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Home Blog Page 218

Polonia Oggi: Italia paese partner all’ENOEXPO di Cracovia

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

In questi giorni Cracovia è diventata la capitale polacca del vino. Per la 15^ volta è stata organizzata la Fiera internazionale ENOEXPO, dove si incontrano produttori e distributori di vino di tutto il mondo. L’Italia è il paese partner di questa edizione. L’evento si svolge insieme alla 25^ Fiera internazionale di hotel e forniture per catering HORECA e alla 16^ Fiera di alimenti e bevande per catering GASTROFOOD. Nell’ambito del progetto PES2 (piano di attività finanziato da fondi europei e dedicato alla promozione di aziende del sud Italia) realizzato dall’ICE con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico, sono presentati a Cracovia anche i vini di 7 produttori italiani (Cantine Iorio, Feudo Ramaddini, Corte dei Frati, Cav. Antonio Malena, Wifo, Sclavia, Serracavallo) provenienti da 5 regioni del Sud Italia. L’ENOEXPO ha visto l’intervento di Antonino Mafodda, direttore dell’ufficio ICE di Varsavia, e di Maria Gilli, funzionaria dell’Ufficio Agroalimentare e Vini di ICE Roma. Il piano PES2 sostiene l’esportazione di prodotti agroalimentari delle regioni del sud: la Basilicata è stata recentemente aggiunta al progetto che vede la partecipazione di Sicilia, Campania, Calabria e Puglia. Non è un caso se l’Italia è il paese partner dell’ENOEXPO, visto che le maggiori importazioni di vino in Polonia provengono proprio dal Bel Paese, il cui valore quest’anno è stato di 53 milioni di euro. Ciò significa un aumento del 7-8% rispetto all’anno scorso, quando il valore è stato di 45 milioni di euro. Il direttore Mafodda e Maria Gilli hanno sottolineato che la Polonia è un mercato molto interessante in continuo sviluppo.

Polonia Oggi: Colmar presenta la collezione Autunno Inverno 2017-18

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SK:, , fot. Piętka Mieszko/AKPA

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Mercoledì sera il ristorante The Bell – nell’elegante quartiere di Saska Kępa a Varsavia – ha ospitato un aperitivo organizzato dall’agenzia Waw Fashion per lanciare la collezione Autunno Inverno 2017-18 del marchio italiano Colmar. La ditta è stata fondata a Monza nel febbraio 1923 da Mario Colombo che, dopo aver lavorato in un’azienda produttrice di feltro, ha deciso di aprire una propria realtà industriale insieme alla moglie. Nel periodo del boom economico successivo alla Seconda guerra mondiale, Colmar ha iniziato a produrre capi sportivi e si è quindi specializzata in abbigliamento da sci. L’impresa si è dedicata a una costante ricerca stilistica e tecnologica, investendo nella sponsorizzazione degli atleti e delle squadre più forti della Coppa del Mondo di Sci e facendo del marchio Colmar un sinonimo di neve in Italia e all’estero. Nel 2009 l’azienda ha lanciato anche la nuova linea Colmar Originals, il cui brand è diventato protagonista di grandi eventi di moda con crescente successo di pubblico. “Colmar è storicamente presente in Polonia con la linea sci e successivamente con quella fashion, specialmente negli ultimi anni il brand sta focalizzando gli sforzi su una distribuzione premium. Crediamo nelle potenzialità di questo paese e nel suo sviluppo economico, questo evento è la dimostrazione di come l’azienda si impegni a diffondere i valori del marchio”, fa sapere un rappresentante della storica azienda italiana. Gazzetta Italia ha fatto da media partner all’evento nella piacevole cornice del ristorante The Bell.

L’Unesco dedica il 2017 a Zamenhof, inventore dell’esperanto

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L’UNESCO ha deciso di dedicare il 2017 a Ludwik Zamenhof, ideatore dell’esperanto. Anche l’Ambasciata di Polonia a Roma ha voluto celebrare e rendere omaggio al grande polacco, allestendo con la collaborazione della Federazione Esperantista Italiana una mostra in suo onore. Oltre a presentare la vita dello scienziato polacco e il suo importante lascito, nell’esposizione si potranno leggere alcuni testi della letteratura mondiale tradotta in esperanto e osservare vari oggetti legati a questa lingua e all’universo esperantista (soprattutto a quello italiano). La mostra è stata allestita presso la Biblioteca della Camera dei Deputati e rimarrà aperta al pubblico fino al 29 novembre.

