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L’International Automotive Business Meeting a Katowice

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Il futuro del settore automobilistico in Polonia. L’incontro più importante del settore automobilistico.

Il 28 e il 29 novembre si svolgerà a Katowice l’International Automotive Business Meeting 2017, l’evento cruciale del settore automotive in Polonia. All’appuntamento parteciperanno i rappresentanti delle autorità polacche e europee, nonché i leader e gli esperti del settore automobilistico, che insieme cercheranno la risposta alla questione “Come le nuove tendenze dell’elettromobilità influenzeranno la forma del settore automobilistico polacco”.

L’International Automotive Business Meeting, coperto dal patrocinio onorario dell’Ambasciata Italiana in Polonia, è stato istituito grazie a un’iniziativa congiunta della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia, l’Associazione Europea dei Fornitori di Automezzi CLEPA e la Zona Economica Speciale di Katowice KSSE.

Durante l’International Automotive Business Meeting 2017 saranno affrontate in maniera approfondita le questioni relative al futuro della elettromobilità in Polonia e in Europa. L’asse della discussione affrontata durante l’evento verterà sui cambiamenti nella catena tradizionale delle forniture per gli autoveicoli, nonché sul come l’e-mobilità e i sistemi di supporto al conducente avranno un impatto sul settore automobilistico nel prossimo futuro. Verranno inoltre ampiamente discusse le recenti tendenze e previsioni nel settore automotive, nonché le loro ripercussioni sull’economia polacca.

“La Polonia, così come tutta l’Europa, affronterà l’epoca dell’elettricità nell’industria automobilistica. In risposta ai grandi cambiamenti che riguardano il settore automobilistico in Polonia, organizziamo Automotive internazionale Business Meeting 2017”, dichiara Piero Cannas, Presidente della Camera di Commercio e Industria italiana in Polonia. “Vogliamo avviare un dialogo tra tutte le parti coinvolte nel processo di trasformazione del settore. Questo evento sarà un’occasione unica per approfondire la conoscenza sull’elettromobilità e le nuove tecnologie, nonché ricerca di nuovi partner commerciali. Crediamo che lo scambio di opinioni e esperienze contribuirà realmente alla forma dei cambiamenti che ci aspettano nel settore automobilistico polacco”, ha dichiarato Cannas.

Tra i relatori di International Automotive Business Meeting saranno presenti Alessandro Coda, Chief Technology Officer dell’Associazione Europea dei Fornitori di Automezzi CLEPA, Paweł Wideł, Presidente dell’Associazione Datori di Lavoro Settore Automotive e Articoli Industriali, Jakub Faryś, Presidente dell’Associazione polacca dell’Industria automobilistica e Marcin Korolec, Presidente della Fondazione per la promozione dei veicoli elettrici. Gli organizzatori dell’evento pongono l’attenzione sugli incontri B2B e creazione di una piattaforma di networking con i più importanti rappresentanti del settore automobilistico ed energetico in Polonia e in Europa. Al dibattito parteciperanno i rappresentanti delle più grandi case automobilistiche del mondo, tra cui Enrico Pisino, Head of Research and Innovation FCA Fiat Chrysler Automobiles e Presidente di Cluster Trasporti Italia 2020. Ulteriori informazioni e programma dettagliato dell’International Automotive Business Meeting 2017 sono disponibili alla pagina dell’evento www.iabm2017.com.

La Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia (CCIIP) è un’organizzazione senza scopo di lucro riconosciuta dal governo italiano. È la rappresentante ufficiale dei maggiori investitori italiani in Polonia. La CCIIP è stata fondata nel 1996 dall’iniziativa di un gruppo di imprenditori italiani e nei suoi 20 anni di attività ha prodotto un ambiente d’affari riconosciuto e influente con oltre 120 membri provenienti sia dall’Italia che dalla Polonia.

 

La traduzione in italiano di questo testo è stata eseguita da Amelia Cabaj.

TT Warsaw, la 25^ edizione della Fiera Internazionale del Turismo a Varsavia

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Tra il 23 e il 25 novembre si terrà al Palazzo di Cultura e Scienza a Varsavia uno dei più importanti eventi del settore turistico nell’Europa centro-orientale. Infatti, andrà in scena la 25^ Fiera Internazionale del Turismo TT Warsaw e il paese partner di questa edizione sarà la Polonia stessa. Il Palazzo di Cultura è molto apprezzato dai professionisti del settore turistico e nell’edificio si sono già svolte 14 edizioni della Fiera.

