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POLONIA OGGI: Il record della Grande Orchestra per la Beneficienza di Natale

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

La Grande Orchestra per la Beneficienza di Natale (WOŚP) ha annunciato l’obiettivo del suo 25° anniversario: proteggere e salvare la vita e la salute dei bambini ricoverati nei reparti di pediatria, e garantire cure mediche decenti per gli anziani. La WOŚP è una fondazione polacca che, all’inizio di ogni anno, raccoglie soldi per uno scopo specifico di beneficienza, spesso legato alla salute dei bambini. Per il gran finale del 25° anniversario, che si terrà domenica 15 gennaio 2017, sono stati organizzati concerti musicali nelle grandi città della Polonia. Lunedì, WOŚP ha anche tentato di battere il Guinness dei primati di primi soccorsi in una giornata: per battere il record, la fondazione aveva bisogno della partecipazione di 11.841 persone e pare che il primato sia stato ampiamente superato. Infatti, il fondatore di WOŚP, Jerzy Owsiak, ha dichiarato che all’evento hanno partecipato circa 85 mila persone in tutta la Polonia. I soldi per il gran finale saranno raccolti da circa 120 mila volontari provenienti da tutto il mondo; le donazioni sono in aumento ogni anno e, nei suoi 24 anni di vita, la fondazione WOŚP ha raccolto oltre 720 milioni di złoty.

pap.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

“Eight collages by Monsieur G.” di ALEX URSO

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ALEX URSO

Musée de l’Oubli
Eight collages by Monsieur G.
DZiK, Belwederska 44A, Varsavia
10-25 novembre 2016
Apertura 10 novembre, ore 19.00
Questo progetto fa parte del 1st Worldwide Apartment and Studio Biennale
www.wasbiennale.com

[cml_media_alt id='115731']Alex Urso, Musée de l'Oubli, Collage, 2014[/cml_media_alt]
“È ingenuo credere che singoli avvenimenti e opere d’arte che sono sopravvissute fino ai nostri giorni siano la più grande eredità che abbiamo dei secoli passati. Devono il proprio successo ad uno stretto gruppo di critici dell’arte che prendendo delle decisioni concrete hanno eliminato un’ampia di altre opere.”
(Jean Dubuffet, Asphyxiante culture)

La mostra è formata da 8 collage creati da Monsieur G, un artista francese sconosciuto, la cui vera identità non è mai stata svelata ( firmava i suoi lavori sempre sulla parte posteriore, inlcudendo la data 1979) Nel 2014 li ho trovati in un mercato di strada. Nascosti tra delle cianfrusaglie di seconda mano, sdraiati a terra hanno attirato la mia attenzione. Intrigato, ho deciso di salvarli. Ho passato parecchio tempo ripulendo ogni frammento, provando a dare al tutto una seconda vita. L’intero progetto puo essere chiamato un lavoro archeologico, dove si prova a restituire un anima e un’identità a degli oggetti dimenticati dal tempo. La mia intenzione non era quella di dare omaggio solo al misterioso Monsieur G, è un inchino a tutti gli artisti che non sono mai stati apprezzati come meriterebbero. (Alex Urso)
La mostra sarà accessibilie dal martedì al sabato, dalle ore 12:00 alle 20:00
Le persone interessate ad incontrare l’artista sono pregate do contattarci sotto questo numero:
0048.796263115
painorpaint@gmail.com

Perché vale la pena ricordare Wajda?

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Fin dall’inizio, Andrzej Wajda sapeva che il suo cinema sarebbe dovuto essere polacco. Oggi si è giunti a parlare di superare le frontiere, di fare co-produzioni europee, dell’universalismo, invece la generazione dei grandi maestri degli anni ’60 era legata alle proprie radici. Bergman si trovava meglio in Svezia circondato dagli attori del suo teatro, non si può non immaginare Fellini non immerso nella realtà italiana; oppure Kurosawa (maestro a cui Wajda si è ispirato nei suoi lavori artistici) senza la tradizione giapponese? Tarkowski senza implicazioni russe? Resnais senza la base francese? I vecchi maestri dell’universalità imparavano nei propri cortili, dalla tradizione spirituale delle proprie nazioni; è per questo che il cinema di Wajda ha messo le radici nella realtà polacca, raccontando delle vicissitudini, della libertà e di tutte le persone impigliate nella storia nazionale e quasi ogni suo film è una prova per descrivere l’identità dei polacchi.

