Umbria: cuore verde d’Italia

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L’Umbria è la meta ideale per le vostre vacanze. Natura e parchi, città d’arte, sport all’aria aperta, eventi di richiamo internazionale e una fantastica cucina regionale renderanno indimenticabile il vostro soggiorno. Ogni luogo ha un’identità inconfondibile, frutto di millenni di civiltà che hanno lasciato memorie e capolavori senza tempo: Umbri, Etruschi, Sabini e Romani prima e le straordinarie stagioni del Medioevo e del Rinascimento poi. L’ingegno contadino ha cesellato pazientemente l’ambiente, bonificando, dissodando e piantando ulivi e vigneti che, oltre a dare vini e oli pregiatissimi, sono diventati il simbolo stesso di questa terra. In Umbria basta percorrere pochi chilometri per scoprire anche una natura selvaggia fatta di faggete secolari, grotte profonde, montagne popolate di antiche leggende. Una regione ricchissima d’acqua che affiora in sorgenti e laghi montani, scorre nei fiumi scavando impressionanti gole di pietra, si allarga in paludi e invasi artificiali che, qui magicamente, si trasformano in oasi naturalistiche. Il Lago Trasimeno, il lento scorrere del fiume Tevere e il salto della Cascata delle Marmore sembrano creati apposta per ispirare poeti e pittori.

Cammini sulle orme di San Francesco

L’Umbria è interessata da ben 10 cammini tra cui spiccano quelli dedicati ai santi, a partire da quelli francescani e benedettini. “La Via di Francesco” (24 tappe per 400 Km) è un itinerario attravesro Toscana, Umbria e Lazio che permette di raggiungere Assisi e la Basilica dedicata a San Francesco partendo da La Verna (9 tappe per 180 km) a nord, o da Roma (14 tappe, a sud). “Più breve e completamente in Umbria è il Cammino dei Protomartiri Francescani (6 tappe per 101 km), che si sviluppa nell’ambito territoriale della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Quindi il Cammino di Benedetto (16 tappe per 300 km), un lungo percorso dalla forte vocazione storica e spirituale che attraversa affascinanti zone montuose tra cui la cittadina di Norcia.. La Via Romea Germanica (La Via Romea Germanica percorre quasi 2.200 chilometri da Stade a Roma, e attraversa 3 Paesi, in 94 tappe: 44 in Germania, 4 in Austria e 46 in Italia.) attraversa l’area orientale dell’Umbria tra Natura e Cultura, toccando il Lago Trasimeno,  Città della Pieve e Orvieto.

