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Polonia Oggi: Jerzy Stuhr nel primo film originale Netflix italiano

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Jerzy Stuhr, celebre attore polacco noto e apprezzato anche in Italia, apparirà nel film “Rimetti a noi i nostri debiti”, diretto da Antonio Morabito. Si tratta della prima produzione originale italiana per la piattaforma di streaming online Netflix, dove sarà disponibile dal prossimo 4 maggio in tutto il mondo e sottotitolato in 23 lingue. “Rimetti a noi i nostri debiti” è un film drammatico che si svolge nel mondo della finanza e delle società di recupero crediti. Nei due ruoli principali recitano Claudio Santamaria e Marco Giallini, rispettivamente allievo e maestro nell’arte della caccia ai debitori. Il ruolo di Stuhr, sottolinea “La Repubblica”, è piccolo ma significativo. Ha la parte di un professore, vicino di casa del personaggio di Santamaria e voce della sua coscienza. Nel film recita anche Agnieszka Żulewska. Per Stuhr questa non è la prima pellicola italiana. Ha già recitato in due discussi film di Nanni Moretti, “Il caimano” e “Habemus papam”, e nella serie televisiva “L’ultimo papa re” diretto da Luca Manfredi.

Fonte: pap.pl

Polonia Oggi: Festival del cinema muto a Varsavia

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Si svolgerà da oggi fino a domenica presso il cinema Iluzjon di Varsavia la 15° edizione del Festival del cinema muto. La proiezione del film “Bestia” aprirà la rassegna. In questi quattro giorni ci saranno proiezioni di film risalenti all’epoca del cinema muto, accompagnate da musica jazz, classica e sperimentale eseguita dal vivo. Tra le pellicole in programma ci sono “Nie chcę być mężczyzną”, “Szkoła Sztuk Pięknych”, “Gdy serce nienawiścią pała”. L’edizione di quest’anno si concentra sulla figura di Pola Negri, stella del cinema muto prima della guerra. In occasione del festival è stata allestita una mostra su di lei con la collaborazione del Museo della cinematografia. Oltre che su Pola Negri, l’attenzione si rivolge anche alle attrici che l’hanno preceduta, alle rivali e alle parodie che ha subito.

Fonte: pap.pl

Polonia Oggi: Notte Italiana dedicata alle Marche all’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia

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Questa sera presso l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia si terrà la manifestazione della Notte Italiana dedicata alle Marche, in collaborazione con il Consolato onorario della Repubblica di Polonia ad Ancona. La serata prevede interventi di rappresentanti istituzionali, di imprenditori e del mondo della cultura. La manifestazione è un’importante occasione per far conoscere in Polonia il territorio marchigiano nelle sue declinazioni sistemiche e rientra nelle molteplici iniziative programmate dall’Istituto di Cracovia, che vedono la presenza di rappresentanti dei territori nazionali, insieme ai principali protagonisti del Sistema Italia operanti in Polonia: Ambasciata d’Italia, Camera di Commercio, ICE, Com.It.Es, Consolati Onorari di Cracovia e Breslavia. Nell’ambito dell’iniziativa, coordinata dalla Console onoraria Cristina Gorajski, verranno illustrati aspetti poco noti che caratterizzano la giurisdizione territoriale consolare, dove sono forti e vivi i legami di amicizia italo-polacca. Le aziende presenti nella delegazione accompagneranno la presentazione multimediale con le loro produzioni di eccellenza (design, moda, food e ricettività).

L’industria del mobile: Italia e Polonia protagoniste

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Si è aperta ieri 17 Aprile a Milano, la 57° edizione del Salone del Mobile di Milano, il più grande e importante evento mondiale dell’arredamento e del design, che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo (a questa edizione ne sono attesi ben 350.000!).