La storia della Fiera è anche la storia del dinamico sviluppo del turismo in Polonia. TT Warsaw ha continuato ad accrescere le sue potenzialità dal suo inizio nel 1993: il primo anno erano presenti 134 espositori provenienti da 16 paesi diversi, soprattutto dell’Europa centro-orientale. Negli anni successivi gli stand sono aumentati in maniera costante, con maggiori visite anche da parte di autorità locali e nazionali, oltre che di diplomatici e semplici visitatori. A conferma di questa evoluzione, l’anno scorso c’erano 450 espositori provenienti da 50 paesi di tutto il mondo (Europa, Africa, Medio Oriente, Asia, Americhe e Caraibi).

In 25 anni di storia, la TT Warsaw è diventata un brand riconosciuto. La fiera si pone lo scopo di contribuire allo sviluppo del settore turistico, indicando i trend e facilitando la promozione di paesi e regioni. Durante l’evento, operatori stranieri e polacchi costruiscono importanti contatti di business e raggiungono con successo i loro clienti. D’altro canto, i visitatori ricevono consistenti informazioni sul mondo, in modo da pianificare bene i loro viaggi.

L’offerta di turismo nazionale è sempre stata una parte importante di TT Warsaw e gli espositori polacchi hanno ansiosamente presentato le opportunità offerte dalla Polonia sia a chi viene da Varsavia sia a chi viene dall’estero. Quale partner di questa edizione, la Polonia vuole presentare “il suo potenziale turistico, la sua bellezza e la sua diversità in tutta la sua gloria”.

Alla fiera saranno presenti anche diversi stand italiani.

Il patrocinio onorario della TT Warsaw è tenuto dal Ministero dello Sport e del Turismo, il Ministero dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale, la Commissione parlamentare per Sport, Cultura fisica e Turismo, il Voivodato della Masovia, l’Organizzazione del Turismo Polacco, il Municipio di Varsavia e la Camera Polacca per il turismo.

Ulteriori informazioni al seguente sito web: http://ttwarsaw.pl/en/

L’Italia al primo posto tra gli esportatori di vino in Polonia

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Quest’anno il valore del vino esportato dai produttori italiani in Polonia ammonterà a più di 53 milioni di euro (14 % in più rispetto al 2016). I vini provenienti dall’Italia sono sempre più riconosciuti in Polonia. I consumatori locali sono particolarmente appassionati dei vini frizzanti, nonché dei vini rossi secchi con un accenno di dolcezza, come quelli prodotti in Italia meridionale, che sono stati presentati quest’anno durante la fiera ENOEXPO di Cracovia dall’Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – Sezione per la promozione commerciale dell’Ambasciata della Repubblica Italiana (ICE).

Quest’anno l’Italia è il paese partner della fiera ENOEXPO, l’evento enologico più importante in Polonia. Ogni anno centinaia di produttori ed esportatori di vino provenienti da tutto il mondo presentano nel corso della fiera la loro offerta per il mercato polacco. Allo stand italiano 7 aziende provenienti da 4 regioni meridionali della penisola italiana hanno esposto i propri prodotti.

“I consumatori polacchi, con una spontaneità sorprendente, scoprono dei vini straordinari provenienti dalle regioni italiane più calde”, dice Antonino Mafodda, direttore dell’ufficio ICE di Varsavia.

Le aziende vinicole italiane come Cantina Iorio, Cav. Antonio Malena, Corte dei Frati, Feudo Ramaddini, Sclavia, Serracavallo e WiFo hanno partecipato alla fiera per presentare i propri vini e per stabilire contatti con potenziali importatori polacchi, che sono sempre più interessati ai vini italiani. L’aumento dell’interesse dei polacchi nei confronti dei vini italiani viene mostrato soprattutto dai risultati di vendita, che quest’anno raggiungeranno un risultato record. Il valore del vino italiano esportato in Polonia ammonterà a oltre 53 milioni di euro, ovvero sarà del 14,5% più alto rispetto al 2016, quando i produttori italiani hanno venduto in Polonia circa 19,5 milioni di ettolitri di vino per circa 47 milioni di euro. Per quanto riguarda il valore del vino esportato in Polonia, attualmente l’Italia si piazza al primo posto. Subito dopo si piazzano gli Stati Uniti (42,5 milioni), la Spagna (32,1 milioni), la Germania (27,3 milioni) e la Francia (27,2 milioni di euro).

