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Il Teatro delle Briciole in Polonia

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Il Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti approda per la prima volta in Polonia, che va ad aggiungersi così ai tanti Paesi dove gli spettacoli prodotti dal sodalizio teatrale parmigiano sono stati rappresentati in questi anni.
Il 28 giugno «Pop up, un fossile di cartone animato», produzione affidata alla pluripremiata compagnia off i Sacchi di Sabbia, che fa parte del cantiere «Nuovi sguardi per un pubblico giovane», debutta al Teatr Baj di Varsavia, mentre il 30 giugno lo stesso spettacolo va in scena in doppia replica a Pozna? al Teatr ?ejery.

Lo spettacolo, diretto da Giovanni Guerrieri e Giulia Solano, interpretato da Beatrice Baruffini e Serena Guardone, reinventa il libro animato in forma teatrale, intrecciando le avventure di un bambino di carta e di una piccola, enigmatica sfera: le evoluzioni ritmiche, cromatiche e sonore del loro rapporto, i loro incontri, le loro specularità, le loro trasformazioni.

L’idea della reinvenzione scenica del libro pop up, la sfida di creare un cartone artigianale, una sorta di fossile di cartone animato nell’epoca del 3D, è l’occasione per una riflessione sull’animazione, sulla saturazione e l’invasività delle sue tecniche contemporanee, per intraprendere una direzione più evocatica e meno aggressiva che lasci più spazio all’immaginazione nell’era della dittatura digitale.

Ed è, anche, l’occasione per fondere sperimentalmente manipolazione, teatro d’ oggetti e suoni.

Pirati informatici costringono a uno stop l’aeroporto di Varsavia

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La sicurezza degli aerei non limita al controllo dei passeggeri e di ciò che essi possono portare a bordo: l’aeroporto Chopin di Varsavia è infatti stato attaccato nella giornata di Domenica scorsa da un gruppo di hacker, che hanno compromesso il sistema centrale di controllo dei decolli della compagnia polacca LOT.

I pirati informatici hanno così costretto circa 1.400 passeggeri a terra, poiché l’operatore si è visto costretto a cancellare 10 voli e a ritardare la partenza di un’altra dozzina.

Secondo un portavoce della compagnia, tuttavia, il problema è rimasto circoscritto all’aeroporto Chopin di Varsavia ed è stato risolto nel giro di cinque ore. Le autorità sono comunque al lavoro per investigare cause e responsabili del disservizio.

Opportunità di businness in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia al centro della nuova tappa del Forum Export

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Esperti di business incontrano le imprese del territorio per illustrare opportunità e limiti dell’internazionalizzazione in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, affrontando tematiche concrete per l’approccio ai mercati di riferimento: processi d’azienda, accorgimenti bancari e finanziari. Questo, in sintesi, l’obiettivo dell’appuntamento pensato e organizzato per le imprese locali e volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività a nuovi mercati.

L’incontro organizzato da UniCredit, in collaborazione con Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Cesena Fiera-Macfrut  e Rete Enterprise Europe Network, si è svolto oggi presso la Sala del Consiglio dell’ente camerale. In primo piano i  fattori di contesto operativo, le relazioni con le banche, i principali assetti normativi dei Paesi, oltre ad un approfondimento sull’agroindustria.

La giornata di lavoro è stata aperta dai saluti introduttivi di Alberto Zambianchi, Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena; e di  Angela Vella, Vice Area Manager Romagna UniCredit. Sono quindi seguiti gli interventi centrati sulle caratteristiche dei mercati di Repubblica Ceca e Slovacchia; e della Polonia, a cura rispettivamente di Fabio Bini, Head of International Clients department Corporate, Investment and Private Banking, UniCredit Bank Czech Republic & Slovakia-; e diHubert Narkiewicz – Senior Relationship ManagerCentro Corporate di Danzica, su “Il mercato Polonia, il contesto operativo per leimprese e il supporto di UniCredit”. Sui rischi e sulle opportunità di business secondo il sistema legale vigente in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, è stato invece centrato l’intervento di Daniele Iacona, Studio Schoenher.