Il design, è uno dei simboli di eccellenza dell’Italia nel mondo ed il Salone di Milano è uno straordianario “happening” perchè non è solo una manifestazione fieristica ma è un’intera città che diventa vetrina del design mondiale. All’evento anche la Polonia è presente con la mostra “Polish Design. Tomorrow is Today”, nella quale viene presentato l’approccio unico della Polonia al design contemporaneo, come dimostrano anche le 8 Accademie di Belle Arti che hanno contribuito alla sua realizzazione.

Forse pochi fra i non addetti ai lavori, sanno che anche la Polonia è un importante produttore di mobili e si posiziona al sesto posto a livello mondiale (dati Eurostat 2015; l’Italia è al quinto) ed al quarto posto fra i paesi esportatori (L’Italia è terza). L’industria polacca del settore è in continua crescita ed è diventata uno dei grandi utilizzatori di macchinari e tecnologia di cui circa il 30% (per un valore di 170 milioni di Euro nel 2017) proviene dall’Italia, che insieme alla Germania domina il mercato delle macchine per la lavorazione del legno in Polonia.

Per questi motivi, l’ufficio Ice di Varsavia, in collaborazione con ACIMALL, Associazione di categoria, sta organizzando una importante missione di produttori polacchi in occasione della prossima fiera del settore, “Xylexpo”, che si svolgerà a Milano dall’8 al 12 Maggio 2018. Sicuramente una fiera meno “glamour”, ma di rilevanza mondiale, per quanto riguarda la tecnologia ed i macchinari, almeno pari a quella del Salone per i prodotti finiti.

Non è difficile prevedere un’ulteriore espansione dei rapporti tra le ditte dei due paesi e dell’interesse reciproco per i rispettivi mercati, vista peraltro la complementarietà delle produzioni: l’Italia eccelle nel prodotto finito, grazie ad alcuni marchi noti a livello mondiale, e la Polonia primeggia nelle forniture per grandi complessi residenziali e uffici, oltre che essere nota come uno dei più qualificati fornitori di IKEA, che ha in Polonia una importantissima base produttiva e logistica. Un altro tassello nel sempre più ricco e variegato panorama di interazione tra le industrie dei due Paesi.

Il design polacco al Salone del Mobile di Milano

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“Back to Front. Polish Exhibitions on Show” è un’esibizione di progetti espositivi polacchi preparata in occasione della Settimana del Design di Milano, uno dei maggiori e più prestigiosi saloni di design nel mondo, sia in relazione al numero di espositori, sia di visitatori. Accanto alla parte più commerciale dell’evento milanese, vengono presentate numerose mostre. Tra gli spazi espositivi più noti c’è il museo della Triennale, ospitato all’interno del Palazzo dell’Arte. Durante la Settimana del Design, la Triennale viene visitata da un gran numero di persone. E’ qui che, ormai per la sesta volta, l’Istituto Adam Mickiewicz presenta le novità più interessanti nel panorama del design polacco.

“Back to Front. Polish Exhibitions on Show” si concentra non tanto sugli oggetti, quanto sui progetti espositivi che hanno promosso l’immagine della Polonia nelle fiere e nelle mostre di tutto il mondo tra gli anni Quaranta e Sessanta. L’elevato livello di mestiere artistico dimostrato in questi decenni da tali progetti rende essi stessi una forma d’arte. La presentazione nel prestigioso ambito della Triennale conferma l’interesse del pubblico ma è anche in linea con l’indirizzo del museo stesso, i cui spazi ben si prestano a mostre “narrative”, legate alla storia delle idee e delle visioni artistiche dei progettisti.

