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Home Blog Page 178

A Białystok una mostra sul centenario del suffragio femminile

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Per la Polonia il 2018 non è soltanto il centenario della riconquista dell’indipendenza. Presso il Centro Ludwik Zamenhof di Białystok è iniziata venerdì scorso e proseguirà fino al 30 dicembre una mostra sul centenario della conquista del diritto di voto delle donne polacche, che porge un’attenzione particolare alle biografie di attiviste e politiche a cui va il merito di tale progresso. La mostra, intitolata “Prawa wyborcze kobiet” (il diritto di voto delle donne), si compone di qualche decina di schede informative i cui testi sono stati preparati dalla fondazione Przestrzeń Kobiet (lo spazio delle donne), che da anni si occupa di promuovere la cosiddetta “herstory”, la storia raccontata da una prospettiva femminile.

Sullo sfondo della lotta femminista in altri paesi, le donne polacche sono state sicuramente all’avanguardia. La conquista del diritto di voto non è stata una concessione, una regalia, ma è il merito dei tentativi promossi da un movimento di emancipazione con una storia pluridecennale. La lotta per il suffragio femminile ha ricevuto un indubbio favore anche dal fatto di essersi mescolata a quella per l’indipendenza del paese. “Fino allo scoppio della Grande Guerra non era una rivendicazione popolare, tuttavia l’impegno delle donne per l’indipendenza della Polonia convinse politici e opinione pubblica. Persino i partiti conservatori vedevano nelle donne un elettorato importante. Nella Polonia libera la voce femminile era necessaria anche in relazione ai plebisciti territoriali in Alta Slesia e in Varmia-Masuria. Grazie agli sforzi di donne emancipate la questione dei diritti politici delle donne è diventata oggetto di discussione pubblica già all’inizio del XX secolo”, ha detto Ewa Furgał, autrice dei testi.

Il movimento di emancipazione sorse innanzitutto in Galizia, nella zona di occupazione austriaca, nella quale alle donne era concesso di organizzare manifestazioni. Tra le protagoniste di questo movimento ci fu Maria Dulębianka, che nel 1908 si candidò al parlamento regionale della Galizia. La sua candidatura fu rigettata per motivi formali ma fu comunque un gesto dimostrativo importante. Presto la questione dilagò anche nelle altre zone di occupazione. A Białystok, che si trovava in quella di competenza russa, dal 1911 operò lo Związek Równouprawnienia Kobiet Polskich (l’unione per l’uguaglianza delle donne polacche), che si preoccupava anche di problemi come attività di beneficenza e la garanzia di un lavoro alle donne. Tra le attiviste non mancavano le ebree: sempre a Białystok si distinse Pua Rakowska, che negli anni Venti guidava il Żydowski Związek Kobiet w Polsce (l’unione ebraica delle donne in Polonia).

Molti fatti di questa storia restano ad oggi ignoti, soprattutto per mancanza di testimonianze adeguate. La mostra è stata preparata consultando l’Archivio Statale e vecchi articoli della Gazeta Białostocka, ma ci sono ancora molte lacune da riempire.

El Greco in mostra a Siedlce fino al 13 gennaio

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Al Museo diocesano di Siedlce si possono ammirare sette opere del celebre pittore cinquecentesco El Greco. La mostra, inaugurata lo scorso 4 ottobre, ha finora goduto di enorme successo, con lunghe file di appassionati all’ingresso del museo e per questo motivo è stata prolungata fino a metà gennaio. La presenza delle opere di questo pittore, nato in Grecia ma che divenne uno dei maggiori esponenti del Rinascimento spagnolo, è una rarità in questa parte d’Europa. Il museo più vicino a conservare sue opere è a Vienna, un altro è il Museo del Louvre di Parigi.

La mostra di Siedlce, intitolata “Ars Sacra El Greco” è riuscita a ottenere sei dipinti provenienti da Spagna e Austria. Il settimo, nonché unico conservato in Polonia proprio dal Museo diocesano di Siedlce, è “San Francesco in estasi”. Si tratta del quadro di arte spagnola più noto in Polonia, che attira turisti e amanti dell’arte da tutta la regione e conoscitori esperti da tutto il mondo. L’opera, dipinta negli anni 1575-80, venne scoperta da Izabella Galicka e Hanna Sygietyńska nel 1964 nella parrocchia di Kosów Lacki, ma non è stata esposta al pubblico fino al 2004.

