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Arriva il Registro Centrale delle Fatture e il controllo dell’online

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Un’istituzione importante per il Ministero della Finanza nella lotta contro le frodi fiscali sarà il Registro Centrale delle Fatture. L’avviamento del Registro è stato già annunciato dal governo del PO, e l’idea è stata approvata anche da Paweł Szałamacha, attuale ministro dell’economia. “Stiamo seriamente pensando all’introduzione di registri di vendita online. I cambiamenti saranno introdotti dal 1° gennaio, dunque la data più probabile è per il 2018”, ha dichiarato Leszek Skiba, viceministro dell’economia. Il nuovo sistema di trasferimento dati online porterà anche ad una rivoluzione delle casse fiscali. “Grazie all’introduzione delle casse fiscali speciali, simili a quelle utilizzate in Ungheria, possiamo ottenere un’unica fonte di conoscenza sulla situazione economica. Potremmo analizzare i dati sulla vendita al dettaglio in tempo reale”, ha spiegato Skiba. Attualmente le statistiche dell’Istituto Centrale di Statistica arrivano tre settimane dopo la fine del mese analizzato. Grazie alle analisi in tempo reale, il fisco potrebbe prevedere meglio le entrate del budget.

pb.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

È on line il sito Breslaviamo, la più completa guida italiana su Breslavia!

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È finalmente on-line il sito internet www.breslaviamo.it, il nuovo portale online dedicato alla meravigliosa città polacca di Breslavia.

Il portale in lingua italiana, con possibilità di tradurre il contenuto in polacco ed inglese, si pone l’obiettivo di promuovere la città, nota ai più con il nome polacco di Wroclaw, informando i navigatori sulle innumerevoli opportunità che essa offre al visitatore.

Il momento per il lancio di questo nuovo sito è quanto mai propizio, visto che Breslavia è stata designata quale Capitale Europea della Cultura 2016 e saranno davvero numerose le iniziative di spessore internazionale che andrà ad ospitare nel corso dell’anno.

Nei prossimi mesi una visita a questa splendida città polacca da parte dei turisti italiani, anche quelli più esigenti, è dunque praticamente d’obbligo!

I realizzatori del sito conoscono profondamente Breslavia e non hanno scelto a caso il nome per il loro progetto. “Breslaviamo”, voce del verbo “Breslaviare”, un neologismo sinonimo di “godere delle bellezze e degli svaghi che la città offre”, ossia un simpatico modo per dire “andiamo a Breslavia e divertiamoci!”. Ma anche Breslavi-Amo, come risultato della crasi delle parole Amo Breslavia, per sottolineare che questa è una città da conoscere e soprattutto da amare.

Il portale presenta una grafica innovativa ed accattivante, è di semplice utilizzo, consente una piacevole navigazione e sfrutta le più recenti tecniche del responsive design per una fruizione ottimale sui dispositivi mobili, quali smartphone e tablet.

Breslaviamo.it, ricchissimo di contenuti, rappresenta uno strumento davvero utile per avvicinarsi alla realtà di Breslavia, per conoscerne la storia, la cultura, la società, gli eventi, la cucina, i monumenti ed ogni altro aspetto, che possa destare la curiosità del potenziale visitatore.

Attraverso le pagine del sito il turista potrà organizzare al meglio il proprio soggiorno, scegliendo i mezzi di trasporto per arrivare e per muoversi, le attrazioni, i luoghi da visitare, gli eventi a cui partecipare, i migliori ristoranti e gli alberghi più adatti alle sue esigenze.

Oltre alle parti di interesse generale sono presenti delle sezioni tematiche dedicate ai giovani che intendono studiare a Breslavia, a coloro che vorrebbero trasferirvisi, alle famiglie con bambini, agli amanti degli animali. Una menzione a parte merita, inoltre, lo spazio del sito dedicato alla vita notturna con le dritte per sfruttare al meglio la “movida” cittadina.

E’ anche presente un’area social, con un interessantissimo Blog e la possibilità di condividere i contenuti sui social network più diffusi, tra cui Facebook, Twitter, Google +.

Il sito, che, sin da ora, per la qualità e la quantità dei suoi contenuti, è la migliore e più completa guida in lingua italiana su Breslavia, diventerà sempre di più il canale privilegiato per i turisti italiani interessati a conoscere e a visitare la capitale della Bassa Slesia.

