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Home Blog Page 174

Michałowski e la scuola di archeologia polacca

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Kazimierz Michałowski (1901-1981), fondatore della Scuola di Archeologia Mediterranea, amava dire che lo sviluppo culturale di un Paese si misura dal fatto se conduca o meno scavi archeologici in Egitto. Grazie al suo preziosissimo contributo, anche la Polonia si è ritagliata un posto di primo piano tra i Paesi impegnati nella ricerca archeologica sulle rive del Nilo, al punto che nel 2007 il Museo Egizio del Cairo ha eretto al suo ingresso un busto di Michałowski accanto a quelli dei suoi fondatori Auguste Mariette e Jean-François Champollion.

Michałowski iniziò la sua carriera nell’archeologia nella Grecia degli anni Trenta. Prima della seconda guerra mondiale partecipò ad alcuni scavi nell’Alto Egitto, per poi spingersi dopo la guerra nella regione nubiana (tra l’Egitto meridionale e il Sudan settentrionale), tant’è che è considerato anche tra i precursori della moderna nubiologia. I suoi ritrovamenti contribuirono a persuadere il governo egiziano della necessità di mettere al riparo diversi siti storici dai danni delle inondazioni provocate dal completamento della diga di Assuan. A metà anni Sessanta il palmarès delle sue scoperte includeva l’antica basilica cristiana, il palazzo e la necropoli dei vescovi di Faras. Gli scavi nel Wawat, a sud di Assuan, portarono alla luce anche una collezione di pitture sacre che decorano la galleria Faras del Museo Nazionale di Varsavia. L’archeologia polacca ha mostrato una costante sensibilità anche nei confronti della conservazione. Michałowski iniziò la ricostruzione del tempio di Hatshepsut, la celebre sovrana seppellita nella spianata di Deir el-Bahari.

Tra i meriti degli archeologi polacchi c’è anche quello di avere ridimensionato una popolare teoria secondo la quale prima della loro unificazione Alto e Basso Egitto erano due regni in lotta tra di loro. Krzysztof Ciałowicz e Marek Chłodnicki condussero scavi a Tell el-Farkha, sul delta del Nilo, 120 km a sud-est del Cairo, grazie ai quali dimostrarono che prima dell’unificazione esistevano due tribù che convivevano in pace. Myśliwiec, allievo di Michałowski, ha invece condotto ricerche a Saqqara, vicino Giza, dove è stato a capo della missione archeologica polacco-egiziana fino al 2016. Qui ha avuto modo di provare quanto determinante nel segnare la fine dell’Antico Regno fosse stato l’indebolimento del potere dei faraoni, insidiato da quello dei visir e dei nomarchi.

Consacrata a Stanisław Moniuszko la stazione centrale di Varsavia

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Stanisław Moniuszko è stato nominato nuovo patrono della stazione centrale di Varsavia. Alla cerimonia ufficiale svoltasi sabato, nella quale è stata svelata una lapide commemorativa, ha partecipato il Ministro della Cultura Piotr Gliński. Il Ministro ha evidenziato l’importanza e peculiarità di consacrare a Moniuszko proprio la stazione ferroviaria centrale della capitale, il cui principale aeroporto reca il nome di un altro grande compositore, Chopin. La fama di Moniuszko nel mondo non è pari a quella di quest’ultimo, ma resta una figura importantissima nella storia della musica polacca. Tra i componimenti più celebri del “padre dell’opera nazionale” ci sono “Halka” e “Straszny dwór”. Tra quelle minori ci sono la serie degli “Śpiewniki domowe”, che mettono in musica i versi di poeti come Lenartowicz, Mickiewicz, Pol e Witwicki. Sempre sabato scorso al Grande Teatro – Opera Nazionale di Varsavia si è svolta l’inaugurazione dell’Anno di Stanisław Moniuszko con una rappresentazione di “Halka” nella sua versione in lingua italiana. Commentando l’iniziativa Gliński ha detto che è un’ottima opportunità per dare nuova visibilità all’opera di questo artista. L’evento di sabato scorso è stato trasmesso da Radio Dwójka e l’emittente radiofonica nazionale trasmetterà anche le prossime rappresentazioni legate alle celebrazioni dell’Anno di Moniuszko.

