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Lech Wałęsa compie 75 anni

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Il 29 settembre scorso Lech Wałęsa ha compiuto 75 anni. Wałęsa è una delle personalità polacche più note nel mondo, l’elettricista divenuto presidente, simbolo della lotta pacifica contro il regime comunista.

Dal 1967 ha lavorato ai cantieri navali di Danzica, intitolati all’epoca a Lenin. Dopo soli tre anni divenne attivo nell’organizzazione delle proteste dei lavoratori e non si lasciò scoraggiare dalle frequenti repressioni da parte delle autorità. Nel 1976, dopo aver perso il lavoro per le sue critiche alle associazioni sindacali statali, si unì al Comitato di difesa degli operai (Komitet Obrony Robotników, KOR) e fu arrestato più volte dai Servizi di Sicurezza (Służba Bezpieczeństwa). Nell’agosto 1980 fu tra gli organizzatori di uno sciopero degli operai dei cantieri navali di Danzica, evento che condusse alla firma di uno storico accordo con il governo che ammetteva la costituzione di associazioni sindacali indipendenti.

Nei giorni successivi, l’organizzazione sindacale presieduta da Wałęsa, Solidarność, conobbe un incremento delle iscrizioni fino a raggiungere 10 milioni di membri. Solidarność stette alla testa di una lotta per la libertà in Polonia fino al 13 dicembre 1981, quando il generale Jaruzelski proclamò la legge marziale, l’esercito scese per le strade e Solidarność e altre organizzazioni dell’opposizione al regime furono dichiarate illegali. Centinaia di attivisti furono arrestati.

Lech Wałęsa fu detenuto per quasi un anno e ne trascorse altri cinque ai domiciliari, costantemente sorvegliato dai Servizi. Nel 1983 i suoi sforzi in favore della democrazia e della libertà in Polonia furono premiati con l’assegnazione del Nobel per la pace, che tuttavia non potè ritirare personalmente perché il regime gli negò il passaporto. Il premio venne consegnato alla moglie Danuta.

In questi anni Wałęsa fu attivo nell’opposizione clandestina. Dopo l’esplosione di un’ondata di scioperi nell’estate del 1988, il governo comunista decise di sedersi alla cosiddetta Tavola Rotonda all’inizio dell’anno successivo. Gli accordi raggiunti al termine dei negoziati permisero le prima elezioni parlamentari semilibere, vinte da Solidarność il 4 giugno 1989.

La popolarità di Lech Wałęsa gli consegnò la presidenza della Repubblica nel dicembre del 1990. Cinque anni più tardi perse le presidenziali contro un ex comunista, Aleksander Kwaśniewski, e si ritirò dalla politica. Ha nel frattempo istituito una fondazione a suo nome, scritto le proprie memorie e si è difeso contro le accuse di aver collaborato negli anni Settanta con i Servizi di Sicurezza della PRL. Ha ricevuto diverse lauree e dottorati honoris causa da parte di istituzioni accademiche e governative. Nel 2002 ha rappresentato l’Europa nell’apertura dei Giochi olimpici invernali di Salt Lake City nel 2002. Nel 2013, il celebre regista Andrzej Wajda gli ha dedicato un film, “Wałęsa – L’uomo della speranza”.

La regione fortificata di Międzyrzecz, una Maginot sul fronte orientale

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La Regione Fortificata di Międzyrzecz (Międzyrzecki Rejon Umocniony, MRU), o Festungsfront Oder-Warthe-Bogen in lingua tedesca, fu un fronte fortificato tra i fiumi Oder e Warta  che mirava a proteggere Berlino da un potenziale attacco polacco. Estesa per una lunghezza di circa 100 km, da Skiewrzyna attraverso l’area di Międzyrzecz e fino alle rive dell’Oder, includeva un centinaio di installazioni militari tra bunker, postazioni di artiglieria e e fortificazioni varie. Il tutto era collegato da quella che all’epoca era la più estesa rete di gallerie sotterranee, che includevano magazzini per cibo e munizioni, pozzi, una ferrovia sotterranea e centrali elettriche. Gli accessi in superficie erano protetti da piloni di cemento piazzati a distanza uniforme e chiamati “denti di drago”, necessari ad arrestare l’avanzata di carri armati e mezzi di artiglieria mobile.