La parola è passata quindi a Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera, per un dettagliato Focus sul settore ortofrutticolo con il progetto di rilancio di Macfrut. Infine, della Rete Enterprise Europe Network ha parlato Laura Bertella, Unioncamere Emilia Romagna-Politiche comunitarie e per l’innovazione.

‘Nell’attuale contesto che vede perdurare alcuni effetti della crisi economica e diminuire le “risorse camerali” – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena – abbiamo instaurato con Università, Istituti di credito e, in generale, con i principali attori locali, collaborazioni fruttuose e sinergiche, risultato di una scelta mirata a costruire un nuovo modello di intervento sul Territorio e una ‘best practice’ replicabile in altri contesti.

Mettendo a sistema le funzioni istituzionali del nostro Ente e le specifiche competenze dei partner di volta in volta coinvolti, la Camera offre alle imprese che intendono internazionalizzarsi, strumenti sempre più puntuali ed efficaci. È il caso di questo Forum in cui professionisti di diversi settori mettono al servizio delle imprese le proprie expertise su tre Paesi dell’Est Europa che i dati economici confermano avere potenzialità interessanti per i nostri imprenditori’.

‘Per le imprese del territorio una delle principali opportunità di crescita e di sviluppo aziendale – ha sottolineato Angela Vella, Vice Responsabile Area Commerciale Romagna UniCredit – è senza dubbio il rapporto con nuovi mercati, l’apertura a nuovi orizzonti economici e a nuove occasioni di business. Per questo portiamo avanti con entusiasmo la realizzazione di eventi come questo Forum, in grado di fornire un sostegno operativo alle aziende che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all’estero. Riteniamo infatti che costituisca un incoraggiamento forte e una forte garanzia per gli imprenditori il fatto di poter fare affidamento su un Gruppo come il nostro, che può contare su un network internazionale presente in 50 mercati ma che mantiene ben salde le radici e l’attenzione sui territori in cui è presente’.

‘Internazionalizzazione e innovazione devono essere i capisaldi del sistema ortofrutticolo per competere nel mercato globale – ha affermato Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera – Macfrut ha imboccato entrambe le strade, rivolgendosi in modo particolare ai mercati emergenti dell’Est Europa insieme a UniCredit. Ai cinque road show (Bulgaria, Polonia, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca), hanno preso parte una cinquantina di aziende da tutta Italia che si cono confrontate con oltre 400 operatori stranieri. Questi appuntamenti sono stati il punto di partenza di più ampi e approfonditi meeting business che ci saranno nella tre giorni di Macfrut in Fiera a Rimini‘.

Schede Paese – Trend e potenzialità delle aziende locali nel business con Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia

POLONIA

Per ciò che riguarda la provincia di Forlì-Cesena,nel 2014 il valore delle esportazioni verso la Polonia è stato di quasi 116 milioni di euro, mentre le importazioni sono state di 24 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente, le vendite dal territorio di Forlì-Cesena verso la Polonia hanno registrato un aumento del 3%, gli acquisti un calo dell’8%. Nel 2014, le esportazioni della provincia di Forlì-Cesena verso la Polonia hanno riguardato principalmente le seguenti merci: Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti per oltre 50 milioni di euro, in rialzo del 16% rispetto al 2013; Sostanze e prodotti chimici per oltre 16 milioni di euro, +1% rispetto al precedente anno; Apparecchi elettrici per poco meno di 16 milioni di euro, con una variazione nulla rispetto all’anno precedente; Macchinari ed apparecchi per circa 9 milioni di euro, in flessione del 32% su base annua; Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per 5,6 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al 2013.

REPUBBLICA CECA

Per ciò che riguarda la provincia di Forlì-Cesena,nel 2014 il valore delle esportazioni verso la Repubblica Ceca è stato di quasi 46 milioni di euro, mentre le importazioni hanno superato i 10 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente, le vendite dal territorio di Forlì-Cesena  verso la Rep. Ceca hanno registrato un aumento del 5%, gli acquisti del 3%. Nel 2014, le esportazioni della provincia di Forlì-Cesena verso la Repubblica Ceca hanno riguardato principalmente le seguenti merci: Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti per quasi 18 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto al 2013; Macchinari ed apparecchi per più di 8 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente; Sostanze e prodotti chimici per 6 milioni di euro, in rialzo del 36% su base annua.

