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Cracovia, attesi due milioni di pellegrini per la GMG

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Il ministro degli Esteri della Polonia, Witold Waszczykowski, è stato in visita in Vaticano in vista della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Cracovia nel prossimo luglio e alla quale parteciperà anche papa Francesco. In preparazione dell’evento il rappresentante del governo polacco ha incontrato tra gli altri il cardinale segretario di stato Pietro Parolin, e il segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher. “Il programma è già pronto e molto ricco, sarà annunciato nei prossimi giorni. Aspettiamo fino a due milioni e mezzo di pellegrini”, ha dichiarato Waszczykowski ai giornalisti al seguito al termine della visita. Le questioni cruciali, attualmente, sono quelle della sicurezza e della prevenzione del terrorismo.

“La situazione adesso è sotto controllo, ma è difficile prevedere il futuro – ha detto il ministro -. Forse con la bella stagione nei prossimi quattro-cinque mesi potrebbe esserci un altro flusso di migranti in Europa, per cui alcuni Paesi potrebbero chiudere le frontiere e introdurre controlli. E proprio questo potrebbe scoraggiare una parte di pellegrini e nello stesso tempo rendere il viaggio verso Cracovia più difficile”. Il governo polacco non esclude controlli alla frontiera del Paese poichè in luglio ci sarà anche il vertice della Nato a Varsavia. “In Vaticano – ha sottolineato il ministro – sono contenti che il nuovo governo polacco sia cattolico, che non lo nasconde e che non se ne vergogna”.

(Fonte: interris.it)

Agnieszka Holland entra in post-produzione col suo nuovo progetto

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Dopo aver diretto oltreoceano una miniserie remake di Rosemary’s Baby (1968) di Roman Polanski, la veterana regista di origine polacca e nominata all’Oscar Agnieszka Holland è tornata in Polonia e Repubblica Ceca per girare il suo nuovo lungometraggio. Questa produzione tra Polonia, Germania, Svezia, Repubblica Ceca e Slovacchia è prodotta per parte ceca da nutprodukce, che era dietro all’ultimo progetto ceco di Holland, la premiata miniserie Burning Bush, dichiarata ineleggibile per una nomination agli Oscar.

Si ha notizia di questo progetto — adattato da un libro della scrittrice polacca Olga Tokarczuk, intitolato provvisoriamente Drive Your Plough Over the Bones of the Dead — dal 2014. Il film, che inizialmente prendeva il nome da un film di William Blake — lettura prediletta dell’eccentrica protagonista del film — è stato ribattezzato Game Count (Pokot in polacco). Holland l’ha girato in tre fasi, con la collaborazione della sua direttrice della fotografia abituale, Jolanta Dylewska; le riprese si sono concluse di recente.

Il film racconta la storia di Janina Duszejko, un’ingegnera in pensione e “una ex-hippy, vegetariana e osservatrice intelligente del mondo, che tenta di interpretare usando il proprio linguaggio, che non sempre è facilmente comprensibile da tutti”. La donna vive in una piccola città al confine tra Repubblica Ceca e Polonia, dove una misteriosa serie di omicidi si susseguono senza nessuna logica o motivo apparente. La sceneggiatura, tratta dal romanzo, è stata adattata sul grande schermo da Holland e l’autrice. Agnieszka Mandat incarna la protagonista; nel cast figurano anche Wiktor Zborowski, Borys Szyc, Andrzej Grabowski, Tomasz Kot, Katarzyna Herman e l’attore e regista teatrale ceco Miroslav Krobot.

“Termineremo la post-produzione a fine anno, e l’uscita è già programmata per l’inizio del 2017”, ha confermato Kateřina Šafaříková, di nutprodukce. La pellicola è descritta come un thriller morale con elementi di mistero e umorismo nero, sul tema della “schizofrenia sociale”. Šafaříková ha anche riferito una dichiarazione del produttore che dice: “I migliori registi non rimangono nello stesso luogo e non ripetono metodi già dimostrati, ma esplorano e sperimentano costantemente. Cercano di avanzare con l’epoca, essere contemporanei e raccontare storie in modo originale e innovativo. Sono caratteristiche che percepiamo in Holland, ed è per questo che, in quanto produttori, confidiamo nella sua abilità di trasformare la sceneggiatura di Burning Bush in una miniserie singolare e potente. Il desiderio di andare oltre, di tentare nuovi generi e sperimentare con la forma e la tematica è un impulso chiave nel suo nuovo progetto… [Il film] descrive, accurato e suggestivo, la difficoltà di confrontarsi con le attitudini e le opinioni della maggior parte delle persone nella società democratica e centroeuropea attuale”.