La Repubblica di Weimar iniziò la costruzione del progetto nel 1925, spaventata dalla prospettiva di una invasione della Polonia dopo che quest’ultima aveva vinto la guerra polacco-bolscevica. Il trattato di Versailles firmato alla fine della Grande Guerra non consentiva ai tedeschi di riarmarsi e formare un esercito regolare, ragione per la quale il governo di Berlino decise di costruire queste infrastrutture difensive.

I lavori iniziarono nei pressi di Słońsk ma le potenze vincitrici della prima guerra mondiale intimarono ai tedeschi di fermarli. La costruzione proseguì clandestinamente, occultata da lavori di edificazione di infrastrutture idrologiche, canali, polder e chiuse. Per mantenere segreta l’operazione i cieli sopra l’MRU furono dichiarati una no fly zone e l’area non poteva essere attraversata senza permesso. Nel 1935 un entusiasta Adolf Hitler visitò la regione confermando i lavori in corso.

Il progetto avrebbe dovuto concludersi nel 1951 ma le cose andarono diversamente. Nel 1938 il Terzo Reich interruppe i lavori in conseguenza del cambio della sua dottrina militare: la guerra di posizione, di cui il primo conflitto mondiale fu l’apice, fu sostituita da rapidi attacchi con unità corazzate che rendevano fortificazioni e bastioni obsoleti.

Durante la seconda guerra mondiale l’MRU tornò comunque utile alle truppe tedesche. Sul finire della guerra le strutture abbandonate furono convertite in fabbriche belliche in cui i prigionieri di guerra erano costretti a produrre parti di aeroplani e veicoli corazzati. Le gallerie sotterranee vennero anche usate come magazzino in cui conservare opere trafugate da cinque musei polacchi. La linea fu rotta senza troppe difficoltà dalle truppe sovietiche tra il gennaio e il febbraio del 1945, quando bastarono tre giorni di bombardamenti pesanti per metterla in ginocchio. Dopo la guerra i bunker furono disarmati, parzialmente demoliti e negli anni Cinquanta il metallo venne recuperato per essere impiegato altrove.

Oggi l’MRU gode di grande popolarità tra i turisti ma anche tra… i pipistrelli. L’estesa rete di gallerie sotterranee, con una temperatura stabile intorno a 10° C, è un rifugio invernale ideale per 12 specie di questi mammiferi alati. La loro popolazione locale conta circa 32.000 esemplari, il che fa di questo luogo la maggiore colonia invernale di pipistrelli in Europa centrale.

Tadeusz Kościuszko, l’eroe dei due mondi polacco

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Negli Stati Uniti strade e istituzioni sono a lui intitolate e centinaia di monumenti sono stati eretti in suo onore in città americane e polacche. E’ stato un soldato valoroso, uno stratega formidabile e un patriota che ha rischiato la vita per la libertà.

I cadetti dell’Accademia militare di West Point sanno bene che la fortezza omonima è stata costruita da Tadeusz Kościuszko (1746-1817), che nel 1775 si era unito alle colonie americane nella loro lotta per l’indipendenza contro gli inglesi. In quanto studente del Corpo dei Cadetti di Varsavia, aveva ricevuto una formazione militare ed ingegneristica notevole e il Congresso americano fece ampio uso delle sue conoscenze e capacità. Nel 1777 il generale Horatio Gates ordinò a Kościuszko di stabilire un campo nei pressi di Saratoga e gli affidò il comando dell’artiglieria pesante. La battaglia che ne seguì nel settembre-ottobre 1777 fu uno degli scontri più significativi della guerra d’indipendenza americana.  Le truppe inglesi capitolarono e nel rapporto sull’evento che inviò al Congresso, Gates sottolineò il ruolo rilevante svolto da Kościuszko. Nel 1783 venne insignito del rango di generale di brigata e fu ammesso nell’esclusiva Società dei Cincinnati.