La mostra dell’Istituto Adam Mickiewicz è anche uno dei primi eventi all’estero organizzati in occasione del centenario dell’indipendenza della Polonia, che si festeggierà il prossimo 11 novembre. “Back to Front. Polish Exhibitions on Show” si occupa del problema dell’attribuzione di un’identità nazionale al design, per esempio attraverso l’esame dei padiglioni nazionali polacchi. I progetti espositivi qui presentati, provenienti da fiere internazionali, mostre commerciali e non solo, recano la firma di celebri architetti, progettisti e artisti come Wojciech Zamecznik e Zofia e Oskar Hansen. L’uso di grafiche e fotografie accattivanti e di un’organizzazione originale degli spazi rendono l’allestimento stesso della mostra un’opera d’arte. “Back to Front. Polish Exhibitions on Show” è stata curata dal punto di vista concettuale, grafico ed espositivo rispettivamente da Katarzyna Jeżowska, Marian Misiak e Marcin Kwietowicz.

A Varsavia celebrata la 1° Giornata della ricerca italiana nel mondo

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Lunedì scorso, nella Biblioteca Universitaria di Varsavia, si è svolta l’inaugurazione della mostra “Landscapes of the Earth: a view from the sky. The Italian COSMO-SkyMed satellite constellation”, dedicata a Cosmo SkyMed, il sistema italiano di osservazione satellitare della Terra. L’evento si è svolto nell’ambito della 1° Giornata della Ricerca italiana nel mondo. Alla conferenza che ha accompagnato l’inaugurazione hanno partecipato esperti italiani del settore dell’esplorazione spaziale: i rappresentati di Italian Space Agency, di Thales Alenia Space e di Telespazio, mentre da parte polacca era presente, tra l’altro, il presidente dell’Agenzia Spaziale Polacca Grzegorz Brona.

L’evento è stato aperto dall’intervento dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana in Polonia Alessandro De Pedys. L’Ambasciatore ha detto che, sebbene la ricerca scientifica non sia la prima cosa a cui si pensa quando uno parla della collaborazione italo-polacca, anch’essa costituisce un importante campo di collaborazione in continuo sviluppo, su cui entrambi i paesi riescono ad emergere realizzando vari progetti di avanguardia. Ha anche ringraziato il Ministero della Ricerca e dell’Istruzione Superiore polacco per tutto il suo supporto allo sviluppo della collaborazione scientifica tra la Polonia e l’Italia.

Dopo il discorso dell’Ambasciatore, hanno preso la parola gli esperti. Uno dopo l’altro hanno presentato la storia, il funzionamento e lo scopo del sistema COSMO-SkyMed. Gli ospiti hanno particolarmente sottolineato il fatto che il sistema italiano sia il primo sistema di osservazione satellitare della Terra concepito per un duplice scopo: civile, come p. es. la gestione dei disastri naturali, e militare. Si è parlato inoltre della continua collaborazione con la Polonia, che grazie agli accordi sottoscritti negli anni scorsi, può giovarsi dei dati raccolti dai satelliti COSMO-SkyMed. Come ha detto il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Roberto Cincotta, la cultura italiana si realizza anche attraverso la scienza e tutti successi riscossi dall’Italia nel campo della ricerca spaziale confermano il ruolo di primo piano svolto dagli italiani nel mondo scientifico.

Assegnati a Varsavia i Bellavita Awards

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Dal 10 al 12 Aprile 2018, Bellavita Expo ha esportato il suo format collaudato a WorldFood Warsaw portando l’eccellenza dell’agroalimentare italiano in un esclusivo Padiglione Italia per il secondo anno consecutivo.

Circa 150 operatori del settore locali hanno formato la giuria dei Bellavita Awards e ogni giudice ha dato il suo prezioso contributo per il riconoscimento dei prodotti enogatronomici piú interessanti.I giudici hanno avuto a disposizione una scheda di valutazione con la possibilità di dare un voto da 1 a 10 ai prodotti candidati, prendendo in considerazione 5 criteri distinti.

Sono state quindi assegnate le Stelle Bellavita a seconda della media complessiva ottenuta. I prodotti che hanno ottenuto una media di almeno 7 hanno ricevuto una stella Bellavita, almeno 8 due Stelle Bellavita, almeno 9 tre Stelle Bellavita.