Game Count è prodotto da Studio Filmowe TOR (Polonia), Heimatfilm (Germania), nutprodukce e la sua filiale slovacca (nutprodukcia) e Chimney (Svezia). Il progetto ha ricevuto il sostegno di Eurimages, il Czech State Cinematography Fund, lo Slovak Audiovisual Fund, lo Swedish Film Institute e il Polish Film Institute. Beta Film si occupa dei diritti internazionali.

(Fonte: Cineuropa)

Polynt investe in Polonia nei compositi

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Polynt Composites, società del gruppo bergamasco specializzato nella chimica di specialità, additivi, compound e materie prime per l’industria dei compositi, ha deciso di costruire un nuovo impianto per gelcoat in Polonia.

La nuova unità sorgerà alla fine del 2016 all’interno del complesso Polynt di Niepolomice, nei sobborghi di Cracovia (nella foto).

Con una capacità produttiva iniziale di 2.000 tonnellate annue, eventualmente ampliabile in futuro in funzione della dinamica di mercato, sarà in grado di produrre una vasta gamma di gelcoat in ogni colore, migliorando la distribuzione di questi prodotti sui mercati dell’Europa orientale.

Con sede a sede a Scanzorosciate (Bergamo), il gruppo Polynt opera con nove stabilimenti produttivi, di cui cinque in Italia, nel settore degli intermedi per la produzione di polimeri, in particolare anidride maleica, anidride ftalica, plastificanti, resine poliestere insature, compound termoindurenti ed esteri speciali.

(fonte: Polimerca)

POLONIA OGGI: A Varsavia la sede europea-orientale di Facebook

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Facebook founder and CEO Mark Zuckerberg poses at Facebook headquarters in Palo Alto, Calif., Feb. 5, 2007. In an about-face following a torrent of online protests, Facebook is backing off a change in its user policies while it figures how best to resolve questions like who controls the information shared on the social networking site. (AP Photo/Paul Sakuma)

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il direttore della nuova sede in Europa Centro-Orientale, Robert Bednarski, ha affermato che questa ha lo scopo di dare maggiore supporto alle aziende locali e regionali per lo sviluppo del marketing. La presenza di Facebook sul territorio polacco, sarà sicuramente vantaggiosa sia per le piccole imprese che per le grandi società che utilizzano Facebook come strumento per scopi di marketing, e aprirà la strada ad operazioni regionali e, di conseguenza, anche globali. Nel dicembre scorso sono stati fatti 1,44 miliardi di accessi su Facebook grazie alle app scaricate sui dispositivi mobili: solo questo ha comportato l’80% del fatturato dalla pubblicità, adesso Facebook sta preparando un nuovo sistema pubblicitario e vuole introdurre nel mercato nuove tecnologie. A tale proposito, Bednarski ha sottolineato la necessità di ampliare l’offerta dei servizi su Facebook, vista la recente crescita del trend dei servizi sui dispositivi mobili.

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

rp.pl

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Lumbersexual: I taglialegna del terzo millennio

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autore: Katya Czarnecka

Gli uomini delicati e ben curati, fenomeno lungamente discusso negli ultimi anni, sono già tramontati. Il termine “uomo metrosexual” introdotto da Mark Simpson ha provocato grande scompiglio mettendo da una parte della barricata gli uomini che hanno cura di se stessi, quelli sempre ben vestiti, che usano cosmetici, insomma per farla breve, quelli che restano in contatto stretto con la parte femminile della loro natura e dall’altra quelli che definiscono il prendersi cura della propria estetica come patologia e negazione totale della mascolinità.

Da qualche tempo tutti parlano degli uomini lumbersexual, la nuova moda maschile che sorprende chi finora ha trattato gli uomini barbuti come una novità passeggera. Nella nostra società si sta imponendo oggi un tipo d’uomo totalmente nuovo e direi non metrosexual. Lumber “taglialegna” significa ritorno alle radici e la simbiosi con la parte naturale e selvaggia della natura maschile. Il taglialegna porta la barba, i tatuaggi, le camicie a quadri e le scarpe comode e pesanti. Vive con disinvoltura la sua corporeità. È un uomo irresistibile di carne e ossa.