Wajda non scappava dai temi difficili, ha sfruttato ogni occasione per raccontare della realtà circostante e riempire sullo schermo le macchie bianche della storia polacca. Gli anni ’70 sono per Wajda anni eccezionali, realizza almeno otto film e la metà di essi era vicina a un capolavoro. Innanzitutto “Człowiek z marmuru”, un grande affresco politico che denuncia la falsità del comunismo. Wajda pensava a questo tema già agli inizi degli anni ’60, quando Jerzy Bossak gli aveva raccontato la storia di un muratore stacanovista ai tempi di Stalin, capo di un grande cantiere, ma successivamente buttato giù dal suo piedistallo e per questo si era ribellato. Wajda aveva pensato già in quegli anni che avrebbe dovuto essere una donna a scoprire tutta la verità su Birkut, per questo sceglie Agnieszka (Krystyna Janda), chiamata così perché il regista conosceva Agnieszka Osiecka che studiava all’Accademia di Łódż, e prese da lei ispirazione. Poi però il film non fu più girato perché vietato dalla censura. Wajda sosteneva che le parole erano pericolose, divulgavano l’ideologia ed erano le prime a cadere sotto censura. E’ forse per questo motivo che il cinema polacco è, prima di tutto, un cinema dell’immagine. Allora, come si può censurare Cybulski che muore lentamente e silenziosamente in una discarica?

Wajda del suo cinema non fa altro che colorare tutte le macchie bianche lasciate dalla Storia. E’ un mezzo che viene usato da lui per informare e denunciare tutti gli orrori che da sempre hanno fatto parte della storia polacca ma che sono sconosciuti alla gente, poiché sono stati sempre nascosti. Scrive delle pagine di Storia che andrebbero aggiunte ai nostri libri scolastici, questo è il suo scopo, Wajda ha scelto di diventare regista proprio per questo. E’ diventato un paladino della giustizia, andando contro la politica e le autorità, che molto spesso gli avevano vietato la pubblicazione dei suoi film. Ha combattuto, proprio come i suoi protagonisti, una guerra senza armi, senza pistole o bombe, ma con la cinepresa e la pellicola, a volte perdendola ma nella grande maggioranza vincendola, in modo da riuscire a pubblicare i suoi film e urlare la verità, bella o brutta che sia, in tutto il mondo. Ha ricevuto spesso molte critiche sul suo modo di narrare la storia, sui suoi personaggi, sulla sua esagerazione, sulla ossessione continua della morte. Ma credo che siano proprio queste caratteristiche che lo distinguono da tutti gli altri, rendendolo unico nel suo genere. Perché vale la pena ricordare Wajda? C’è una caratteristica che gli appartiene, è quella nostalgia che mi ha subito colpito guardando per caso qualche suo film e che si è consolidata man mano che mi avvicinavo di più alla sua sfera, attraverso la traduzione dei testi, la visione dei film. Wajda non fa nulla senza consapevolezza e nulla in superficie. Tutto ha un suo senso di esistere, una logica e un posto preciso. Anche il gesto minimo compiuto è unico e ha valore. All’accademia ho imparato una cosa importante, scrive l’autore, a osservare il mondo che mi circonda. Come mi ha fatto notare Silvia Parlagreco, scrittrice nonché traduttrice di alcuni dei testi autografi di Wajda, è una frase con cui siamo cresciuti tutti, ma non so a quanti di noi sia sembrato troppo ovvio, troppo semplice, perché valesse la pena impararlo.

POLONIA OGGI: Sul mercato polacco c’è spazio per una nuova catena di caffetterie

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La catena di caffetterie canadese Second Cup sta per fare la sua comparsa sul mercato polacco e progetta di aprire 80 locali nei prossimi tre anni. Al momento, le possibilità di bere un caffè in Polonia sono molte: oltre al caffè da asporto prodotto dalle grandi catene come Costa Coffee, Green Caffe Nero, Columbus Coffe, Dunkin’ Donuts, Starbucks, McDonalds e dai bar delle stazioni di benzina come Wild Bean Cafe, il caffè si può prendere anche in panifici e pasticcerie come Lajkonik, Awitkes o Buczek. Tuttavia, per fare un esempio, il caffè rimane più costoso che in Germania, se messo in proporzione al reddito dei cittadini. Nonostante il mercato sembri saturo, Second Cup ritiene che ci sia spazio in Polonia per un’altra catena. Un vantaggio per la catena canadese è rappresentato dalla costante curiosità dei polacchi per nuovi gusti ed abitudini e dal fatto che il 60% di loro sceglie di andare al bar, al ristorante o al pub come forma di tempo libero.