“Il dipinto affascina per il suo soggetto, mostrato alla maniera propria del suo pittore, […] circondato da un’inconoscibile e al contempo insolita sfera celeste, divina. La composizione, con una luce abbagliante e una tavolozza di colori inconsueti accompagna l’estasi di san Francesco, spiritualizzato, smaterializzato e mostra ai comuni mortali l’esistenza reale di un mondo ultraterreno”, dichiara Robert Mirończuk, direttore del Museo.

Per gli storici dell’arte la pittura di El Greco è singolarmente caratterizzata da colori che tremano in una luce vibrante. Tra gli altri quadri riuniti a Siedlce ci sono: “Santa Veronica con il velo” (Museo de Santa Cruz de Toledo), “La crocifissione con vista di Toledo” (Coleccion Banco Santander), “San Francesco in estasi” (collezione privata a Vienna), “La crocifissione” (Museo del Greco a Toledo), “San Francesco e frate Leone meditano sulla morte” (Cabildo Primado a Toledo), “San Francesco e frate Leone” (Real Colegio Seminario de Corpus Cristi Valencia-Museo del Patriarca).

Polonia Oggi: Assist di Morawiecki alla manovra di bilancio italiana

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il premier polacco Mateusz Morawiecki, intervistato dall’agenzia di stampa PAP, ha detto di non vedere alcun motivo per il quale l’Europa non dovrebbe fidarsi del governo italiano e della sua manovra di bilancio. Morawiecki si è detto contento del fatto che il presidente del consiglio italiano Conte e il capo della Commissione Europea Juncker si siano incontrati nel weekend e abbiano dichiarato di voler continuare il dialogo. Entrando nel merito della manovra, Morawiecki ha detto che per l’Italia ha un senso. Non è un fan delle misure che aumentano il deficit, ma nel caso dell’economia italiana c’è bisogno di un forte stimolo allo sviluppo e all’uscita dalla stagnazione. Tagliare la spesa potrebbe condurre a un rallentamento della crescita e di conseguenza a un aumento del debito pubblico nel lungo termine. E’ vero che l’Italia ha già un debito gigantesco ma la crescita economica resta la strada migliore per uscire dal vortice dell’indebitamento. Morawiecki si è detto convinto che l’Italia possa dare una svolta alla sua politica economica così come ha già fatto con quella migratoria, lasciandosi alle spalle “frontiere aperte e incontrollate”. “Il governo italiano è stato scelto sulla base di determinate promesse. Bisogna consentirgli di realizzarle. Passi nel senso opposto contraddirebbero la volontà degli elettori italiani e dunque l’essenza della democrazia”, ha aggiunto.

pap.pl

Polonia Oggi: Morgan Stanley prevede una crescita del PIL al 3,8% nel 2019

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In un rapporto pubblicato ieri Morgan Stanley pronostica una crescita del PIL polacco in rallentamento nel 2019; dal 5,1% di quest’anno si passerebbe infatti al 3,8% (mentre le stime preliminari per il 2020 sono del 3,6%). Gli analisti della banca d’affari americana stimano anche che l’aumento dell’inflazione di base l’anno prossimo non indurrà il Consiglio di politica monetaria di NBP ad alzare i tassi di interesse, il che avverrà probabilmente dal 2020. Nemmeno i problemi del sistema bancario polacco dovrebbero influenzare la politica monetaria, a meno di un loro aggravarsi.

forsal.pl

Polonia Oggi: Costruzioni megalitiche scoperte in Libano da archeologi polacchi

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Archeologi del Centro di Archeologia Mediterranea dell’Università di Varsavia hanno compiuto una scoperta importante nel Libano settentrionale, per la precisione nella provincia di Akkar. Hanno infatti rinvenuto alcune costruzioni megalitiche datate intorno alla metà del IV secolo a.C. Alcune di esse sono tombe, che al momento del ritrovamento appaiono vuote. Di più difficile identificazione sembra invece un secondo gruppo di costruzioni che, secondo il gruppo di archeologi guidato dalla dott.ssa Zuzanna Wygnańska, potrebbero avere svolto la funzione di luogo di culto legato ai defunti seppelliti nei pressi. Lo suggeriscono le pietre trovate vicino alle costruzioni, decorate con figure di serpenti intagliate. La provincia di Akkar per molti secoli ha avuto un ruolo di corridoio di comunicazione tra Siria e Mesopotamia. Nelle loro ricerche gli archeologi hanno identificato altre decine di siti.