SLOVACCHIA

Per ciò che riguarda la provincia di Forlì-Cesena,nel 2014 il valore delle esportazioni verso la Slovacchia è stato di oltre 14,5 milioni di euro, mentre le importazioni hanno superato i 21 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente, le vendite dal territorio di Forlì-Cesena verso la Slovacchia hanno registrato un aumento del 12%, gli acquisti del 6%. Nel 2014, le esportazioni della provincia di Forlì-Cesena verso la Slovacchia non sono state significative. Si stima che per l’anno in corso, le esportazioni totali di Forlì-Cesena e provincia aumenteranno del 9%,  le importazioni faranno registrare un +5%.

[Fonte. Elaborazioni Territorial&Sectorial Intelligence su dati ISTAT e stime Prometeia]

WARSAW INTERNATIONAL ART EXPO | pittura, fotografia, video, scultura, installazioni

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WARSAW INTERNATIONAL ART EXPO | pittura, fotografia, video, scultura, installazioni

23.06 – 07.07.2015 | Galeria DAP

Dom Artysty Plastyka Warszawa, Mazowiecka 11A

 Inaugurazione giovedì 25 giugno ore 19:00

 Curatore: Pamela Cento

 

WIA Expo – Warsaw International Art Expo è un Progetto Artistico Culturale realizzato dalla Cento Produzioni Arte & Comunicazione, che avrà luogo dal 23 giugno al 7 luglio 2015 (inaugurazione giovedì 25 giugno ore 19:00 ) presso le rinomate Gallerie DAP1 e DAP2 dell’ OWZPAP (Okr?g Warszawski Zwi?zku Polskich Artystów Plastyków – Associazione Artisti e Designer della Polonia Città di Varsavia), centro nevralgico dell’arte visiva in Polonia.

L’esposizione si avvale del patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia.

WIA Expo si realizza all’interno di una struttura a vocazione internazionale tra le più attive e conosciute della Polonia e intende fornire uno spaccato dell’arte contemporanea dalle radici italiane. Il percorso espositivo è stato concepito in modo tale da presentarsi come una mostra collettiva di alta qualità artistica e come un expo internazionale, dunque senza tematica, per fare in modo che ogni artista possa mostrare le opere maggiormente rappresentative del proprio percorso di ricerca.

WIA Expo si articola in due sezioni distinte ma complementari l’una all’altra: l’esposizione concreta negli spazi delle Gallerie e l’esposizione negli spazi virtuali che verranno dedicati a ciascun artista su un sito consacrato al WIA Expo.

Media Partner del WIA sono: artinfo.pl, il portale dedicato al mondo dell’arte di qualità più importante e conosciuto della Polonia; Stolica, prestigiosa rivista, fonte consolidata e preziosa di informazioni dedicate alla città di Varsavia; Art Imperium, portale di eventi culturali; Format, prestigiosa rivista d’arte.

Il WIA Expo è supportato dalla Polish – Japanese Academy of Information Technology.

Il WIA Expo è dedicato ai differenti generi e linguaggi artistici, con uno sguardo sempre rivolto alla sperimentazione sia a livello di contenuto che di tecnica e materiali utilizzati nel processo artistico: il risultato è un percorso espositivo dinamico immerso tra pittura, fotografia, digitale e video arte.

