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Home Blog Page 219

Idea Boniek: nel 2019 il mondiale under 20 in Polonia?

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

“Abbiamo un progetto per il 2019 perché sarà l’anno del centenario della PZNP (Federazione Polacca Giuoco Calcio). Vogliamo vedere se riusciamo a organizzare i mondiali under 20 in Polonia”, ha detto ieri a Kielce il presidente della Federazione Zbigniew Boniek durante la 17^ conferenza nazionale sugli stadi sicuri. L’ex attaccante di Widzew Łódź, Juventus e Roma ha detto che ne avrebbe parlato con il ministro dello sport e del turismo Witold Bańka, perché “in questo progetto ci devono aiutare il governo, gli enti locali e tanti altri fattori”. Finora secondo Boniek la candidatura preliminare è stata presentata da Perù, India e Polonia. “Vorremmo organizzare questo evento in Polonia. Se ce la faremo, lo sapremo intorno a maggio-giugno dell’anno prossimo. A quel punto avremmo circa un anno per organizzare il mondiale”, ha aggiunto Boniek. Il presidente della Federazione ha evidenziato che il livello delle infrastrutture in Polonia sta migliorando. “Vorremmo essere una presenza di spicco sulla scena europea, perché sappiamo bene che siamo capaci di organizzare grandi eventi”, ha concluso Boniek.

pap.pl

L’Ambasciatore De Pedys alla presentazione della traduzione polacca dello Zibaldone

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Ieri all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia è stata presentata la traduzione in polacco di un ampio spaccato dello Zibaldone di Giacomo Leopardi. Un’opera che è il prodotto di tanti anni di lavoro, tra scelta dei brani e traduzione, del professore Stanislaw Kasprzysiak intervenuto ieri alla presentazione della pubblicazione insieme all’Ambasciatore italiano Alessandro De Pedys, al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Ugo Rufino, alla console italiana a Cracovia Kasia Likus, alla console italiana a Wroclaw Monika Kwiatosz, ai direttori dei dipartimenti di Italianistica della Jagellonica e Pedagogica, al Preside della Facoltà di Filologia Romanza e a molti docenti e studenti. “È con grande piacere che, nella settimana dedicata alla lingua italiana nel mondo, partecipo alla presentazione di un volume che contribuisce a diffondere in Polonia un’opera importante di Giacomo Leopardi di cui quest’anno ricorre il 180° anniversario della morte. Uno scrittore, poeta, intellettuale che ha saputo indagare con profondità e sofferenza il valore della natura umana regalandoci opere di altissimo contenuto linguistico e filosofico”, ha dichiarato nel suo intervento De Pedys. Al termine della presentazione della traduzione dello Zibaldone si è svolta la cerimonia di consegna alla professoressa d’italianistica Maria Maslanka-Soro dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia per i meriti nella diffusione e promozione della lingua italiana. “Lingua e cultura rappresentano per noi italiani una straordinaria ricchezza che però è tale solo se viene continuamente valorizzata e diffusa, per questo colgo l’occasione di ringraziare tutti quelli che, a vari livelli, lavorano per la promozione della cultura italiana in Polonia”, ha sottolineato l’Ambasciatore nel consegnare ufficialmente la stella al merito a Maria Maslanska-Soro.

Polonia Oggi: Un quadro di Caravaggio in mostra a Varsavia

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Dal 9 novembre all’11 febbraio il Museo Nazionale di Varsavia ospiterà il quadro “I bari” del grande pittore Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come il Caravaggio. La scena ritrae una partita a carte, in cui un giovane ingenuo sta giocando con un suo coetaneo e non si rende conto che l’avversario lo sta truffando grazie all’aiuto di un complice che si trova alle loro spalle. Il quadro è solitamente tenuto al Kimbell Art Museum di Fort Worth in Texas, negli Stati Uniti. Già nel 1996 il Museo Nazionale di Varsavia aveva esposto la “Deposizione” di Caravaggio in quello che era stato considerato l’evento artistico più importante dell’anno in Polonia.