La sua esperienza americana si dimostrò inestimabile quando tornò in Polonia per partecipare alla lotta per l’indipendenza del paese natio, minacciato dagli artigli rapaci dei vicini russi, prussiani e austriaci. Il 2 marzo 1794 giurò come comandante in capo delle forze armate nella piazza del Mercato Vecchio di Cracovia e organizzò truppe di contadini volontari per combattere i russi. Una delle sue battaglie è commemorata nel monumentale dipinto del Panorama di Racławice, lungo 114 m e alto 15 m, esposto a Breslavia in un edificio appositamente costruito. Le forze polacche non furono in grado di respingere gli invasori e con il fallimento dell’insurrezione di Kościuszko la Polonia sparì dalle cartine politiche del continente europeo per i successivi 123 anni. Nonostante fosse stato ferito gravemente, Kościuszko comunque sopravvisse. Qualche anno più tardi Napoleone gli offrì di partecipare a un nuovo tentativo di restaurazione dell’indipendenza della Polonia sotto l’egida della Francia ma Kościuszko rifiutò, non fidandosi dell’imperatore. Morì in Svizzera e nel 1818 fu sepolto nella Cattedrale del Wawel a Cracovia, mentre il suo cuore fu collocato nel Castello Reale di Varsavia nel 1927.

Polonia Oggi: Gli studenti di Varsavia tra i migliori al mondo secondo l’OCSE

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il programma PISA (acronimo di Programme for International Student Assessment) è un’indagine compiuta ogni tre anni dall’OCSE allo scopo di accertare le capacità degli studenti adolescenti nei paesi membri in comprensione scritta, matematica e scienze naturali. Il PISA verifica l’uso pratico delle conoscenze scolastiche degli studenti nell’analisi, comprensione e risoluzione dei problemi nella vita privata, sociale e professionale. Gli studenti varsaviani si sono collocati ai vertici della classifica in ogni campo. Per quanto riguarda la comprensione alla lettura sono al primo posto tra i giovani dei paesi OCSE e UE. Risultati analoghi hanno gli studenti delle metropoli di Giappone, Corea e Canada, ma anche gli studenti francesi e portoghesi. In matematica la palma d’oro va ai giapponesi, ma i polacchi, così come i coreani, non sono molto distanti. La Polonia partecipa all’indagine PISA dal 2000, anno della sua prima edizione.

pap.pl

Polonia Oggi: FTSE Russell, la Polonia non è più un mercato emergente, ma sviluppato

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

L’agenzia FTSE Russell ha riclassificato la Polonia, che passa dal gruppo dei mercati emergenti a quello dei mercati sviluppati. La Polonia entra così nel club delle 25 economie più sviluppate del pianeta. La Polonia è il primo paese in quasi un decennio a compiere questo salto, nonché il primo dell’Europa centro-orientale. “E’ un cambiamento fondamentale nella percezione della Polonia da parte degli investitori globali. […] Nel lungo periodo porterà maggiori capitali alla Borsa di Varsavia”, ha affermato Marek Dietl, presidente della borsa medesima. FTSE Russell aveva candidato il paese ad una riqualificazione in una decisione presa il 29 settembre 2017. La deliberazione è diventata definitiva ieri.

pap.pl

The Great Sicilian Escape. Intervista a Daga Szolc

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The Great Sicilian Escape è un progetto di Daga Szolc, una ragazza appassionata di corsa e del sole italiano che vive a Varsavia. Il suo è un tentativo di stabilire un record mai fatto prima: la più rapida traversata della Sicilia seguendo il perimetro dell’isola. La partenza avverrà il 1 ottobre 2018 da Sciacca (Agrigento), l’arrivo alla meta è previsto 30 giorni dopo, nello stesso posto.

Da dove viene questa tua passione per la corsa?

– Ho iniziato a correre seriamente soltanto 6 anni fa, quando stavo attraversando un momento difficile nella mia vita. Un grande trampolino di lancio e una forma di terapia per me. Ha funzionato, nella corsa puoi trovare un sollievo per molti malori.

