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Doposcuola italiano a Breslavia

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Nei giorni scorsi è stato presentato alle famiglie italo-polacche di Breslavia (Wrocław) il secondo ciclo del “doposcuola italiano”, iniziativa volta a far respirare un po’ di cultura italiana ai figli di coppie miste. Dopo il primo ciclo di 5 incontri tenutisi tra novembre e dicembre, durante i quali circa 30 bambini suddivisi in gruppi omogenei per età hanno conosciuto “il signor Pinocchio ed il signor Dante”, in questo secondo ciclo ci saranno 6 incontri a partire dal 9 marzo con cadenza quindicinale. Tre i gruppi d’età: il primo, rivolto ai bambini dai 2,5 ai 5 anni, avrà per tema le più belle fiabe italiane; il secondo, dai 6 ai 10 anni, sarà dedicato a Dante e presenterà i più grandi artisti a lui legati; il terzo gruppo, oltre i 10 anni, svilupperà un percorso alla scoperta della storia dell’arte italiana, dal gotico di Giotto e Simone Martini fino alle opere più recenti di Pistoletto e Paolini, passando per Rinascimento, Barocco, Classicismo e Romanticismo e tanto altro. Gazzetta Italia è partner dell’iniziativa. Per info wlochypolska.wro@gmail.com

Polonia paese di contrasti: Varsavia tra le regioni UE più ricche; 3 voivodati tra le più povere

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Secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat, la capitale polacca si è classificata al 19° posto tra le regioni più ricche in Unione Europea, con un PIL pro capite pari al 152% della media UE. Al contempo, tre delle regioni più povere si trovano sempre in Polonia e sono il voivodato di Lublino (48% della media UE), quello di Varmia-Masuria e quello di Precarpazia (entrambi al 49%). L’area in assoluto più povera in Unione Europea è la Bulgaria nord-occidentale, dove il PIL pro capite è al 31% della media dei paesi membri. Tra le 20 regioni più povere ce ne sono ben cinque bulgare, quattro ungheresi, quattro greche, alcune aree in Romania e i territori francesi d’oltremare, come l’isola di Mayotte nell’Oceano Indiano. L’area più ricca di tutta l’UE è Londra (626% della media UE), seguita da Lussemburgo (253%), Dublino (220%), Amburgo (202%) e Bruxelles (196%). Tra le città dell’Europa centro-orientale fanno meglio di Varsavia: Praga (al 7° posto con il 187%) e Bratislava (all’8° con il 179%). Vienna chiude la top 20 subito dietro a Varsavia con il 151%.

forsal.pl

Wawel, il castello che conserva la storia della Polonia

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Cracovia non è più città capitale dall’inizio del Seicento, ma il suo castello reale e la cattedrale, che formano il complesso architetonico in cima alla collina nota come Wawel, sono tuttora uno dei maggiori simboli del paese, un monumento alla sua storia e alla sua cultura. Le collezioni di opere d’arte che conservano sono tra le più preziose in Polonia, a cui si aggiungono le reliquie e la cripta della Cattedrale, luogo in cui riposano le spoglie mortali di eroi e sovrani.

Il nome Wawel deriva forse da wąwel, che anticamente indicava un colle con ripidi pendii. Le testimonianze paiono indicare che ancora nel XVIII secolo il termine veniva utilizzato per riferirsi ad alture circondate da terreni acquitrinosi. Il primo castello fu edificato sul Wawel nell’XI secolo. All’epoca degli Jagelloni i vecchi edifici romanici furono rimodellati in stile rinascimentale. E’ allora che appaiono i caratteristici chiostri e i portici che circondano il cortile interno, così come la cripta della cappella nei pressi della Cattedrale di san Venceslao e Stanislao, costruita per re Sigismondo il Vecchio. Altrettanto risalenti sono gli arazzi francesi che ne abbelliscono le stanze.

