Ludmila Piestrak: “l’importanza di capire la musica’’

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Ludmi?a Piestrak, violinista dal Gruppo Musicale di Strumenti Antichi d’Opera Camerale di Varsavia, “Musicae Antiquae Collegium Varsoviense”, ci racconta la sua originale concezione della musica antica.

Dove hai imparato a suonare il violino?

Ho iniziato completando il primo grado della scuola di musica e il liceo musicale a Rzeszów. Poi, ho studiato presso l’Accademia di Musica di Breslavia, dove per cinque anni ho suonato il violino moderno. Dopo questi studi ho cominciato a studiare di nuovo presso la stessa Accademia, ma questa volta ho scelto il violino barocco.

Perché hai deciso di studiare un strumento antico?

Credo che la mia decisione sia dovuta e legata al mio primo progetto con il violino barocco. Quando ero una matricola (presso la facolta di violino moderno) ho frequentato la formazione cameristica, che era guidata da Jan Tomasz Adamus, l’attuale direttore della Capella Cracoviensis. Gli piaceva la mia espressione del suono così mi ha dato l’opportunità di prendere parte al progetto barocco che stava organizzando in Germania. Dovevamo eseguire un bellissimo concerto di Corelli “Fatto per la notte di Natale.” Non sapevo allora che cosa significasse suonare uno strumento antico, ma mi hanno assicurato che non era difficile. Quando durante la prima prova per il concerto ho accordato il violino e poi ho iniziato a suonare, non potevo credere a quello che sentivo. Il suono del violino barocco è stato una grande sorpresa per me, una vera scoperta. È stato dopo questo concerto unico che mi sono resa conto che questo era ciò che volevo fare e che questo era il modo in cui volevo esprimermi artisticamente. Questo ha completamente cambiato la mia visione della musica.

Quali sono i tuoi compositori preferiti barocchi?

Per noi violinisti ovviamente le più importante opere per violino sono quelle di Vivaldi. Inoltre, amo Monteverdi, Händel, “I Concerti Grossi” e “Le sonate per violino” di Corelli. Mi piace molto anche il compositore inglese Henry Purcell.

Hai partecipato ad alcuni progetti interessanti all’estero?

Per me il progetto più importante è stato “I Giovani dell’Accademia” organizzato dalla “Fondazione Academia Montis Regalis”’. Durante questo progetto ho viaggiato spesso in Italia, ho incontrato un sacco di musicisti italiani e ho avuto l’opportunità di lavorare con il grande violinista barocco Enrico Onofri, che è il primo violino in una delle più importanti orchestre barocche d’Europa “Il Giardino Armonico.”

Pensi che la conoscenza della lingua italiana possa essere utile per un musicista?

I musicisti devono conoscere innanzitutto la terminologia italiana che viene utilizzata nelle indicazioni musicali. Questi termini si incontrano [cml_media_alt id='113342']Bazylczyk - Violinista (2)[/cml_media_alt]subito all’inizio dell’educazione musicale. Sono così comuni nel nostro mondo musicale che spesso li assimilamo senza la consapevolezza che in realtà stiamo apprendendo una bella lingua straniera. A mio parere studiare musica può essere una buona base per continuare a imparare l’italiano!

Puoi spiegare cosa sono le ricostruzioni storiche della musica?

Suonare il violino barocco significa fare una lavorazione storicamente informata. Cerchiamo di riprodurre la musica di un periodo nel modo in cui è stata eseguita a quel tempo. Per questo usiamo una varietà di trattati, che sono stati scritti in quel tempo. Ai concerti giochiamo su strumenti d’epoca autentici o su loro copie.

Perché questo tipo d’esecuzione è così unico?

Il suono storico aggiunge più autenticità alla musica. A mio parere, un musicista deve capire che cosa suona e anche rendersi conto che la musica non sono solo note da riprodurre, al suo interno infatti contiene sempre qualcosa di speciale. Una profonda coscienza di come alcune composizioni erano eseguite all’epoca in cui furono scritte, può dare molto non solo ai musicisti, ma anche a chi ascolta. Quando l’artista capisce ciò che sta suonando è in grado di condividere l’essenza autentica della musica, rendendo più facile per il pubblico la percezione del messaggio contenuto da una composizione.

Lavori spesso fuori dell’Opera Camerale di Varsavia?

Naturalmente, prendo parte a diversi progetti. Sono una co-organizzatrice della Scuola Estiva Internazionale di Musica Antica a Lidzbark. La scuola affianca il Festival “Musica Varmia’’. Devo ammettere che, oltre all’Opera Camerla, questo è il mio secondo progetto più importante. In un prossimo futuro (17 marzo 2015, alle ore 19:00.) mi esibirò alla Filarmonica Nazionale a Varsavia, durante lo spettacolo musicale “Baroque Living Room.”

 

Siti web:

Varmia Musica Festival – http://www.varmiamusica.pl/

Casa Varsavia Chamber Opera – http://www.operakameralna.pl