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Il 2019 sarà consacrato a Stanisław Moniuszko

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il Senato polacco ha deciso all’unanimità che il 2019 sarà l’anno di Stanisław Moniuszko, celebre compositore di cui l’anno prossimo ricorrerà il bicentenario dalla nascita. Moniuszko nacque non lontano da Minsk nel 1819 in una famiglia nobiliare polacca di tradizione patriottica. Il padre Czesław combattè per Napoleone. “Moniuszko è entrato nella storia come padre dell’opera nazionale polacca. Compose per rinfrancare i cuori dei polacchi oppressi dagli occupanti. Negli anni che precedettero l’insurrezione di gennaio [1863, ndr] e subito dopo scrisse nonostante le difficili condizioni sociali e politiche le sue opere più famose, Halka e Straszny dwór”, si legge nella deliberazione del Senato. Una parte importante del genio di Moniuszko sta nel fatto di aver unito elementi del folclore popolare a quelli che caratterizzavano all’epoca l’opera europea (italiana, francese e tedesca).

pap.pl

Continua il braccio di ferro tra Varsavia e Bruxelles

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Le contestate riforme del sistema giudiziario polacco sono state discusse ieri al Consiglio affari generali a Bruxelles, che ha riunito i ministri degli affari europei dei Paesi UE. Il mese scorso il parlamento polacco ha approvato modifiche alla riforma della Corte Suprema volte a reintegrare i giudici che erano stati messi a riposo in quanto ultrasessantacinquenni. L’iniziativa va nel senso auspicato dalle istituzioni europee e mira a rasserenare lo scontro tra Varsavia e Bruxelles. Tra i presenti all’incontro di ieri c’era anche il Segretario di Stato agli affari europei Konrad Szymański, che si è detto sorpreso del fatto che “dopo tre settimane non abbiamo ancora sentito più di due o tre frasi sulle conseguenze della decisione del parlamento polacco. […] E’ ovvio che la legge in questione mette fine a ogni controversia sulla Corte Suprema”. La Corte di Giustizia Europea ha aveva deciso in ottobre di sospendere la riforma della Corte in attesa di una decisione definitiva. A luglio la Commissione Europea aveva lanciato una procedura contro Varsavia a causa della riforma, argomentando che mina “i principi di indipendenza dei giudici e la loro inamovibilità”.

Si tratta soltanto delle ultime tappe nello scontro tra le istituzioni europee e l’esecutivo polacco. Lo scorso dicembre il Vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans aveva annunciato la decisione senza precedenti di attivare l’art. 7 del Trattato di Lisbona; la procedura prevede un meccanismo per garantire il rispetto dei valori fondamentali dell’UE – tra i quali lo stato di diritto – che può condurre teoricamente la Polonia a perdere il diritto di voto nelle istituzioni europee. Di recente Timmermans ha dichiarato che i cambiamenti alla legge sulla Corte Suprema sono positivi, ma allo stesso tempo ha ricordato che il governo di Varsavia non ha prestato orecchio a molte delle raccomandazioni della CE concernenti il Tribunale Costituzionale, il Consiglio Superiore della Magistratura e i giudici ordinari, e che da parte europea non c’è alcuna intenzione di fermare la procedura di cui all’art. 7.

Ludwik Zamenhof, inventore dell’esperanto

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Dr LUDWIG L ZAMENHOF German linguist, inventor of ESPERANTO which he hopes will become an international auxiliary language Date: 1859 - 1917

Ludwik Zamenhof (1859-1917) nacque in una multietnica e multilinguistica Białystok. Di origini ebree, Zamenhof aveva amici che parlavano yiddish, polacco, russo, ucraino, bielorusso, lituano e tedesco. Questo retroterra sociale e culturale ebbe un impatto sulla sua formazione: a 14 anni parlava già fluentemente molte di queste lingue. La sua sete di conoscenza gli venne però anche dalla famiglia e non solo dalla comunità in cui nacque. Il nonno fu docente di lingue straniere e il padre insegnò a Ludwik francese, geografia e tedesco. Il crogiolo linguistico che era Białystok all’epoca convise il giovane Ludwik che alla radice di molti conflitti tra gli uomini ci fossero proprio barriere di ordine linguistico. Quando aveva soltanto 10 anni scrisse e pubblicò un dramma teatrale intitolato La Torre di Babele o Tragedia in cinque atti, che partiva proprio da tali premesse. Fu allora che iniziò a sognare la creazione di un linguaggio universale che potesse abbattere queste barriere.