Il colle non fu risparmiato dalla follie della guerra. Nel corso della storia non è mai stato danneggiato in maniera irreparabile ma è stato più volte saccheggiato da vari invasori: gli svedesi all’epoca del Diluvio, gli austriaci durante le Spartizioni e i nazisti durante la seconda guerra mondiale. Ciò avveniva non solo per le ricchezze che conservava ma anche perché razziarlo voleva dire profanare il tempio simbolico della nazione polacca.

In ogni caso il complesso sopravvisse tutto sommato intatto alla seconda guerra mondiale. Nel corso dei decenni successivi molti oggetti rubati sono stati restituiti. Oggi la Cattedrale e il Castello conservano due tesori di valore particolare: la lancia di san Maurizio, che Boleslao il Prode ricevette in dono dall’imperatore Ottone III durante la sua visita in Polonia nell’anno Mille, e le insegne regali, tra le quali spicca Szczerbiec, la spada usata per le incoronazioni dei sovrani dal 1320 alla fine del Settecento. Le salme dei re costellano la cripta e le navate della Cattedrale, in sarcofagi ornati da capolavori di varie epoche. Qui riposano però anche grandi personaggi della storia polacca che non indossarono la corona: Józef Poniatowski, Tadeusz Kościuszko, Władysław Sikorski, Józef Piłsudski, Adam Mickiewicz e Juliusz Słowacki.

Dieci campane rintoccano in cima alla torre della Cattedrale, una è probabilmente la più antica del paese, Herman, risalente al Duecento. Altrettanto celebre è la campana di Sigismondo, così chiamata per commemorare il sovrano che la fece fabbricare. Pesa 12,6 tonnellate e suona durante le festività e gli eventi più importanti.

Polonia e Israele di nuovo ai ferri corti

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La conferenza svoltasi lo scorso 13 e 14 febbraio a Varsavia sulla pace e la sicurezza in Medio Oriente, promossa dal Dipartimento di Stato americano, poteva essere un’importante vetrina internazionale per la Polonia ma si è lasciata dietro uno strascico velenoso.

Secondo quanto pubblicato dal “Jerusalem Post”, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, ospite dell’evento, ha dichiarato che i polacchi collaborarono con i nazisti nell’Olocausto e questo ha infastidito le autorità polacche. A nulla è servita la smentita dell’ambasciatrice israeliana in Polonia, Anna Azari. Sulla medesima questione è intervenuto domenica alla radio Yisrael Katz, Ministro degli esteri pro tempore e vicino a Netanyahu: “Il nostro Premier si è espresso chiaramente. Io stesso sono figlio di un sopravvissuto all’Olocausto. Come ogni israeliano ed ebreo può affermare: non dimentichiamo e non perdoniamo. Ci furono molti polacchi che collaborarono con i nazisti e, come ebbe a dire Yitzhak Shamir [ex premier israeliano, ndr], al quale ammazzarono il padre, i polacchi assorbono l’antisemitismo dal latte materno”.

Il Premier polacco Morawiecki non ha tardato a reagire: il vertice dei paesi Visegrád (Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria) che avrebbe dovuto svolgersi a Gerusalemme è stato cancellato. La decisione è stata condivisa dai capi di governo di tutti e quattro i paesi, in solidarietà con la Polonia. Intervistato dal portale forsal.pl, il Premier Mateusz Morawiecki ha avvertito che in politica e in diplomazia, a parole inappropriate occorre rispondere a tono: “Quando ho sentito tali parole, uscite non dalla bocca di un estremista radicale, ma da quella del ministro degli esteri israeliano Yisrael Katz, ho reagito con incredulità”.