Si potrà vedere la pittura tradizionale che si rivolge al futuro di Federico Pisciotta; la pittura “automatica” segnata dall’informale di Maria Rita Bertuccelli; la ricerca del segno pittorico che supera i confini dell’opera stessa di Bruno Biondi; le geometrie degli spazi quotidiani di Stefano Boschetti; i materiali e i tessili per la creazione delle opere di Tania Welz; i codici grafici predominati dall’istinto di Giulio Cesare Matusali; la riattualizzazione dell’antica tecnica pittorica di Claudia Giacchetti; la realtà visionaria realizzata a grafite di Massimo Ezio Domenico Costanzo; le città che l’occhio deve essere capace di intravedere di Giovanni de Michele; i soggetti dentro l’assenza di prospettiva di Bee Elemiah; le opere light box, che fondono figurativo e informale, di Alfonso Iuliano; la linea che esprime i moti dell’animo e del mondo esterno di Emanuela Mezzadri; i volti irridescenti di Francesco Olivieri; la seduzione della realtà in bilico tra sofferenza, solitudine e desiderio di Francesco Mangiaracina; la fotografia che cattura l’essenza, spesso evanescente, dei soggetti di Rosita Delfino; la fusione tra essere umano e natura di Liana Fides Frappa; le donne fluttuanti ma amalgamate con la terra di Gisella Sorrentino; i volti di persone che ci sovrastano con i loro occhi e il loro guardare di Giulio Speranza; la ricchezza di contrasti di Giovanna La Falce; i visi trasudanti dolore o pienezza di respiro libero di Martina Rigoli; i momenti di vita quotidiana di Daniela Bombelli; i mondi digitali di Sara Radaelli; la fusione tra reale e immaginario di Rosella Roselli; i volti disgregati da pixel, forma, contenuto e mezzo artistico di Enrico Frusciante; il ritmo nell’ arte digitale di Ernesto Galizia; il segno portato alla sintesi estrema di Viora; il processo artistico realizzato in più fasi (sia per tecnica che per linguaggio) di JD Doria; le tematiche del riciclo e del riuso di Borinquen Gallo; la televisione come mezzo e contenuto in Patrizia Bonardi; la nostra identità nell’opera video di Francesca Lolli; le difficoltà di sempre e da sempre insolute dei rapporti familiari nel ritratto video di Debora Vrizzi.

Aprirà il Wia Expo con l’opera di video visual action “Suole napoletane”, Krzysztof M. Bednarski, artista polacco tra i più rappresentativi della sua generazione (n.1953), che dalla fine degli anni Ottanta vive e lavora in Italia sempre mantenendo contatti stabili con il suo paese d’origine. Ha partecipato a centinaia di mostre fin dal 1978 ed ha collaborato con il Teatro Laboratorio di Jerzy Grotowski come autore di tutti i manifesti dei progetti parateatrali di quel periodo.

Anche Marco Angelini, dopo aver partecipato nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia (che lo ha visto mostrare i suoi lavori in contemporanea a Varsavia presso L’Istituto Italiano di Cultura) e successivamente alla sua mostra personale del 2013 (curata dal prof. Ryszard ?ugowski presso la galleria XX1) torna ad esporre a Varsavia grazie al WIA Expo.

DirezioneArtistica: Pamela Cento

Coordinamento e Relazioni con la stampa: Jan Kozaczuk

Patrocinio: Istituto Italiano di Cultura di Varsavia

Patrocini media: Artinfo.pl, Stolica, Art Imperium, Format

Ente di supporto: Polish – Japanese Academy of Information Technology

Artisti: Krzysztof M. Bednarski, Marco Angelini, Maria Rita Bertuccelli, Bruno Biondi, Daniela Bombelli, Patrizia Bonardi, Stefano Boschetti, Massimo Ezio Domenico Costanzo, Giovanni de Michele, Rosita Delfino, J. D. Doria, Bee Elemiah, Liana Fides Frappa, Enrico Frusciante, Ernesto Galizia, Borinquen Gallo, Claudia Giacchetti, Alfonso Iuliano, Giovanna la Falce, Francesca Lolli, Francesco Mangiaracina, Giulio Cesare Matusali, Emanuela Mezzadri, Francesco Olivieri, Federico Pisciotta, Sara Radaelli, Martina Rigoli, Rosella Roselli, Gisella Sorrentino, Giulio Speranza, Viora, Debora Vrizzi, Tania Welz.