POLONIA OGGI: Waszczykowski: cinesi interessati alla costruzione di un aeroporto al centro della Polonia

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

I cinesi sono interessati alla costruzione di un aeroporto, che potrebbe attirare milioni di passeggeri, nella parte centrale della Polonia. L’aeroporto dovrebbe collegare con linee ferroviarie ad alta velocità diverse città polacche. Si tratta di un investimento multilaterale: una parte dei fondi, infatti, potrebbe provenire dalla partecipazione di partner esterni. “I cinesi sono in grado di costruire insieme alla Polonia un aeroporto del genere in 2-3 anni”, ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri Witold Waszczykowski, di ritorno dalla visita in Cina. Il capo della diplomazia polacca ha sottolineato che la Cina è un Paese che ha compiuto passi in avanti nella civilizzazione, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture e l’innovazione economica. Durante la visita, la delegazione governativa polacca, ha avuto l’opportunità di conoscere l’economia cinese attraverso l’incontro con i rappresentanti di imprese leader, alcune delle quali già insediate in Polonia. Inoltre si è parlato di progetti specifici, tra cui l’espansione degli aeroporti, le nuove vie di comunicazione sia stradali sia ferroviarie, lo sviluppo dei porti, l’economia innovativa e l’elettronica. Durante la visita istituzionale, il Ministro degli Affari Esteri è stato accompagnato dai rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo, Tesoro, Infrastrutture e Costruzione, ma anche dall’Agenzia polacca per l’Informazione e gli Investimenti Esteri e da PLL LOT. A Chengdu, tra i membri della delegazione polacca, c’era anche Witold Stępień, presidente della regione di Łódź.

forsal.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

La “gioventù bruciata” secondo Pasolini e Hłasko

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“Non è un Paese per i giovani”: da tempo questa frase è diventata quasi uno slogan, un motto che i giovani di oggi amano urlare in ogni parte del mondo. Una crisi che ormai non riguarda più solo l’ambito economico ma che ha intaccato anche la psiche dei giovani, alle prese con l’ardua ricerca di se stessi e soprattutto del lavoro. È il lavoro che definisce l’uomo, completandolo e dandogli uno scopo, una meta che apre il cammino verso la ricerca. Ed è proprio questo che manca, mettendo in crisi una gioventù che tempo fa avrebbe potuto scegliere quel tipo di lavoro che più le aggradava, ora non più, si deve adeguare. Giovani sempre più cupi, più fragili, più soli, senza ideali, senza genitori, “senza speranze”. Cercano di adeguarsi ma non ci riescono. E non ci riescono nemmeno i “vecchi”, dai quali continuamente sento pronunciare un unico aggettivo per definire questa gioventù: bruciata. Siamo tornati agli anni ’50, quando il mitico James Dean incarnava il perfetto modello di ribelle, nel film “Rebel without a cause” diretto da Nicholas Ray, film che ha contraddistinto quella generazione, e non solo.

Allora mi sono chiesta, come mai i vecchi facciano sempre riferimento a quegli anni ’50 e non magari ai ’70 o al 2000? Le mie ricerche iniziali hanno portato ad una chiara risposta, che vede comparire i primi segnali di questo disagio giovanile proprio negli anni ’50, fino a protrarsi, tra alti e bassi, ai giorni nostri. Sociologi e mass media cominciarono, infatti, ad analizzare questo fenomeno, individuando le cause principali nella trasformazione dei costumi, nella crescita del benessere, e, soprattutto, in questo profondo disorientamento morale e sociale dovuto alla mancanza di modelli forti e autorevoli. Come ben sappiamo, la storia si ripete nel tempo, cambiando solo nome e luogo; così quella gioventù bruciata presente negli anni ’50 in America si era insediata anche in tutta Europa, attraendo continuamente gli storici e diventando il soggetto preferito dei cineasti e degli intellettuali.