Anche l’Unione delle comunità ebraiche polacche ha reagito polemicamente a quanto accaduto. “Le parole del Premier di Israele Yitzhak Shamir, citate dal Ministro degli esteri Yisrael Katz, erano ingiuste già all’epoca in cui furono pronunciate per la prima volta nel 1989, quando si cominciò a ricostruire le relazioni polacco-israeliane dopo la lunga notte del comunismo. Queste parole sono tanto più spiacevoli oggi, a distanza di trent’anni, visto quanto fatto da entrambe le parti per la comprensione reciproca della nostra storia molto difficile, ma condivisa”. Questo è quanto si legge in un comunicato firmato da Monika Krawczyk, presidente dell’Unione delle comunità religiose ebraiche, e Michael Schudrich, rabbino capo di Polonia. “Il fatto che alcuni polacchi abbiano partecipato, direttamente o indirettamente, durante la seconda guerra mondiale allo sterminio tedesco degli ebrei è un fatto storico. Ricordiamo però anche che la Polonia occupata non creò un regime collaborazionista [in combutta] con il Reich tedesco”, si evidenzia nella dichiarazione, nella quale si rammenta anche che i polacchi sono il gruppo più rappresentato tra i cosiddetti “Giusti tra le nazioni”. “Accusare di antisemitismo tutti i polacchi svilisce quei Giusti. Svilisce anche coloro che oggi vogliono vedere in loro la rappresentazione più autentica della società polacca. E svilisce anche noi, ebrei polacchi, che di quella società siamo parte”.

Nel frattempo il Dipartimento di Stato USA ha invitato in un comunicato Polonia e Israele a seppellire l’ascia di guerra: “Tanto Israele, quanto la Polonia sono nostri importanti alleati e amici. Li invitiamo a ritrovare la strada dell’ascolto reciproco […] e a continuare una stretta collaborazione e la tutela dei comuni interessi”. Le prossime elezioni in Israele, che si terranno il 9 aprile, sono sicuramente un fattore di esasperazione dei toni, ma non è la prima volta che tra Polonia e Israele si riacutizza lo scontro diplomatico. Soltanto un anno fa l’approvazione della controversa legge sulla memoria nazionale, che ha previsto condanne fino a 3 anni per chi attribuisce allo Stato polacco una corresponsabilità nell’Olocausto e per chi all’espressione “campi di concentramento” aggiunga la parola “polacchi”, ha suscitato lo sdegno delle autorità israeliane e non solo.

Copernico, padre della teoria eliocentrica

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Il 19 febbraio è caduto il 546° anniversario della nascita di Niccolò Copernico, al secolo Mikołaj Kopernik, nato a Toruń nel 1473. Il suo De revolutionibus orbium coelestium sottrasse alla Terra quella centralità all’interno dell’Universo fino ad allora attribuitole dal sistema tolemaico, e pose le basi della teoria eliocentrica. Oggigiorno busti, ritratti e monumenti di vario genere celebrano l’astronomo in numerose città polacche. Per molti anni il volto di Copernico è apparso sulla banconota da 1.000 złoty. E a buon diritto: il suo apporto all’astronomia lo rende sicuramente uno dei polacchi più celebri e ammirati nel mondo.

Copernico era in tutto e per tutto un uomo del Rinascimento. Nel suo eclettico percorso formativo studiò matematica a Cracovia, legge a Bologna e astronomia in entrambe. Ottenne un dottorato in diritto canonico a Ferrara e, dopo gli studi di medicina a Padova, prese la licenza per esercitare la professione medica. Tornato in Polonia, dal 1510 si stabilì a Frombork, in Varmia, dove divenne canonico presso la locale chiesa. Scrisse e tradusse poesie dal greco al latino, partecipò all’opera di fortificazione della città di Olsztyn, trattò la pace con il Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici, mantenne una corrispondenza epistolare con il re polacco, disegnò mappe della Varmia e contribuì alla riforma del calendario durante il V Concilio Lateranense.

In ogni caso, l’astronomia rimase la sua grande passione. Affascianato dalla materia fin dai suoi studi a Cracovia, condusse osservasioni della volta celeste per molti decenni e lesse tutto ciò che riguardava l’argomento e su cui riusciva a mettere mano, inclusi i preziosi lavori di stronomi e matematici arabi scritti 300 anni prima.

