A settembre dell’anno prossimo inizieranno le riprese di una superproduzione cinematografica dedicata al generale Władysław Anders. La pellicola è attualmente in pre-produzione: sono in corso lavori sulla scenografia e i costumi e anche l’attività di casting. Il film, il cui titolo provvisorio è “Anders”, racconterà la storia del celebre generale a capo del II Corpo d’Armata, che partecipò alla campagna d’Italia durante la seconda guerra mondiale e combatté a Montecassino. Il film affronterà anche le tappe precedenti della carriera del suo protagonista, dalla battaglia di Krasnobród, alla prigionia in Unione sovietica, alla liberazione e alle lunghe peregrinazioni che porteranno l’armata di Anders in Persia, Irak, Siria, Palestina, Egitto e infine in Italia. Oltre all’assalto a Montecassino, il II Corpo d’Armata trionfò contro i nazifascisti ad Ancona ed entrò per primo a Bologna. Una parte della pellicola sarà girata proprio in Italia. Le riprese inizieranno il 19 settembre 2019 e proseguiranno fino a giugno 2020.
Polonia Oggi: Marcia dell’Uguaglianza a Lublino, 8 poliziotti feriti e 21 arresti
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Otto agenti di polizia sono rimasti lievemente feriti in seguito alle violenze avvenute sabato scorso a Lublino. In città si stava svolgendo la Marcia dell’Uguaglianza (Marsz Równości), ossia il Pride locale. Il corteo è stato bloccato da una contromanifestazione violenta. Le forze dell’ordine hanno cercato di disperdere i facinorosi e consentire alla marcia di proseguire usano gas lacrimogeni e idranti. 21 persone sono state arrestate, 16 saranno penalmente perseguite. Secondo le stime della polizia i partecipanti alla marcia sono stati 1.500. Alla contromanifestazione hanno partecipato circa 200 persone.
GAZZETTA ITALIA 71 (ottobre-novembre 2018)
Numero imperdibile con la copertina e il divertentissimo poster di GestItaliani disegnati da Luca Laca Montagliani. Dentro anche un articolo che spiega la nobiltà e attualità della comunicazione gestuale. In più, in questo numero intervista a Stanisław Dziekoński, il rettore dell’Università Cardinale Stefan Wyszyński che racconta le sue esperienze italiane, e al Maestro del cinema polacco Krzysztof Zanussi cui nuovo film “Etere” potremo vedere nelle sale da novembre. Da leggere anche numerosi articoli sui viaggi, un racconto del viaggio in Toscana, cartoline da Modena e Calabria fuori percorso che porterà a Rossano. E poi ancora, un invito a ballare con ATS Flash mob, un nuovo premio a Renato Rizzi per il progetto del Teatro Shakespeariano, le presenze polacche alla 75. Mostra del Cinema di Venezia. Non manca lo spazio per la cucina con le ricette e le prelibatezze del Ristorante Sicilia, un angolo di italianità nel cuore di Rzeszów. Il cibo deve essere rigorosamente annaffiato con un bicchiere di champagne cui origini iniziamo a raccontare da questo numero. Si continua anche il giro d’Italia tra i dialetti e racconto sugli italiani in Polonia nei secoli, questa volta i protagonisti sono Filippo Mazzei e Cristoforo Masini. E infine vi invitiamo alla partecipazione ai numerosi eventi organizzati nell’ambito della XVIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo che si terrà dal 15 al 21 ottobre.
Polonia Oggi: La metà dei polacchi non si allontana dal posto di lavoro in pausa pranzo
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Secondo un sondaggio condotto da Uber Eats e YouGov la metà dei lavoratori polacchi non si allontana dalla scrivania durante la pausa pranzo e quasi un terzo non interrompe nemmeno il proprio lavoro. Un quarto degli impiegati mangia ogni giorno lo stesso pasto, solitamente un panino portato da casa. La pausa pranzo dura in media appena 26 minuti. Nonostante il tempo dedicato al lavoro eroda quello dedicato al pasto e al riposo, ciò non significa che il lavoro ne trae un vantaggio, anzi. Questi cattive abitudini non influiscono positivamente sulla produttività. Quasi la metà dei lavoratori polacchi mangia in solitudine, guardando internet; meno di un terzo sfrutta la pausa per chiacchierare con i colleghi del lavoro.
