Le mie grosse grasse vacanze italiane

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autori: Małgorzata Tolko, Jan Steinmetz

Con impazienza contavo i giorni per le mie prime vacanze italiane. Ancor prima che tutta la neve di Varsavia si fosse sciolta e le temperature diventassero più miti, il mio pensiero era già puntato sul Bel Paese, che fino a poco fa conoscevo solo dalle foto e dagli invidiabili racconti degli amici. Volevo organizzare un viaggio indimenticabile, durante il quale visitare in compagnia di miei amici alcuni posti pittoreschi, cittadine incantevoli e ammirare le viste mozzafiato. Con l’aiuto di Janek, mio collega universitario, che ha programmato scrupulosamente l’intero viaggio, il mio sogno è diventato realtà. Così è iniziata la mia grande avventura italiana.

Al sorgere del sole sono volata con il gruppo di amici da Varsavia a Bergamo, circa 45 km da Milano. Questa città lombarda è divisa in due parti: alta (più antica) e bassa. Arrivati a Bergamo Alta con una funicolare, potevamo ammirare il panorama pittoresco della città bassa come in una foto da cartolina. Abbiamo concluso la passeggiata nel centro storico con una generosa porzione di gelati artigianali. La sera siamo andati a visitare l’altra parte della città, cominciando dalla cattedrale medievale di Sant’Alessandro in piazza del Duomo. Oltre alle cappelle dedicate ai vari santi, potevamo vedere la cripta nella quale sono stati sepolti i vescovi di Bergamo.

Il secondo giorno del viaggio siamo passati a Pavia, una città piccola, ma incantevole. Sarrebbe un peccato non entrare nel Duomo rinascimentale che è la quinta chiesa più alta d’Italia. È interessante notare che uno degli autori del progetto fu Leonardo da Vinci. I sontuosi interni del duomo, grondanti d’oro, con decorazioni tipiche dell’epoca, ci hanno fatto una grande impressione. Alla fine di una intensa giornata abbiamo cenato in un ristorante in cui tutti ci hanno trattato con grande cordialità, appena hanno saputo che parlavamo italiano. Uno dei camerieri ci ha detto che dei suoi amici abitavano in Polonia e avrebbe visitato il nostro Paese con piacere! Il mattino seguente siamo andati alla Certosa di Pavia, monastero gotico costruito sul terreno appartenente nel passato alla famiglia dei Visconti. Oggi nel monastero, abitato precedentemente dai membri dell’ordine certosino, ci vivono i cistercensi che guidano i turisti tra le sale antiche, raccontando la storia del posto.

Un’altra meta del viaggio erano le Cinque Terre, più precisamente: Riomaggiore. L’atmosfera di quel posto è meravigliosa: case colorate, spiaggia pietrosa, il blu del Mare Ligure… Ogni giorno abbiamo fatto gite in alcune cittadine di questa parte della riviera ligure. All’inizio siamo andati con un treno affollato a Vernazza, ricca di palazzi a tinte pastello. L’area pedonale principale vicino al porto era piena di turisti che, proprio come noi, scattavano le foto del romantico paesaggio marino. L’acqua cristallina attraeva le persone mezze nude distese al sole. Un altra meta del nostro programma di viaggio era Manarola. Purtroppo è emerso che la famosa Via dell’Amore che si snoda lungo la costa marina tra Manarola e Riomaggiore era… chiusa da due anni! L’abbiamo saputo, però, un po’ prima e abbiamo scelto una via montuosa. Attraversare ripidi e stretti versanti era abbastanza faticoso, ma le viste favolose ci hanno migliorato l’umore.

L’ultimo tappa è stata Pisa. Certamente la principale attrazione è stato il Campo dei Miracoli. Abbiamo visitato il Battistero che unisce tre stili architettonici: romanico, gotico e rinascimentale. Dentro il Battistero c’è un’acustica eccezionale. Siamo entrati anche nella Cattedrale che ci ha colpito con la sua grande porta bronzea. Si potevano vedere dettagliate scene religiose fatte con precisione, nei quali contava ogni dettaglio, anche i volti delle figure. Inoltre abbiamo visto uno dei più famosi cimiteri d’Italia, il Camposanto. Il cimitero è circondato da porticati e l’intero dell’edificio è ornato da numerosi affreschi. Lì sono seppellite persone importanti, come artisti e professori. Alla fine abbiamo fatto una foto con la Torre Pendente in background, una normale però, senza metterci in posa per far finta che la stiamo sorreggendo.

In totale abbiamo passato dieci giorni in Italia. Dieci meravigliosi e attivi giorni, durante i quali ho visto molti posti magici, ho sperimentato l’ospitalità italiana ed ho passato un tempo indimenticabile con i miei amici. Certamente visiterò il Bel Paese molte altre volte perchè i luoghi da scoprire in Italia sono infiniti.