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Polonia Oggi: Ottimi numeri per la stagione estiva a Poznan

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Oltre 40 mila persone hanno approfittato quest’estate delle attrazioni e degli eventi culturali organizzati sul fiume Warta a Poznań. I turisti e gli abitanti della città hanno avuto a disposizione quattro spiagge cittadine: Szeląg, Chwaliszewo, Rataje e Wilda. Sono stati organizzati più di 170 eventi culturali, tra cui concerti, laboratori artistici e attività sportive. Ha riscosso molto successo il servizio che hanno offerto le imbarcazioni “Bajka” e “Widmo“, con 16.500 persone che hanno fatto delle crociere lungo il fiume. Ci sono stati molti eventi gratuiti, ben apprezzati dagli abitanti della città. Anche i bambini hanno potuto divertirsi con regate di vela e altre attività. Hubert Bugajny, dipendente dell’ufficio comunale di Poznań, ha sottolineato che la città sta investendo nell’area della Warta per incoraggiare i residenti a godere delle sue attrazioni. Uno degli investimenti maggiori include l’allargamento della Wartostrada con una pista pedonale e ciclabile.

La XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

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È un ottobre intensissimo d’appuntamenti negli Istituti Italiani di Cultura di Varsavia e Cracovia. La Settimana della lingua Italiana nel Mondo, dedicata quest’anno al cinema, è stata inaugurata ieri a Cracovia con il vernissage della Mostra “Gli anni d’oro dei Paparazzi”. 60 foto in bianco e nero dei maggiori protagonisti degli Anni Sessanta del Cinema italiano ritratti alla Mostra del Cinema di Venezia dal fotografo Gianfranco Tagliapietra. La mostra curata dal giornalista Sebastiano Giorgi resterà all’Istituto Italiano di Cracovia fino a domenica, mentre mercoledì 25 ottobre alle 18.00 ci sarà il vernissage all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia. Ieri tra i tanti intervenuti all’inaugurazione anche il giornalista e scrittore Jas Gawronski, giunto a Cracovia per ricevere la medaglia Honoris Gratia dall’Accademia Polacca delle Conoscenze, e Michal Zablocki, figlio dell’attrice Alina Janowska protagonista di alcune foto della mostra. A Varsavia la settimana della lingua è iniziata con “Il Gattopardo”, il film e la mostra che resterà tutta la settimana. Oggi a Varsavia in programma il film “Fuori Mira” e domani “Scialla”. A Cracovia oggi ci sarà la serata dedicata al Molise, mentre a Wroclaw al Teatr Dialog ci sarà lo spettacolo della compagnia italiana Motus.

SUPERFOODS – Bontà e salute all’italiana

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Domande o curiosità inerenti l’alimentazione? Scrivete a info@tizianacremesini.it e cercherò di rispondere attraverso questa rubrica!

Ne abbiamo sentito parlare sempre di più negli ultimi anni. All’argomento sono stati dedicati interi libri, ricchi di dettagli, elenchi dei benefici, ricette. Sono i superfoods, o come dice la parola stessa, i super cibi: alimenti caratterizzati da un contenuto di nutrienti superiore alla media dei cibi comuni.

Sono tutti alimenti di origine vegetale (frutta, bacche, spezie e semi) che in una sola volta forniscono al nostro organismo una grande quantità di sali minerali, vitamine, fibre, enzimi e antiossidanti.
Un autentico concentrato di benessere e salute, insomma. Nonché una considerevole fonte di guadagno per aziende e professionisti del settore: d’improvviso sembra che il cibo normale non ci basti più.