Il sogno cominciò a prendere forma concreta alcuni anni più tardi, quando con la famiglia si trasferì a Varsavia, dove frequentò le scuole superiori. Zamenhof pensava a un sistema linguistico basato su pochi solidi principi e con una grammatica semplice, senza eccezioni e con radici lessicali tratte da lingue romanze che riteneva fosero garanzia del successo del suo progetto. Il padre di Ludwik non fu d’aiuto al figlio, essendo convinto che le sue fossero iniziative velleitarie e un’assoluta perdita di tempo. Per questo motivo il giovane venne spedito a Mosca a studiare medicina. Dalla capitale dell’impero russo, che nel frattempo veniva attraversata da un’ondata di antisemitismo, si trasferì poi a Vienna. Tornato a casa al termine degli studi e divenuto oftalmologo, Ludwik si vide regalare dal padre un manuale di volapük, una lingua artificiale creata in quegli anni da un prete tedesco. Suo padre non si era ricreduto; semplicemente sperava che il figlio rimettesse la testa a posto una volta saputo che qualcun altro lo aveva anticipato nei suoi propositi. La strategia però non funzionò. Nel 1887, dopo diversi anni trascorsi a lavorare in un ospedale di Varsavia, Zamenhof si licenziò e grazie alla generosità del suocero riuscì a pubblicare un manuale di un nuovo linguaggio. Usò lo pseudonimo di Dr Esperanto (Dr Speranzoso).

La semplicità e utilità di questa nuova lingua artefatta fece sì che nel 1905 gli fosse attribuita la Legione d’Onore. Tra i primi libri tradotti in esperanto ci sono classici della letteratura polacca e russa come il Pan Tadeusz di Adam Mickiewicz e La Tormenta di Puškin. Oggi ci sono circa 30mila libri pubblicati in esperanto.

La visionarietà di Zamenhof non si fermò all’ambito linguistico. Egli tentò anche di creare un’unica religione universale, convinto che questo avrebbe posto fine alle persecuzioni e alle divergenze religiose. Questi suoi propositi non furono però molto supportati. Nel 1913 fu candidato al premio Nobel ma non lo ricevetta mai e morì soltanto quattro anni più tardi. Ancora oggi l’esperanto è la lingua inventata più popolare. Circa un milione di persone la parlano. Ovviamente non ha il ruolo di lingua franca oggi saldamente nelle mani dell’inglese ma ci sono molti appassionati che si riuniscono ancora in congressi annuali. Nel 2009, anno del 150° anniversario della nascita di Zamenhof, il congresso si svolse nella città natale di Białystok.

Polonia Oggi: nuovi snack ideati in Polonia e ora alla conquista del mondo

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La scelta di unire in un unico prodotto il cioccolato Milka e i biscotti Oreo si è rivelata un’ottima trovata. Queste tavolette di cioccolato hanno finora ottenuto un grandissimo successo e l’idea originale è nata a Breslavia, nei laboratori di ricerca di Mondelez International. Tra i suoi clienti la società conta Milka, Oreo, Alpen Gold, Belvita e molti altri celebri marchi di snack. A dicembre Mondelez ha ampliato il proprio centro di ricerca e sviluppo di Breslavia al costo di 5 milioni di dollari. Un anno fa ne erano stati spesi 17 per la sua creazione. I test vanno così bene che il quartier generale della società ha deciso di affidare alla sede polacca anche quelli relativi a caramelle e gomme da masticare.