Cathy Nhung, la redattrice di moda del Guardianes del Tiempo lo commenta così: Per me un uomo sportivo con la barba (ma non troppo lunga) che porta una camicia di flanella è molto più attraente di quello raso in un t-shirt aderente e pantaloni stretti. È vero anche che dopo quasi 10 anni il tipo “metro” ci ha annoiato. Era prevedibile, che apparisse un modello nuovo, alternativo. Non si tratta neanche di ribellione ma di bisogno di cambiamento. Lo si vede anche sulle passerelle: Bottega Veneta, Dior o Hermes hanno iniziato a promuovere questa stagione un trend nuovo, un look più operaio. Da tanto non si vedeva un trend così fresco privo di riferimenti relativi a retro, metro o sadomaso. Ho solo paura che gli uomini inizieranno a trattare questo trend come il via libera non solo per la barba (questo è super) ma soprattutto per smettere di avere cura di se stessi. Brr!

Condivido sia l’entusiasmo di Nhung che le sue paure legate a questo tema. Mi ricordo quando il tema delle discussioni femminili era l’evoluzione maschile e le inquietudini legate alla direzione che prendeva. Osservando l’ideale maschile degli ultimi dieci anni non poche volte ho avuto l’impressione che siamo in un processo di civilizzazione mortale ed il nostro genere è condannato all’estinzione. Così sono molto felice vedendo questo nuovo ideale d’uomo. Dall’altra parte sto riflettendo se questo trend nuovo non sia un travestimento insidioso del narcisista o una scusa per i pigri. In ogni caso gli do fiducia. Penso che il taglialegna ben curato sia un cambiamento piacevole nella scena della cultura popolare contemporanea.

Entrando nei dettagli più profondi di questo fenomeno, abbastanza inquietante è quel bisogno di ritorno alle radici ed alla natura nella sua forma completa. I taglialegna invadono oggi le strade delle città come un nuovo trend o forse come un indizio di bisogni interiori? La lumbersessualità è un grido dell’ego maschile? Vale la pena farsi queste domande in tempi in cui le donne assomigliano sempre di più gli uomini. Sto pensando alle questioni legate all’indipendenza che è diventata il valore principale per le donne che vivono nelle società di massa. Il fabbisogno di forza fisica, caratteristica del ruolo maschile, scompare e di conseguenza si rompe l’interdipendenza naturale tra le donne e gli uomini. In questa prospettiva la situazione potrebbe essere giudicata come una crisi e il nuovo trend come un tentativo disperato di ristabilire il vecchio ordine. Gli uomini si fanno crescere la barba perché è l’unico modo che gli permette di sottolineare il loro ruolo maschile nella società. E parallelamente si diffondono i valori del ritorno alla tradizione e alla natura e di una alimentazione sana ed ecologica. Forse i taglialegna contemporanei sono l’annuncio del Rinascimento della mascolinità?

POLONIA OGGI: Lech Wałęsa: i documenti dell’IPN sono falsi

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Lech Walesa dichiara di non aver mai collaborato con SB e che le cartelle di “Bolek”, trovate a casa di Kiszczak sono state falsificate. Walesa non ha ancora visto tutti i documenti, ma solo alcuni trafiletti disponibili su internet; ad ogni modo, come dice, non è mai stato in contatto con i nomi riportati sui documenti. L’IPN ha inviato a Lech Walesa una notifica ufficiale per informarlo che potrà visionare i documenti, secondo la legge sull’IPN, per cui chiunque può avere accesso alle proprie cartelle e aggiungere alcune informazioni o spiegazioni. Le cartelle di Bolek sono state pubblicate lunedì scorso e, come dichiara il presidente di IPN Lukasz Kaminski, i documenti saranno sottoposti ad analisi e verifiche, anche di tipo grafologico. Secondo Walesa gli agenti di SB potevano falsificare i documenti per poter ottenere alcuni benefici materiali e personali: sulla questione, giovedì scorso l’IPN ha aperto un’indagine. L’altro ieri a Varsavia si è svolta una manifestazione del KOD (Comitato di difesa della democrazia); uno degli obiettivi era quello di mostrare solidarietà a Lech Walesa.