pap.pl

Polonia Oggi: Robert Kubica alla Williams per 2 anni

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Kubica torna in Formula 1. PKN Orlen investe in questa operazione circa 100 milioni di zloty. Nella stagione attuale il polacco è guida di riserva nell’equipe Williams. Il suo ritorno sarà un evento particolare nel mondo sportivo. La carriera di Kubica è stata interrotta da un incidente durante il rally Ronde di Andora in Italia. Al volante di una Skoda Fabia S2000 ha sbattuto contro una barriera che si è piantata nella parte posteriore della macchina. I medici hanno lottato per molto tempo per salvare il suo braccio destro. L’operazione è durata sette ore. Una volta operato sembrava non fosse possibile un suo ritorno alle corse ma Robert Kubica ha dimostrato che tutto è possibile.

sport.onet.pl

Polonia Oggi: Agnieszka Radwańska appende la racchetta al chiodo

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Ritenuta la migliore tennista della storia polacca, Agnieszka Radwańska ha comunicato ieri su Facebook la fine della propria carriera. La 29enne cracoviana ha confessato che è stata una delle decisioni più difficili da prendere nella sua vita, ma alla quale è stata costretta da problemi di salute negli ultimi due anni. Radwańska ha vinto 20 tornei della Women’s Tennis Association, tra i quali i più prestigiosi sono i WTA Finals, e ha combattuto in quasi 600 match. Nel ranking WTA è attualmente al 75esimo posto a causa di risultati poco significativi nelle ultime due stagioni, tuttavia all’apogeo della sua carriera ha meritoriamente conquistato la seconda posizione. Radwańska sottolinea che aver posto fine alla propria carriera da professionista non significa comunque aver detto addio al tennis. Ha ringraziato la famiglia, lo staff e gli allenatori con i quali ha collaborato tutti questi anni.

pap.pl

Polonia Oggi: l’Ambasciatore Amati ha presentato le lettere credenziali al Presidente Duda

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Venerdì 9 novembre 2018 alle ore 13.00 al palazzo del Belweder l’Ambasciatore Aldo Amati ha presentato le lettere credenziali al Presidente della Repubblica di Polonia Andrzej Duda. L’Ambasciatore ha iniziato dunque a svolgere ufficialmente il suo mandato in Polonia, affermando l’impegno a rafforzare ulteriormente saldi rapporti politici, economici e culturali esistenti tra i nostri Paesi. Alla cerimonia presso il Belweder è seguita la deposizione della corona di fiori al Monumento del Milite Ignoto. L’Ambasciatore Amati prima della presentazione delle credenziali aveva già avuto modo di incontrare alcuni esponenti della comunità italiana a Cracovia e a Varsavia in occasione di altrettanti eventi.

International Automotive Business Meeting: elettromobilità e Smart Cities

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Le nuove tecnologie sono la base sulla quale costruire città intelligenti e l’elettromobilità è una parte importante di questa trasformazione.

L’elettromobilità è un elemento imprescindibile dell’infrastruttura di una Smart City, sia per quanto riguarda il trasporto, sia per quanto riguarda la gestione dello spazio pubblico. Ha però bisogno di un ampio dibattito sul modello di vita che ci si immagina nelle metropoli di tutta Europa, al quale partecipino i pubblici poteri, i produttori di veicoli, i loro fornitori e le imprese del settore informatico ed energetico.

Il successo della Mobilità 2.0 necessita di un’uniformazione dei fondamentali aspetti tecnici, organizzativi e infrastrutturali sulla base dei quali si possono sviluppare numerose applicazioni. Bisogna assicurarsi che la collaborazione garantisca la costruzione di solide fondamenta dell’infrastruttura tecnica e degli standard. Senza queste premesse dobbiamo aspettarci una frammentazione delle iniziative e una lotta priva di senso tra i soggetti coinvolti su questioni di base invece che su aspetti più avanzati, il che non è d’aiuto all’Europa e al suo settore automobilistico per far fronte alla supremazia americana o cinese”, dice Luk Palmen, manager per l’innovazione e la cooperazione di Klaster SA&AM, tra i partecipanti a un panel di discussione sull’argomento al prossimo International Automotive Business Meeting di Sosnowiec.