E adesso, perché corri intorno alla Sicilia? Per verificare la tua efficienza fisica, per dimostrare qualcosa a te stessa? Per motivi di volontariato?

– I motivi sono diversi. Mi piacerebbe che con il tempo diventasse un evento ciclico. Che qualcuno volesse battere questo record che comunque spero di stabilire ad un livello abbastanza elevato. Inoltre, associo a questo evento alcuni piani professionali. Pianifichiamo insieme a Paweł, il mio allenatore, di aprire una scuola. Non una scuola stazionaria, ma piuttosto un progetto a lungo termine, mirato a promuovere la corsa in diverse condizioni: ad esempio sulla spiaggia, a combinare le prestazioni con l’allenamento funzionale e la fisioterapia. Vogliamo anche coinvolgere studenti, donne incinte e madri con passeggino. Il messaggio è: quando non ci sono controindicazioni, tutti possono correre. Abbiamo in programma di andare sempre in Italia per i camp invernali ed integrarli in qualche modo con il turismo. Nelle vicinanze di Agrigento e Menfi ci sono delle fantastiche condizioni per correre. Questa è anche una corsa di beneficenza. Volevo che le mie “Amazzoni” approfittassero della mia azione, voglio correre per le donne malate.

È un’impresa costosa? È stato difficile trovare gli sponsor?

– Sì, è un progetto costoso. Devi calcolare i prezzi di trasporto, alloggio, corriere con i bagagli e attrezzi, servizio video (cameraman, quad che mi seguirà), il mio allenatore, cibo. In totale, dovremmo chiudere le spese in circa 50 mila złoty, ma si vedrà dopo aver contato tutto. Gli italiani, purtroppo, prevedono costi ancora più elevati. Fortunatamente copro parte delle spese da altre fonti. Ad esempio, una webcam Go Pro con cui devo correre l’ho ricevuta da Borzyn, il sindaco di Drohiczyn, la mia città natale. È stato davvero forte, lo ringrazio molto. Gli sponsor sono molto difficili da trovare. Fondamentalmente ho spostato il cielo e la terra, ma ci sono riuscita. Gli italiani stavano cercando gli sponsor e i partner sul posto e io li stavo cercando per conto mio in Polonia. Puoi vedere gli sponsor sul mio blog The Great Sicilian Escape. Questa è sicuramente un’avventura per una persona ostinata. Come d’altronde lo stesso correre. Sono molto soddisfatta del patrocinio a livello istituzionale. Ad esempio da parte dell’Ambasciata d’Italia e Polonia. Significa molto per me.

Hai detto che il tuo allenatore ti sta accompagnando. Quali sono i preparativi per uno sforzo così enorme? Quanto tempo prima bisogna iniziare a prepararsi?

– Corro tutti i giorni. Un sacco. Partecipo anche a numerose corse organizzate, maratone e mezze maratone. Anche l’allenamento motorio e la fisioterapia sono importantissimi. Questo è quello che mi fornisce Paweł, l’allenatore. La fisioterapia dovrebbe cominciare subito con gli allenamenti regolari, circa un anno prima del massimo sforzo. La prevenzione va sempre rispettata, in ogni momento: cioè, massaggi quotidiani, “taping”, stretching con l’aiuto di Paweł. È sempre meglio approfittare dell’assistenza di un’altra persona.

Hai avuto qualche trauma, lesione?

-Sì, ho avuto un piede rotto in due punti, un infortunio al ginocchio destro e un problema all’anca. Ma, come puoi vedere, corro. Con molta determinazione, lo si può davvero fare. Il fatto che mi alleno correndo non è ancora niente. C’è dietro tutta una serie di preparativi, allenamenti pesanti e regolari in palestra che non possono essere ommessi.

E il cibo? Assaggerai alcuni deliziosi piatti locali o li sorpasserai, “salterai” correndo?