“Siamo lieti che i consumatori polacchi apprezzino sempre di più la qualità del vino. Ormai i polacchi sono disposti a pagare di più per trovare un vino che corrisponda meglio ai loro gusti individuali o che possa accompagnare i pasti in modo migliore”,  aggiunge Antonino Mafodda.

 L’Italia è il primo produttore di vino al mondo. Al secondo posto si classifica la Francia, ed al terzo la Spagna. Il valore totale del vino esportato quest’anno in Polonia ammonterà a circa 280 milioni di euro e sarà del 12% più alto rispetto al 2016.

 Contatto:
Magdalena Muszyńska
ICE Varsavia
varsavia@ice.it

 

ufficio ICE di Varsavia

Marszałkowska 72, 00-545 Varsavia – PL

Tel. +48 22.6280243 F +48 22.6280600

varsavia@ice.it

www.italtrade.com/ Polonia – www.investinitaly.com

NIP 526-22-85-207 

 

ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane

Via Liszt, 21 – 00144 Roma – Italia

T +39 0659921

www.ice.gov.it – ​​www.italtrade.com

Part. Iva 12020391004

 

Certificate N. IT16 / 0545

ISO 9001 / UNI EN ISO 9001: 2008

 

La traduzione in italiano di questo testo è stata eseguita da Karolina Romanow.

Da Malbork a Fromborg: natura e storia sulle orme dei cavalieri teutonici

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Quando Konrad di Masovia nel 1229 chiese aiuto all’ordine monastico-militare dei Cavalieri Teutonici per placare le turbolente popolazioni baltiche al confine nord orientale del Regno di Polonia non si immaginava certo che quella decisione avrebbe aperto all’Ordine la possibilità di creare uno stato autonomo che, 200 anni dopo nella sua massima espansione, andava da Danzica all’attuale Estonia. Una storia affascinante quella dei cavalieri teutonici che nasce come Ordine a protezione e supporto medico dei pellegrini a Gerusalemme e si sviluppa fino al punto di diventare un vero e proprio stato cattolico che riconosceva solo l’autorità del Papa. Una storia affascinante quella delle terre baltiche che videro un susseguirsi di scontri, dominazioni, tra mutevoli alleanze e mitiche battaglie, come la celeberrima di Grunwald.

Tra Danzica e l’Oblast di Kaliningrad, tra Mar Baltico, laguna della Vistola, fiumi e migliaia di laghi, si trova questo straordinario territorio contrassegnato da natura selvaggia, castelli medioevali, nidi di cicogne, bunker della Seconda Guerra Mondiale e l’antica via dell’ambra. Un viaggio in queste terre è altamente consigliato perché può soddisfare le più diverse aspettative, ad esempio si può veleggiare sui laghi o scendere corsi d’acqua in kayak, ed in particolare il turista italiano può scoprire paesaggi inconsueti.

Per il mio tour ho scelto di far base a Elblag, città nota per l’omonimo canale che in un punto non lontano dalla città fa passare le imbarcazioni da una parte all’altra del canale attraverso un incredibile sistema di binari sull’erba! Una delle meraviglie della Polonia! Nel centro storico affacciato sul canale si trova l’ottimo Hotel Elblag, dotato di piscina, area spa e squisito ristorante, albergo ideale dove ritemprarsi la sera dopo le peregrinazioni automobilistiche. Tra le mete consigliate in quest’area ci sono le città che si affacciano sulla laguna della Vistola. Io ho scelto di fermarmi nella piccola e graziosa Kadyny, incastonata tra un fitto bosco e una sconfinata spiaggia, e a Frombork, Fraeunburg fino al 1945, la città dove passò gli ultimi anni Copernico. In questo paesino, oltre ad una passeggiata fino al molo del porticciolo, merita una visita il castello dalle cui torri si può godere una spettacolare vista sulla laguna della Vistola. All’interno c’è anche un museo dedicato a Copernico.