Ulu, goji, acai, moringa, maca, pitaya, daikon, solo per citarne alcuni. Davvero c’è bisogno di tutto questo per stare bene? Senza nulla togliere al fascino esotico evocato dai loro nomi, personalmente sono più per il chilometro zero, quando è possibile. E quando non è possibile, sono almeno per i cibi che fanno parte della mia cultura e del contesto che più mi è vicino. Ben intesi: adoro la cucina orientale, in cui spesso e volentieri faccio delle piacevoli incursioni, ma non credo che la mia salute necessiti alcun ingrediente che per arrivare nella mia cucina abbia attraversato il pianeta.

Fortunatamente i super cibi non sono tutti esotici: molti giocano in casa e non lo sappiamo nemmeno, distratti come siamo dalle novità. Arrivano dalle regioni più soleggiate, come Sicilia, Calabria, Sardegna, ma possiamo anche coltivarli nell’orto o addirittura in vaso: bietole, pomodori, zenzero, curcuma, topinambur, cavoli. La lista sarebbe infinita.

Vediamo alcuni esempi per ogni stagione, ma vi invito ad approfondire voi stessi, cercando fra i cibi migliori della vostra regione!

La primavera è alle porte, sono in arrivo gli asparagi. Ogni gambo contiene solo 4 calorie ed è privo di grasso o colesterolo: l’asparago è l’ingrediente primaverile depurativo ideale. Generalmente gli asparagi verdi hanno livelli un po’ più alti di nutrienti (come proteine, acido ascorbico, calcio, tiamina e niacina), mentre quelli bianchi contengono una concentrazione di antiossidanti minore. La pianta di provenienza però è la stessa, cambia solo il metodo di coltivazione: gli asparagi bianchi crescono completamente sotto terra, mentre quelli verdi si sviluppano all’aria aperta, acquisendo il colore verde della clorofilla prodotta dalla luce solare!

L’estate richiama alla mente i frutti rossi: mirtillo, ribes rosso e nero, fragolina, lampone, mora, e molti altri frutti di bosco. Ricchi di antocianosidi, flavonoidi che aiutano a rallentare l’invecchiamento, prevenendo i danni dei radicali liberi grazie alla loro potente azione antiossidante. Utili in particolar modo per il benessere degli occhi (con un ruolo significativo nel trattamento del glaucoma) e per quello delle vene.

Fra tutti spicca senza dubbio il Ribes nero, il cui estratto è molto utilizzato in fitoterapia per la sua forte azione antinfiammatoria, con effetto simile a quello del cortisone senza però avere gli stessi effetti collaterali. Utilissimo quindi sia per le patologie acute che per quelle croniche, somministrato senza problemi anche per lunghi periodi.

L’autunno ci porta la melagrana. Ricca di vitamine (A, C e gruppo B) e di minerali (potassio e fosforo), la melagrana rinforza il sistema immunitario. Da gustare un grano alla volta oppure con l’aiuto di una centrifuga, i suoi principi attivi ci preparano ad affrontare i malanni da freddo con un’azione simile a quella di un vaccino.

Oltre a questo, ha un’azione riequilibrante sul sistema ormonale, con valenze specifiche nella donna e nell’uomo, e grazie al consistente contenuto in flavonoidi è un alimento perfetto per preservare l’elasticità dei vasi sanguigni e prevenire le malattie cardiovascolari.

In inverno facciamo scorta di verdure a foglia verde. Non solo il cavolo nero, ma anche spinaci, carciofi, broccoli, bietole, rucola, prezzemolo, basilico, sedano, cavolo, cappuccio e molte altre.

Nella maggior parte delle verdure a foglia verde sono presenti calcio, fosforo, zinco, magnesio, ferro e potassio. Inoltre vi si trovano le vitamine A, C, E, e K. Sono alimenti ricchi di fibre e contengono altre meraviglie come l’acido folico e la clorofilla. Che altro? Ci aiutano a rafforzare il sistema immunitario, disintossicare il corpo, promuovere una buona digestione, eliminare la congestione, alcalinizzare il corpo.

