Tour de Pologne, la corsa entra nel vivo: la situazione a metà settimana

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Ben Turner pochi istanti dopo la vittoria nella terza tappa a Wałbrzych

Testo e foto: Alberto Mangili

 

Prosegue con successo l’edizione numero 82 del Tour de Pologne, partito lunedì 3 agosto da Wrocław e diretto al gran finale di Wieliczka di domenica 10. Siamo infatti ormai giunti al termine della quarta tappa, nel cuore della settimana, giocatasi quest’oggi da Rybnik a Cieszyn. Nel circuito finale ripetuto più volte, fino a poco meno di 3 kilometri dal termine, è stato il duello tutto italiano-polacco tra Lorenzo Milesi (Movistar) e Filip Maciejuk (Red Bull – Bora – Hansgrohe) ad incendiare la gara, ma una volta riassorbiti, la volata finale ha infine premiato lo specialista francese Paul Magnier delle casacche T-Rex della Soudal – QuickStep.

Riavvolgiamo però il nastro e ripercorriamo meglio insieme anche le prime tre giornate di gara, che ho seguito e vissuto da vicino sul campo. 

Come avevo accennato nel primo articolo, raccontando la grande partenza da Wrocław, qualche tappa sarebbe potuta essere facile appannaggio dell’olandese Olav Kooij, ed ecco che a Legnica è proprio l’uomo della Visma – Lease a Bike a prendersi subito la prima gioia della settimana.

Si tratta del suo quinto successo complessivo al Tour de Pologne: un feeling davvero particolare con questa corsa, come ammesso da lui stesso sul palco la mattina seguente a Karpacz.

Ad ospitare lo start per la seconda giornata di gara è dunque l’Hotel Gołebiewski, nella rinomata località di montagna, dove splende un discreto sole che bacia la partenza. Non si può dire lo stesso però al traguardo sull’Orlinek, in uno scenario naturale meraviglioso, quando inizia a gocciolare proprio poco prima dello scatto vincente in salita di Paul Lapeira. Il francese della Decathlon colleziona momentaneamente maglia gialla (primo in classifica generale) e maglia bianca (primo in classifica a punti), ed altrettante bottiglie di champagne, con cui annaffiare (è giusto così!) anche il qui presente sotto al palco, già ben inzuppato dalla pioggia aumentata costantamente. E che continuerà incessante per la serata. Una pioggia che avevo preso anche tra marzo e aprile 2023, in una Karpacz deserta, un luogo che avevo adorato al tempo e dove ho rimesso piede con enorme piacere, ora con molta molta molta più gente.

Ricaricate le pile poche ore la notte, giocoforza anche meno del minimo necessario, mercoledì mattina già di buon ora sono a Wałbrzych, per il via della terza tappa. Oltre alla consueta cerimonia delle firme, è sempre bello assistere anche all’arrivo dei bus delle squadre, delle ammiraglie e di tutto il „carrozzone” che fa parte di una macchina organizzativa impressionante. Monta, smonta, sposta, monta ancora ecc.: è affascinante fermarsi a osservare anche al di fuori di quella che è la pura gara.

Il sole a questo giro non è timido e limitato, ma reale e duraturo. Lo splendido tempo difatti accompagna tutto lo svolgimento della frazione, ma a portare tempesta è una brutta caduta collettiva a 15 km dal termine, che induce la commissione alla sospensione momentanea della corsa e alla conseguente neutralizzazione (tempi congelati) della stessa. Si gioca solo per la vittoria del giorno.

Nonostante la ripartenza “sfalzata”, viene sostanzialmente vanificata nel finale dunque quella che era stata la fuga a tre che vedeva coinvolti anche gli italiani Diego Ulissi (XDS Astana) e Lorenzo Milesi (Movistar), poichè ad aggiudicarsi il trionfo in volata numerosa è la Ineos Grenadiers con il britannico Ben Turner, lanciato alla grande dal lavoro prezioso di Kwiatkowski. Terzo posto per Andrea Bagioli della Lidl-Trek, primo podio italiano in questo Polonia. Premiazione solo per la tappa dunque, in virtù di quanto detto sopra, e niente per quanto concerne le classifiche. La maglia gialla Lapeira, malamente coinvolto nella brutta caduta, arriva al traguardo con svariati minuti di ritardo, ma conserva pertanto il primato. Indubbiamente quando succedono episodi come questo terribile scontro il clima cambia, sono cose che non si vorrebbero veder succedere, ma purtroppo fa (troppo spesso, per varie ragioni) parte del gioco.

Tornando al presente, della quarta tappa odierna si è già detto in apertura di articolo. Domani per il quinto impegno sarà invece la volta della Katowice-Zakopane, il tracciato più lungo del Tour con i suoi oltre 206 chilometri. Si resterà poi in montagna per la sesta frazione di sabato, dove tornerò sul campo, con la scoppiettante ed attesissima tappa regina di Bukowina Tatrzańska. Imperdibile ovviamente anche l’ultima giornata di domenica nella quale, dopo la cronometro alle Miniere di Sale di Wieliczka, sapremo chi sarà incoronato vincitore del Tour de Pologne 2025.