Sono rimasta affascinata in modo particolare da due personaggi di spicco in quegli anni, che incarnavano quel modello di gioventù, descrivendo e documentando i cambiamenti e le trasformazioni morali che avevano caratterizzato loro stessi e la società: Pier Paolo Pasolini (1922-1975) scrittore, poeta e regista italiano, e Marek Hłasko (1934-1969) scrittore e sceneggiatore polacco. Due pionieri della generazione degli anni ’50, due miti che avevano molto in comune, non solo perché erano anarchici e provocatori, ma soprattutto perché andavano contro la mentalità bigotta di quel tempo, denunciando i pregiudizi e le ipocrisie radicate nei confronti della gioventù, che in quegli anni iniziava a decadere, o semplicemente a cambiare violentemente, adattandosi alla nuova società. Entrambi sedotti dalla figura del poeta maledetto, col quale spesso si identificavano menzionandolo pubblicamente nelle loro opere, le quali avevano come unico protagonista questa gioventù bruciata dal fuoco delle due guerre mondiali, da un regime che aveva travolto le loro anime costrette a una ribellione che spesso sfociava nel sangue. Una generazione che iniziava a cambiare moralmente, ad assaporare apertamente nuove culture, nuovi gusti sessuali, nuove ideologie che fino ad allora erano tabù e facevano scandalo.

Pasolini riporta tutto ciò in “Ragazzi di vita” (1956), allontanando la vergogna tipica di quegli anni, denunciando in modo cinico le violenze tragiche e silenziose che accadevano a ragazzi poco più che ventenni, nei quali si immedesimava. Quei bei ventenni che troviamo in “Piękni dwudziestoletni” di Marek Hłasko (1966), dove fuoriesce la sua vera essenza: un giovane amante della libertà, intollerante alle convenzioni e alle regole e mosso da un profondo senso di giustizia, come Pasolini.

Hłasko nei suoi “Racconti” scritti tra gli anni ’50 e ’60 esprime un’angoscia estenuante che provava nel vedere le macerie materiali e morali di una Varsavia degradata. La stessa straniante angoscia che provava Pasolini nel vedere una Roma scabrosa, raccontando la fame e la delinquenza che si nascondevano dietro le borgate romane in “Una vita violenta” (1959).

Molti dei loro scritti sono poi diventati film, che, in quegli anni, si scagliavano contro la censura e davano molto scalpore, arrivando ad essere definiti “troppo espliciti”. Dobbiamo guardare i due film da vicino, poiché credo che grazie ad essi i nostri occhi riuscirebbero a comprendere la realtà cruda in cui viveva la gioventù di quegli anni. Cerchiamo di mettere a confronto dei film come “Ósmy dzień tygodnia” scritto da Hłasko e diretto da A. Ford (1957) con “Accattone”, girato nel 1961 da Pasolini. Film che danno una completa visione della Polonia e dell’Italia a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, in modo da poter paragonare e illustrare due nazioni così diverse fra loro ma accomunate da uno stesso protagonista, vittima innocente degli errori della società.

Bisogna raffrontare le due nazioni sotto il punto di vista storico, politico ed economico cosicché si possa tracciare un profilo più ampio e profondo che vada a rialzare quella coltre invisibile sotto cui si celano le cause reali che hanno bruciato la gioventù, trascinando le ceneri fino ai nostri giorni.

Sarà forse il fascino irresistibile del cinema e dei miti degli anni ’50 che ha ispirato la mia tesi specialistica “Gli eroi di Andrzej Wajda”, con la quale mi sono laureata, e che mi spinge tuttora a voler rivivere il fervore di quegli anni, mettendo però al centro del mio lavoro la gioventù, quella comune e periferica, rimasta sempre in disparte, ma dalla quale sono nati i miti che, secondo il ministro italiano dell’istruzione Dario Franceschini, dovrebbero essere presi in considerazione come modelli ai quali i giovani devono ispirarsi. Il ministro ha, infatti, emanato recentemente un decreto per promuovere le iniziative culturali, ispirandosi proprio a Pier Paolo Pasolini usando queste parole riportate dal giornalista Aldo Grasso nel quotidiano “Corriere della Sera”, pubblicato il 30 gennaio 2015: “Gli italiani hanno il dovere di ricordare Pasolini e di trasmettere alle nuove generazioni l’attualità del suo messaggio di ricerca e denuncia.”

Questa frase si addice perfettamente alla figura di Marek Hłasko nel pantheon degli scrittori della letteratura polacca nel dopoguerra, che racchiude in sè la difficoltà di ritrovarsi in questo mondo imperfetto e così diverso dalle proprie aspettative.