A prescindere dalla stagione, fra tutti l’avocado è il mio super… preferito! Arrivato in Italia da pochi anni, coltivato in Sardegna e in Sicilia, la sua produzione va da ottobre a febbraio circa. I frutti vengono raccolti ancora crudi e conservati in luogo fresco, per poi essere portati a maturazione (dopo l’acquisto) semplicemente spostandoli per qualche giorno in un ambiente tiepido.

L’avocado è un frutto ricco d’acqua ma denso di nutrienti: contiene notevoli quantità di vitamine e minerali, basso contenuto di sodio e di zucchero, privo di colesterolo e di amido. I grassi contenuti sono solamente monoinsaturi (i cosiddetti grassi buoni), capaci di stimolare la produzione di colesterolo sano e frenare il deposito di quello dannoso. Inoltre aiutano il rilascio nell’intestino di ormoni utili a segnalare la pienezza, quindi il controllo dell’appetito.

Ricco di acido folico e di carotenoidi, antiossidanti naturali che proteggono le piante dagli effetti nocivi del sole e, allo stesso modo, sono utili alla protezione degli occhi.

Inserito nell’elenco dei cibi considerati essenziali per la prevenzione del cancro, l’avocado aiuta a prevenire il Morbo di Alzheimer. È impiegato nella terapia nutrizionale dei pazienti affetti da sclerosi multipla e nella dieta per soggetti diabetici, poiché rallenta l’assorbimento di glucosio e livello intestinale e, quindi, regola i livelli di glicemia. Ha poteri antinfiammatori ed è un alleato naturale per chi soffre di dermatite, colite o gastrite.

E per finire una ricetta, anzi, una super ricetta! Pesto di avocado, rucola e mandorle pelate: mettete in un frullatore gli ingredienti in porzione variabile, aggiungete olio extravergine d’oliva fino ad ottenere la consistenza desiderata. Utilizzate il pesto, senza bisogno di cottura, per condire la pasta o per farcire dei crostini di antipasto.

La lista dei super cibi tutti italiani sarebbe ancora lunga, ma ce n’è già abbastanza per una bella scorpacciata! Il segreto per rimanere in forma, per quanto banale, è sempre lo stesso: mangiare nel modo più vario possibile, senza favoritismi e senza indigestioni forzate di cibi fino a ieri sconosciuti. È fondamentale variare spesso gli alimenti, assumere frutta e verdura in diversi momenti della giornata: cinque porzioni e cinque colori al giorno! E soprattutto, amare ciò che si mangia. Non mangiare solo ciò che più si ama.

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Fara, l’universo colto di Kazimierz Dolny

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La Chiesa Parrocchiale di Fara fu progettata da Jakub Balin, un architetto italiano che lasciò a Kazimierz Dolny l’impronta elegante della sua terra d’origine. Ben nota è la storia dei numerosi artisti ed architetti italiani che furono chiamati in Polonia a prestare la loro opera e che non poterono fare a meno d’innamorarsi di questo paese che si estende nel cuore dell’Europa, crocevia di culture. Fara, realizzata nel 1613, non rappresenta solo la genialità del progettista italiano ma è molto di più, fu costruita grazie al sostegno dell’intera comunità, della quale facevano parte molti Ebrei. Fara può quindi ben definirsi un edificio voluto dalla spiritualità laica ed interreligiosa. Kazimierz Dolny era una città di commercianti e di uomini di cultura e proprio questi le avevano donato una vocazione al dialogo, alla solidarietà e ad una spiritualità trasversale e colta. In una giornata di fine luglio ho visitato Fara ed appena entrato mi ha colpito la sua monumentalità e grazia di linee e colori, imponente ma leggera nel suo relazionarsi con il paesaggio ed il tessuto urbano, ben si sposava con una idea di universalità. Ero lì insieme all’amico artista Jan Michalak, discendente di Antoni Michalak, famoso pittore, che fondò insieme ad altri a Kazimierz la Confraternita di San Luca. Jan m’invitò a salire nella parte superiore della Chiesa da dove si affaccia l’organo. Avevo notato dal basso, dalla navata centrale, una sequenza di putti, comuni a molte chiese, ma adesso che li vedevo da vicino ed ero accanto a loro, a sporgermi dalla balaustra, avevo osservato alcuni dettagli dei quali da lontano non potevo accorgermi: i putti prendevano parte ad una Festa Barocca e si erano mascherati da divinità e semidivinità pagane, questa visione ravvicinata era accessibile ad una classe colta, certamente presente e numerosa nella cittadina e che forniva delle indicazioni iconografiche.

