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Krzystof Zanussi, Grażyna Torbicka, Massimiliano Caldi e Jan Ostrowski vincitori del Premio Gazzetta Italia

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Il Premio Gazzetta Italia è un prestigioso riconoscimento, istituito dalla rivista bilingue Gazzetta Italia, che viene dato a personalità che nella loro carriera si siano distinte in particolar modo nelle relazioni tra Italia e Polonia. Il Premio viene assegnato, col gradimento dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia e del Console Onorario d’Italia a Cracovia, in diverse categorie. La terza edizione della consegna del Premio si svolgerà il prossimo 12 giugno presso il Vitkac di Varsavia alla presenza delle istituzioni italiane, tra cui l’Ambasciatore Alessandro De Pedys e la Console Katarzyna Likus, e di una importante rappresentanza di quell’ampio mondo dell’impresa e della cultura che lavora proficuamente da anni tra Italia e Polonia.

Quest’anno a ricevere l’ambito riconoscimento saranno il noto regista polacco Krzystof Zanussi, tra i cui successi ricordiamo il Leone d’oro alla Mostra di Venezia con il film “L’anno del sole quieto”, il direttore d’orchestra Massimiliano Caldi, attualmente Direttore Principale della Filarmonica Precarpatica  “A. Malawski” di Rzeszów e Primo Direttore Ospite della Filarmonica Baltica “F. Chopin” di Danzica, la famosa giornalista Grażyna Torbicka che svolge un ruolo importante nella promozione del cinema italiano in Polonia, e poi Jan Ostrowski, direttore del Castello di Cracovia fortemente connesso con la cultura italiana.

Quest’anno inoltre il Premio Gazzetta Italia apre per la prima volta alla Moda, invitando e premiando due stilisti, uno italiano e uno polacco, emergenti e già affermati internazionalmente. Durante il Gala ci sarà una presentazione di alcuni modelli degli stilisti premiati curata da My Style Events.

La scorsa edizione il Premio Gazzetta Italia è stato assegnato a: Renato Rizzi, architetto e docente alla Facoltà di Architettura dell’Università di Venezia, autore del progetto del nuovo Teatro Shakespeariano di Danzica; Henryka Bochniarz, fondatrice e presidente della Confederazione Lewiatan, vicepresidente di Businesseurope; Jaroslaw Mikołajewski, famoso italianista, poeta, scrittore e giornalista; Jas Gawronski, scrittore, giornalista, già senatore italiano e parlamentare europeo, icona del giornalista corrispondente dall’estero per la Rai durante gli anni della cortina di ferro.

Il Gala di consegna del Premio, che si svolge in collaborazione con la prestigiosa azienda di vetro artistico di Murano Yalos e Promovetro Murano, sarà come sempre l’occasione per molte aziende italiane di presentarsi ad una eccezionale selezione di ospiti italiani e polacchi.

Józef Piłsudski, padre dell’indipendenza polacca

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Il nome di Józef Piłsudski è probabilmente ignoto alla maggior parte degli italiani, ma è un nome significativo nella storia della Polonia, giacché è il padre della sua indipendenza, riconquistata nel 1918 dopo 123 anni di dominazione straniera.

Piłsudski nacque a Zułowo (oggi Zalavas, in Lituania) il 5 dicembre 1867. Dopo la maturità conseguita a Vilna nel 1885 si iscrisse alla facoltà di medicina, ma la partecipazione ad associazioni studentesche clandestine e la vicinanza a gruppi legati a Narodnaja Volja, l’organizzazione responsabile dell’attentato in cui era morto lo zar Alessandro II nel 1881, determinarono il suo arresto e la sua deportazione in Siberia nel 1887. Tornò a Vilna soltanto 5 anni più tardi.

Nel 1893 divenne uno dei leader del partito socialista polacco e l’anno successivo iniziò la pubblicazione di un giornale clandestino, Robotnik (l’operaio). Arrestato nuovamente nel 1900, riuscì a evadere e riparare in Galizia. Dopo lo scoppio della guerra russo-giapponese si diresse a Tokyo nel 1904, con la speranza di ottenere un sostegno alla causa dell’indipendenza polacca. I giapponesi acconsentirono alla fornitura di armi ai socialisti polacchi ma rifiutarono l’offerta di costituire una legione polacca che combattesse al loro fianco contro i russi e non presero l’impegno di appoggiare la Polonia sulla scena internazionale.