 

Premiati due libri su Venezia scritti dagli architetti del Politecnico di Cracovia

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Venezia versa da tempo in una situazione difficile tra spopolamento, perdita di servizi ed eccessiva pressione turistica. Nel marzo del 2017 un gruppo di architetti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Cracovia ha firmato una lettera d’intenti con la rivista italo-polacca Gazzetta Italia, che è sensibile al tema, e da questa collaborazione sono nati due volumi dedicati alla Serenissima: Wenecja. Potencjał (Venezia. Potenzialità), di Beata Malinowska-Petelenz, Maciej Skaza e Mariusz Twardowski, a cura di Magdalena Jagiełło-Kowalczyk, e Wenecja. Zagrożenia i perspektywy (Venezia. Minacce e prospettive) di Magdalena Jagiełło-Kowalczyk, Bogdan Siedlecki e Przemysław Markiewicz, sempre a cura di Magdalena Jagiełło-Kowalczyk. I due libri, che ospitano anche due interventi di Sebastiano Giorgi, caporedattore di Gazzetta Italia, presentano i problemi spaziali, funzionali, tecnologici e finanziari che Venezia affronta nel contesto rappresentato dalle aspettative sociali. Offrono una visione della situazione dalla prospettiva privilegiata di architetti e urbanisti, ma esprimono anche l’ammirazione degli autori per la singolare bellezza di questa città e presentano i suoi problemi odierni più importanti. Grazie a una stretta collaborazione con la parte italiana, è stata anche condotta un’indagine sugli attuali umori della popolazione veneziana. Lo scorso 17 maggio gli autori dei due volumi hanno presentato il loro lavoro nel corso di una sessione scientifica all’Accademia Polacca delle Scienze e il 14 dicembre hanno ricevuto un premio dal Rettore del Politecnico di Cracovia.

Per CEOWorld Magazine la Polonia è il secondo miglior Paese al mondo per gli investimenti

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CEOWorld Magazine ha inserito la Polonia al secondo posto della classifica dei migliori paesi al mondo in cui investire e fare business (World’s Best Countries To Invest In Or Do Business For 2018). Fa meglio soltanto la Malesia, mentre al terzo posto si trovano le Filippine. La rivista ha inoltre collocato la Polonia al settimo posto tra quelli più favorevoli alle startup (Most Startup Friendly Countries In The World 2019). Il podio in questo secondo ranking è andato a USA (1°), Regno Unito (2°) e Canada (3°).

pap.pl

Salvini cerca alleati a Varsavia

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Mercoledì prossimo il Ministro degli Interni italiano Matteo Salvini sarà in visita a Varsavia per incontrare i vertici di Diritto e Giustizia (PiS), tra i quali dovrebbe esserci anche Jarosław Kaczyński. La visita del Vicepremier italiano in Polonia serve a tessere alleanze per allargare il fronte sovranista europeo e mira a creare a Strasburgo il secondo maggiore gruppo parlamentare dopo quello del Partito Popolare Europeo (PPE). A tale scopo Salvini vuole convincere PiS, i cui eurodeputati sono membri dell’Alleanza dei Conservatori e dei Riformisti Europei (AECR), a unirsi al Movimento per un’Europa delle Nazioni e delle Libertà (MENL), di cui già fanno parte la Lega e il Rassemblement National di Marine Le Pen. Il contingente polacco nell’AECR è il secondo più numeroso dopo quello dei Conservatori britannici, sui quali però pende la spada di Damocle della Brexit. L’obiettivo è quello di presentare un programma comune per le europee di maggio, eleggere oltre 200 parlamentari e imporsi come l’interlocutore principale del PPE nella definizione dei nuovi equilibri a Bruxelles quando verrà nominata la nuova Commissione Europea. A facilitare questi futuri colloqui dovrebbe essere la sponda interna al PPE rappresentata dal Premier austriaco Sebastian Kurz e da quello ungherese Viktor Orban. Dalla parte polacca i temi caldi saranno probabilmente il Nord Stream 2 e i rapporti con l’Europa in relazione alla procedura d’infrazione. Mercoledì Salvini farà anche un passaggio presso l’Ambasciata Italiana dove incontrerà la stampa.