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

Viaggio spaziale alla fucina di Efesto

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“Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna e l’Etna non si può paragonare a nulla”
Dominique Vivand Denon ,“Voyage en Sicilie”

Viaggiare non significa solamente spostarsi nello spazio. Vuol dire anche passare da un’onda all’altra. Viaggiando ci spostiamo dalle nostre onde a quelle nuove, a volte più forti del luogo visitato. Nel nostro cuore rimangono forti le sensazioni dei luoghi in cui la natura mostra la propria superiorità sull’uomo, messo in secondo piano e che sembra acconsentire a questa sottomissione. Uno di questi posti si trova in Sicilia. Si tratta ovviamente dell’Etna, un vulcano siciliano attivo che visto dall’aereo un po’ spaventa e meraviglia, ed a volte, a quanto si dice, si senta il suo mormorare silenzioso.

Divina e affascinante

L’Etna si trova nella parte nord-est dell’isola e raggiunge un’altezza di oltre 3340 metri s.l.m. Quando deciderete di farvi un viaggio in Sicilia, noterete il vulcano già dall’aereo. La sua maestosità da secoli ispira chi lo vede e nessuno può rimanere indifferente. Nella storia l’Etna assumeva diverse forme nelle credenze dei popoli, addirittura la mitologia greca sembra indecisa. Secondo uno dei miti, proprio nel vulcano c’era la fucina del dio Efesto. Un’altra leggenda invece racconta che sotto l’isola fosse sepolto uno dei giganti, Encelado, la cui bocca si doveva trovare proprio sotto il vulcano. Invece il nome di questa montagna di fuoco deriva da una delle ninfe siciliane. Infatti, l’Etna, semplicemente divina, un po’ spaventosa e decisamente affascinante, guardata sia da lontano sia da vicino ci fa sentire un piccolo brivido che passa lungo il nostro corpo.

Escursione siciliana su Marte

Le escursioni sull’Etna assomigliano ad una gita in montagna che finisce su un altro pianeta. Ai piedi del vulcano si trova il Parco dell’Etna, coperto da foreste che arrivano fino ai 2200 metri s.l.m. Il paesaggio del parco sembra piuttosto “poco siciliano”, ma è perfetto per un picnic nel cuore della foresta. Un attimo dopo lasciamo il verde del bosco dietro le spalle e la strada serpeggiante ci porta sempre più in alto. Cominciano ad apparire la nebbia ed il freddo (la differenza di temperatura può essere anche di 10 gradi!), ed alla fine iniziamo a notare che la terra vicino alla strada è lava rappresa. Mentre proseguivo lungo la strada serpeggiante, in mente mi venivano solo numeri: pensavo, chissà quante tonnellate di lava si trovano adesso sotto di noi e di quante eruzioni passate. Una di quelle più conosciute e più tragiche fu quella del 1669, quando la lava arrivò fino alla città di Catania e entrando nel mare, formò oltre un chilometro di nuova terraferma, che oggi, un po’ strappata e ondulata, assomiglia ad un asfalto contorto che provocando paura e meraviglia con l’azzurro del mare sullo fondo. Un altro paesaggio ci aspetta alla fine del nostro viaggio con la macchina, ovvero un enorme parcheggio, vicino al quale non mancano i ristoranti ed i negozi con i souvenir, in cui, oltre alle cartoline, si possono comprare le figure fatte di lava. Così il turismo fiorisce sempre e dappertutto. Sul parcheggio arrivano i pullman dai quali scendono turisti di tutta Europa. Tutti quasi nello stesso tempo e modo cercano di riscaldarsi e coprirsi dalle forti ventate. Le scarpe estive vengono cambiate in scarpe sportive e quando si cammina la cenere vulcanica scrocchia come neve fresca.

Sulla cima del vulcano è possibile arrivare tramite una funivia, invece a piedi abbiamo la possibilità di visitare i crateri avventizi, di cui l’Etna è pieno. Il paesaggio vulcanico che appare davanti agli occhi sull’Etna è davvero non terrestre. La terra è coperta da una cenere rosso-nera, polvere che con facilità entra nelle scarpe. Il vento soffia in modo spaventoso e sembra diventare continuamente più forte, e salendo sui crateri ci si può sentire come un esploratore dei nuovi mondi. Il vento smorza tutte le voci intorno, che deformate sembrano un mormorio rimbombante del vulcano stesso, quasi infastidito della nostra prolungata visita. Secondo Dominique Vivand Denon, l’Etna non si può paragonare a niente, invece per me la severità di questi paesaggi mi fa pensare alle immagini di Marte. Davanti ai nostri occhi si estende un infinito di dune nero-rosse avvolte all’orizzonte dalle nuvole: un luogo mitologico, governato dalla natura, in cui l’uomo è soltanto un ospite.