Aperto a nuovi concetti e dotato di un invidiabile spirito critico, Copernico era conscio dei grossi limiti del sistema tolemaico nello spiegare il movimento dei corpi celesti. Si trattava di una teoria geocentrica che aveva ormai fatto il suo tempo. L’astronomo polacco esitò tuttavia a presentare la propria teoria, che poneva il Sole al centro e non più la Terra. L’opera in cui riassume le sue tesi, il De revolutionibus orbium coelestium, fu pubblicato soltanto nell’anno della sua morte (1543). Forse temeva le obiezioni, specialmente quelle provenienti dalla Chiesa e che sarebbero costate care a uno degli studioso la cui opera si iscriverà nel solco tracciato da Copernico, Galileo Galilei. O forse voleva solamente accumulare prove a sufficienza per sostenere la sua teoria. Si dice che l’incoraggiamento alla scrittura del De revolutionibus… gli sia stato dato dal suo studente, assistente e segretario, Jerzy Joachim Retyk, e dall’amico matematico Tiedermann Giese di Wittemberg, all’epoca vescovo di Chełmno. Copernico ricevette una copia stampata del suo libro il giorno della sua morte. Fu sepolto nelle catacombe della Cattedrale di Frombork, vicino all’altare, ma la conoscenza dell’esatta collocazione della tomba si è persa nei secoli successivi. Una ricerca è iniziata nel XIX secolo ma è soltanto nel 2005 che un team di archeologi guidato dal professor Jerzy Gąssowski ha ritrovato i resti dell’astronomo, a cui è stato destinato un secondo funerale il 22 maggio 2010.

Oggi si può scoprire dove Copernico visse e lavorò seguendo un apposito itinerario che comincia da Olsztyn, attraversa le regioni della Varmia-Masuria, della Pomerania e della Cuiavia fino a Toruń, che ospita un museo dedicato nell’edificio che fu casa della sua famiglia.

V Europejski Kongres Samorządów w Krakowie

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V Europejski Kongres Samorządów już na początku kwietna w Krakowie
[English version below]

W kilka miesięcy po wyborach samorządowych, na kilka miesięcy przed polskimi wyborami parlamentarnymi i wyborami do Parlamentu Europejskiego, Kraków już po raz piąty będzie gościć najważniejszych polityków, samorządowców, przedstawicieli biznesu i lokalnych liderów.
Dyskusje tradycyjnie są prowadzone w ramach ścieżek tematycznych: Finanse, Społeczeństwo, Innowacje, Gospodarka, Środowisko oraz Biznes i Samorząd. Swoją obecność na kongresie potwierdzili między innymi: Zdzisław Krasnodębski, Wiceprzewodniczący Parlamentu Europejskiego, Davit Gabaidze, Przewodniczący Rady Najwyższej Autonomicznej Republiki Adżarii (Gruzja), Risto Poutiainen, Gubernator Północnej Karelii (Finlandia), Olga Germanova, deputowana Dumy Państwowej Federacji Rosyjskiej i przewodnicząca Union of Women of Russia, Gianfranco Miccichè, przewodniczący Zgromadzenia Regionalnego Sycylii, w latach 2005-2006 minister ds. rozwoju i spójności terytorialnej Włoch, Guillermo Ramirez Martin, Sekretarz Generalny Stowarzyszenia Europejskich Regionów Granicznych, Niemcy, Eva Hallström, radna regionu Värmland, członkini oraz przewodnicząca Komisji ds. Energii i Klimatu Zgromadzenia Regionów Europy (Szwecja).

Uczestnicy Kongresu będą również wspólnie definiować „miasto przyjazne mieszkańcom”, jak rozwijać turystykę w regionach o bogatym dziedzictwie historycznym, jak walczyć ze smogiem oraz jak z sukcesem prowadzić „srebrną politykę” (politykę senioralna) i wspierać profilaktykę zdrowotną w obliczu nasilających się zagrożeń cywilizacyjnych. To tylko wybrane kwestie spośród bogatej problematyki, którą zawarto w agendzie.