money.pl

Polonia Oggi: A Natale oltre il 34% dei polacchi spenderà fino a 500 złoty

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Secondo un sondaggio condotto da SW Reasearch più del 34% dei polacchi prevede di spendere tra 200 e 500 złoty per le feste di Natale. Un altro 25% circa destinerà invece a tale scopo fino a 1000 złoty. Se il 68% degli intervistati dichiara che farà fronte alle spese per il Natale principalmente attraverso i propri reddit, il 45% ha comunque dichiarato che userà anche i risparmi messi da parte. Un 15% dichiara addirittura di non escludere di ricorrere a prestiti. A spendere il periodo natalizio a casa sarà il 64%, di cui il 36% lo trascorrerà in famiglia o con amici; l’8%, nel quale la corte anagrafica più significativa è quella tra i 25 e i 34 anni, passerà il Natale in vacanza.

pap.pl

Polonia Oggi: Bilinguismo nelle famiglie italo-polacche, aumentano incontri e progetti

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Si è chiuso ieri con un partecipato incontro all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia un percorso di conferenze e discussioni sul tema del bilinguismo dei bambini delle famiglie italo-polacche. Gli incontri sono stati promossi dal COMITES in collaborazione con le istituzioni italiane in Polonia e il supporto di Gazzetta Italia e hanno avuto il loro apice nella conferenza sul bilinguismo svoltasi lo scorso 14 novembre all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia. Ieri si è discusso approfonditamente dell’importanza di offrire ai bambini di famiglie italo-polacche che vivono in Polonia strumenti non solo per promuovere e mantenere l’uso della lingua italiana ma anche per sviluppare, pur vivendo in Polonia, una autentica cultura italiana. Tra le buone pratiche in corso nelle varie città si sono ricordate le esperienze del lavoro di Angela Ottone a Varsavia e il nuovo doposcuola italiano nato in questi ultimi tempi a Breslavia. Quello del mantenimento della lingua e della cultura italiana per i bambini di famiglie miste è un tema molto sentito, come dimostra la partecipazione di pubblico ai vari incontri organizzati in questi mesi. All’incontro di ieri, oltre a numerosi italiani residenti a Cracovia, erano presenti la Console Onoraria d’Italia a Cracovia Katarzyna Likus, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Ugo Rufino, il presidente del Comites Alessandro Vanzi, il direttore di Gazzetta Italia Sebastiano Giorgi, la presidente dell’Associazione Francesco Nullo Ewa Salkiewicz.

Polonia Oggi: In mostra a Varsavia il primo Stradivari in Polonia dal dopoguerra

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Da venerdì scorso al Castello Reale di Varsavia è possibile osservare da vicino il primo violino Stradivari a essere conservato in Polonia dal secondo dopoguerra. Prima della seconda guerra mondiale in Polonia erano presenti alcuni esemplari di violini Stradivari ma sono stati tutti venduti o trafugati altrove. La sua esposizione durerà per due settimane. Lo strumento, che risale al 1685, è stato acquistato a maggio da Roman Ziemian e Stephan Morgernstern e in occasione del centesimo anniversario dell’indipendenza del Paese è stato puntualmente ribattezzato con il nome di “Polonia”. Il violinista Janusz Wawrowski, che ha avuto l’onore di suonarlo, ha dichiarato di separarsene non senza difficoltà ma apprezza la possibilità che la mostra avvicini il grande pubblico a questo straordinario strumento: “E’ meraviglioso, non ha nessun difetto, nessuna incrinatura, giorno dopo giorno ho scoperto la fenomenale qualità di questo violino”.

polskieradio.pl

Polonia Oggi: Cinque cardiologi polacchi tra i ricercatori più citati al mondo

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I nomi di sei scienziati polacchi, tra cui cinque cardiologi, sono stati inseriti nella prestigiosa lista degli scienziati più citati al mondo stilata da Clarivate Analytics. Ai professori Piotr Ponikowski, Adam Torbicki, Andrzej Budaj e Michał Tendera, presenti nel ranking già da prima di quest’anno, si è aggiunto Dariusz Dudek. Oltre a quello dei cinque cardiologi in classifica è apparso anche il nome della professoressa Jolanta Lissowska, capo del laboratorio di epidemiologia presso il Centro di Oncologia a Varsavia. La presenza dei ricercatori polacchi sulla lista Clarivate Analytics 2018, che quest’anno include oltre 6.000 studiosi provenienti da 60 paesi, è un segno di apprezzamento per la loro attività scientifica e sottolinea l’importanza della loro ricerca per lo sviluppo della scienza mondiale.