Antichi borghi

Nell’antichità, nel Medioevo e nel Rinascimento l’Umbria fu un luogo pulsante al centro delle vicende storiche, culturali e religiose italiane. Le città fiorirono in modo straordinario, accumulando un denso patrimonio di meraviglie artistiche fatto di siti archeologici, chiese, castelli e palazzi. Adagiata su un colle dall’andamento irregolare, Perugia è la maggiore delle città d’arte umbre. I suoi gioielli sono quasi tutti racchiusi nel centro storico, delineato da due cerchia di mura etrusche e medievali. Piazza IV Novembre è il fulcro: in mezzo è situata la bellissima Fontana Maggiore, simbolo della città, e intorno si ergono la Cattedrale gotica e il magnifico Palazzo dei Priori, con il Collegio del Cambio affrescato dal Perugino e la Galleria Nazionale dell’Umbria piena di capolavori. Stretta dentro le sue mura Assisi è un luogo magico e il fatto che dal Medioevo ad oggi non sia cambiato praticamente nulla ne ha preservato intatto l’incanto. Non si può rinunciare ad ammirare la Basilica di San Francesco, uno dei luoghi più famosi della cristianità. È composta da due chiese sovrapposte: in quella inferiore, dove si trova la tomba del Santo, si ammirano affreschi di Simone Martini, Cimabue e Lorenzetti; in quella superiore ancora affreschi di Cimabue e soprattutto il ciclo della vita di San Francesco, ventotto riquadri opera di Giotto o da lui supervisionati. Spoleto, capitale dell’antico ducato longobardo, è un denso agglomerato di pietra grigia incastonato nel verde. La sua mole severa nasconde scorci affascinanti e molti tesori architettonici. Oltre alla zona che fu del foro romano e ad alcune chiese notevoli, non bisogna mancare il Duomo romanico (XIII secolo), posto a chiusura di una scenografica piazza: la facciata è un capolavoro. Terni moderna e dinamica deve il suo assetto attuale, dopo i pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale, ai progetti dell’architetto Mario Ridolfi. Conserva parte del suo centro antico ed alcuni notevoli monumenti: la duecentesca chiesa di San Francesco, con la bellissima Cappella Paradisi; l’antica chiesetta di Sant’Alò, piccolo gioiello romanico; la chiesa di San Salvatore, edificata sul Tempio del Sole di epoca romana; quella di San Pietro ed infine il Duomo, eretto nel XVII secolo. Todi è la città natale di Jacopone, mistico poeta delle Laudi. Nei pressi di Piazza del Popolo c’è la chiesa paleocristiana di San Fortunato, trasformata sul finire del XIV secolo in stile gotico, mentre il tempio di Santa Maria della Consolazione, il cui progetto è stato attribuito al Bramante, è considerato uno degli edifici simbolo dell’architettura rinascimentale. Isolata in cima a uno sperone di tufo Orvieto emana un fascino ineguagliabile che rapisce con la sua bellezza i tanti turisti che ogni anno la visitano. La sua fama è legata principalmente al Duomo, uno dei capolavori assoluti del gotico italiano. Per gli amanti del Rinascimento da visitare Città di Castello con il maestoso Palazzo Vitelli, sede della Pinacoteca che conserva lavori, tra l’altro, di Luca Signorelli e Raffaello e il Palazzo Albizzini. Altra città dall’architettura rinascimentale è Foligno, considerata “il centro del mondo”, con i suoi splendidi palazzi tra cui spiccano quelli delle famiglie degli Orsini e dei Trinci, dove sono presenti gli affreschi di Gentile da Fabriano. Qui, nel 1472, venne stampato il primo libro in lingua italiana: la Divina Commedia.

Attività all’aria aperta, natura, parchi e sport

L’Umbria conta diverse aree protette tra cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, lo STINA e altre aree più circoscritte, come i Parchi dei Sette Frati e di Villalba, il lago di Alviano (Oasi del WWF) e l’Oasi La Valle. La Valnerina, grazie alla sua rete fluviale e alle montagne circostanti è oggi il luogo ideale per praticare numerosi sport outdoor tra cui il rafting. Gli itinerari da scegliere sono numerosi, da quelli più adrenalinici proprio sotto le Cascate delle Marmore, a quelli più tranquilli e adatti anche ai bambini. La Valnerina offre anche la possibilità di praticare l’hydrospeed e la canoa fluviale a tutti i livelli ed è anche famosa per l’arrampicata sportiva. Il “paradiso” per i climber sono le falesie di Ferentillo. Sicuramente l’attrazione turistica più famosa della valle è la Cascata delle Marmore, che con il suo salto d’acqua di 165 metri di altezza è uno spettacolo da non perdere. All’interno del Parco Fluviale del Nera vi aspetta una fitta rete di sentieri, che oltre a farvi scoprire le numerose bellezze naturali, vi permetterà di raggiungere luoghi storici e culturali di incredibile fascino come l’abbazia di San Pietro in Valle con il suo altare a bassorilievi longobardi, oppure il paese abbandonato di Umbriano. E questi sono ambienti ideali anche per il trekking e la mountain bike. Il Monte Cucco è poi, dal 1980, uno dei campi di gara più frequentati dai piloti di Volo Libero di tutto il mondo. Il Parco di Monte Cucco è il luogo ideale per la pratica di attività outdoor: numerosi sono i centri sportivi con piscine tennis e spa, oltre a divertenti parchi aquatici e laghetti attrezzati per la pesca.