Organizatorem Europejskiego Kongresu Samorządów jest Fundacja Instytut Studiów Wschodnich, która jest również organizatorem Forum Ekonomicznego w Krynicy. Przewodniczący Rady Programowej Forum Ekonomicznego w Krynicy, Zygmunt Berdychowski jasno definiuje kierunek dyskusji o przyszłości samorządu: „Samorząd musi wykonywać coraz więcej zadań i w ślad za tym otrzymywać coraz więcej środków na ich realizację. Ale nie mogą to być dotacje, lecz dochody własne. Musi działać samodzielnie”.
Wydarzenie odbędzie się w dniach 8-9 kwietnia 2019 w Centrum Konferencyjnym ICE w Krakowie. Wszelkie informacje o V Europejskim Kongresie Samorządów oraz link do rejestracji znajdują się na stronie internetowej www.forum-ekonomiczne.pl.

http://www.eks-krakow.pl/


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5th European Congress of Local Governments in Krakow

A few months after the polish local government elections and only few months before the Polish and European Parliament elections, Krakow is going to host the most important politicians, local government officials, business representatives and local leaders.
The numerous discussion panels during the Congress will as usual be divided into thematic paths: Finance, Society, Innovation, Economy, Environment as well as Business and Local Government. Among many, Zdzisław Krasnodębski, the Vice-President of the European Parliament, Davit Gabaidze, the President of the Supreme Council of the Autonomous Republic of Adjara (Georgia), Risto Poutiainen, the Governor of Northern Karelia (Finland), Gianfranco Miccichè, President of the Regional Assembly of Sicily, in 2005-2006 Minister for Development and Territorial Cohesion of Italy, Guillermo Ramirez Martin, Secretary General of the Association of European Border Regions, Germany as well as Eva Hallström holding the position of Regional Councillor of Värmland and a Chairwoman of the Committee on Energy and Climate of the Assembly of European Regions (Sweden) have all already confirmed their attendance in Cracow.

The participants of the Congress will also be encouraged to define what a “citizen friendly city” really is, how to develop tourism in the regions with a rich historical heritage, how to fight smog and how to successfully conduct “Silver Policy” (Senioral Policy) and promote preventive care in the face of increasing civilizational threats. These are just some of the issues that the Congress’ extensive agenda contains.

The Foundation Institute for Eastern Studies which is responsible for the success of the Krynica Economic Forum is the organizer of the European Congress of Local Governments. Mr. Zygmunt Berdychowski, the President of the Programme Council of the Economic Forum, clearly defines the direction for the discussion about the future of local government: “Local governments must carry out more and more tasks and, as a direct consequence, receive more funding to cover for these actions. These funds should not be given out as grants, but instead must come from local governments own income. This will truly allow local governments to independently. ”
The event will take place from 8th -9th April, 2019 at the ICE Congress Centre in Cracow. All information regarding the 5th European Congress of Local Governments as well as a link to the registration is available at www.forum-ekonomiczne.pl

http://www.eks-krakow.pl/

V Europejski Kongres Samorządów już na początku kwietna w Krakowie

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V Europejski Kongres Samorządów już na początku kwietna w Krakowie
[English version below]
 