Poza pięknem: włoskie kino dzisiaj

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Jako włoskiemu znawcy kina, zadawane mi są przez laików z całego świata ciągle te same pytania: „Kim jest nowy De Sica? Kto jest nowym Rossellinim? Kim jest nowy Antonioni?”. Mam niekiedy ochotę odpowiedzieć następująco: „Nowy De Sica zrozumiał, że robienie kina we Włoszech to wyłącznie kwestia polityki i rekomendacji; zamiast wyruszyć do Rzymu postanowił pozostać na wsi; teraz jest listonoszem, jest szczęśliwy; napisał kilka powieści, ale trzyma je zamknięte w szufladzie; kocha się ze swoją narzeczoną, a potem w sobotni wieczór udają się do kina, ostatniego nadal otwartego w okolicy, oglądają amerykański film akcji, po czym idą zjeść pizzę.”

A jednak staram się zawsze pozostawić trochę więcej nadziei, odpowiadając, że sytuacja jest trudna, ale na horyzoncie zawsze coś się znajdzie, a w sztuce nie należy nigdy tracić optymizmu.

Na szczęście, obecnie międzynarodowi laicy dają sobie odpowiedź sami. A to dlatego, że wszyscy oni widzieli „Wielkie piękno”, film Paolo Sorrentino, który z Cannes dotarł aż na galę oscarową i został okrzyknięty najlepszym filmem nieanglojęzycznym 2014 roku. Na pytanie: „Gdzie jest włoskie kino?”, najprostsza odpowiedź, która wszystkim ciśnie się na usta, od Los Angeles po Kuala Lumpur, jest zawsze ta sama: „Wielkie piękno”.

Musimy uznać niewątpliwe zasługi filmu Sorrentino, jednak – jeśli chcemy uniknąć powierzchowności – kwestia pozostaje niezmienna: czy jest coś innego, poza pięknem?

W roku 2014 we Włoszech pojawił się „Kapitał ludzki” (Il capitale umano) Paolo Virziego, reżysera uwielbianego przez Włochów, ale niecieszącego się dotychczas powodzeniem na rynkach międzynarodowych. Być może jego filmy, perfekcyjnie prowincjonalne i egzystencjonalne głosy pokolenia, mają trudność z przyjęciem się wśród zagranicznej publiczności. Jego nowe dzieło ma jednak w sobie dużo bardziej globalny wdzięk: stworzone na podstawie książki Stephena Amidona, przeniesione z amerykańskiej prowincji do Brianzy może pochwalić się świetną obsadą i było włoskim kandydatem do wyścigów o Oscara. Od początku wydawało się bardzo trudnym lub wręcz niemożliwym, aby Włochy po piętnastu latach „poszczenia” wygrały dwie statuetki z rzędu i faktycznie obraz nie wszedł nawet do finałowej piątki, ale to bardziej ze względów statystycznych czy dyplomatycznych aniżeli przez wzgląd na walory filmu Virziego. Cieszę się jednak, że jego międzynarodowa widoczność pozwala amerykańskiej i europejskiej publiczności odkryć toskańskiego twórcę „Bólu dorastania” (Ovosodo) oraz „Caterina va in città”.

Ulubionym gatunkiem Włochów, jak wiadomo, jest komedia, jednak często jest to też najtrudniejszy w eksporcie typ filmu, gdyż każdy kraj śmieje się na swój sposób, zwłaszcza z własnych odruchów i własnych nieszczęść. Ale już od dawna nie było tak solidnej włoskiej komedii eksportowej jak „Smetto quando voglio”. Jest to pełnometrażowy debiut 33-latka z Salerno, Sydneya Sibilii, scenarzysty i reżysera tej uniwersalnej historii o grupie badaczy uniwersyteckich, którzy uciekają się do przestępstwa ze względu na chroniczny brak środków na swoje badania. Amerykanie daliby mu tytuł „Rewanż nerdów”, jednak „Smetto quando voglio” [Przestanę, kiedy zechcę] jest wyjątkowo subtelny, co czyni go włoskim do szpiku kości. Fajnie by było, gdyby po zakończonej paradzie na międzynarodowych festiwalach, od Reykjaviku przez Stany Zjednoczone po Londyn, pojawił się jakiś odważny dystrybutor, przekonany, że świat ma ochotę pośmiać się w kinie z Włochów, razem z nimi samymi.