Da Frombork consigliamo di puntare su Ketrzyn per visitare la Tana del Lupo. Immerso nella vegetazione buia e umida di una foresta di conifere si trova il famoso quartiere generale, un agglomerato di spartani bunker, in cui Hitler visse dal 24 giugno del 1941, subito dopo l’inizio dell’operazione Barbarossa, ovvero l’attacco all’allora Unione Sovietica, fino al 20 novembre 1944 quando essendo l’Armata Rossa arrivata a 15 km da Ketrzyn, Hitler dovette ritirarsi a Berlino non prima d’aver dato l’ordine di far saltare in aria la gran parte della Tana del Lupo. Di quel quartiere generale, capace di ospitare migliaia di soldati, collegato alla linea ferroviaria e dotato di due aeroporti, restano i bunker in gran parte sventrati dalle mine. Una visione evocativa quanto inquietante che ci paracaduta nel delirio bellico. Lo stato dei luoghi, unito alla descrizione di come si svolgeva l’austera vita in quel campo militare, non rende difficile l’immaginare la tetra atmosfera di una quotidianità racchiusa nel muoversi tra un bunker e l’altro, edifici con mura spesse 6 metri e coperti di vegetazione. Gierlioz, la frazione di Ketrzyn che ospita la Tana del Lupo, fu scelta perché al confine tra l’allora Prussia orientale e la Russia e per la sua inaccessibilità essendo immersa nel bosco e circondata da laghi e paludi. Qui, il 20 luglio 1944, alle 12.42, si svolse il fallito attentato a Hitler, proprio nel giorno della visita di Benito Mussolini. Sulla strada tra Frombork e Ketrzyn si trova la città di Braniewo il cui cimitero ospita oltre 20 mila soldati dell’Armata Rossa suddivisi in 750 tombe comuni.

Guidare lungo strade secondarie che attraversano paesaggi ondulati in cui di tanto in tanto fanno capolino fattorie con cavalli, mucche e tori al pascolo, è il miglior modo per allontanarsi da Gierlioz e risintonizzarsi sull’anima più autentica della Warmia-Masuria, regione i cui confini si fermano a pochi chilometri dalla splendida fortezza di Malbork, l’antica Marienburg, che fa invece parte della Pomerania. Si tratta del più grande castello gotico d’Europa, la cui costruzione iniziò nel 1270, che per secoli rappresentò il cuore del potere dei cavalieri teutonici fino al passaggio nel 1466 sotto il Re di Polonia. Il castello e il museo meritano una visita accurata, calcolate almeno tre ore. Se da Malbork decidete di muovervi verso la bellissima Danzica, strada facendo non mancate di fermarvi in qualche città affacciata sul Mar Baltico. Io quasi per caso sono finito a Jantar, località balneare, la cui spiaggia, quel giorno sferzata da un vento gelido e contrappuntata dalle variopinte barche dei pescatori, si è rivelata un perfetto set fotografico.

La Polonia sotto la lente d’ingrandimento di Bruxelles

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Map of Poland. Detail from the World Atlas. Selective Focus.

Cade in questi giorni il secondo anniversario delle elezioni politiche del novembre 2015 che hanno visto il PiS (Prawo i Sprawiedliwość, tradotto in italiano in Diritto e Giustizia) imporsi come partito di maggioranza all’interno del Parlamento polacco. L’affermazione di questo partito appartenente alla destra conservatrice ed euroscettica si è accompagnata al declino del più moderato PO (Platforma Obywatelska, tradotto in italiano in Piattaforma Civica), che dal 2007 aveva dominato la politica nazionale – in coalizione con il Partito Popolare Polacco – sotto la leadership di Donald Tusk, divenuto Presidente del Consiglio Europeo sul finire del 2014. La vittoria del PiS ha segnato una battuta d’arresto degli anni di entusiasmo europeo marcati dall’ingresso della Polonia nell’UE, avvenuto il 1° maggio 2004 insieme ad altri nove paesi.

La retorica nazionalista e le riforme del governo guidato dalla Premier Beata Szydło con la supervisione di Jarosław Kaczyński, presidente del PiS e ritenuto dai più il reale detentore del potere in Polonia, hanno creato una continua tensione tra Varsavia e Bruxelles, culminata negli ultimi mesi con il progetto di legge approvato in Parlamento a inizio estate con l’obiettivo di riformare il sistema giudiziario. La proposta del PiS, giustificata con l’intenzione di migliorare un sistema lento e inefficiente, prevedeva di modificare la composizione della Corte Suprema, del Consiglio Nazionale della Magistratura e dei tribunali ordinari con dei provvedimenti che avrebbero condotto al prepensionamento forzato dei giudici e avrebbero incaricato il Ministro della Giustizia della scelta dei nuovi membri. I rischi per l’indipendenza della magistratura, per la separazione dei poteri e per il rispetto dello stato di diritto hanno indotto lo scorso luglio migliaia di persone a scendere in piazza e manifestare contro il governo. La voce della società civile e i rimproveri delle istituzioni europee non sono rimasti inascoltati e il Presidente della Repubblica Andrzej Duda – anch’egli proveniente dalle fila del PiS – ha posto il veto alle due leggi su Corte Suprema e Consiglio Nazionale della Magistratura, mentre ha approvato quella sui tribunali ordinari.