2° Congresso Internazionale di Turismo Religioso e Pellegrinaggi – Cracovia 7-11 novembre 2018
Fremono i preparativi per ICoRTaP – il 2° Congresso Internazionale del Turismo Religioso e Pellegrinaggi programmato a Cracovia per novembre. Secondo Ernest Mirosław, titolare di Ernesto Travel e organizzatore dell’evento, il Congresso ha suscitato grande interesse da parte del settore turistico internazionale. La prima edizione del Congresso, intitolata “Seguendo le orme di Papa Giovanni Paolo II”, si è svolta lo scorso anno dall’8 al 12 novembre, riscuotendo significativi apprezzamenti nell’ambito del turismo religioso. Lo testimonia la grande partecipazione di professionisti del settore provenienti da varie parti del mondo per conoscere, incontrare e valorizzare la cultura e la religione della Polonia. Il successo incoraggiante del Congresso alla sua prima edizione ha messo in risalto l’enorme potenziale di Cracovia e della Regione Małopolska. Sono stati circa 200 gli operatori e organizzatori turistici, provenienti da quasi 30 Paesi, che hanno preso parte alla 1° edizione: i gruppi più numerosi sono arrivati da Spagna e Italia, seguiti da Giappone, Malesia, Paraguay, Argentina, Messico, USA, Canada, Israele e altri ancora. Ospiti d’onore del Congresso sono stati le città di Fatima e di San Giovanni Rotondo. I partecipanti hanno riconosciuto la professionalità dell’organizzazione e la grande opportunità offertagli: per la prima volta è stata creata una piattaforma per la discussione sulla Regione Małopolska, ricca destinazione per il turista-pellegrino, e sul turismo religioso stesso in quanto fonte di crescita socio-economica della regione e del paese.
A proposito della 2° edizione dell’evento, Ernest Miroslaw, organizzatore del Congresso e titolare di Ernesto Travel – tour operator a Cracovia leader nel settore del turismo religioso e pellegrinaggi, si è così espresso: “Siamo convinti che la seconda edizione del Congresso potrà raggiungere e coinvolgere sempre più enti regionali e nazionali. Il fine è quello di aiutare gli operatori che lavorano nell’ambito del turismo a scoprire strategie di comunicazione e organizzazione funzionali all’offerta commerciale di Cracovia, della Piccola Polonia e dell’intera Polonia. I numeri della prima edizione sono stati incoraggianti; perciò quest’anno ci siamo posti come obiettivo di raggiungere 500 presenze. Mi piacerebbe anche che la partecipazione di ospiti extraeuropei fosse maggiore. Per questo stiamo promuovendo l’evento già da Gennaio 2018”.
Al momento gli iscritti hanno già superato quota 100 e provengono da: Italia, Spagna, Stati Uniti, Canada, Libano, Israele, Svezia, Lituania, Vietnam, Regno Unito, Malesia, Portogallo, Grecia, Indie, Argentina, Andorra, Messico e Brasile. Hanno confermato la loro presenza i santuari di Fatima e Lourdes. Nel corso dell’evento si svolgeranno visite ai santuari polacchi della Divina Misericordia a Łagiewniki e della Vergine Nera a Częstochowa.
Di seguito una sintesi del programma del II Congresso Internazionale di Turismo Religioso e Pellegrinaggi, intitolato: “Sulle orme di Santa Faustina Kowalska: la Divina Misericordia salverà il mondo”:
8 novembre: apertura del Congresso alla presenza delle autorità secolari ed ecclesiastiche di Cracovia. Messa inaugurale, discorsi di apertura, conferenze e workshop con rappresentanti di santuari, luoghi di culto e luoghi turistici.
9, 10 e 11 novembre; visite al centro storico di Cracovia, al Centro di Giovanni Paolo II, al Santuario della Divina Misericordia a Łagiewniki, alla miniera di sale di Wieliczka, al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, alla parrocchia e alla casa natale di Giovanni Paolo II a Wadowice, alla Basilica di Kalwaria e al santuario della Madonna Nera di Częstochowa.
Il progetto è patrocinato dalla città di Cracovia, dalla Regione Małopolska, dalla miniera di sale di Wieliczka, dal Museo Casa Natale di Giovanni Paolo II a Wadowice. Il Congresso ha ottenuto anche il patrocinio onorevole di Sua Eminenza Cardinale Stanisław Dziwisz, del Maresciallo della Regione Małopolska Jacek Krupa e del Presidente dell’Ente Nazionale per il Turismo Polacco Robert Andrzejczyk. I discorsi di apertura saranno tenuti, tra gli altri, dal dott. Fanciszek Mroz (Camino de Santiago in Polonia), dall dott.ssa Agata Niemczyk dell’Università Economica di Cracovia e dal dott. Andrzej Kacorzyk, direttore del Museo Auschwitz-Birkenau.