W kilka miesięcy po wyborach samorządowych, na kilka miesięcy przed polskimi wyborami parlamentarnymi i wyborami do Parlamentu Europejskiego, Kraków już po raz piąty będzie gościć najważniejszych polityków, samorządowców, przedstawicieli biznesu i lokalnych liderów.
Czas i znaczenie zbliżającego się Kongresu są szczególne ze względu na spodziewane pierwsze podsumowania dotychczasowej pracy wybranych przed kilku miesiącami lokalnych władz. Ponadto, format tego największego w Europie Środkowo – Wschodniej spotkania samorządowców umożliwia dyskusję w szerszym kontekście, dotyczącą nie tylko wyzwań, z jakimi mierzą się samorządy w Polsce i w Europie, ale także obszarów, w jakich potrzebna jest współpraca z władzą centralną, przedsiębiorcami, jednostkami naukowymi i organizacjami pozarządowymi.
W V Europejskim Kongresie Samorządów weźmie udział około 2 tysiące uczestników z niemal 40 krajów świata. Liczne, ponad 100-osobowe grono dziennikarzy relacjonuje ponad 60 wydarzeń, które znajdują się w jego programie. Wśród najważniejszych punktów programu jest także gala wręczenia nagród w konkursie na najlepszych samorządowców W ubiegłym roku najlepszą wiejską gminą zostały Kobierzyce. Tytuł najlepszej miejsko-wiejskiej gminy trafił do gminy Dziwnów. Nagroda dla najlepszego powiatu powędrowała do powiatu pruszkowskiego. Najlepszym miastem na prawach powiatu zostały Gliwice, a najlepszym miastem Legionowo. Specjalna nagroda – Złoty Klucz tygodnika „Wprost” powędrowała do Nowej Soli.
 
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5th European Congress of Local Governments in Krakow
 
A few months after the polish local government elections and only few months before the Polish and European Parliament elections, Krakow is going to host the most important politicians, local government officials, business representatives and local leaders.
The timing and the importance of the upcoming Congress will be quite significant – we expect the first summaries of how effective the recently elected polish local authorities have done so far. Furthermore, the format of this Central Europe’s biggest local governments meeting, enables for a discussion to be held in a much broader context – not only about the challenges faced by the local governments in Poland and Europe, but also about the areas where better cooperation is needed between local governments and entities such as central authorities, entrepreneurs, scientific units and non-governmental organizations.
The 5th European Congress of Local Governments will be attended by nearly 2,000 participants from almost 40 countries from around the world. A large group of over 100 journalists will report on more than 60 events that are currently on the Congress’s agenda. The awards gala is one of the most important points of the programme during which prizes will be awarded to the best local governments in the country. Last year, Kobierzyce became the best rural municipality and the title of the best rural-urban municipality went to the Dziwnow municipality. The award for the best county was given to the Pruszków county. Furthermore, the city of Gliwice has been named the best county-city, and the best city title was given to the city of Legionowo. A special award – the Golden Key of Wprost was awarded to the city of Nowa Sól.
 

All’aeroporto di Modlin si potrà arrivare direttamente in treno

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

La costruzione di una linea ferroviaria fino al suo terminal passeggeri è uno degli investimenti più importanti per l’aeroporto di Modlin ed è a cura della compagnia statale PKP Polskie Linie Kolejowe. Il progetto prevede la costruzione di una tratta ferroviaria elettrificata di 5 km e i lavori dovrebbero cominciare a fine 2020/inizio 2021, concludendosi nell’arco di 24 mesi. Marcin Danił, vicepresidente della società dell’aeroporto di Modlin, ha dichiarato che la fermata ferroviaria sorgerà sul lato destro dell’ingresso dell’area aeroportuale. Il tempo di percorrenza dall’aeroporto al centro della capitale si ridurrà fino a 30 minuti ed eliminerà la necessità di prendere l’autobus per raggiungere la stazione più vicina.

businessinsider.com.pl

L’archivio Eiss è giunto in Polonia

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Ha raggiunto la Polonia l’archivio Eiss, che raccoglie informazioni sulle attività dei diplomatici polacchi che in Svizzera si impegnarono a trarre in salvo gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Il Presidente Duda, che ha avuto modo di sfogliare i documenti al Palazzo del Belvedere, ha ricordato con orgoglio l’opera di Aleksander Ładoś, Konstanty Rokicki e di Chaim Eiss, che dà il nome all’archivio stesso. Erano membri del cosiddetto “gruppo di Berna”, che mise a disposizione della popolazione ebrea in Europa numerosi passaporti falsi per consentire la loro fuga e scampare alla deportazione nei campi di concentramento. L’archivio Eiss sarà trasferito al Museo di Auschwitz-Birkenau. “Spero che le persone che da tutto il mondo visitano quel luogo, che è una terribile testimonianza di bestialità, […] possano osservare anche l’attività dei diplomatici polacchi ed ebrei nel salvare gli altri”, ha dichiarato Duda.