KONKURS dot. DAVIDE ZAPPIO i kamienicy przy Rynku Starego Miasta 31

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Konkurs skierowany do studentów i pasjonatów historii, varsavianistów i wszystkich zainteresowanych!

NAGRODA:

I miejsce: wyrób szklany z certyfikowanego szkła artystycznego z weneckiej wyspy Murano (oficjalny prezent od Miasta Wenecja) + roczna prenumerata dwumiesięcznika Gazzetta Italia

Wyróżnienia (II-III miejsce): roczna prenumerata Gazzetta Italia

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WARUNKI KONKURSU:

  1. wykonanie badań historycznych i przedstawienie referatu w formie pisemnej dot. Davide Zappio, weneckiego kupca, który pod koniec XVII wieku przebywał w Warszawie i był jej burmistrzem
  2. badania dot. historii kamienicy przy Rynku Starego Miasta nr 31, na której 7 grudnia ubiegłego roku, z inicjatywy redaktora naczelnego Sebastiano Giorgi, ponownie zagościła płaskorzeźba przedstawiająca lwa św. Marka (więcej informacji: https://www.gazzettaitalia.pl/pl/lew-sw-marka-wrocil-do-warszawy/)
  3. badania dot. samej płaskorzeźby, oryginalnie zawieszonej przez Davide Zappio, która zniknęła z budynku pod koniec lat 20-tych ubiegłego wieku

(powyższe tematy można traktować zbiorczo lub do wyboru, jednak im więcej informacji, tym lepiej!)

WYMAGANIA FORMALNE:

Forma: referat, ok. 10-15 tys. znaków

TERMIN nadsyłania referatów: 31 maja 2016, adres mailowy: giorgi@gazzettaitalia.pl

Preferowany język referatu: włoski lub polski

Zwycięzca o wygranej zostanie poinformowany mailowo. Zebrane informacje naukowe posłużą zgłębieniu tematyki stosunków między Warszawą a Wenecją na przestrzeni wieków, co będzie podstawą dalszej współpracy kulturalnej między miastami.

Zachęcamy do udziału i życzymy POWODZENIA! 🙂

GAZZETTA ITALIA 56 (aprile-maggio 2016)

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La nuova Gazzetta Italia è un inno alla primavera! La copertina e un ampio servizio interno celebrano la moda italiana, con il regista di eventi Marco Maccapani che spiega il ruolo di Milano e consiglia dove studiare per aver successo nel mondo del fashion e la grande stilista Angela Missoni che racconta il segreto della storica firma che ha fatto dei colori il suo marchio inconfondibile. Ugo Rufino, direttore dell’Istituto di Cultura Italiano di Cracovia ci introduce invece nella sua eccezionale città: Napoli! Offrendoci un percorso attraverso storia, contraddizioni ed incommensurabili bellezze. E poi in tema di viaggi scoprirete il discreto fascino di Biella, città simbolo di qualità tessili e gastronomiche; il paesino medioevale di Venzone, incastonato nella Carnia; e quindi due interessanti mete polacche, il romantico Stary Młyn nel cuore della Warmia e la città di Toruń. Gazzetta vi offre poi una visita virtuale al Museo Ferrari – che ospita le leggendarie auto che hanno fatto la storia del Cavallino – e vi inviterà a conoscere ed ascoltare le melodie mediterranee di Francesco Buzzurro, musicista italiano che recentemente ha riscosso un grande successo a Cracovia. In Gazzetta come sempre troverete articoli e ricette sulla cucina, approfondimenti culturali (La “gioventù bruciata” secondo Pasolini e Hłasko) e rubriche linguistiche, con approfondimento etimologico, oltre a tutti i maggiori appuntamenti che uniscono Italia e Polonia. Buona lettura!