Il programma completo e altre informazioni sono disponibili al sito: icortap.com
Umbria e Varmia-Masuria firmano un protocollo d’intesa
La presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, e il voivoda di Varmia-Masuria, Gustaw Marek Brzezin, hanno firmato un protocollo di collaborazione nel corso della Settimana europea delle regioni e città d’Europa.
“Questo protocollo – ha sottolineato Marini – è di grande importanza perché nasce da una condivisione politica dei suoi obiettivi generali ed è finalizzato a sostenere le sviluppo delle nostre comunità. Due regioni che, sebbene lontane, hanno però molti ambiti di comune interesse, come turismo, ambiente, sistema delle piccole e medie imprese. Settori – ha aggiunto – che presentano forti similitudini e che, grazie a questo accordo, potranno ricevere un significativo impulso con future attività di partenariato che ci consentirà di poter accedere alle opportunità concesse dall’Unione europea”. Tra questi obiettivi “assume una rilevanza particolare e strategica quello per la valorizzazione dei nostri laghi a partire dal Trasimeno, che ha un grande potenziale attrattivo, sia in termini di turismo che paesaggistico ed ambientale, potendo utilizzare al meglio, ed insieme, tutta la programmazione europea, a cominciare dal programma Life”.
“Alla base di questo protocollo – ha risposto Brzezin – c’è una larga ed antica condivisione dei suoi obiettivi che nascono da una collaborazione che abbiamo avviato ormai da oltre dieci anni con la Provincia di Perugia e che ora ci vede collaborare con la Regione Umbria. Grazie a questa esperienza e cooperazione vorremmo cogliere al meglio le opportunità che potranno venire dalla prossima programmazione dei fondi europei. In passato abbiamo realizzato in Polonia un primo progetto di valorizzazione delle produzioni alimentari e della gastronomia. Un’esperienza che si è rivelata di straordinario successo, tanto che ora sono numerose le aziende che nel nostro territorio operano nel settore della ristorazione secondo il modello della cucina italiana e umbra, e abbiamo aperto ben quattro scuole per la formazione di cuochi, finanziate anche con fondi europei. Nella nostra regione abbiamo anche realizzato una rete di città ‘slow’ investendo oltre 50 milioni di euro”.
“Questa collaborazione – ha proseguito Brzezin – è molto importante visto anche il momento storico che vive l’Europa. E condivido anche la chiara e ferma posizione a difesa dell’istituzione europea da nazionalismo e populismi che la presidente Marini ha espresso in occasione della cerimonia di apertura della Settimana delle Regioni e Città d’Europa. Credo infatti che proprio la collaborazione tra diverse comunità come è in questo caso la nostra, la conoscenza reciproca, sia il miglior modo per sconfiggere il populismo e l’antieuropeismo”.
Sostegno a favore della società civile e sviluppo regionale, politica sociale, sviluppo economico e turismo, sviluppo di aree rurali, agricoltura e settore agroalimentare, sport, istruzione e giovani, cultura e valorizzazione dei beni ambientali: sono questi i settori in cui si concentrerà la collaborazione fra Regione Umbria e Voivodato di Varma-Masuria. In base all’intesa, che avrà durata quadriennale, i due enti si impegnano “a sostenere contatti diretti, lo scambio tra autorità e rappresentanti delle due Regioni e la pianificazione comune delle attività”. Sono previsti scambi costanti di informazioni ed esperienze nell’interesse comune, incontri, seminari, visite di studio e workshop con soggetti di interesse comune, la partecipazione ai progetti comuni finanziati dai fondi nazionali ed europei, la promozione delle azioni nelle relazioni transnazionali e con le istituzioni dell’Unione Europea.
Crisi dei valori, l’esempio dei servizi penitenziari in Italia
“Ho lottato contro la vita, come con spada e con scudo, conosciuto l’amore disprezzando l’arroganza. Ho visto la morte più volte riconoscendola parte della vita, conosciuto cari amici e pessime amicizie, ragazze favolose e la pioggia bagnar malinconia”.