Un putto si atteggiava mollemente ad Ercole, al termine delle sue fatiche, con la clava che gli riposava accanto al fianco e gli fungeva persino da sostegno assomigliando così ad un bastone da passeggio, quasi un Ercole Farnese ricordava nella movenza rilassata. Ercole, sin dal Rinascimento, era divenuto la personificazione della Fortezza, e nell’Ercole al Bivio si era anche caricato della responsabilità della scelta morale tra il bene ed il male, tra la virtù ed il vizio ed in tale dilemma non poteva non venirgli in soccorso la Fortezza. Il Putto non è altri che un giovane Eroe semidivino dalle Cristiane Virtù. Una raffigurazione del Cristo in vesti pagane e mitologiche. L’aspetto creativo e geniale del Mito è il sapersi costantemente reinventare, riproponendosi  e rinnovandosi.

Ed ecco il Putto travestito da Giove, il padre di Ercole, e ben si spiega la vicinanza della collocazione in un intimità affettiva e giocosa. Giove sovrintende all’Olimpo e modera gli umori degli uomini e degli Dei, ma è anche capriccioso e dispettoso, proprio come un bimbo. L’aquila che gli sta accanto è un simbolo della sua divinità, ma è nello stesso tempo l’aquila di San Giovanni Evangelista, dell’Apostolo al quale si rivelò l’Apocalisse.

Ci si presenta davanti agli occhi, adesso, il fratellino di Giove, Nettuno, con il delfino tra le braccia;  d’altra parte la Vistola, da considerarsi come un grande mare, cadeva sotto il suo dominio e bisognava propiziarsi la sua benevolenza. Abbiamo anche il Putto-Marte, figlio di Giove, che sorregge un gallo fra le sue braccia, il suo simbolo. Marte, oltre a divinità della guerra, era anche legato alla fertilità, al risveglio di Primavera. Marte, dal Rinascimento in poi, nelle raffigurazioni pittoriche veniva spesso associato a Venere, e così insieme rappresentavano la forza temperata dall’amore e la Concordia degli opposti dalla quale deriva ogni forma di vita, ma potevano impersonare anche la Fortezza accompagnata da Venus come Carità. Il gallo, nella visione cristiana,  era simbolo della vita eterna, della rinascita e voleva rammentare al popolo dei fedeli che il cristiano, allontanandosi dal messaggio di Gesù, tradiva il Figlio dell’Uomo, esattamente come Pietro che aveva rinnegato il Maestro al canto del gallo.

Il legame che i Putti manifestano con il territorio di Kazimierz Dolny, la cui vita era basata sull’agricoltura e sulla pesca, risorse che ancor oggi restano importanti, e sul commercio vincolato a queste due attività, è assolutamente evidente. La loro presenza nella Chiesa è beneaugurante ed auspice di frutti abbondanti per l’intera comunità, non solo cristiana. L’universalità della Chiesa era efficace nel suo messaggio colto. I Miti continuavano a vivere attraverso il gioco innocente dei bambini, la loro essenza s’incarnava in nuovi messaggi e superava gli scogli delle vuote e rigide ideologie, delle religioni che non devono diventare rigidi “sepolcri imbiancati” ma rinascere costantemente nella contaminazione dei pensieri e dei simboli, nella concordia degli opposti, in un’eterna primavera di bellezza che prendendo il via dall’Umanesimo Italiano ha reso grande l’Europa ed il Mondo.