DomArtystyPlastyka

Mazowiecka 11A

00-052 Warszawa

Tel.: 22 827 64 13

Fax.: 22 826 23 61

Email.: owzpap@owzpap.pl

Tutte le Gallerie di Dom Artysty Plastyka sono aperte 7 giorni alla settimana nei seguenti orari:

11.00- 19.00.

ingresso libero

www.wiaexpo.net

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Recuperato in Italia capolavoro rubato dai nazisti in Polonia

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Era stato trafugato dai nazisti dalla collezione del Museo Nazionale di Breslavia durante l’ultimo conflitto mondiale. Il capolavoro è stato recuperato dai finanzieri del comando provinciale di Roma presso una casa d’asta del quadrilatero delle botteghe antiquarie di Milano, tra i quartieri di Brera e via dei Fiori Chiari.

L’OPERA – Del dipinto – un olio su tela dal titolo “Paesaggio marino con pastori e armenti” di Pieter Mulier (nato ad Haarlem nel 1637 e morto a Milano nel 1701, meglio noto come Cavalier Tempesta) – si erano perse le tracce al termine della guerra, depennato dall’elenco di evacuazione di Henrykov, uno sterminato caveau ubicato nei sotterranei dell’omonima abbazia, dove vennero trasferite tutte le opere delle chiese e dei musei della Slesia per proteggerle dagli attacchi aerei.

COME IL FILM – La storia sembra ripercorrere quella raccontata nel film Monuments Man di George Clooney, interamente incentrato sulla “caccia ai capolavori trafugati”. Con numerosissimi altri capolavori razziati dai nazisti l’opera venne classificata come “perdita di guerra” e, da quel momento, iniziò il suo peregrinare nei salotti tedeschi della borghesia del tempo, fino a ricomparire in Svizzera – nel corso degli anni ’90 – nella raccolta di un facoltoso imprenditore.

DI MANO IN MANO – Da quel momento è passata più volte di mano, fino ad essere intercettata dalle fiamme gialle del nucleo polizia tributaria di Roma che, con l’ausilio di un noto storico dell’arte, hanno individuato la firma ormai solo parzialmente visibile al di sotto della pellicola pittorica.

SALVATO DALL’ASTA – Sequestrato lo scorso 30 marzo, alla vigilia di un’asta che l’avrebbe reimmessa nel mercato clandestino, il dipinto è stato riconosciuto dai funzionari dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia e dalla delegazione di esperti giunti da Varsavia. Dopo settant’anni, è stato restituito al Museo di Breslavia nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Roma, presso la sede dell’Istituto Polacco. (da Roma Today)

Polonia, carta vincente delle imprese

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Che l’Italia avesse una proiezione forte sulla Polonia e che quest’ultima avesse l’interesse a calamitare capitali italiani era noto. Ma mancavano ancora numeri chiari e sicuri, se possibile chirurgici. La lacuna è stata colmata dalla società di consulenza Kpmg, che in collaborazione con l’ambasciata italiana a Varsavia ha appena diffuso un’ampia ricerca sullo stato dei rapporti economici tra i due paesi. S’intitola Direzione sviluppo! Cooperazione economico e commerciale tra Polonia e Italia.

Ma veniamo ai numeri. La ricerca di Kpmg evidenza i seguenti dati.

– Sono 1300 le aziende a capitale italiano presenti in Polonia (dato 2013)

– Nel settore automotive sono impegnate all’incirca venti imprese, Fiat in testa. Danno lavoro a 15mila persone, che rappresentano il 17% dei lavoratori impiegati dalle aziende a capitale italiano.

– La moda, anche in Polonia, è un pilastro italiano. Il 22% dei marchi di lusso sul mercato polacco sono prodotti da aziende del nostro paese.

– Quanto all’export, l’Italia è il quarto fornitori di merci della Polonia, che a sua volta è il quinto esportatore in Italia. La bilancia pende a favore di Roma, che a livello di investimenti in Polonia si colloca al sesto posto.

– Molto interessanti le impressioni degli imprenditori italiani che operano a Varsavia e negli altri distretti del paese. La Polonia viene considerata il paese più attrattivo dell’Europa centrale. Il 57% delle nostre imprese ha reinvestito nel paese e il 60% progetta di fare investimenti da qui ai prossimi tre anni.

