
Capitano momenti, nella storia dello sport, in cui si ha la fortuna di poter vivere in un periodo particolarmente propizio, per la presenza di certi campioni, di una particolare rivalità, e questo anche in senso universale: ma se ciò a cui un tifoso sta assistendo è in rappresentanza dei propri colori, allora ha ancora più sapore. E il momento della pallavolo azzurra è già nientemeno che, per l’appunto, pura storia.
Non si scopre di certo in questo settembre 2025 il valore e la forza delle selezioni italiane, femminile e maschile, allenate con sapienza da Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, e costellate da interpreti del gioco di livello assoluto (Sylla, Egonu e Danesi da un lato, Michieletto, Giannelli e Romanò dall’altro, per dirne giusto alcuni, ma dovrei dilungarmi molto con questo elenco), visti i titoli già ottenuti. Incidere il proprio nome però ancor più negli annali, conquistando uno storico doppio titolo mondiale, è un modo direi abbastanza efficace per rendere il tutto ulteriormente manifesto ed oggettivo, oltre che prettamente concreto, pratico. Thailandia, 7 settembre, Italia 3-2 Turchia; Filippine, 28 settembre, Italia-Bulgaria 3-1: campionesse del mondo, campioni del mondo.
E la Polonia? Sempre sulla strada dell’Italia. Tanto i ragazzi quanto le ragazze, prima di poter arrivare a mettersi la medaglia d’oro al collo, hanno dovuto affrontare il sempre ostico scoglio biancorosso. Nel ranking mondiale femminile è l’Italia a godere della prima posizione, mentre le polacche occupano la quarta piazza. L’incrocio in questa rassegna è arrivato ai quarti di finale, ma Stysiak e compagne, allenate dall’italiano Lavarini, nulla hanno potuto fare per arginare l’onda azzurra, che si è abbattuta con un netto 3-0. Stesso, sorprendente (si può dire) punteggio che si è registrato ieri nella semifinale dell’edizione maschile, nella finale anticipata tra le due compagini più forti al mondo, con Polonia e Italia rispettivamente a ieri prima e seconda nella graduatoria a punti. Nella mattinata di oggi, prima della finalissima tra l’Italia e la ostica Bulgaria (anche qui un coach italiano, Blengini), Wilfredo Leon e compagni hanno ottenuto il bronzo contro la Cechia, 3-1 il punteggio finale, per un risultato comunque, logicamente, di assoluto prestigio.
Per concludere, Italia e Polonia hanno avuto (e ci auguriamo continueranno ad avere) ruoli di grandi o addirittura assolute protagoniste nella pallavolo degli ultimi (e prossimi, appunto, speriamo!) anni. L’Italia femminile si è innegabilmente stagliata come principale potenza, mettendo in cascina tra le altre l’Europeo del 2021, i giochi Olimpici nel 2024, e ben tre delle ultime quattro Nations League, competizione nella quale la Polonia ha registrato invece ben tre bronzi consecutivi. Le selezioni maschili invece si sono divise il palcoscenico, e gli ultimi tre incroci, prima di quello di ieri, erano tutte finali valevoli per un titolo: Nations League 2025 ed Europeo 2023 in favore della Polonia, Mondiale per l’Italia nel 2022. Titolo difeso dunque, con una prestazione straordinaria (due set ben gestiti, un terzo molto sofferto, ed un quarto finale schiacciante), il quinto mondiale, titolo bissato, titolo per “far compagnia” alle ragazze azzurre, tutti insieme e tutte insieme, sul tetto del mondo. Grazie ragazze, grazie ragazzi!