Vincitrice assoluta dei Bellavita Awards Warsaw 2018 l’azienda Toscobosco, che con la salsa a base di legumi e tartufo Arbollita si è aggiudicata il riconoscimento Best Italian Product.

Tra i vincitori dei riconoscimenti speciali anche Toscus Frantoio Artigiano (Taste Good Award), Biotea (Best Brand Identity) e Italgelatine (Most Innovative Product).

 

Di seguito la lista completa dei riconoscimenti assegnati:

 

BIOTEA: Loose Leaf Pu Erh Tea

TOSCOBOSCO BY EFFETRE: Butter with Bianchetto Truffle

TOSCOBOSCO BY EFFETRE: Ricca Cheese Sauce with Bianchetto Truffle

BIOTEA: Jasmine Loose Leaf Green Tea

BIRRA AMARCORD: Ama Pilsner

EUROFOOD – FOODIES: Abbondio Bianca Gazzosa

BIRRADAMARE ITALIAN CRAFT BEER: La Zia Ale

SALUMIFICIO SOSIO SRL: Bresaola De Baita (Organic, Halal)

PASTIFICIO LUCIO GAROFALO SPA: Legumes and Cereals Pasta (Gluten Free)

GAY-ODIN: Ghiandella Almond and Hazelnut Spread

TUSCUS FRANTOIO ARTIGIANO: Tuscus Re Laris Grand Cru Extra-Virgin Olive Oil

SALUMIFICIO BORGO DORA: Salametto a Tutta Birra (Pork Salami with Gluten Free Beer)

TOSCOBOSCO BY EFFETRE: Pecorino with Bianchetto Truffle

UNIGEL: Schiocco Original Bread (Frozen)

INDUSTRIE MONTALI SRL: Pesto alla Genovese with Tofu (Organic, Gluten Free, Vegan)

BEDOGNI EGIDIO SPA: Prosciutto Crudo di Parma

ITALGELATINE: Italgelfast Instant Gelatin (Gluten Free, Sugar Free)

VALPIZZA: Sbiffia Boscaiola Pizza (Frozen)

SANGUEDOLCE: Burrata Noncè (Lactose Free)

OROMINERVA: Orominerva Extra-Virgin Olive Oil

LA TORRENTE: Friarielli

MAZZOLA: Sangvineto Lacrima di Morro d’Alba Superiore DOC

INDUSTRIE MONTALI SRL: Artichoke Paté (Gluten Free)

PIAVETTINI SRL: Classic Piavettini Breadstick (Organic)

GAY-ODIN: Oro Verde Bronte Pistachio Spread

TENUTA LA FIAMMENGA: Chardonnay Piemonte DOC

INDUSTRIE MONTALI SRL: Mushroom and Truffle Paté (Gluten Free)

ANDRIANI: Felicia Spaghetti 100% Buckwheat (Organic, Gluten Free, Vegan)

SALUMIFICIO SOSIO SRL: La Mia Bresaola

OROMINERVA: Tomato Passata

ZUARINA – CLAI: Prosciutto Crudo di Parma

DIMEN SUD S.R.L.: Espresso Beans Red Blend

BELLA MOLISANA: Mozzarelline

MAZZOLA: Raggia Extra-Virgin Olive Oil

TENUTA LA FIAMMENGA: Quid Monferrato Rosso DOC

OLIO COSTANZA: Costanza Extra-Virgin Olive Oil

TENUTA LA FIAMMENGA: Paion Barbera d’Asti Superiore DOCG

INTENSO AROMA DI CAFFÉ: Biologico & Fairtrade Coffee Pod (Organic)

OROMINERVA: Artichokes in Olive Oil

FIORDELISI SRL: Crisp and Crock Vegetables Snack

ANDRIANI: Felicia Sedanini 100% Red Lentils (Organic, Gluten Free, Vegan)