Polonia Oggi: Primo aperitivo italiano della CCIIP a Breslavia

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Si è tenuto ieri sera presso il ristorante italianoCorso” di Breslavia il primo aperitivo italiano della Bassa Slesia organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia. La serata è stata un indubbio successo: oltre a una nutrita presenza di soci, tra i 30 partecipanti sono annoverati il Console Onorario Monika Kwiatosz, che ha dato il suo saluto istituzionale, i rappresentanti delle Camere Americana e Tedesca e il direttore commerciale dell’aeroporto di Breslavia. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di conoscersi, scambiare contatti, idee di business e gettare le basi per future collaborazioni. Il prossimo aperitivo della CCIIP si terrà il 15 novembre. Lo sponsor della serata è stato Key Project Poland, nuovo socio della CCIIP e nuova realtà sul mercato polacco della consulenza nell’ambito della supply chain. Key Project è presente sul mercato italiano da 17 anni e ha recentemente deciso di intraprendere l’avventura in terra polacca. All’aperitivo era presente anche Gazzetta Italia tramite la figura del direttore Sebastiano Giorgi.

Polonia Oggi: Cattedra di polonistica all’Università di Shanghai

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L’Università degli Studi Internazionali di Shanghai ha ufficializzato l’istituzione di una cattedra di polonistica. È la quarta università cinese che permetterà di studiare la filologia polacca. Finora si sono iscritti tredici studenti, nove donne e quattro uomini. “Il nuovo corso dimostra la domanda crescente di conoscenza della Polonia e della sua lingua in questa parte della Cina. Aumenta anche l’interesse per la Polonia nel contesto degli scambi culturali”, ha detto Monika Zapala, funzionaria del consolato polacco di Shanghai. La maggior parte degli studenti hanno scelto il polacco per gli sviluppi commerciali che si potrebbero instaurare con il progetto “One Belt, one road”, fortemente voluto dal Presidente cinese Xi Jinping. L’iniziativa mira a creare una serie di infrastrutture di collegamento tra il paese dell’Estremo Oriente e l’Europa, l’Africa e il resto dell’Asia. Il suo obiettivo è rivitalizzare il commercio internazionale e l’economia mondiale. Un altro motivo per imparare il polacco è semplicemente dato dalla voglia di imparare una lingua straniera meno conosciuta e sognare viaggi all’estero.

rp.pl

Danzica candidata come migliore destinazione europea in autunno

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Danzica è stata inserita nella lista delle 20 migliori destinazioni in cui viaggiare in Europa nella stagione autunnale. Il suggerimento arriva da European Best Destinations (EBD), un’organizzazione con sede a Bruxelles che si occupa di turismo e promozione della cultura. Già nella classifica delle migliori destinazioni 2017, stabilita in primavera, Danzica si è piazzata al terzo posto dietro a Oporto e Milano grazie ai voti degli utenti della rete. Nella competizione per il premio autunnale, la città del Mar Baltico se la vedrà con altre candidate “agguerrite”, tra cui le italiane Roma, Firenze, Torino e Venezia. Il prestigio che sta ottenendo Danzica è confermato anche dai numeri: solo l’anno scorso 770 mila turisti stranieri hanno visitato la città e il soggiorno ha ottenuto una valutazione di 8,8 punti su 10. Secondo un sondaggio, gli scandinavi apprezzano la località per i prezzi bassi, mentre francesi, italiani e spagnoli la ammirano per la posizione geografica, gli alberghi, le infrastrutture e le altre attrazioni che offre. Danzica è giudicata dagli organizzatori di EBD come una “città di coraggio, freschezza e libertà. È un centro di cultura, scienza, sport e divertimento. Un’esperienza indimenticabile”.

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