Potremmo chiudere qui, ma è il caso di soffermarsi su un paio di passaggi. Il primo riguarda le considerazioni di Luigi Lovaglio, presidente di Pekao, la controllata di Unicredit in Polonia. Lovaglio registra che nel paese è diffusa l’idea che non si possa più basare la competitività esclusivamente sul vantaggio del costo del lavoro, “poiché tale vantaggio prima o poi scomparirà”. Il tema è già stato sollevato tante volte, anche da Rassegna Est, nel tentativo di spiegare non solo che se un’azienda dovesse solamente guardare ai costi del lavoro non investirebbe in Polonia, ma in Moldova, Serbia o Albania, ma anche di rimarcare come le autorità polacche, conscie dell’erosione progressiva di questo vantaggio di costo, stiano cercando di investire sempre di più sui fattori competitivi altri rispetto a quello, appunto, dei costi di produzione.

L’altro passaggio è relativo alle parole di Matteo Marchisio, country manager di Manuli, colosso delle soluzioni idrauliche. Il dirigente afferma che “tra gli investitori in Polonia crescono anche i timori legati allo spopolamento del paese. Da anni la Polonia deve far fronte a una catastrofe demografica: essa costituisce un rischio per la sua attrattività per gli investimenti e anche, nel lungo periodo, per i consumi nel paese”. E anche questo è un punto che non va assolutamente trascurato. Sia perché come ricorda Marchisio pone problemi di prospettiva; sia perché rammenta che la Polonia, anche ai tempi della crescita, anche nel periodo forse migliore della sua storia, è ancora terra d’emigrazione.

Polonia, premier nomina 3 ministri dopo scandalo intercettazioni

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Il primo ministro polacco Ewa Kopacz ha nominato tre nuovi ministri dopo le dimissioni dei titolari di Sanità, Sport e Tesoro coinvolti dallo scandalo intercettazioni, iniziato un anno fa. Il premier ha scelto di rimettere in piedi nel più breve tempo possibile il governo centrista di Piattaforma civica in calo di consensi in vista delle elezioni in autunno.

L’ex sindaco di Nowy Sacz, Andrzej Czerwinski prende il posto di Wlodzimierz Karpinski al Tesoro, il cardiologo Marian Zembala va alla Sanità al posto di Bartosz Arlukowicz, e l’olimpionico Adam Korol, medaglia d’oro nella canoa, è il nuovo ministro dello Sport al posto del dimissionario Andrzej Biernat.

“Ciascuna di queste persone sa cosa comporta il servizio pubblico, quanto sia difficile questo lavoro e conosce i problemi delle persone copmuni”, ha detto il premier dopo aver incontrato il presidente Bronislaw Komorowski.

Dagli atti delle intercettazioni – 2.500 pagine pubblicate su internet da uno degli imprenditori indagati, Zbigniew Stonoga, e che riguardano numerosi importanti esponenti della vita politica ed economica del Paese – spuntano affermazioni sorprendenti, come la messa in discussione dell’alleanza con gli Stati uniti o l’indipendenza della Banca Centrale, nonché dei commenti estremamente severi sul premier britannico David Cameron. (askanews)

Sirti esporta innovazione per il sistema ferroviario in Polonia

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Sirti e PKP PLK, società ferroviaria statale polacca, firmano un importante accordo per la realizzazione in Polonia di un’installazione sperimentale basata su soluzioni Sirti di eccellenza. Un traguardo significativo in un nuovo mercato est-europeo

Sirti annuncia l’accordo con PKP PLK, gestore dell’infrastruttura ferroviaria in Polonia, per la realizzazione di una installazione sperimentale del sistema di segnalamento ferroviario CBI-Multistazione (Computer Based Interlocking). Si tratta di un esempio di collaborazione sinergica cross nazionale tra due aziende impegnate nell’innovazione dei sistemi di trasporto ferroviario.

La società polacca, di concerto con un valutatore esterno indipendente, condurrà le verifiche dell’intero sistema di controllo del traffico ferroviario. L’esito positivo delle verifiche permetterà a Sirti di omologare il proprio apparato secondo le normative polacche entrando in un nuovo mercato estero nell’ambito del settore ferroviario.