Enogastronomia

L’Umbria vanta una tradizione enologica che risale agli Etruschi e Romani che poterono avviare la coltura della vite grazie ad un territorio in prevalenza collinare a base calcareo-argilloso e ad un clima ideale. Spiccano in particolare tredici vini DOC e due DOCG. Le punte di diamante della millenaria tradizione regionale sono il Torgiano Rosso Riserva DOCG e il Sagrantino DOCG di Montefalco. Per scoprire i segreti dell’arte vinicola suggeriamo le quattro “Strade del vino”, itinerari enogastronomici che strizzano l’occhio alle bellezze storiche e artistiche. Straordinario almeno quanto il vino, l’olio umbro vanta un’alta qualità che ha pochi pari in Italia. Le colline ai piedi degli Appennini sono ideali per una maturazione lenta delle olive che così mantengono una bassa acidità. Molite a freddo e perlopiù miscelate, danno oli fruttati e saporiti dal colore verde intenso, ingredienti fondamentali della cucina tradizionale. La cucina è genuina e fortemente legata ai sapori della terra, tra i primi segnaliamo: gli umbricelli fatti con acqua e farina e annegati nei sughi di pomodoro, gli stringozzi con sugo d’oca o con asparagi di bosco, le tagliatelle tirate a mano, l’imbrecciata (minestra di legumi e cereali), i gobbi (cardi) alla perugina, la zuppa di ceci e castagne nell’Orvietano, le ciriole condite con aglio. Tra i secondi di carne: la testina di agnello al forno, il torello alla perugina, il cinghiale, il capriolo, l’oca arrosto, l’anatra farcita e la gallina ubriaca di Orvieto cotta nel celebre vino locale. La Chianina, allevata in Umbria da più di due millenni, è un bovino che dà una carne pregiata, tenerissima e con pochi grassi, una leccornia. Ma il re indiscusso della cucina tradizionale è il maiale. A Norcia e in Valnerina la lavorazione del maiale è un’arte che si tramanda da secoli e che ha raggiunto livelli di eccellenza impareggiabili: il prosciutto di Norcia rientra di diritto fra i migliori d’Italia. La lista dei secondi piatti prevede anche il pesce d’acqua dolce. La cucina secolare del lago Trasimeno offre, ad esempio, prelibatezze come la carpa regina in porchetta, il tegamaccio (spezzatino di pesce in umido), il persico reale fritto, il luccio (le uova condiscono gli spaghetti) e il latterino. Nel lago si pescano anche due tipi di anguilla. Tutta la cucina umbra, comunque, è ricca di ingredienti speciali. La tradizione rurale ha insegnato a utilizzare una sorprendente varietà di aromi, ortaggi spontanei dei boschi ed erbe di campo. Si consigliano, inoltre, altri prodotti tipici come il fagiolo di Cave di Foligno, la cipolla di Cannara, la patata rossa di Colfiorito, la cicerchia (un piccolo legume molto saporito), il farro di Monteleone e di Spoleto e la lenticchia di Castelluccio di Norcia, lo speciale zafferano di Cascia e di Città della Pieve. Il tocco di magia, però, è dato dal tartufo, oggetto del desiderio che con il suo profumo intenso è leit motiv di moltissime ricette. La terra umbra ne abbonda, dal pregiatissimo tartufo bianco a quello nero di Norcia o di Spoleto, fino allo scorzone che cresce in estate e al bianchetto. E siamo ai dolci: il torcolo di San Costanzo (una ciambella di pasta di pane con olio, cedro candito, uvetta, pinoli e anice), gli strufoli (pasta fritta con miele o alchermes), il torciglione, i maccheroni con le noci (tipici della vigilia di Natale), i tozzetti del pescatore, le fave dei morti, la rocciata, il panpepato, la crescionda, il pampolenta, le cicale e la ciaramicola, tipico dolce pasquale di Perugia, ma soprattutto il cioccolato di cui in Umbria esistono produzioni industriali ed artigianali di eccellenza.