Morawiecki: i social network non possono agire arbitrariamente limitando la libertà d’espressione

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Dopo la sospensione dell’account ufficiale e privato di Donald Trump si è iniziato a discutere sulle funzionalità dei social network attivi in Polonia. Il disegno di legge è stato presentato ieri dal ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro. Intanto su Facebook il primo ministro Mateusz Morawiecki ha ricordato la cinquantennale censura applicata dal regime comunista durante la Repubblica Popolare Polacca. “Per quasi cinquant’anni abbiamo vissuto in un stato in cui la censura era all’ordine del giorno e regolamentata, dove ci dicevano cosa dovevamo pensare, dire e sentire, e cosa, invece, no. Negli ultimi decenni internet è diventato un simbolo della libertà di espressione: uno strumento più democratico, un forum gigantesco in cui tutti possono esprimersi liberamente, impossibile da immaginare venti anni fa” ha scritto Morawiecki. “La non regolamentazione di internet porta benefici, ma negli ultimi tempi grandi società transnazionali hanno iniziato a strumentalizzarlo per aumentare i profitti e rafforzare il loro dominio globale. Questo anche combattendo contro quei politici che non la pensano come loro. La libertà di parola è il sale della democrazia, e per questo va difeso. La Polonia sarà sempre la paladina dei valori democratici, inclusa la libertà di parola. Gli amministratori e i CEO dei social network non possono agire al di sopra della legge. Faremo ogni cosa per definire le regole e il funzionamento nel nostro paese di Facebook, Twitter, Instagram e delle altre piattaforme social, seguendo le normative nazionali. Proporremo anche che simili normative si applichino nel resto dell’Unione Europea. I social media devono servire la società, e non gli interessi delle multinazionali”.

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