– Mangerò delle cene normali! Magari senza troppa carne o salse pesanti. Ma il cibo siciliano è buono anche nel senso che non è tanto trattato, è genuino, ricco di prodotti a base di carboidrati (pasta, riso) e pesce. Tuttavia, ho bisogno di integratori: con un tale carico al corpo è difficile integrare le perdite caloriche con il cibo normale. L’idratazione del corpo è altrettanto importante. Acqua e limone (anche se i limoni siciliani sono i migliori!) purtroppo non è sufficiente!

È stato difficile gestire tutte le formalità relative al tuo progetto?

– Sì, molto difficile, ma ci sono riuscita. È complicato in termini di burocrazia, di gestione di tutti i documenti. Ma è stato abbastanza facile trattare con gli italiani, loro sono davvero entusiasti di questo progetto. Mi hanno aiutato con il marketing, per esempio. Mi è stato promesso un supporto con la promozione dell’evento. Inoltre, ovviamente un casino con i documenti relativi all’impostazione del nuovo record. Insomma, un sacco di burocrazia.

E il fatto di entrare nelle spiagge private?

– Non mi fermerò sulle spiagge private, le attraverso soltanto. Farò delle soste in città selezionate, interessanti anche dal punto di vista turistico. Cercheremo di fermarci nei luoghi interessanti, per avvicinarli al pubblico in termini di turismo, ad esempio Menfi e altri posti.

Hai detto che avresti usato una webcam? La tua corsa verrà registrata?

– Sì, ci sarà una squadra con me, con un cameramen. Le registrazioni per il Canal + saranno fatte prima e dopo l’evento.

Che cosa ha influenzato la scelta del periodo in cui correre?

– A dire la verità, ottobre è il momento migliore per correre nel Meridione. Il sole splende, ma ormai non fa così caldo. Non ci sono così tanti turisti. Inoltre, ottobre è il mese della lotta contro il cancro al seno. Sono un membro onorario dell’Associazione Amazzoni (lotta al cancro) e una volontaria presso il Centro di Oncologia di Varsavia. Quindi alcuni dei fondi degli sponsor vengono versati direttamente al conto corrente del reparto di Oncologia, per la prevenzione ed il trattamento del cancro al seno.

È un obiettivo nobile.

– Si, è vero. Per me molto importante.

Ti auguriamo quindi tutto il meglio e incrociamo le dita. In bocca al lupo! Dopo la corsa parleremo delle tue impressioni.

Daga Szolc, l’autrice del blog e dell’intero progetto Great Sicilian Escape, gestisce quotidianamente un’attività nel settore della bellezza e del benessere ed è un personal trainer. È anche appassionata di dietologia e organizza i menù secondo il principio dello “clean eating”. Innamorata del sole, della Sicilia e della corsa.

Le riserve della biosfera UNESCO in Polonia

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Nel 1971 l’UNESCO ha lanciato il programma per l’uomo e la biosfera (MAB), che mira a promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente. All’interno del programma è stata istituita una rete internazionale di riserve della biosfera in cui rientrano anche alcuni siti polacchi:

Białowieża; entrata nella lista delle riserve UNESCO nel 1976, Białowieża è una foresta che ospita il maggior numero di esemplari di bisonte europeo, una specie in passato cacciata un po’ ovunque sul continente, fin quasi alla sua estinzione. Białowieża è anche l’unica foresta primordiale europea sopravvissuta al disboscamento da parte dell’uomo. E’ un luogo eccezionale al confine tra Polonia e Bielorussia e rientra anche in un’altra lista UNESCO, quella dei patrimoni dell’umanità.

Babia Góra; la riserva della biosfera di Babia Góra si estende lungo i pendii delle cime più alte dei monti Beskidy. Le sue foreste contengono grandi mammiferi, soprattutto linci e orsi, e le pareti montuose sono ricoperte da settanta specie di flora alpina.

Lago di Łuknajno; riserva dal 1976 come le precedenti, il lago è un importantissimo rifugio per molte specie di uccelli, tra i maggiori in Europa. Tra le specie più numerose che lo frequentano c’è il cigno reale. Ogni anno tantissimi volatili (fino a 2 mila) raggiungono Łuknajno per compiere la loro muda, il cambiamento annuale delle penne.