Il CBI-M (COMPACT-SIS4) è stato progettato da Sirti presso il Centro di Competenza di Genova e rappresenta lo stato dell’arte dei sistemi di segnalamento multistazione, completamente computerizzato, che integra le funzioni di gestione del segnalamento ferroviario con le funzioni di comando locale di stazione e di distanziamento dei treni.

Un sistema innovativo con particolari caratteristiche: intercambiabilità, scalabilità e compattezza, che consentono una riduzione dei costi operativi e di manutenzione.

“Questa operazione – ha dichiarato Stefano Lorenzi, amministratore delegato di Sirti – testimonia la nostra capacità di competere a livello internazionale non solo nel settore delle Telecomunicazioni, il nostro core business, ma anche nei Trasporti, area in cui stiamo sviluppando competenze e soluzioni innovative di significativo valore a beneficio del mercato, che può contare sull’eccellenza progettuale e infrastrutturale, e della collettività che può così accedere a servizi più efficienti e sicuri”.

Grazie alla pluriennale esperienza nel settore ferroviario, al know-how e all’impegno in R&D, Sirti rappresenta un player globale per la progettazione, realizzazione, manutenzione e integrazione di impianti di segnalamento, tradizionali e innovativi, lungo linea e di stazione, di telecomunicazioni ed energia, per ferrovie, metropolitane e tramvie.

Polonia, annullata l’asta per vendere il campo di sterminio di Belzec

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I ricordi non sono in vendita: questo in soldoni quello che le migliaia di manifestanti hanno gridato nelle scorse settimane in Polonia, e per fortuna alla fine l’hanno avuta vinta.

Anche perché i ricordi in questione sono di quelli terribili, di quelli che non bisogna cancellare per non ripetere gli stessi errori: al centro della vicenda c’è infatti il campo di sterminio nazista di Belzec, dove furono uccisi centinaia di migliaia di uomini, in massima parte ebrei.

Aperto nel 1942 e in gran parte distrutto prima di fuggire nel 1943, dagli stessi uomini delle SS Sonderkommando, Belzec fu uno dei primi campi esclusivamente di sterminio eretti dai nazisti, secondo in ordine cronologico a quello di Chelmno: l’attuale proprietario del terreno dove è eretto sono le ferrovie dello stato polacche, che nelle scorse settimane avevano deciso di metterlo all’asta. Base d’asta, appena 39mila euro.

“Facciamo appello all’Unione Europea e in particolare a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, perché sia impedito lo smantellamento di questo luogo di memoria”, hanno manifestato per giorni i membri dell’ANED, l’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, per salvare l’edificio.

E alla fine l’hanno avuta vinta: le stesse Ferrovie, PKP S.A., scrivono di aver annullato la gara «per mancanza di interesse. In accordo con il Museo di Stato di Majdanek e il comune di Belzec che penseranno ad una nuova destinazione d’uso per l’immobile in oggetto».

Della Vedova a Varsavia: gestione migranti tra i temi in agenda

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Il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, sarà oggi e domani in visita in Polonia per continuare a sviluppare i già ottimi rapporti politici ed economici tra Roma e Varsavia, nel solco di quanto avviato dal ministro Paolo Gentiloni con la visita dello scorso 6 maggio.

Il sottosegretario incontrerà il vice primo ministro e ministro dell’Economia, Januz Piechocinski, il segretario di Stato al Tesoro, Zdzislaw Gawlik e la sottosegretario per gli Affari Parlamentari, la Politica europea e i Diritti dell’Uomo, Henryka Moscicka Dendys.

Al centro dei colloqui, si legge in una nota, le principali questioni economiche bilaterali e vari dossier internazionali, come la gestione dei flussi migratori, la crisi ucraina e il rafforzamento dell’azione esterna dell’Ue attraverso il rilancio della Politica Estera e di Sicurezza Comune.

Nel corso della visita, Della Vedova prenderà altresì parte al seminario “Direzione sviluppo-Cooperazione economica tra Italia e Polonia” durante il quale verrà presentato il rapporto della Kpmg sulla collaborazione economica tra Roma e Varsavia e sulle opportunità di business e investimento ancora da esplorare.