Con lo scoppio della rivoluzione in Russia nel 1905, i socialisti polacchi si spaccarono. Piłsudski divenne il capo della “Fazione rivoluzionaria”, che si opponeva a coloro che ritenevano necessario collaborare con i rivoluzionari russi nel rovesciare lo zar. Presagendo lo scoppio di una guerra in Europa, costituì con l’acquiescenza dell’Austria un’organizzazione paramilitare responsabile di numerosi attacchi alle truppe russe e di un furto di oltre 200 mila rubli.

Durante la prima guerra mondiale si schierò con gli imperi centrali e sotto il comando degli austriaci guidò le legioni polacche contro la Russia. Tuttavia, specialmente dopo che diventò chiaro che Germania e Austria avrebbero perso la guerra, intuì la necessità di prendere le distanze dagli imperi centrali e l’interruzione di questa collaborazione gli costò l’arresto. Venne successivamente scarcerato l’8 novembre del 1918, tre giorni prima della firma dell’armistizio.

Tornato a Varsavia, divenne comandante in capo dell’esercito polacco, proclamò l’indipendenza del paese l’11 novembre e si adoperò alla creazione di un governo nazionale e alla ricostruzione della Polonia. Tra il 1919 e il 1920 combatté di nuovo contro i russi nel tentativo di espandere la Polonia verso est e costituire una nuova federazione multietnica, erede della vecchia Confederazione polacco-lituana. La guerra si concluse con la soddisfazione solo parziale delle aspirazioni territoriali di Piłsudski e quello di ricostituire la Confederazione restò soltanto un sogno.

Dopo le elezioni presidenziali del 14 dicembre 1922, alle quali non si candidò, passò le redini del paese a Gabriel Narutowicz, assassinato soltanto due giorni dopo da un estremista di destra. L’evento scosse Piłsudski, fino a quel momento convinto che la Polonia potesse diventare una democrazia in senso proprio. Continuò a collaborare al governo del paese e alla sua stabilizzazione fino all’aprile del 1923, quando si dimise da capo delle forze armate e si ritirò a vita privata.

Nell’immaginario comune la Polonia è la prima vittima dello scoppio della seconda guerra mondiale, perché è con la sua invasione da parte del Terzo Reich nel settembre del 1939 che il conflitto cominciò. Tuttavia, prima della guerra, il paese non fu estraneo alla deriva autoritaria che investì paesi come l’Italia e la Germania. Di fronte all’instabilità dei governi democratici, nel 1926 Piłsudski fece un colpo di stato militare e instaurò un regime dittatoriale. Divenne ministro della guerra, carica che mantenne in tutti i successivi governi, due dei quali furono da lui stesso guidati. Morì il 12 maggio del 1935.

Polonia Oggi: Dopo Brexit il Regno Unito non attrae più i polacchi

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

A oltre un anno dall’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, con cui è cominciato ufficialmente il processo di fuoriuscita del Regno Unito dall’UE, si può osservare che il paese ha smesso di essere la destinazione privilegiata dell’emigrazione polacca. Stando ai dati dell’ottavo rapporto sulla migrazione economica dei polacchi, stilato da Work Service, coloro che si dicono desiderosi di cercare lavoro all’estero dichiarano di prediligere Germania (31,4%) e Paesi Bassi (15%). Sulla capacità attrattiva della Germania pesano la vicinanza geografica, la disoccupazione al 3,4%, 1,6 milioni di posti di lavoro vacanti e retribuzioni minime che ammontano a 8,84 euro, vale a dire quasi 38 złoty all’ora, quasi il triplo delle retribuzioni minime in Polonia.

Fonte: forsal.pl

Polonia Oggi: In corso a Katowice il 10° Congresso economico europeo

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E’ iniziato ieri a Katowice il 10° Congresso economico europeo, aperto da un panel intitolato “La nostra nuova Europa”, al quale hanno preso parte il ministro degli affari esteri Jacek Czaputowicz ed ex capi di governo di Polonia, Grecia, Slovacchia, Belgio e Finlandia. Al congresso parteciperanno protagonisti del mondo degli affari, della politica, dell’amministrazione pubblica, delle autonomie locali ed esperti vari. Il congresso durerà tre giorni, durante i quali avranno luogo 150 dibattiti ai quali parteciperanno 900 ospiti. E’ prevista la presenza di circa 10 mila persone. Uno degli eventi maggiori in programma è “European Start-Up Days”, che inizia proprio oggi ed è destinato alla presentazione di nuove tecnologie e idee innovative per gli affari.