Parco Slovinzio; il Parco Slovinzio è noto per le sue dune di sabbia proteiformi e i laghi d’acqua dolce che sono periodicamente inondati dalle acque salate del Baltico.

Carpazi Orientali; entrata nella lista delle riserve della biosfera UNESCO nel 1992, la riserva dei Carpazi Orientali è transfrontaliera. Si estende infatti tra Polonia, Ucraina e Slovacchia. Incorpora tre parchi nazionali ricchi di pascoli e rare specie animali come il colubro di Esculapio, il serpente europeo di maggiori dimensioni (può raggiungere i 2 m, anche se di rado).

Monti dei Giganti; la catena dei Karkonosze, chiamati anche Monti dei Giganti dal loro nome tedesco (Riesengebirge) è situata al confine tra Polonia e Cechia, nella parte più alta dei monti Sudeti. Il singolare microclima di quest’area reca elementi tipici di formazioni postglaciali.

Tatra; i monti Tatra sono i più alti di tutta la Polonia e recano un paesaggio tipicamente alpino. Ai piedi della riserva si trova Podhale, regione abitata dai cosiddetti górale, i montanari polacchi legati alle loro tradizioni ancestrali. La loro distintiva cultura è stata riconosciuta dall’UNESCO.

Kampinos; la foresta di Kampinos è l’unica ampia area boscosa ad essere situata molto vicino a una grande città, in questo caso Varsavia. E’ celebre per le sue dune di sabbia interne, rarissime in Europa, e per le ampie zone paludose. Fu teatro di una sanguinosa battaglia all’inizio della seconda guerra mondiale, durante l’invasione nazista della Polonia.

Polesia Occidentale; la riserva abbonda di paludi, acquitrini e torbe. E’ un’area isolata, nella quale il segno del passaggio dell’uomo è minimo. La regione contiene molte rare specie animali come la testuggine palustre.

Tuchola; nominata riserva della biosfera UNESCO nel 2010, la foresta di Tuchola attraversa aree di vegetazione densa e secca e altre più umide. La riserva, unica per la complessità delle sue forme naturali, ospita specie vulnerabili di piante e animali.

Il Teatro Shakespeariano di Danzica, uno degli interventi più belli del XXI secolo

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L’architetto Renato Rizzi, docente di progettazione architettonica allo Iuav di Venezia, ha ricevuto in settembre un nuovo riconoscimento per il Teatro Shakespeariano da lui progettato e realizzato a Danzica in Polonia. A consegnargli il premio a Venezia, per conto dell’associazione “Amici Americani del Teatro di Danzica”, è stato il gallerista americano Charles Krause accompagnato dal direttore del Teatro Jerzy Limon. “Questo teatro per la sua forma, la sua potenzialità tecnica e per i suoi significati simbolici è senza dubbio uno degli edifici più interessanti del XXI secolo”, così ha commentato Charles Krause, giornalista, critico d’arte e rappresentante dell’Associazione degli Amici del Teatro di Danzica. È l’ennesimo riconoscimento al professor Rizzi – dopo gli altri tre ricevuti in Polonia, tra cui l’anno scorso il “Premio Gazzetta Italia” dato dalla comunità italiana nella terra di Chopin – per lo splendido teatro che ha la peculiarità d’avere il tetto apribile in modo da riprodurre la scena nello stile del teatro elisabettiano.

“È un teatro dalle forti valenze simboliche per tante ragioni: il bando è stato fatto nel 2004 anno d’entrata della Polonia nella Comunità Europea, la città che lo ospita è Danzica, dove nacque il movimento Solidarność protagonista della riconquista dell’indipendenza della Polonia e in seguito di tutti i paesi dell’ex blocco socialista, inoltre il tetto del teatro si apre alzando due ali nel cielo che ricordano il gesto di vittoria con le braccia al cielo di Lech Wałęsa,” ha commentato il professor Renato Rizzi. “Il teatro è molto apprezzato dal pubblico sia per al sua bellezza architettonica sia per la sua per la sua funzionalità”, ha commentato Jerzy Limon. Il teatro è stato inaugurato alla presenza del Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk nel settembre del 2014. Qui un servizio dedicato dalla Rai all’opera e al suo architetto.