La notizia è tratta dal sito dell’Ambasciata di Polonia a Roma: http://www.rzym.msz.gov.pl/it

Una mostra di stampe italiane al Museo Nazionale di Breslavia

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In occasione della mostra Inwencja i naśladownictwo (Invenzione e imitazione), aperta al pubblico fino al 17 dicembre, si potrà ammirare una vasta e raffinata raccolta di incisioni italiane che vanno dal XVI al XIX secolo. La prima sala ospiterà stampe d’autore di ambito bolognese e risalenti al XVI secolo, acqueforti del Cinquecento e paesaggi del Settecento. La seconda e ultima sala della rassegna sarà dedicata alla produzione grafica “di traduzione”, altrettanto originale e di pregio. Izabela Żak, curatrice della mostra, ribadisce che solo nell’Ottocento cambiò la percezione riguardo alla pratica di imitare le opere dei grandi maestri, considerata per molti secoli un esercizio per nulla riprovevole. Tra i pezzi in mostra segnaliamo l’acquaforte con la magnifica “Veduta di Dresda” ad opera di Canaletto, il ritratto di Ulisse Aldrovandi realizzato da Agostino Carracci, “L’arrivo dell’ambasciatore polacco Jerzy Ossolinski” di Stefano Della Bella, due versioni del “Trionfo di Galatea” di Raffaello eseguite da Marcantonio Raimondi e Marco Dante e, infine, l’acquaforte di Francesco Bartolozzi che ritrae Lady Elizabeth Foster (la Duchessa protagonista del famoso film con Keira Knightley).

Le informazioni e la foto dell’articolo provengono da: www.wroclaw.pl

Polonia Oggi: Il Festival Internazionale Jazz Jamboree a Varsavia

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Giovani gruppi musicali polacchi e polacco-americani, artisti americani emergenti e maestri del jazz a livello internazionale sono i protagonisti dell’edizione 2017 del Festival Internazionale Jazz Jamboree, inaugurato ieri dalla performance di Rob Mazurek e Jeff Parker, nonché dall’esibizione di Nels Cline con il Mateusz Smoczynski Ensamble. L’intento della manifestazione di quest’anno, curata da Mariusz Adamiak, è dare spazio alle nuove generazioni di musicisti, che si esibiranno a fianco di grandi maestri stranieri. Il festival, che durerà fino a domenica, avrà luogo presso lo Studio Koncertowe Polskiego Radia im. Witolda Lutosławskiego, il Bemowskie Centrum Kultury e l’Halia Gwardia. Si prevedono giornate molto intense e all’insegna di buon jazz grazie alla partecipazione, tra gli altri, di Marvin “Smitty” Smith, Linely Marthe, Bernard Maseli, dell’Istituto Jazz di Katowice, Sextet Kamila Piotrowicza, Colins Stetson Quartet e Peter Evans Septet. Oggi presso lo Studio Lutosławskiego suoneranno Billa Frisella e Adam Bałdych. Quest’ultimo eseguirà con la violinista americana Jenny Scheinman un’opera di Karol Lipiński, violinista e compositore, che nel 1818 “duellò” con Paganini. Chiuderà il festival il concerto di gala, un evento dal carattere musicale e mondano, che quest’anno sarà allestito presso il Club Stodoła, segnando così un ritorno alle origini per il Festival, ospitato presso lo Stodola già nel 1959 (e per le 4 edizioni successive). Durante tale concerto si potrà godere della musica di James Carter, Dave Murray e Bill Laswell, che suoneranno rispettivamente con il quintetto folk di Irek Wojtczak e la band Kapela Ze Wsi Warszawa.