Luca, detenuto a Torino
Viviamo in un mondo dominato dai valori materiali. Sempre più spesso ci manca il tempo per riflettere su quello che è essenziale e su che cosa dovrebbe basarsi il nostro comportamento. Scegliendo un nuovo modello di cellulare oppure comprando una nuova casa ci concentriamo su beni materiali. Lo sviluppo della tecnologia e il consumismo sfrenato non aiutano certo a cambiare il modo di vivere. La crisi dei valori è onnipresente ma un caso interessante di questo fenomeno è rappresentato dall’ambiente carcerario, dove l’essere umano non è più considerato come tale. I detenuti spesso vengono privati del diritto alla libertà condizionale, scontano pene a lungo termine in condizioni dure. Il loro contatto con gli altri viene ridotto al minimo. Il rispetto della dignità umana e la sensibilità ai bisogni altrui dovrebbero essere più importanti per il sistema sociale. L’uomo deve avere il diritto di pentirsi e di essere riabilitato. Leggendo blog come DENTRO E FUORI, dal carcere di Torino, oppure Spazi(), da quello di Bergamo, troviamo termini come bestia con cui vengono nominati i detenuti. Negli occhi delle guardie carcerarie non sono più considerati uomini. Accanto alla letteratura specializzata su questo argomento, i blog offrono un’altra prospettiva, ovvero il punto di vista dei detenuti.
Un uomo chiuso nell’ambiente carcerario costruisce l’immagine di se stesso in base al mondo che lo circonda. Vede il bene, la bellezza e il coraggio con gli occhi dei suoi compagni. È difficile che tutte le persone abbiano opinioni comuni avendo un passato diverso. Le differenze tra i detenuti sono molto spesso l’origine dei problemi e portano a conflitti. Allora come si possono considerare i valori in questo contesto?
I fatti hanno dimostrato che i valori hanno un ruolo molto importante nei posti che sono stati descritti da Ervin Goffman: le istituzioni totalitarie. Luoghi i cui abitanti sono costretti ad esercitare attività secondo orari definiti.
Il carcere molto spesso diventa come una casa per il detenuto. Un posto al di fuori del quale non si hanno più amici e forse neanche una famiglia. Succede che dopo aver scontato la pena un ex detenuto commetta un altro reato e torni dietro le sbarre.
Consultando le informazioni riguardanti i servizi penitenziari in Italia si trova anche un problema di sovraffollamento delle carceri. 96 detenuti su 100 in Italia sono uomini. C’è un grande problema di violenza, specialmente contro le donne. Su questo tema vengono organizzate numerose campagne sociali. Un esempio è il manifesto: “Amore, ma se mi uccidi, dopo chi picchi?”, prodotto dalla Maxima Film e presentato nel 2017 all’Ospedale Cardarelli di Napoli in supporto alle attività del “Centro Dafne – Codice rosa a sostegno delle donne vittime di violenza”. La violenza non è fermata dalle mura della prigione. Purtroppo i servizi penitenziari donano un illusorio senso di sicurezza. Un detenuto, Albert, in una lettera intitolata “La falsa civiltà del XXI Secolo” descrive il fenomeno della violenza in questo modo: “Mi domando l’utilità nel cercare forme di vita in altri pianeti, quando non siamo in grado di preservare la vita delle persone che sono sul nostro pianeta, soprattutto quelle a cui vogliamo più bene, ovvero mogli, madri, sorelle…”
Dentro o fuori, libero o detenuto, morto o vivo, disprezzato o rispettabile. Nel linguaggio carcerario emergono spesso antinomie. Sono anche usate per i titoli dei blog e delle riviste pubblicate dai detenuti. A partire dal 2005, a Torino viene scritto il blog Dentro e Fuori grazie alla collaborazione tra detenuti e giovani giornalisti che visitano personalmente il carcere. Dopo aver preso gli articoli scritti dai detenuti e dalle persone che vengono a trovarli i testi vengono pubblicati sul sito www.ilcontesto.org.
Un altro esempio è la rivista Spazi(). La “o” aperta è stata sostituita dal simbolo “()” come gioco grafico. Grazie a quest’idea viene sottolineato il carattere degli articoli della rivista ed anche l’argomento legato all’isolamento e alla chiusura forzata.