pap.pl

Almhof Hotel, la casa dei polacchi nel cuore delle Dolomiti

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La Val Pusteria per i suoi paesaggi mozzafiato, per lo splendido e organizzatissimo comprensorio sciistico, per i caratteristici paesi di montagna e le infinite possibilità di escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo è senza dubbio una delle valli più note e amate delle Dolomiti. Un angolo di Paradiso che da qualche tempo sta diventando anche una meta ricercata dal turismo polacco che in Val Pusteria trova un’alta qualità di servizi unita ad una natura montana rigogliosa e affascinante in tutte le stagioni e ad una gustosa cucina locale. Nell’Alta Pusteria a due passi dallo splendido Borgo di San Candido la migliore accoglienza il turista polacco la trova senza dubbio all’Almhof Hotel che da un anno è gestito dalla simpatica coppia italo-polacca, Massimiliano Xodo di Como e Magdalena Kasinska di Bielsko Biała.

“Sono nata a Żywiec ma poi cresciuta a Bielsko Biała e quindi in montagna sciando a Szczyrku. Sono in Italia dal 2004, ho abitato otto anni al lago di Como e d’inverno venivamo sempre a sciare a San Candido dalla nonna di mio marito. Un luogo che mi è entrato subito nel cuore finché abbiamo trovato l’occasione di prendere questo hotel in una delle zone più belle delle Dolomiti, ben nota agli amanti della montagna che qui la possono apprezzare al massimo sia d’inverno grazie al nuovo modernissimo comprensorio sciistico 3 Zinnen; sia d’estate per le famose tre cime di Lavaredo e le infinite opportunità di escursioni tra cui la pista ciclabile che va da San Candido a Lienz.”

L’Almhof Hotel è un gioiello incastonato nel bosco con una vista spettacolare sulla Val Pusteria e sulle piste del Monte Elmo da cui dista solo 2,5 km. Un luogo ideale – a soli 5 chilometri dal confine con l’Austria – quale base per scoprire l’Alta Pusteria, la Val Fiscalina e la Valdaora. Un’area montana contrappuntata dai paesi di San Candido, Dobbiaco, Sesto, dal favoloso lago di Braies a 1.496 metri sul livello del mare, dal comprensorio 3 Zinnen, con il Monte Elmo e la Croda Rossa, e dal non lontano snowfun village di Plan de Corones, il tutto in uno scenario caratterizzato da toccanti chiesette di montagna, malghe, rifugi e boschi incontaminati.

E dopo lo sci o le escursioni non resta che ritemprarsi nella spa wellness dell’Almhof Hotel che dispone di 2 Jacuzzi, 2 saune, bagno turco, bagno di fieno, sala ad infrarossi. Un’area relax con attrezzi per il fitness e sala giochi per i più piccoli. Nella sala da pranzo con vista sul monte Elmo vengono invece servite le colazioni a base di marmellate fatte in casa e la cena con le deliziose ricette locali come i Casunziei o i Canederli. Le camere in legno profumano di cirmolo e sono tutte dotate di balcone che si affaccia sul panorama mozzafiato della Val Pusteria. Insomma l’Almhof Hotel è un angolo di Paradiso con accenti polacchi dedicato a tutti quelli che amano la montagna più autentica.

Almhof Hotel

Indirizzo: Via Jaufen 9, 39038 San Candido
Alto Adige – Italia
Tel.: +39 0474 966755
Sito web: www.almhof.it
E-mail: info@almhof.it