Negli ultimi due mesi il Presidente Duda ha presentato un suo progetto per la riforma del sistema giudiziario, che dovrà essere discusso in Parlamento, ma il braccio di ferro con Bruxelles non si è esaurito e la Commissione Europea ha avviato una procedura d’infrazione contro Varsavia per l’approvazione della legge sui tribunali ordinari. Oltre alle differenze di opinione sul rispetto dello stato di diritto, la partita tra le istituzioni europee e il governo polacco si gioca sulla ricollocazione dei migranti (che la Polonia ha rifiutato), l’abbattimento degli alberi nell’antica Foresta di Białowieża, i salari dei lavoratori distaccati e altre questioni ancora. L’ultima stoccata in ordine di tempo arriva dal documento approvato mercoledì 15 novembre dal Parlamento europeo, che ha chiesto al Consiglio dell’UE di attivare l’articolo 7 dei Trattati, affermando che “in Polonia i valori fondamentali europei sono a rischio”. Se l’articolo 7 fosse attivato, la Polonia andrebbe incontro a sanzioni, come la sospensione del diritto di voto in Consiglio. Questo scenario non sembra molto probabile dato che il voto richiede l’unanimità e l’Ungheria ha già fatto sapere che non si allineerà alle richieste di Bruxelles, ma l’intera vicenda riflette il disagio europeo nei confronti della politica dell’attuale governo di Varsavia.

La tensione con le istituzioni europee non ha comunque intaccato il sostegno di quella parte dell’elettorato che vede di buon occhio il governo PiS: un sondaggio IBRiS dell’8 novembre ha confermato che il principale partito del paese gode dell’approvazione del 37% dell’opinione pubblica, staccando di quasi venti punti percentuali le preferenze per Piattaforma Civica.

Foto: www.istockphoto.com

Polonia Oggi: Il Presidente Andrzej Duda in visita in Grecia

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Domenica sera il Presidente della Repubblica Andrzej Duda è arrivato ad Atene per una visita di tre giorni. Gli appuntamenti istituzionali sono iniziati con l’incontro bilaterale con il Presidente greco Prokopis Pavlopoulos. Duda ha promesso che la Polonia si impegnerà per risolvere i conflitti nei Balcani: le parole del Presidente polacco sono arrivate in risposta alla dichiarazione di Pavlopoulos, secondo cui l’Unione Europea ha di fronte a sé delle sfide riguardanti la Macedonia e Cipro. Come dichiarato anche qualche settimana fa in Georgia, il Presidente Duda ha detto che l’Unione Europea dovrebbe mantenere “una porta aperta” per i paesi balcanici, aggiungendo che l’UE potrebbe continuare a crescere nonostante la Brexit grazie all’apertura nei confronti di nuovi membri. La visita di Duda rappresenta il primo viaggio ufficiale in Grecia a livello presidenziale polacco dopo 19 anni: per celebrare l’occasione, il Presidente Duda ha ricevuto dal suo omologo la Gran Croce dell’Ordine Greco del Redentore, mentre il Presidente Pavlopoulos è stato conferito dell’Ordine dell’Aquila Bianca. In entrambi i casi, si tratta della più antica e più alta onorificenza possibile. Il Capo di Stato polacco dovrebbe anche incontrare il Primo Ministro Alexis Tsipras e partecipare a un Forum polacco-greco sull’innovazione e sulla green technology. Krzysztof Szczerski, capo di gabinetto del Presidente Duda, ha fatto sapere che il commercio tra i due paesi è cresciuto del 60% negli ultimi quattro anni e l’anno scorso ha raggiunto il valore record di 4,7 milioni di złoty (1,1 milioni di euro).

