la risposta dalla Fabbrica di Vapore, ma sono ottimista e so che probabilmente non riposerò d’estate.

Hai anche mostre in Polonia?

Adesso mi concentro sull’Italia, in Polonia mi potete trovare al portal Polska Młoda Sztuka. Collaboro con le gallerie, con gli artisti, tutto dipende dal progetto che mi propongono.

Qual’è la tua tecnica? Te l’ha insegnato qualcuno o ci si arrivata da sola?

Dipingo solo a tela, con le vernici a olio. Un processo naturale che è cominciato già al liceo artistico. Durante gli studi avevo la possibilità di provare un’altra tecnica ma mi sento bene quando dipingo con le vernici a olio e quindi continuo così.

Gli artisti famosi in tutto il mondo che vorresti conoscere sono…

Gli artisti che vorrei conoscere purtroppo non ci sono più.

Come descriveresti te stessa come artista?

Nei miei lavori traggo dall’architettura, dalla grafica e dalla pittura. È difficile descrivere quello che faccio, è comunque un lavoro che mi dà molta soddisfazione e non c’è spazio per pensare al: ‘che voleva dire l’artista?’ Non mi ispira nessuna corrente contemporanea.

Qual’è il motto per la vita?

Andare sempre avanti e godere quello che ho.