SAN DOMENICO VINI SRL: Grillo Bianco Sicilia DOC

FIORDELISI SRL: Ready to Eat Semi-dried Tomatoes

PIAVETTINI SRL: Piavettini Breadstick with Chia Seed and Turmeric

INDUSTRIE MONTALI SRL: Soy Ragu (Organic, Gluten Free, Vegan)

LA GALLINARA SRL: Garlic Cream (Gluten Free)

DI LECCE SRL – OLIVE: Bella di Cerignola Olives in Elite Vase

LA DORIA: Pesto alla Genovese

SAN DOMENICO VINI SRL: Sormento Nero d’Avola Rosso Sicilia DOC

SAN DOMENICO VINI SRL: Poma Inzolia Zibibbo Bianco Terre Siciliane IGP

Kasia Smutniak, ambasciatrice del cinema italiano in Polonia

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Elegante, disponibile e molto preparata anche sui temi dell’attualità politica, sia italiana che polacca, Kasia Smutniak è stata a lungo applaudita al Kino Muranów di Varsavia durante l’incontro con il pubblico seguito alla proiezione del film “Made in Italy”, diretto dal famoso cantautore Luciano Ligabue. Smutniak, introdotta dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Roberto Cincotta e dalla professoressa dell’Università di Varsavia Anna Osmolska-Metrak, ha aperto lo scorso 5 aprile la settima edizione di CinemaItaliaOggi – rassegna sostenuta dall’Ambasciata Italiana, dagli Istituti Italiani di Cultura e dai Consolati Onorari Italiani in Polonia e da Cinecittà Luce – che ha coinvolto otto città polacche: Varsavia, Cracovia, Breslavia, Poznań, Szczecin, Łódź, Gdynia e Katowice.

“Sono molto contenta d’aver lavorato al fianco di due grandi personaggi come Ligabue e l’attore Stefano Accorsi in un film che rappresenta storie di vita autentiche in una Italia che è sì ancora un paese in difficoltà ma in cui, grazie all’impegno quotidiano della gente comune, sta rinascendo la speranza di rilanciare un paese che è assolutamente straordinario”, ha dichiarato Smutniak che è la protagonista anche della divertente commedia “Moglie e marito” in programma all’interno della rassegna. CinemaItaliaOggi ha così avvicinato il pubblico polacco alle nuove produzioni italiane. Tra i film più apprezzati, oltre ai due che vedono protagonista la polacca, ormai italianizzata, Kasia Smutniak, sicuramente c’è “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni, e poi “Finchè c’è prosecco c’è speranza”, del regista rivelazione Antonio Padovan presente alla proiezione varsaviana.

Tra le sorprese più gradite va sicuramente segnalata l’interpretazione della giovanissima Julia Jedlikowska, adolescente polacca che da anni vive con la famiglia a Palermo, protagonista del duro “Sicilian Ghost Story”, film che narra la storia vera del rapimento e dell’uccisione del figlio di un boss pentito. Gli altri film che hanno garantito il successo di questa bella rassegna sono: “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi, “Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini, “Il figlio sospeso” di Egidio Termine, “Una questione privata” di Paolo Taviani, “Gli sdraiati” di Francesca Archibugi, “Terapia di coppia per amanti” di Alessio Maria Federici.

Polonia Oggi: Girate a Cracovia alcune scene dell’ultimo film di Agnieszka Holland