Fonte: forsal.pl

Polonia Oggi: Polonia nella top 20 del ranking ICCA

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ICCA (International Congress and Convention Association) è un’associazione fondata nel 1963 allo scopo di favorire la cooperazione e lo scambio di informazioni tra il settore turistico e quello degli eventi internazionali. All’ICCA, che ha sede ad Amsterdam, partecipano i maggiori specialisti del mercato dei servizi, dei trasporti e dell’organizzazione di eventi internazionali. Dal 2002 ne fa parte anche l’Organizzazione Turistica Polacca (POT), dopo l’assorbimento del Poland Convention Bureau, che è responsabile di fornire all’ICCA relazioni sugli eventi che si svolgono in Polonia. Secondo la classifica pubblicata la scorsa settimana da ICCA, la Polonia è al 18° posto per numero di eventi. In testa stanno saldamente gli Stati Uniti, seguiti da Germania, Regno Unito, Spagna e Italia. Il ranking delle città è invece guidato da Barcellona, che ha scalzato Parigi. Tra le città polacche, le meglio piazzate sono Varsavia (23° posizione) e Cracovia (54°).

Fonte: rp.pl

Polonia Oggi: Czaputowicz contrario ai limiti nel bilancio UE per chi non rispetta lo stato di diritto

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La settimana scorsa il ministro degli esteri Jacek Czaputowicz è stato in visita in Lettonia, dove ha incontrato il suo omologo Edgars Rinkēvičs. Sui rapporti tra i due paesi, Czaputowicz ha detto che la loro politica estera è convergente: “Il rafforzamento dell’Alleanza atlantica, il mantenimento di una difesa pronta, questi sono i nostri obiettivi comuni per il prossimo vertice NATO di luglio a Bruxelles”. Sia la Polonia che la Lettonia osservano da vicino l’evoluzione della situazione all’interno dell’UE. “Il fondo di cooperazione e la politica agricola comunitaria sono voci del budget europeo per le quali lotteremo, affinché vengano mantenute a un alto livello”, ha detto Czaputowicz. Sul collegamento che si vuole introdurre tra la questione della salvaguardia dello stato di diritto e l’assegnazione dei fondi UE, il ministro degli esteri ha dichiarato che la Polonia intende opporvisi, perché lo considera una forma di pressione politica sui paesi più deboli dell’Unione.

Fonte: pap.pl

Polonia Oggi: Cioccolato fuso sull’autostrada Poznan-Varsavia

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Lo scorso 9 maggio, lungo l’autostrada che collega Poznań a Varsavia, numerosi conducenti sono stati testimoni di una scena abbastanza inconsueta. Un camion-cisterna si è ribaltato, rovesciando sull’asfalto 12 tonnellate di cioccolato liquido. Tutte e quattro le corsie dell’autostrada sono state inondate. Le cause dell’incidente non sono chiare. Il mite sole primaverile non ha impedito al cioccolato di solidificarsi, complicando le operazioni di pulizia. Marlena Kukawka, portavoce della polizia di Slupca, nei pressi del tratto coinvolto, ha dichiarato in un’intervista che i vigili del fuoco sono stati costretti a usare getti di acqua bollente per fondere il cioccolato e rimuoverlo. Il veicolo appartiene a una compagnia polacca al momento imprecisata. Il camionista è stato portato in ospedale per ferite non serie. Nelle ore immediatamente successive, il singolare incidente ha fatto il giro del mondo, arrivando persino sulle pagine del New York Times.

Fonte: wiadomosci.gazeta.pl

Polonia Oggi: Ovazione per “Cold War” a Cannes

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Cold War” (tit. orig. “Zimna Wojna”) racconta la storia di un uomo e una donna, interpretati da Tomasz Kot e Joanna Kulig, che non riescono a stare insieme ma non possono vivere l’uno senza l’altra nella Polonia degli anni Cinquanta e Sessanta. Un aspetto caratterizzante della pellicola è la sua colonna sonora, una combinazione di musica polacca popolare, jazz e musica parigina. Giovedì, dopo l’anteprima, il pubblico del Festival di Cannes ha accolto il film con un’ovazione durata quasi venti minuti. I critici hanno condiviso il giudizio degli spettatori: la rivista “Variety” vi ha visto una somiglianza con “La La Land” e “New York, New York” e Joanna Kulig è stata paragonata da alcuni alla leggenda del cinema Jeanne Moreau e definita “la risposta europea a Jennifer Lawrence”. Il regista Paweł Pawlikowski ha dichiarato di essersi ispirato allo stile di Milos Forman e Ivan Passer e al cinema di Wojciech Jerzy Hasa. Per restituire le atmosfere dell’epoca si è servito del nastro ORWO, utilizzato durante il periodo della Polonia popolare. Voleva ottenere un effetto diverso rispetto al suo film precedente, “Ida”, aumentare il contrasto guadagnando in vivacità. Si è concentrato sull’immagine, cercando di non sacrificarla al dialogo. Il film sarà disponibile nei cinema polacchi dall’8 giugno.