wyborcza.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

POLONIA OGGI: Bambino prodigio al Politecnico di Lublino

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Kamil Wroński, un bambino di 11 anni estremamente dotato, è stato ammesso ufficialmente al Politecnico di Lublino due giorni fa. Il bambino frequentava il quarto anno delle scuole elementari e, una volta alla settimana, andava al laboratorio del Politecnico con suo padre. Ora l’istituzione universitaria ha deciso di accettare Kamil come suo studente. Da questo momento potrà frequentare alcune lezioni dei corsi di ingegneria meccatronica, quali fisica, matematica e robotica. Pare che Kamil adori progettare robot e modelli virtuali in 3D. Per l’ammissione ufficiale all’università, il giovane studente ha presentato un proprio modello di cancello automatico.

rp.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

POLONIA OGGI: L’Arcivescovo Stanisław Gawęcki nominato vicepresidente della CCEE

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Durante l’incontro svoltosi nei giorni scorsi nel Principato di Monaco, è stato nominato il nuovo Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa. Il Cardinale italiano Angelo Bagnasco è stato scelto come nuovo presidente, mentre i vice saranno il Cardinale britannico Vincent Nichols e l’Arcivescovo polacco Stanisław Gawęcki. Tale scelta è motivata dalla volontà di mantenere un equilibrio nella rappresentanza tra Europa Occidentale ed Orientale. L’Arcivescovo Gawęcki è stato designato quale vice, poiché la chiesa polacca è la maggiore dell’Europa Orientale. La CCEE deve affrontare molti problemi spinosi, quali il rapporto con la chiesa ortodossa, il basso numero di giovani vicini alla chiesa e la difficile questione dei migranti. Il nuovo consiglio è stato nominato per i prossimi cinque anni.

wpolityce.pl

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POLONIA OGGI: Tra oggi e domenica Festival della Luce a Łódź

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Il Festival della Luce è un ottimo modo per attirare turisti: la città di Łódź, in collaborazione con il festival europeo originario di Lione, ospita tra oggi e domenica il più grande evento di questo tipo in Polonia. L’organizzatrice Beata Konieczniak dice: ”Quando sono arrivata qui per la prima volta, nel 2002, mi sono innamorata della città e mi sono messa a cercare un evento che potesse mostrarne tutto il potenziale. Così è nata l’idea per la Fondazione Lux pro Monumentis e per il festival. La luce dà ai palazzi storici un modo nuovo di mettersi in mostra”. Le foto e la descrizione di tutte le attrazioni dell’evento di quest’anno possono essere cercate scaricando l’applicazione gratuita per smartphone, che è stata preparata dagli organizzatori.

rp.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

WROCŁAW CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA…E DEL TEATRO

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Dal 14 ottobre al 15 novembre Wrocław ospiterà le Olimpiadi Teatrali, un evento unico nel suo genere per la qualità delle proposte ed il numero di ospiti.

31 giorni, più di 100 spettacoli ed artisti provenienti da tutto il mondo invaderanno la Capitale Europea della Cultura e porteranno in Polonia una ventata di novità in ambito teatrale e non solo.

Tra i numerosi ospiti internazionali, saranno presenti anche registi teatrali provenienti dall’Italia:

Romeo Castellucci – autore e regista. I suoi lavori sono stati presentati in più di cinquanta nazioni. Noto in tutto il mondo come autore di un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto ad una percezione integrale; ha anche scritto diversi saggi di teoria della messa in scena che percorrono il cammino del suo teatro. Il suo lavoro è regolarmente invitato e prodotto dai più prestigiosi teatri di prosa, teatri d’Opera e festival internazionali.

Nel 2005 Romeo Castellucci è stato nominato Direttore della sezione Teatro della Biennale di Venezia, e nel 2008 è nominato “Artiste Associé” del Festival di Avignone. A Wrocław presenterà lo spettacolo “Go Down, Moses” il 22 e 23 ottobre.

Pippo Delbono – autore, attore, regista teatrale e cinematografico. All’inizio degli anni ottanta si trasferisce in Danimarca, dove incontra il gruppo Farfa, diretto da Iben Nagel Rasmussen, attrice storica dell’Odin Teatret. Prendendo parte ai viaggi ed alle opere del gruppo, si impadronisce delle tecniche dell’attore danzatore dell’Oriente, che ha modo di approfondire nei successivi soggiorni in India, Cina e Bali. Anche l’incontro con Pina Bausch è di fondamentale importanza per il percorso artistico e professionale del regista. Il 26 e 27 ottobre parteciperà alle Olimpiadi Teatrali con lo spettacolo “Vangelo”.