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Gareth Jones”, l’ultimo film della celebre regista polacca Agnieszka Holland, sarà un thriller politico. È la storia di un giovane giornalista gallese che negli anni Trenta fu tra i primi a descrivere l’Holodomor, la grande carestia ucraina. Prima della guerra in Europa nessuno dava credito a questa storia. “Il tema è importante e ancora poco conosciuto nonostante molte pubblicazioni e alcuni documentari. Sono rimasta affascinata dalla sceneggiatura e dal protagonista, che è sconosciuto in patria ma è un eroe in Ucraina”, ha detto la Holland. Jones morì in Manciuria in circostanze poco chiare nel 1935, forse per iniziativa dell’NKVD. Nel film appare brevemente anche George Orwell, che trasse ispirazione dagli articoli di Jones nella scrittura della sua “Fattoria degli animali”. “Gareth credeva che un giornalista non dovrebbe avere un’agenda politica, che non dovrebbe manipolare le informazioni, anche se al servizio una giusta causa, e che il suo dovere è semplicemente quello di riportare i fatti. E’ un atteggiamento piuttosto impopolare oggi. Molti media di sinistra, di destra, di centro, occupano una salda posizione nell’arena politica”, ha detto Holland. Il ruolo di Gareth Jones è interpretato da James Norton. Non c’è ancora una data di uscita ma il film dovrebbe apparire sugli schermi all’inizio del 2019.

Fonte: pap.pl

Nel Parco Nazionale Slovinzio, ovvero il “Sahara polacco”

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A nord-ovest di Trecittà, vale a dire la conurbazione composta da Danzica, Sopot e Gdynia, la costa baltica, superato il golfo di Puck, si affaccia sul mare aperto. A chi però, partendo da Danzica, vuole regalarsi una gita straordinaria in una delle più interessanti attrazioni naturalistiche della regione Pomorskie, conviene svoltare dopo Gdynia verso Wejherowo – nota per una suggestiva Via Crucis che il venerdì di Pasqua attrae migliaia di pellegrini da tutta la Polonia – e proseguire nell’entroterra lungo la statale 6 in direzione ovest fino a Lębork e da qui risalire verso Łeba, alla cui periferia occidentale si trova l’accesso principale al Parco Nazionale Slovinzio (Słowiński Park Narodowy), il qualeper le sue dune mobili talora alte decine di metri che spostandosi inghiottono cespugli, alberi e perfino interi villaggisi è guadagnato l’appellativo di “Sahara polacco”.

Che ci si vada in macchina, in treno o in autobus, la strada più veloce passa comunque per Lębork, una gradevole cittadina di 35.000 abitanti che conserva un carattere generale che rimanda ai tempi del dominio dei Cavalieri Teutonici: ne sono testimonianza in particolare gli imponenti resti del Castello che si specchiano nel fiume Łeba e la gotica Chiesa di S. Giacomo, (Kościół św. Jakuba) che, nonostante i rifacimenti e le aggiunte dei secoli successivi, non hanno perso il loro fascino originario. Anche i monumenti più recenti, come l’Ufficio Postale (Urząd Pocztowy, 1905) e il Municipio (Ratusz, 1900), riprendono nello stile i modi gotici in mattoni della Pomerania occidentale dell’età medievale. Nella piccola ma graziosa Città Vecchia (Stare Miasto) una piacevole atmosfera regna nella pedonale ulica Staromiejska, con edifici in gran parte risalenti al periodo a cavallo fra XIX e XX secolo, dove si affacciano negozi, caffè, ristoranti e altri locali di intrattenimento.

Una trentina di chilometri più a nord, si raggiunge Łeba (3700 abitanti), un antico insediamento peschereccio insignito del titolo di città già nel 1357. Minacciata però dalle dune mobili e dall’erosione del Baltico, nel 1570 si spostò un paio di chilometri più a est, al di là del fiume omonimo. A ricordo del borgo abbandonato restano fra le dune le rovine della chiesa gotica semisepolta dalla sabbia. Łeba in estate è un’apprezzata meta turistica grazie alle sue vaste spiagge di sabbia chiara, a un centro storico in cui si conserva un gradevole tessuto urbano di provincia sette-ottocentesco, a un grazioso porticciolo turistico e peschereccio e all’Hotel Neptun (1906), un hotel in forma di castelletto medievale affacciato sul mare oggi divenuto un po’ il simbolo della località balneare.