pap.pl

Polonia Oggi: Łódź entra a far parte dell’UNESCO Creative City Network

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La direttrice generale dell’UNESCO Irina Bokova ha designato 64 città provenienti da 44 paesi diversi per entrare nel network UNESCO Creative City. La lista rientra negli sforzi dell’organizzazione di promuovere l’innovazione e la creatività come fattori chiave per uno sviluppo urbano più sostenibile e inclusivo. Tra le località scelte, c’è anche Łódź per la sezione cinema, che va ad aggiungersi ad altre realtà interessanti come Bristol, Qingdao, Terrassa e Yamagata. Le italiane neo-incluse nel network sono Alba (gastronomia), Carrara (arte), Milano (letteratura) e Pesaro (musica). Con questo aggiornamento, sono 180 le città che godono dello status di UNESCO Creative City, le cui categorie sono arte, design, gastronomia, letteratura, musica e cinema. La sindaca di Łodź Hanna Zdanowska ha sottolineato che l’appartenenza a questa rete si può tradurre in maggiori opportunità per l’importazione di conoscenze e tecnologie internazionali oltre che per lo sviluppo dell’industria creativa. Łódź è sede di una scuola del cinema riconosciuta a livello internazionale, di studi di produzione cinematografica e di un museo della cinematografia. Può vantare anche diversi progetti formativi di lungo corso gestiti dalla comunità locale del cinema. La città potrà mettersi in mostra nel giugno 2018, quando Cracovia e Katowice ospiteranno il XII meeting annuale dell’Unesco Creative City Network.

tulodz.com

Deloitte: la Polonia è il sesto mercato europeo per la cosmetica

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Secondo un rapporto pubblicato da Deloitte, nel 2016 il mercato dei cosmetici è valso 16 miliardi di złoty, mentre nel 2002 il suo valore è stato di 9 miliardi di złoty. In 15 anni il mercato è cresciuto del 78% in termini nominali e 32% in termini reali, che si traduce in una crescita del 2% l’anno. L’industria cosmetica polacca genera 7 miliardi di złoty in valore aggiunto e dà lavoro a 43.000 persone. Il mercato polacco è il sesto d’Europa in questo settore ed è anche quello in maggiore crescita. “Nei prossimi anni, l’economia polacca dovrebbe continuare a crescere e con essa anche l’industria cosmetica. Allo stesso tempo, la società diventerà più benestante e ciò risulterà in una domanda maggiore per la cosmetica”, ha detto Julia Patorska, economista e senior manager presso Delotte.

wbj.pl

L’avanguardia polacca in mostra al Museo Nazionale di Varsavia

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Inizia domani al Museo Nazionale di Varsavia una mostra temporanea sull’avanguardia classica polacca, che raccoglie le opere più prestigiose del periodo interbellico. L’esposizione s’intitola “Rivolta urbana” e sarà visitabile fino al prossimo 21 gennaio. Le opere in mostra sono il frutto del periodo di fermento culturale successivo all’indipendenza polacca raggiunta nel 1918 e sono state composte nei centri più attivi dell’epoca, quali Varsavia, Cracovia, Leopoli, Poznań e Łódź. La rassegna richiama gli straordinari risultati ottenuti da importanti artisti come Leon Chwistek, Tytus Czyżewski, Andrzej Pronaszko, Stanisław Ignacy Witkiewicz (Witkacy), Henryk Stażewski, Władysław Strzemiński e Marek Włodarski. La mostra traccia le relazioni tra gli artisti e ripropone l’ascesa e lo sviluppo di idee all’avanguardia, che vanno dall’espressionismo al formismo, passando per il costruttivismo e il surrealismo. Lo scopo dell’esposizione è guidare i visitatori in questo labirinto di influenze e interdipendenze, riscoprendo l’intreccio di rapporti tra le varie correnti avanguardiste polacche.