Da Cracovia la conferma che l’uomo cacciava i mammut

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Durante l’era glaciale gli uomini davano la caccia ai mammut con l’aiuto di armi. Ora se ne ha una conferma grazie all’identificazione di un frammento di una punta di lancia in selce, conficcata nella costola di uno di questi animali estinti. L’osso è stato rinvenuto nel 2002 nel sito archeologico nei pressi del Kopiec Kościuszki (il tumulo di Kościuszko, ndr) a Cracovia. Il sito ospita la maggior collezione di ossa di mammut in Europa, attribuite ad almeno 110 esemplari risalenti a circa 25mila anni fa. Poiché la lesione sulla costola non è immediatamente riconoscibile, il frammento di lancia è stato identificato soltanto nel febbraio 2018 dopo un’attenta analisi archeozoologica. A Cracovia sono state ritrovate numerose punte di lancia ma è la prima volta che se ne trova un pezzo dentro un osso di mammut. Si ipotizza che la lancia sia stata scagliata da una certa distanza, il che spiegherebbe la profondità della ferita: la punta aguzza ha penetrato la pelle per 2 cm e uno strato di grasso di 8 cm prima di toccare la costola. E’ improbabile che il colpo sia stato mortale. Da anni la comunità scientifica discute dei metodi adottati dai nostri antenati per cacciare i mammut: alcuni pensano che venissero guidati in inganno verso burroni e ripidi pendii; altri ritengono che venissero presi di mira gli esemplari più deboli e malati; altri ancora negano che l’uomo desse loro la caccia. Al momento gli unici ritrovamenti analoghi sono avvenuti in due siti in Siberia.

pap.pl

Wydarzenie towarzyszące XII Forum Europa-Ukraina w Rzeszowie: III Targi Wschodnie

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Gazzetta Italia pragnie poinformować o wydarzeniu towarzyszącym XII Forum Europa-Ukraina w styczniu w Rzeszowie: III Targi Wschodnie:

[English below]
W ostatnich dniach stycznia (24-25), w Rzeszowie, podczas Forum Europa-Ukraina organizowanego już po raz dwunasty przez Instytut Studiów Wschodnich, międzynarodowe grono gości z Polski i Ukrainy, ale także z innych krajów Europy i świata będzie dyskutować o scenariuszach możliwych dla Ukrainy po wyborczym roku 2019.

Wydarzeniem towarzyszącym XII Forum Europa – Ukraina są III Targi Wschodnie. Firmy, które zaprezentują się uczestnikom Forum będą reprezentować wiele branż, w tym informatyczną i nowych technologii, finansową, ubezpieczeniową, budowlaną, motoryzacyjną i lotniczą oraz turystyczną. Nie zabraknie też przedstawicieli biznesu ze środowiska FMCG oraz zajmujących się rekrutacją i alokacją zasobów ludzkich. Ta część Forum rozrasta się roku na rok, a organizatorzy liczą na obecność ponad 100 wystawców. Wstęp na targi jest bezpłatny dla odwiedzających.
W rzeszowskiej G2A Arenie swoją premierę będzie miał w styczniu kolejny projekt Instytutu Studiów Wschodnich. 25 stycznia obok kwestii ukraińskich, uczestnicy będą rozmawiali także o szansach i perspektywach współpracy z kolejnym państwem z tego pogranicza. Forum Słowackie jest odpowiedzią na rozwijające się w dużym tempie relacje pomiędzy Polską i Słowacją. Uczestnicy pochylą się nad kwestiami związanymi z wymianą transgraniczną, bezpieczeństwem energetycznym, wyzwaniami w edukacji czy transporcie, wreszcie turystyką i wymianą kulturalną.

http://www.forum-ekonomiczne.pl/12th-europe-ukraine-forum…/…

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12th Europe-Ukraine Forum, January Rzeszów.