I linguaggi che vengono utilizzati dai detenuti e dai lavoratori delle carceri sono molto simili. Spesso viene paragonata, sia nelle conversazioni sia nei testi, la situazione dei detenuti a quelle degli animali in gabbia. Viene messo in luce anche il problema di come tornare alla vita una volta fuori di prigione. Il periodo della detenzione può avere l’effetto di un’inversione del sistema valoriale di un condannato. La libertà non sempre viene descritta come un desiderio; si legge nel commento di un detenuto su Dentro e Fuori: “Io sono Luca e mi è capitato spesso di entrare ed uscire dal carcere, dopo tanti anni di tossicodipendenza comunque mi sono accorto che è peggio uscire dal carcere che entrarci.” (Luca, detenuto a Torino)
Prendendo in considerazione il problema della crisi dei valori e che cosa significano per noi oggi è importante accorgersi che tutto dipende dal contesto. È sempre più difficile definire libertà e felicità. Se avessimo il tempo per riflettere su che cosa significhi la libertà per ognuno di noi, descriverla sarebbe più difficile di quanto pensiamo.
L’autore delle illustrazioni è Tomasz Przeździecki, laureato alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Toruń, grafico, designer, disegnatore. Tomek si concentra su temi legati ai diversi aspetti della vita umana. Non evita argomenti quali la bruttezza, la volgarità e la brutalità. Collabora con l’azienda di abbigliamento Volcano, è l’autore di diversi murales e del blog http://na-kreske.blogspot.com/. Nelle sue opere Tomek cerca di illustrare emozioni difficili, anche quelle dovute all’alienazione e all’esclusione dalla società, come nel caso di comunità carceraria.
Bibliografia:
“DENTRO E FUORI. Il sistema penitenziario italiano tra vita in carcere e reinserimento sociale”, 2016, Associazione Openpolis
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 giugno 2000, n. 230 Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà
Maria Ejchart-Dubois, Maria Niełaczna, Andrzej Rzepliński, 2017, “DOŻYWOTNIE POZBAWIENIE WOLNOŚCI. ZABÓJCA, JEGO ZBRODNIA I KARA.”, Wydawnictwo C.H. Beck
Zimbardo Philip, 2007, “The Lucifer Effect: Understanding How Good People Turn Evil”, Random House (NY)
Polonia Oggi: Le forze dell’ordine scendono in piazza per chiedere aumenti
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Oltre 20.000 poliziotti, vigili del fuoco, guardie frontaliere e carcerarie si sono riunite ieri a Varsavia per denunciare condizioni di lavoro indegne e per chiedere aumenti salariali in quella che hanno descritto come la più grande manifestazione di protesta nella storia delle forze dell’ordine in Polonia. Soltanto due settimane fa migliaia di sindacalisti hanno compiuto un corteo lungo le strade della capitale per chiedere aumenti per gli agenti di polizia, in un contesto economico favorevole, nel quale la bassa disoccupazione rende complicato alle imprese trovare lavoratori e il governo spende milioni in politiche sociali. In Polonia ci sono almeno 100.000 poliziotti. Quelli in servizio da più tempo guadagnano l’equivalente di 1.000 euro al mese, mentre le nuove reclute hanno salari che raggiungono a malapena la metà. “Le condizioni di lavoro in uniforme sono indegne. I giovani abbandonano le forze dell’ordine non appena ricevono il loro primo salario”, dice Slawomir Koniuszy, leader di una delle associazioni sindacali di categoria. I manifestanti si sono diretti verso la sede del primo ministro, non prima di una breve sosta al palazzo presidenziale, nella quale hanno consegnato a un funzionario una lettera con le loro richieste. Intervistato ieri alla radio, il ministro degli interni Joachim Brudziński ha detto di prendere in seria considerazione le richieste dei poliziotti.
Grande successo per Pianeta Logistica
La seconda edizione di ITALIAN CHAMBER BUSINESS TALKS, intitolata Pianeta Logistica e tenutasi martedì 25 settembre presso l’hotel Angelo di Katowice, è stata un successo. Insieme ad autorevoli esperti sono state analizzate la situazione e le prospettive future nel mondo della logistica, dei trasporti, della gestione dei magazzini, di software e applicazioni per l’industria 4.0.
Oltre 80 i presenti alla conferenza e alla sessione pomeridiana di networking, durante la quale hanno avuto l’opportunità di sviluppare nuovi contatti e avviare le basi per prossime collaborazioni o idee di business.
Al seguente link è disponibile una relazione dell’evento, oltre alle presentazioni degli esperti e a un album fotografico: http://www.cciip.pl/IT/1945si_lasecondaedizionedi-italianchamberbusinesstalks-da/
Tra gli sponsor dell’evento ci sono: BIM LEGAL, BASIS GROUP, ESA-LOGISTIKA, RABEN, SCHOELLER ALLIBERT, STILL, KPMG, ELETTRIC 80.