Polonia Oggi: “Microcosmos” – Mostra fotografica all’Istituto Italiano di Cultura a Varsavia

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Si è aperta ieri, lunedì 7 maggio, all’Istituto Italiano di Cultura a Varsavia la mostra fotografica “Microcosmos” di Luciano Del Castillo, fotoreporter ANSA diventato poeta dell’obiettivo. Le foto della mostra catturano scene quotidiane nella città di Roma, rivelandone l’atmosfera fascinosa e al contempo attirando l’attenzione sulla presenza dell’uomo nel passare del tempo. Roma è qui un microcosmo, un ambiente naturale, un luogo di passaggio e di scambio quotidiano di un tempo condiviso. In questo microcosmo l’artista ci conduce attraverso l’incertezza, la sorpresa, la storia, la sproporzione, l’immaginario insospettato di diversi personaggi. Per il direttore dell’Istituto Roberto Cincotta, “oggi con molta allegria, con molta simpatia, abbiamo sentito parlare un fotogiornalista che ha molte cose da raccontare. Ci ha raccontato la storia della sua carriera e al tempo stesso ha saputo mostrare come con gli occhi del fotografo si riescano a vedere molte cose apparentemente nascoste o che normalmente non notiamo: è stata una bella lezione di arte e di cultura italiana”. La mostra proseguirà fino a sabato 26 maggio presso la sede dell’Istituto in via Marszałkowska 72 a Varsavia.

Beatificata a Cracovia l’infermiera laica amica di Wojtyła

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Hanna Chrzanowska, infermiera che è stata precursore nell’assistenza domiciliare ai malati, è stata beatificata durante una messa tenuta lo scorso sabato 31 aprile nella Basilica della Misericordia Divina a Cracovia. La messa è stata officiata dal prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il cardinale Angelo Amato, che ha letto una lettera apostolica di papa Francesco. Il pontefice, giustificando la beatificazione, ha descritto Hanna Chrzanowska come una buona samaritana che “guidata dall’amore di Gesù, ha sacrificato la propria vita per aiutare i sofferenti nel corpo e nello spirito”. Il cardinale Amato l’ha definita “una luce nell’oscurità del dolore umano”. Il papa ha disposto che la memoria della Chrzanowska venga celebrata il 28 aprile secondo le norme di diritto canonico.

Hanna Chrzanowska nacque a Varsavia nel 1902. Quando era ancora una bambina, la famiglia si trasferì a Cracovia, dove il padre divenne professore universitario di letteratura polacca. La prima guerra mondiale ebbe un impatto profondo sulla giovane Chrzanowska, che al suo scoppio aveva solo undici anni. Verso la fine del conflitto ebbe la sua prima esposizione all’attività di infermiera, occupandosi dei feriti presso la stazione ferroviaria di Cracovia. Nel primo dopoguerra studiò infermieristica a Varsavia, per poi continuare gli studi a Parigi e a Davos grazie a una borsa di studio. Come il padre, anche Hanna aveva un talento per le lettere. Nel 1929 divenne redattrice presso la rivista dell’Associazione Polacca delle Infermiere Professioniste e pubblicò anche poesie e un romanzo.

La seconda guerra mondiale fu una tragedia collettiva e insieme personale per Chrzanowska. Il padre fu internato in un campo di concentramento, dove morì nel gennaio del 1940, mentre il fratello fu ucciso durante una retata qualche mese dopo. Chrzanowska non desistette comunque dall’offrire assistenza ai più bisognosi.

Tornata in Polonia dopo un ulteriore periodo di studio in America, divenne direttrice della Scuola di Infermieristica di Cracovia nel 1951 e poi della Scuola di Infermieristica Psichiatrica di Kobierzyn nel 1957. Non aveva però buoni rapporti con il regime e ciò la costrinse a un pensionamento anticipato. Fu amica intima di Karol Wojtyła, con il quale collaborò per offrire cure nelle parrocchie a coloro che erano lasciati da parte dal sistema nazionale statale. Il futuro papa Giovanni Paolo II celebrò i suoi funerali nel 1973, dopo che Chrzanowska morì di cancro.

La causa di canonizzazione è iniziata nel 1998. Papa Francesco l’ha dichiarata venerabile nel 2015 e ha confermato un miracolo attribuitole nel 2017, preparando la strada alla sua beatificazione.