On the last days of January, (24th-25th) international guests from Poland, Ukraine and a number of other countries are going to discuss the possible post-election scenarios for Ukraine. This will be happening during the Europe-Ukraine Forum 2019, organised by the Institute of Easter Studies for the 12th consecutive time already.

12th Europe-Ukraine Forum will be accompanied by 3rd Eastern Fair. Companies taking part in the Fair will represent a variety of areas including IT, innovative technologies, finance, insurance, construction, automotive, aviation and tourism. FMCG, recruitment and human resources enterprises will be present as well. This part of the Forum is getting bigger year by year and more than 100 exhibitors are expected by organizers this year. Entrance is free of charge for the Forum visitors.
Premiering in the G2A Arena in Rzeszow in January will be another project of the Institute for Eastern Studies. On January 25, on top of strictly Ukrainian issues, the Forum’s participants are going to have the opportunity to talk about the prospects for cooperation with another Eastern-European state. The Slovak Forum is a response to the fast-growing relations between Poland and Slovakia. The participants will focus on the issues related to cross-border exchange, energy security, challenges in education or transport, and finally tourism and cultural exchange.

http://www.forum-ekonomiczne.pl/12th-europe-ukraine-forum…/…

XII Forum Europa-Ukraina w styczniu w Rzeszowie już niebawem – 24-25 stycznia 2019

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Gazzetta Italia ponownie zaprasza na wydarzenie, którego jesteśmy patronem medialnym:

[English below]
XII Forum Europa-Ukraina w styczniu w Rzeszowie

W ostatnich dniach stycznia (24-25), w Rzeszowie, podczas Forum Europa-Ukraina organizowanego już po raz dwunasty przez Instytut Studiów Wschodnich, międzynarodowe grono gości z Polski i Ukrainy, ale także z innych krajów Europy i świata będzie dyskutować o scenariuszach możliwych dla Ukrainy po wyborczym roku 2019.
Bez względu na wszystkie widoczne na Ukrainie słabości, można dostrzec sygnały poprawy sytuacji gospodarczej, na co wpływ ma ożywienie współpracy gospodarczej i politycznej z Zachodem. Wciąż słabo widoczne są jednak efekty rozpoczętej naprawy kraju, pogłębiające się podziały polityczne. Niestabilność gospodarki i powszechny niedostatek powodują rosnące niezadowolenie społeczne. Jaka będzie polityka nowych władz, które już niebawem poznamy i czy Ukraina wykorzysta możliwości, które daje współpraca z krajami Unii Europejskiej i NATO? Jakie kolejne kroki powinien podjąć Kijów i jego zachodni partnerzy, żeby zapewnić stały rozwój i integrację Ukrainy ze strukturami europejskimi i euroatlantyckimi? Eksperci zastanowią się nad kluczowymi problemami, z którymi nasi wschodni sąsiedzi muszą sobie poradzić, aby kontynuować obraną kilka lat temu drogę reform i transformacji kraju.
W Forum weźmie udział ponad 800 uczestników z Polski, Ukrainy, krajów UE i USA skupi się na palących. Wśród nich przedstawiciele rządów, życia politycznego, dyplomacji, biznesu, samorządów, instytucji unijnych, organizacji międzynarodowych, ośrodków analitycznych i kół eksperckich. Zaplanowano ponad 30 paneli dyskusyjnych poświęconych zagadnieniom gospodarczym, politycznym i społecznym, prezentacje ukraińskich regionów i wybranych sektorów gospodarki. Tradycyjnie, nie zabraknie również okazji do rozmów kuluarowych.

http://www.forum-ekonomiczne.pl
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12th Europe-Ukraine Forum, January, Rzeszów.