pap.pl

Polska premiera komedii “Nadmiar łaski” w reżyserii Gianniego Zanasi

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Od dzisiaj wchodzi do polskich kin film “Nadmiar łaski” w reżyseri Gianniego Zanasi, jego polskim dystrybutorem jest Aurora Films. Film pokazywany był w sekcji Director’s Fortnight 71. MFF w Cannes, gdzie został wyróżniony nagrodą Europa Cinemas Label dla najlepszego filmu europejskiego. Polski pokaz przedpremierowy filmu odbył się podczas tegorocznego festiwalu “Dwa brzegi” w Kazimierzu Dolnym.

“Nadmiar łaski” to niezwykle inteligentna komedia w gwiazdorskiej obsadzie. Lucia i Arturo przeżywają kryzys związany ze zdradą małżeńską. Arturo (Elio Germano) odchodzi, a delikatna, wrażliwa i ciężko pracująca Lucia (Alba Rohrwacher) od teraz musi sobie radzić sama. Wkrótce, podczas służbowej podróży, poznaje kobietę, którą bierze za bezdomną uchodźczynię. Ta jednak przedstawia się jako… Matka Boska. Pod osłoną tragikomizmu film nakreśla współczesne realia rynku pracy (z pewnością nie tylko tego włoskiego). Poza tym, mieszając realizm z mistycyzmem, w zabawny sposób opowiada o dzisiejszej duchowości. “Komedia może mieć taką siłę narracyjną. To bardzo interesujące zjawisko, kiedy zabawna historia skłania nas do refleksji nad poważnymi tematami. Mam tu na przykład na myśli tradycję włoskiej komedi z lat ’60 i ’70, która miała tego typu cechy”, mówi Alba w rozmowie, którą będzie można przeczytać w najnowszym numerze Gazzetta Italia.

Wszystkich zainteresowanych kreacjami aktorskimi Alby Rohrwacher, zapraszamy również na retrospektywę filmów z aktorką jutro i pojutrze w kinie Amondo, szczegółowe informacje można znaleźć na stronie wydarzenia: https://www.facebook.com/events/2244197942536056/

La prima polacca di “Troppa grazia” di Gianni Zanasi

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Arriva oggi nelle sale cinematografiche polacche “Troppa grazia” di Gianni Zanasi grazie alla distribuzione di Aurora Films. Il film ha vinto un premio Europa Cinemas Label come miglior film europeo durante l’ultimo Festival di Cannes. Inoltre, in anteprima polacca, è stato presentato all’ultimo festival di cinema “Dwa brzegi” a Kazimierz Dolny.

“Troppa Grazia” è una commedia intelligente con un cast eccezionale. Lucia e Arturo stanno vivendo una crisi. Arturo (Elio Germano) lascia moglie e figlia e da quel momento Lucia (Alba Rohrwacher) deve cavarsela da sola. Durante un viaggio di lavoro conosce una donna che sembra una profuga, invece lei si presenta come…la Madonna. Sotto il velo tragicomico il film delinea, con un realismo piuttosto crudo, le dinamiche odierne (sicuramente non solo quelle italiane) del lavoro. Inoltre, mescolando realtà e misticismo, in modo divertente racconta la spiritualità di oggi. “La commedia può avere questa forza narrativa. È molto interessante arrivare a riflettere su tematiche serie attraverso una storia anche leggera. Penso alla tradizione della commedia italiana degli anni ’60 e ’70 che ha avuto questa capacità”, dichiara Alba nell’intervista che potete leggere nel nuovo numero di Gazzetta. Per conoscere meglio l’attrice protagonista di “Troppa grazia” vi invitiamo anche a partecipare alla rassegna che si terrà domani e dopodomani al cinema Amondo, le informazioni dettagliate si trovano sulla pagina dell’evento: https://www.facebook.com/events/2244197942536056/.