Le informazioni dell’articolo e la foto sono tratte dal sito del Museo Nazionale di Varsavia: mnw.art.pl

 

A Wilanów parte il Giardino Reale delle Luci

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Il Giardino Reale delle Luci (Królewski Ogród Świateł) è una mostra temporanea all’aperto allestita nei giardini del Palazzo di Wilanów a Varsavia, dove migliaia di luci saranno accese per allietare la vista degli spettatori. Le installazioni sono pensate soprattutto per le serate fredde e grigie e sono rivolte sia agli adulti che ai bambini. “Quest’anno ci sarà un’installazione completamente nuova, il ‘Giardino d’Inverno del Re’. Questa esposizione sarà elegante e raffinata. Si tratterà di un chiaro riferimento all’architettura e alla storia del palazzo”, scrivono gli organizzatori. I giochi di luce faranno riferimenti allo stemma di Jan III Sobieski e ai simboli iconografici della storica residenza. Durante i fine settimana saranno organizzati spettacoli tridimensionali, che uniranno le luci, le immagini e la musica. L’esposizione inizierà questo sabato e sarà aperta tutti i giorni dalle 16 alle 21 fino al 25 febbraio 2018. Il costo del biglietto è di 10 złoty dal lunedì al venerdì (5 złoty per il ridotto) e di 20 złoty il sabato e la domenica (10 złoty per il ridotto). I bambini fino a 7 anni di età potranno entrare gratuitamente.

warszawawpigulce.pl

Wystawa malarstwa Jolanty Caban w Rzymie

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W zasadzie mogę powiedzieć że maluję od dziecka. Uwielbiałam to robić i w tym byłam najlepsza. Dlatego wybrałam liceum plastyczne w moim rodzinnym mieście Lublinie. Potem były studia w renomowanej Akademii Sztuk Pięknych w Warszawie. Dyplom na wydziale malarstwa obroniłam w 1989 roku. Studiowałam również w Szkole Sztuk Pięknych w Montpellier na południu Francji. Było to stypendium Rządu Francuskiego.

Od 17 października 2017 wystawiam swoje obrazy wraz z trzema kolegami z Polski w Galerii Vittoria w Rzymie. Wystawa nosi tytuł Equilibrium.

Jeśli chodzi o samo malowanie, to przez wiele lat tworzyłam martwe natury. Ulubioną formą był horyzontalny format blejtramu. Moje martwe natury składały się ze zwykłych, prozaicznych przedmiotów, które otaczają mnie w moim codziennym życiu. Malowałam je wszystkie zawsze z pamięci. Powstała ich około setka. Były to różne wariacje na temat przedmiotów z życia codziennego. Moje kompozycje zawierały garnuszki, kubeczki, czajniczki, dzbany, wazy, kwiaty. Ulubionym motywem były damskie torebki, suszące się na słońcu prania, kolorowe chusteczki, gałganki i ręczniczki. Powstały też cykle przedstawiające maszynę do pisania i telefony. Przedmioty na moich obrazach ekspresyjnie powyginane, jakby tańczyły. Ale przede wszystkim moje obrazy poświęcone są poszukiwaniom kolorystycznym. Kolor jest najważniejszym głównym i rozpoznawalnym składnikiem mojej twórczości. Malowałam w tonach gorących, czerwieniach, żółciach i oranżach. Większa część mojej twórczości jest jak sama to nazywam „w słońcu”. Istnieją też inne obrazy „po zachodzie słońca” gdzie dominują szarości, błękitu i ziemne biele.

Kwiaty maluję dla relaksu. Namalowałam chyba wszystkie odmiany maków i słoneczników, niezapominajek i dzwoneczków. Moje martwe natury z kwiatami w horyzontalnym układzie są najbardziej charakterystycznym motywem mojej twórczości.

Były też kompozycje figuralne. Na moich płótnach pojawiają się postacie kobiet myjących się, czeszących, ubierających się. Kontekstem dla tych obrazów były piękne odaliski z obrazów francuskiego klasyka Ingresa.

Aktualnie jest jeszcze następna część mojej twórczości, abstrakcje. Od dwóch lat maluję abstrakcyjne kompozycję. Jest to świat kolorowych plam, kształtów, figur, linii, opowiadających o emocjach. Wyrażam to nowym abstrakcyjnym językiem.

Mieszkam i tworzę w Warszawie. Współpracuję z wieloma galeriami w Polsce i za granicą. Moje pracy można zobaczyć na Litwie, Ukrainie, w Belgii, Francji, USA. Dwa razy pokazywałam swoje pracy w Parlamencie Europejskim w Brukseli. Mój obraz pod tytułem „Dwoje” pokazuje renomowana galeria „Roskovsky Gallery” w Nowym Jorku.