I polacchi che decifrarono Enigma prima di Turing

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La prima macchina elettro-meccanica per cifrare e decifrare messaggi in codice venne creata da due ingegneri tedeschi alla fine della Grande Guerra. Queste macchine, a cui fu dato il nome di Enigma vennero impiegate dagli anni Venti nella corrispondenza d’affari e poi anche in quella diplomatica e militare. Fino alla fine della seconda guerra mondiale i tedeschi furono convinti dell’inviolabilità delle comunicazioni che avvenivano attraverso l’uso di queste macchine, i cui codici erano costantemente migliorati. In realtà, grazie al lavoro di matematici polacchi, gli Alleati erano riusciti ad avere accesso alle comunicazioni dell’intelligence militare nazista.

La macchina Enigma assomigliava a una banalissima macchina da scrivere: i suoi rotori traducevano i caratteri del testo originale in una serie di lettere apparentemente prive di senso che venivano spedite in forma di telegramma. Il destinatario aveva bisogno di una macchina dello stesso tipo e di una chiave per decifrare il messaggio. Le combinazioni dei tasti e dei rotori erano tali da convincere i britannici e i francesi dell’inviolabilità del codice. Tuttavia, quando il Terzo Reich introdusse le macchine Enigma in ambito militare, decifrarlo divenne una priorità per la sicurezza nazionale della Polonia.

I servizi polacchi organizzarono corsi di crittografia all’Università di Poznań e arruolarono gli studenti migliori, i matematici Marian Rejewski, Henryk Zygalski e Jerzy Różycki. Nel 1931 i francesi ottennero piani su Enigma che, in quanto parziali, non seppero usare. Decisero comunque di condividerli con i polacchi. Sperimentando con la versione commerciale di Enigma e sviluppando propri modelli di lavoro, Rejewski riuscì a capire come veniva modificata la chiave di cifratura dei messaggi. Grazie alle analisi matematiche dei polacchi, Enigma iniziò a svelare i suoi segreti. Entro la fine del 1932 venne decifrato il primo telegramma. I tedeschi cambiarono i metodi di cifratura, le chiavi e il numero e la tipologia dei rotori, ma i matematici polacchi non si diedero per vinti. Questa rincorsa continuò fino al 1938, quando Enigma era diventato così complicato da richiedere l’uso di 60 potenti macchine chiamate “bombe crittografiche” per decifrare i telegrammi. Nel luglio 1939 i polacchi condivisero il frutto del loro lavoro con i francesi e i britannici. Questi ultimi proseguirono l’attività di decifrazione autonomamente, nel centro segreto di Bletchley Park.

Sia la definitiva violazione di Enigma, sia il vitale contributo dei polacchi rimasero segretati fino agli anni Settanta. Nuove versioni di Enigma vennero utilizzate da molti paesi in via di sviluppo anche dopo la guerra.

Pianeta Logistica: il futuro della logistica in Polonia

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La Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia invita a partecipare al secondo incontro degli “Italian Chamber Business Talks”, dal titolo “Pianeta Logistica: il futuro della logistica in Polonia”. Nel corso dell’evento, che si svolgerà il prossimo 25 settembre all’Hotel Vienna House Easy Angelo di Katowice, verranno analizzati nel dettaglio assieme ad autorevoli esperti lo stato dell’arte e le prospettive future nel settore dei trasporti, della logistica interna, gestione dei magazzini, software e applicazioni a supporto della logistica, nonché il quadro normativo del settore. Ospite d’onore alla conferenza sarà il prof. Paolo Bisogni, primo presidente Italiano dell’Associazione Europea della Logistica (ELA). Interverrà anche l’ing. Andrea Payaro, Vicepresidente dell’SCM-Academy (Associazione di Supply Chain Management) e autore del libro “Organizzare il magazzino”. Il programma e i dettagli dell’evento sono disponibili sul sito della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana. A questo link è invece possibile guardare un video dedicato al precedente incontro dell’8 marzo 2018.