Il tema può sembrare noioso ma ha ricadute pratiche significative: il proprietario di un auto elettrica che voglia girare senza problemi in Europa necessita non solo di un accesso a stazioni di ricarica ma anche di un sistema unificato di ricarica lungo tutto il tragitto. A tale scopo la Commissione Europea vuole elaborare norme che adottino standard tecnici ben precisi. E’ importante che i rappresentanti dell’industria automobilistica discutano tra loro, si scambino punti di vista e creino insieme le basi della mobilità elettrica. Certamente durante il prossimo International Automotive Business Meeting, ma non solo.

E’ possibile registrarsi all’evento sul sito: www.iabmevent.com

Tra gli organizzatori ci sono la Camera di commercio e dell’industria italiana in Polonia (Włoska Izba Handlowo-Przemysłowa w Polsce), la città di Sosnowiec (Miasto Sosnowiec), l’area economica speciale di Katowice (Katowicka Specjalna Strefa Ekonomiczna).

Tra coloro che hanno collaborato ci sono anche: Miasto Dąbrowa Górnicza, Klaster “Silesia Automotive & Advanced Manufacturing”, Japan External Trade Organization (JETRO), Polsko-Niemiecka Izba Przemysłowo-Handlowa, Francusko-Polska Izba Gospodarcza, Niderlandzko-Polska Izba Gospodarcza, Brytyjsko-Polska Izba Handlowa, Advantage Austria.

IABM si svolge con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Polonia e del Ministero degli affari esteri.

Partner principale: BITRON

Platinum partner: During

Golden partner: FCA, Brembo, Marcegaglia, KPMG, LANZI, Civis, Plascotech, PL Europainting

Partner media: Rzeczpospolita, Interia, eGospodarka, Instytut Badań Rynku Motoryzacyjnego SAMAR, Forum Elektromobilności, Menadżer Floty, Eurologistics, Flota, Nowoczesny Warsztat, Logistyka Produkcji, QBusiness.pl, Warsztat.pl, log24.pl, Gazzetta Italia.

Chivasso commemora il centenario dell’indipendenza della Polonia

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In occasione dei festeggiamenti per il centenario dell’indipendenza della Polonia, lo scorso 3 novembre Chivasso e Ivrea hanno ospitato una serie di celebrazioni e manifestazioni in onore dei 22 mila soldati polacchi accolti presso la tenuta della Mandria di Chivasso da dicembre 1918 fino a giugno 1919. Qui fu infatti allestito un campo di addestramento militare, dove i soldati polacchi, ex prigionieri di guerra giunti in Italia con l’armata austro-ungarica, si prepararono prima di essere arruolati nell’Armata Polacca che andava formandosi in Francia, sotto il comando del generale Jòzef Haller. Alla Mandria ricevettero aiuto e conforto e la maggior parte di loro si riorganizzò e fece ritorno in patria, dove combatté per l’indipendenza. I più provati tuttavia morirono in Italia e giacciono ancora oggi nel cimitero della Mandria e del capoluogo, accanto ai morti italiani. Negli anni la città ha curato le tombe dei soldati e ogni anno l’anniversario viene ricordato con l’incontro fra il sindaco e una delegazione polacca.

Quest’anno, in occasione del centenario dell’indipendenza della Polonia, è stata svelata una nuova lapide, un piccolo segno per mantenere vivo il ricordo di questo episodio della storia locale. “Questa lapide – ha detto il sindaco Claudio Castello – vuole lasciare ancora una volta una traccia fisica e visibile, affinché le nuove generazioni possano conservare il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita in nome di una guerra ed un monito per la ricerca, sempre e comunque, della pace”. Successivamente al disvelamento della lapide è stata posata una corona e c’è stato il saluto delle autorità polacche e italiane. La commemorazione è proseguita al cimitero della frazione e poi a quello di Chivasso con la deposizione di fiori sulle tombe dei soldati polacchi. Una corona è stata deposta anche in piazza Dalla Chiesa presso la lapide che commemora i caduti polacchi ed è stato eseguito l’inno nazionale dei due paesi. Nei locali dell’ex biblioteca è stata invece inaugurata una mostra dal titolo “Da prigionieri a uomini liberi. L’ARMATA POLACCA IN ITALIA 1918 – 1919”. Nel pomeriggio l’evento si è spostato al cimitero di Ivrea per un’ulteriore deposizione di fiori.