Fonte: thenews.pl

Foto: EPA/YANNIS KOLESIDIS

Convegno italo-polacco a Varsavia sulle possibilità di cooperazione tra start-up

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Si è tenuta oggi allo Stadio nazionale di Varsavia una conferenza sulle possibilità di collaborazione italo-polacca nel quadro di imprese start-up. All’evento erano presenti l’Ambasciatore d’Italia in Polonia Alessandro De Pedys, il direttore dell’ufficio ICE di Varsavia Antonino Mafodda, la funzionaria del Ministero dello Sviluppo polacco Beata Lubos e Roberto Volpe, delegato del Ministero dello Sviluppo Economico italiano. La conferenza si è concentrata principalmente sull’incoraggiamento rivolto ai giovani imprenditori a collaborare tra loro. Beata Lubos ha parlato anche dei nuovi programmi del governo polacco, che vuole rendere le start-up non solo innovative, ma anche creative. In Polonia ci sono oltre 2 mila imprese con questo tipo di statuto. Roberto Volpe ha invece presentato i dati che riguardano le start-up italiane, dai quali emerge che in Italia sono oltre 8 mila. Il 40% delle start-up lavora online e la maggior parte ha sede a Milano o Roma.

L’Artusi, il più famoso manuale di cucina italiana, tradotto in polacco!

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L’edizione polacca de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, noto semplicemente come L’Artusi, è stata presentata ieri all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia alla presenza dell’Ambasciatore Alessandro De Pedys e del direttore dell’Istituto Roberto Cincotta. Un incontro molto partecipato dal pubblico cui sono intervenute le curatrici del volume – la cui prima edizione sta già andando esaurita – Tessa Capponi e Małgorzata Buttitta. “Abbiamo aperto la Settimana della Cucina Italiana nel mondo nel migliore dei modi. L’Artusi”, commenta il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia Roberto Cincotta “è una pietra miliare della nostra cucina, celeberrimo manuale di cucina italiana e del servire a tavola, opera del 1891 dello scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi. Scritto con sapienza e ironia è un manuale che ha avuto successo in tutto il mondo venendo tradotto in numerose lingue, tra cui ora anche in quella polacca grazie al contributo degli Istituti Italiani di Cultura di Varsavia e Cracovia.” All’incontro di ieri erano presenti anche Andrea Severi, rappresentante di Casa Artusi, e lo chef Diego Bongiovanni che sta tenendo dei corsi di cucina a Varsavia.

Crescita dei patrimoni e delle disuguaglianze sociali

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Dal rapporto della banca svizzera Credit Suisse emerge un quadro promettente per i patrimoni dei polacchi: tra il 2016 e il 2017 il tasso di crescita del patrimonio è stato tra i più alti e veloci al mondo, attestandosi addirittura al 18%. L’indagine della banca svizzera ha preso in considerazione anche beni mobili e immobili, fondi pensione etc. La crescita registrata è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi delle azioni sul mercato azionario. Grazie a questo balzo in avanti la Polonia compare ora tra i paesi aventi una ricchezza media, quantificata in termini di valore di una proprietà (compreso tra 25 mila e 100 mila dollari). In testa al gruppo ci sono Repubblica Ceca, Portogallo e Slovenia. La Polonia è il fanalino di coda, insieme a Estonia, Slovacchia, Lituania e Lettonia. Allo stesso tempo questo fenomeno ha comportato maggiori disuguaglianze sociali. La relazione della banca svizzera ha rilevato anche 2,3 milioni di milionari in più nel mondo, i quali, pur rappresentando meno dell’1% della popolazione, detengono il 46% della ricchezza mondiale. In Polonia si erano calcolati 31 mila milionari nel corso degli ultimi due anni e attualmente sono saliti a quota 74 mila. Cresce il numero di milionari anche in Russia (196 mila) e in Repubblica Ceca (44 mila).

Le informazioni e la foto dell’articolo provengono da: http://forsal.pl

Polonia Oggi: L’ENOEXPO all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia

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Nell’edizione ENOEXPO 2017 in corso a Cracovia sono presenti circa 150 espositori provenienti da 20 paesi di tutti il mondo, inclusi Sudafrica, Cile, Argentina e pure Kosovo. Le aziende vinicole più numerose arrivano da Spagna, Georgia, Germania, Austria e ovviamente Italia, che è anche il paese partner di questa edizione di ENOEXPO. La presenza di produttori italiani è stata possibile grazie al progetto PES2, realizzato dall’ICE con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico. Per l’occasione, ieri sera si è svolta all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia una presentazione dei vini del Sud Italia, che è stata condotta dal direttore dell’ufficio ICE di Varsavia Antonino Mafodda. Il “Viaggio attraverso i vini del Sud Italia” ha raccontato le qualità dei vini prodotti in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Al termine del discorso, il direttore dell’Istituto di Cultura Ugo Rufino ha invitato tutti gli ospiti presenti ad una cena, accompagnata dalla degustazione dei vini presentati in precedenza dal direttore Mafodda.