Na koniec chciałbym wstawić się za pewnym typem kina, o którym zbyt często zapominamy: włoską produkcją audiowizualną. Chodzi mi tu o sztukę wideo, która coraz częściej jest naszym najlepszym reprezentantem na festiwalach kina oraz we włoskich instytutach kultury na świecie, a nie jedynie w galeriach czy na różnych biennale. Będąc już w pełni dziełami kinowymi, prace nowych włoskich artystów wideo trafiają do programów telewizyjnych i zdobywają nagrody na międzynarodowych festiwalach. I tak dokument „Hometown-Mutonia” bolońskiego kolektywu artystycznego ZimmerFrei reprezentował włoskie kino na festiwalu w Rzymie i Salonikach; dwadzieścia sześć minut „San Siro” Yuriya Ancaraniego, poetycki portret stadionu piłkarskiego w Mediolanie, zostało nagrodzone brawami w Locarno i Toronto; i w końcu „The Show MAS Go On” wideoartystki-obieżyświata Ra Di Martino, które rozpoczęło na Festiwalu Filmowym w Wenecji swoją podróż pełną nagród. Być może to oni, pod mniejszą presją ze strony rynku i polityki, są obecnie naszymi najbardziej wolnymi ludźmi kina, prawdziwymi spadkobiercami wielkich włoskich tradycji. Chociaż nowy De Sica się poddał, to być może nowi Antonioni nie zadowalają się wyłącznie dostarczaniem filmów-widokówek z Italii.

Confindustria, : Seminario tecnico “United locally & abroad: Polonia sostegno alle PMI locali nel processo di internazionalizzazione”

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La Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara ha organizzato per il prossimo 29 febbraio 2016 il seminario tecnico “United locally & abroad: Polonia – sostegno alle PMI locali nel processo di internazionalizzazione”.L’evento si svolgerà presso la sede di Via Raiale 110 bis a Pescara dalle ore 15,30.Apriranno i lavori per Confindustria Chieti Pescara Ottorino La Rocca, Vice Presidente con delega all’Internazionalizzazione, e Rodolfo D’Angelantonio Consigliere incaricato per l’Internazionalizzazione.

Saranno indicati dallo Studio “Ferretti & Bebenek” i servizi professionali di sostegno all’economia locale, in ottica di internazionalizzazione, per fare sistema e creare ricchezza e valore localmente. Si illustreranno le opportunità che la Polonia offre per gli investimenti delle PMI locali, facendo riferimento anche agli aspetti giuridici e al sistema fiscale polacco. Prevista la testimonianza di un imprenditore. La partecipazione è gratuita.

Taormina, arrestato il pittore polacco Gawlik per truffa e falso

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Esponeva le sue opere sulle scalinate di Taormina.  E’ stato arrestato, su mandato delle autorità del suo paese d’origine, la Polonia, il pittore polacco Gawlik Andrzei Zenon. In molti lo avevano sicuramente visto a Taormina mentre vendeva i suoi quadri sulle famose scalinate della perla. A suo carico però, da qualche giorno, pendeva un mandato di arresto europeo per una truffa commessa in Polonia molti anni fa. Un reato per il quale le autorità polacche hanno chiesto l’estradizione. I Carabinieri della Compagnia di Taormina, appena acquisito il provvedimento, hanno avviato una serrata attività di ricerca. I militari hanno dato un volto a quel nominativo straniero, intuendo che il destinatario del provvedimento potesse essere quell’artista itinerante, spesso incontrato per le vie di Taormina.

L’intervento dei militari dell’Arma. I Carabinieri in borghese, agli ordini del Capitano Francesco Filippo hanno atteso che l’uomo rientrasse a Taormina dopo un periodo di assenza, quindi lo hanno raggiunto e condotto negli uffici della Compagnia. Nel frattempo i militari hanno anche cercato una nuova casa per il cane dell’arrestato, compagno di viaggio e di vita, che nella serata è stato affidato ad alcuni amici del cittadino polacco, giunti da fuori provincia. L’artista è stato accompagnato in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.