On the last days of January, (24th-25th) international guests from Poland, Ukraine and a number of other countries are going to discuss the possible post-election scenarios for Ukraine. This will be happening during the Europe-Ukraine Forum 2019, organised by the Institute of Easter Studies for the 12th consecutive time already.
Regardless of all the visible weaknesses of the Ukrainian state, there are indications showing improvements in the county’s economic situation, which are influenced by the revival of economic and political cooperation with the West. However, because of the deepening of political divisions, the effects of the country’s recovery are still barely evident. Economic instability and widespread hardship are causing the growth of social discontent. What will the new government’s external policies be like? Will Ukraine use the full potential of its cooperation with the EU and NATO countries? What are the next steps that Kiev and its western partners should undertake in order to provide the nation’s continuous development and integration into the European and Euro-Atlantic structures? Experts will be debating over the key issues that our eastern neighbours have to deal with if they wish to continue the new path of reforms and economic transformation that have undertaken several years ago.
More than 800 participants from Poland, Ukraine, EU countries and the USA will take part in the Forum. Among them representatives of governments, political life, diplomacy, business, local governments, EU and international institutions, research centers and think tanks. More than 30 discussion panels devoted to economics, political and social issues as well as presentations of various Ukrainian regions and economic sectors will be included in the programme. As always, there will be an opportunity for some informal discussions.

http://www.forum-ekonomiczne.pl/?lang=en

XII Forum Europa-Ukraina w styczniu w Rzeszowie

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Gazzetta Italia zaprasza na wydarzenie, którego jesteśmy patronem medialnym

[English below]
XII Forum Europa-Ukraina w styczniu w Rzeszowie

W ostatnich dniach stycznia (24-25), w Rzeszowie, podczas Forum Europa-Ukraina organizowanego już po raz dwunasty przez Instytut Studiów Wschodnich, międzynarodowe grono gości z Polski i Ukrainy, ale także z innych krajów Europy i świata będzie dyskutować o scenariuszach możliwych dla Ukrainy po wyborczym roku 2019.
Tegoroczne Forum jest organizowane pod hasłem: Ukraina po 2019 roku. Ile zmiany, ile kontynuacji? Od 2007 roku jest ono jednym z kluczowych wydarzeń, za którymi stoi marka Instytutu Studiów Wschodnich. Trudny proces potrzebnych Ukrainie reform, bolesny konflikt, który od kilku lat wyniszcza naszego sąsiada, a wreszcie potencjalne skutki możliwych w wyniku przyszłorocznych wyborów parlamentarnych i prezydenckich zmian na szczytach władzy, to tematy, które zostaną podjęte w ramach styczniowej debaty.

http://www.forum-ekonomiczne.pl
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12th Europe-Ukraine Forum, January, Rzeszów.

On the last days of January, (24th-25th) international guests from Poland, Ukraine and a number of other countries are going to discuss the possible post-election scenarios for Ukraine. This will be happening during the Europe-Ukraine Forum 2019, organised by the Institute of Easter Studies for the 12th consecutive time already.
This year’s Forum will be held under a common theme: ’Ukraine after 2019. A change or a continuation?’ Since 2007 the Forum has been one of the key events prepared by the Institute for Eastern Studies. The difficult process of much-needed reforms, a painful conflict that has been destroying our neighbour for several years now and finally the potential consequences of the next year’s parliamentary and presidential elections represent the topics that will be raised during the 12th Forum.

http://www.forum-ekonomiczne.pl/?lang=en

Tragedia nella miniera di Karvina in Rep. Ceca almeno 13 morti tra cui 12 polacchi

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Ieri sera un’esplosione di metano nella miniera di carbone a Karvina in Rep.Ceca (nel nord del paese, nei pressi di Ostrava) ha causato almeno 13 morti tra cui 12 polacchi. Dieci minatori sono rimasti feriti. Immediatamente la Polonia ha inviato il suo gruppo dei soccorritori specializzatiti per questo tipo di azioni. Purtroppo i soccorsi sono stati interrotti stamattina per colpa dell’alta concentrazione di metano e per il rischio d’esplosione. Sul luogo della tragedia è andato stamattina il premier Mateusz Morawiecki ed è in arrivo il premier della Rep.Ceca Andrej Babisz. La cancelleria presidenziale ha informato che domenica in Polonia sara lutto nazionale Le miniere di carbone ceche sono situate vicino alla frontiera con la Polonia, per questo ci lavorano tanti minatori polacchi.

Polonia Oggi