Il motivo però di maggiore attrazione a Łeba è rappresentato dal Parco Nazionale Slovinzio (Słowiński Park Narodowy) che deve il suo nome a un’etnia imparentata con i casciubi e oggi estinta che abitava la costa del Baltico fra Ustka e Łeba e di cui ormai resterà memoria solo nei libri, in qualche museo e nel nome di quest’area naturalistica che tutela una delle attrazioni più affascinanti del paese. Visitarlo consente di conoscere gli elementi più significativi di questo peculiare angolo di Polonia dal 1977 inserito fra le Riserve della Biosfera dell’Unesco: estese pinete, terreni umidi, vasti laghi costieri, il mare, la cultura materiale degli slovinzi e le altissime dune mobili dove durante la Seconda guerra mondiale si addestravano i soldati tedeschi dell’Afrikakorps prima di essere inviati in Africa. L’ingresso del parco è a Rąbka, 2 km a ovest del centro di Łeba: qui si parcheggia, si acquistano i biglietti, si noleggiano le bici o si sale sui meleks, i veicoli elettrici con cui si può coprire la distanza (7,5 km) fino alle dune. Se siete molto sportivi e preferite arrivarci a piedi calcolate 2-3 ore all’andata e altrettante al ritorno.

A circa metà del percorso si trova l’interessante (per chi ama il tema militare) Museo della Rampa Missilistica di Rąbka (Muzeum Wyrzutnia Rakiet w Rąbce) dove nel 1940 fu allestito dai nazisti il poligono sperimentale dove si testavano missili antiaerei del tipo „Rheintochter” („Figlia del Reno”) e balistici del tipo „Rheinbote” („Messaggero del Reno”). Dopo la guerra il complesso venne occupato dai sovietici che sfruttarono anche la relativa documentazione per proseguire gli esperimenti missilistici sia in funzione militare, sia per l’esplorazione spaziale. L’esposizione narra la storia della base e presenta modelli di missili di diversi periodi, fra cui un missile autentico terra-terra rinvenuto poco lontano dal poligono, un alloggiamento per il lancio dei missili, un bunker e fondamenta di vari edifici.

Chi invece è interessato agli aspetti più specificamente naturalistici deve recarsi a sud, a Smołdzino, girando intorno al lago Łebsko, il terzo più grande della Polonia: qui si trova il Museo Naturalistico (Muzeum Przyrodnicze), dove si possono conoscere in dettaglio i vari ecosistemi del parco in cui crescono molte essenze rare e dove nel corso dell’anno compaiono circa 260 diverse specie di uccelli, fra stanziali e di passo. Volendo conoscere più da vicino la cultura degli slovinzi si può visitare lo skansen di Kluki, dove è stato ricostruito un villaggio slovinzio con esempi della loro cultura materiale (Muzeum Wsi Słowińskiej, www.muzeumkluki.pl). Con più tempo a disposizione si può fare base in zona ed esplorare l’intero parco (32.000 ettari totali fra terra e acqua) a piedi o in bici, senza contare che sulle sue spiagge ci si può anche abbronzare e bagnare per di più in solitudine immersi in un suggestivo paesaggio marino cullati solo dalla risacca e dalla brezza del Baltico, perché qui non arrivano (troppo faticoso!) i chiassosi bagnanti che affollano le non lontane mete balneari di Ustka o Łeba.


Per organizzare o farvi accompagnare in un viaggio nel Parco Nazionale Slovinzio delle dune mobili, questo è il link alla pagina Facebook di Roberto M. Polce, guida turistica autorizzata a Danzica e alla regione Pomorskie: https://www.facebook.com/guida.turistica.danzica/

Questo invece il link per acquistare la guida “Danzica e la Pomerania”: https://www.amazon.it/Danzica-Pomerania-Roberto-M-Polce/dp/8862980515

 

Sito del parco: www.slowinskipn.pl

Informazioni turistiche: www.pomorskie.travel