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POLONIA OGGI: Allarme bomba all’aeroporto di Modlin, maggiori costi e perdite per tutti

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Domenica sera alle 21:30,  il personale dell’aeroporto di Modlin ha ricevuto una telefonata in cui veniva informato che nell’area aeroportuale c’era una bomba. 800 persone sono state evacuate e l’aeroporto si è trovato in uno stato di paralisi totale fino a mezzanotte. Ora si stanno stimando le perdite. ”La sicurezza dei nostri passeggeri è la cosa più importante, non possiamo risparmiare su questo aspetto. Soltanto dopo esaminiamo la situazione con distacco” ha detto la portavoce dell’aeroporto di Modlin, aggiungendo che al momento le perdite sono stimate per una quota di parecchi migliaia di zloty. Le perdite consistono nel costo delle ore straordinarie, negli stipendi delle persone addette alla gestione delle emergenze, ma anche nella mancanza di entrate negli esercizi commerciali dell’aeroporto. Ad averne risentito maggiormente è stato Ryanair, i cui aerei sono stati fatti atterrare, dopo essere stati dirottati all’aeroporto di Chopin di Varsavia. Il costo per i suddetti cambi di rotta si valuta intorno agli 84.6 mila euro, quindi circa 359.5 mila zloty.

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

logistyka.pb.pl

POLONIA OGGI: La Polonia esaminerà le richieste dei profughi interessati a soggiornare sul suo territorio

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La Polonia esaminerà le richieste dei profughi interessati a soggiornare sul suo territorio: i profughi dovranno provare e documentare la propria identità e dovranno essere controllati dai servizi responsabili della sicurezza”, ha detto ieri Witold Waszczykowski, ministro degli affari esteri. Waszczykowski ha sottolineato che questo non significa che tutte le richieste dei profughi verranno accettate automaticamente. “Il nostro dovere è quello di prendere in considerazione le richieste dei profughi, ma dico dei “veri” profughi, sul loro soggiorno in Polonia”, ha detto il ministro. Inoltre, Waszczykowski, alla richiesta dei giornalisti se la Polonia accoglierà 7 mila profughi, ha risposto che il loro numero dipenderà da come i richiedenti asilo adempieranno i criteri stabiliti.

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POLONIA OGGI: Tanti nuovi collegamenti dall’aeroporto di Chopin

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Quest’anno LOT e WizzAir, le compagnie aeree dell’aeroporto Chopin di Varsavia, arriveranno ad un numero record di nuovi collegamenti. Sarà quindi possibile viaggiare verso ben 108 città in 45 paesi. La LOT collegherà la Polonia alla Lituania, Beirut, Nizza, e Croazia, mentre WizzAir volerà a Catania (già dal 27 marzo), Alicante (dal 2 aprile) e dal 13 maggio a Bari, Aberdeen, Reykjavik e Bristol. Dal 15 maggio collegherà inoltre la capitale polacca alla città di Porto, dal 20 maggio Napoli e infine dal 18 giugno Alghero, Burgas e Corfù. Oltre alle nuove tratte, WizzAir utilizzerà modelli di aerei più grandi e pertanto offrirà 50 posti in più. Saranno inoltre riaperti i collegamenti con la compagnia Norwegian, e con due nuove compagnie aeree, Air Canada Rouge e Ellinair. I viaggi verso Doha saranno inoltre più comodi, perché la Qatar Airways offrirà per questa rotta un aero più grande. Quest’anno l’aeroporto Chopin di Varsavia batterà sicuramente il record, con più di 12 mln di passeggeri.
Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

POLONIA OGGI: In Polonia c’è il rischio di un attentato terroristico?

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il livello di minaccia terroristica in Polonia è più basso rispetto ai paesi come Germania, Danimarca, Francia, Belgio o Italia. La Polonia non ha esperienze storiche con gli immigrati per ragioni di povertà e nemmeno sono presenti grandi comunità di arabi o musulmani, nell’ambito delle quali potrebbero operare delle organizzazioni terroristiche. Secondo la dottoressa Magdalena El Ghamari, è importante che la Polonia non commetta gli errori fatti anni fa dai paesi dell’Europa occidentale. Si tratta soprattutto di evitare la formazione di diverse realtà problematiche, come: la creazione di differenti ed incontrollate enclave culturali; le basse sanzioni per il traffico d’armi; il sostegno ai gruppi islamici paramilitari; il consenso non ufficiale alla criminalità organizzata. Secondo l’esperta, in Polonia c’è il rischio di un “attentato di avvertimento”, il cui scopo sarebbe quello di scoraggiare il governo a prender parte in azioni di alleanza con i paesi che combattono contro l’ISIS.

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