Roberto Bacci – regista e, negli anni, direttore artistico di festival teatrali come il Festival di Santarcangelo di Romagna, il Festival Internazionale VolterraTeatro e il Festival Passaggio a Pontedera. Dal 2015 è, insieme a Gabriele Lavia, il direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana. Dal 2002 al 2015 è stato direttore artistico della sezione teatrale del Festival Fabbrica Europa a Firenze. Svolge attività pedagogica con registi ed attori all’interno dei corsi di formazione e presso teatri ed istituti italiani e stranieri. I suoi spettacoli sono stati presentati sia in Europa, che in America Latina e Medio Oriente. A Wrocław presenterà lo spettacolo “Lear” il 21 e 22 ottobre.

Eugenio Barba – regista teatrale italiano, una delle figure di spicco del teatro contemporaneo. Noto come allievo ed amico di Jerzy Grotowski. Fondatore e direttore dell’Odin Teatret, è ritenuto, insieme a Peter Brook, l’ultimo maestro occidentale vivente. Dal 1974 Eugenio Barba e l’Odin Teatret hanno trovato il modo di essere presenti nel contesto sociale mediante l’idea e la pratica del teatro come “baratto culturale”. Durante le Olimpiadi Teatrali Barba presenterà la sua ultima creazione “The tree” (dal 21 al 25 ottobre).

Promotore dell’evento è il Grotowski Institute, ente culturale che si occupa di progetti di ricerca artistica e teatrale.  

Il motto scelto per le Olimpiadi Teatrali è “Il Mondo come Luogo di Verità”, parafrasando il titolo del discorso che Jerzy Grotowski tenne nel 1976:”Entriamo nel mondo per attraversarlo. Siamo testati dal mondo, e il mondo è un luogo di verità. Ad ogni modo, il mondo dovrebbe essere un luogo di verità.”

Tutte le informazioni riguardo le Olimpiadi Teatrali sono presenti sul sito: http://www.theatreolympics2016.pl/.

POLONIA OGGI: Gli scienziati polacchi elaborano un vaccino contro il virus Zika

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Gli scienziati polacchi si sono uniti alla lotta contro il virus Zika, circolato in Sudamerica a seguito delle punture delle zanzare portatrici del virus. Un gruppo di scienziati di Danzica sta lavorando su un vaccino a base di proteine ricombinanti e di particelle virus-simili (VLP), che non contengono il materiale genetico del virus, impedendo in tal modo il rischio di moltiplicazione di cellule infette nell’organismo. Gli scienziati si auspicano la somministrazione del vaccino alle donne incinte o comunque in età fertile, visto che il virus Zika è pericoloso soprattutto nel primo trimestre di gravidanza. Nel corso della ricerca saranno sviluppate più versioni del virus e, dopo una serie di test e controlli, sarà scelto quello più efficace. “Entro sei mesi vorremmo poter disporre di un potenziale vaccino per eseguire la sperimentazione preclinica sugli animali”, ha affermato la dottoressa Ewelina Król della Facoltà di Biotecnologia dell’Università di Danzica.

naukawpolsce.pap.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

GAZZETTA ITALIA 59 (ottobre-novembre 2016)

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In copertina il mitico Al Pacino, figlio di siciliani emigrati negli USA, immortalato dal fotografo polacco Jurek Kralkowski, che da 27 anni lavora a Roma raccontando i personaggi del jet set italiano. Un numero in cui troverete tanto cinema, con le interviste a Jerzy Skolimowski e Kamila Porcari, e fotografia con l’interessante intervista a Jurek Kralkowski. Come sempre non mancano le mete di viaggio sia italiane – Noli, Bologna, Sicilia – sia polacche con la Bydgoszcz italiana e la chiesa Fara a Kazimierz Dolny – un posto perfetto per poter godersi il famoso autunno dorato polacco! Degli affari ci parla Gianbruno Torrano, mentre per gli appassionati di cucina segnaliamo il divertente articolo di Kamila Jabłońska che scherza sul conflittuale rapporto dei polacchi con i frutti di mare, le ricette di Paola Panzeri e Amex Chef e i suggerimenti su come approcciarsi al cibo di Tiziana Cremesini, e al vino con Andrea Lamponi. E poi ancora non mancano approfondimenti sulla lingua italiana! L’intervista al docente di italianistica Karol Karp (UMK Toruń) e tanti altri articoli sulle tematiche italo-polacche. Insomma un numero ricchissimo di  contenuti e bellissime foto, in cui troverete come sempre anche gli appuntamenti degli Istituti Italiani di Cultura di Varsavia e Cracovia.