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Home Blog Page 283

Commemorazione militare a Brindisi, in onore degli aviatori polacchi in difesa di Varsavia

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Martedì 25 Novembre,  nella ricorrenza del 70° Anniversario  dei voli su Varsavia,  presso il Reparto salentino, alla presenza del Comandante Logistico dell’A.M., Generale di S.A. Gabriele Salvestroni, e di una Delegazione interministeriale polacca composta dal Ministro Prof. Andrzej Krzysztof Kunert (Cultura, Rada OPWiM) e dal Primo Consigliere Dr. Krzysztof Strzalka (Esteri, Dipartimento Diplomazia Culturale), è stata scoperta una targa dedicata ai piloti polacchi ed Alleati che compivano dall’aeroporto di Brindisi nel 1944 missioni d’aiuto per l’Armata Nazionale e per i combattenti insorti nella Capitale polacca.

Il Generale Salvestroni,  al suo arrivo a Brindisi è stato ricevuto dal Comandante del Reparto, Colonnello Luca Bianciardi.

All’evento, oltre al Prof. Leonardo A. Losito, storico militare e promotore dell’iniziativa, sono intervenute le Autorità religiose, civili e militari della Città capoluogo.

Particolarmente toccanti sono stati i discorsi  delle  Autorità intervenute, che hanno rievocato una pagina di storia fra le più atroci (l’insurrezione della capitale polacca ai nazisti comportò la morte di oltre 200 mila civili) e della nobile e strenua azione di sostegno agli insorti, che  da  Brindisi  si  concretizzava  in  un ponte aereo con numerosissimi e continui voli del 301° Bomber Squadron, il reparto di volo della Royal Air Force britannica, attribuito ai piloti polacchi, che proprio a Brindisi, presso “Campo Casale” aveva la sua base.

L’Aeronautica Militare, con la cerimonia odierna, ha voluto rendere un omaggio duraturo e perenne alla memoria di quanti seppero e vollero sfidare  avversità di ogni genere, per portare in volo a più riprese da Brindisi a Varsavia ai loro compatrioti gli aiuti di cui avevano necessità.

La  lapide marmorea,  incisa con un toccante testo bilingue, riporta testualmente:

“L’aeronautica militare italiana ricorda ed onora gli eroici piloti polacchi ed alleati della 1586^ squadriglia polacca, 148^ e 178^ divisione britannica e 31^ sudafricana, che dall’ aeroporto militare di Brindisi volarono dal dicembre 1943 verso la Polonia invasa dal nemico, con aiuti per i patrioti combattenti. I soccorsi aerei ebbero un significato speciale per coloro che il 1° agosto 1944 insorsero contro gli occupanti nazisti, a Varsavia:  prima capitale europea ad essersi sollevata in armi per la riconquista della liberta’, in nome della solidarieta’  e  della  collaborazione tra i popoli d’Europa”.

NEL 70 ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE DI VARSAVIA
(1 AGOSTO – 5 OTTOBRE 1944)

Dopo lo scoprimento della targa  e la rituale benedizione da parte del Cappellano della Brigata Marina San Marco, Don Pietro Folino Gallo, è stata celebrata una messa in suffragio, officiata da S.E.R. Monsignor Domenico Caliandro, Arcivescovo di Brindisi–Ostuni.

Al termine della funzione religiosa il Generale Salvestroni si è intrattenuto con le autorità religiose, civili e militari della Città capoluogo, che sono intervenute alla cerimonia.

Accademie di Belle Arti a confronto: Roma – Varsavia andata e ritorno

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Ad ottobre gli studenti del corso di Miroslaw Balka, si sono confrontati a Varsavia con un gruppo di studenti di Donatella Landi del corso di Videoinstallazione, Biennio di Arti Multimediali e Tecnologiche, dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Ora, dal 30 novembre al 5 dicembre gli stessi studenti si incontreranno a Roma presso la Fondazione Pastificio Cerere, via degli Ausoni 7, per discutere e condividere le diverse pratiche artistiche che daranno origine ai lavori in mostra. L’Accademia di Belle Arti, all’ex Mattatoio, organizza inoltre, sabato 6 alle 11, una tavola rotonda sul ruolo dell’artista docente nelle accademie. Tanti gli interventi degli insegnanti fra italiani e polacchi: Miroslaw Balka, dell’Accademia di Belle Arti di Varsavia, Cecilia Casorati dell’Accademia di Roma e ancora Katharina Hinsberg , Donatella Landi, Cesare Pietroiusti, Maria Rosa Sossai.

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Polonia, eletto primo sindaco omosessuale dichiarato

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Gli elettori polacchi hanno eletto il primo sindaco dichiaratamente omosessuale, un segnale di cambiamento in tema dei diritti dei gay in un Paese a larga maggioranza cattolica. Robert Biedron ha vinto al ballottaggio nella città di Slupsk, a nord della Polonia, con il 57% dei voti, ha riferito la commissione elettorale locale. Il 38enne esponente del piccolo partito di sinistra Twoj Ruch, “il tuo movimento”, correva come indipendente contro l’uomo del partito centrista di governo Piattaforma civica.

Biedron è stato eletto nel parlamento polacco, il primo deputato a dichiararsi apertamente gay, nel 2011, quando i polacchi hanno eletto anche la prima parlamentare transessuale, Anna Grodzka. Il 90% dei polacchi si definisce cattolico, anche a praticare sono sempre meno.

“Quando vuoi davvero qualcosa poi spostare montagne” ha detto Biedron dopo la vittoria. L’attivista per i diritti gay ha fatto una campagna sotto lo slogan “Cambiamento, finalmente”. Il suo programma prometteva wi-fi gratis in tutta la città e maggiore attenzione all’efficienza energetica. Biedron, che ha annunciato che andrà in comune in bici, è entrato quest’anno nella top ten dei migliori parlamentari stilata dal settimanale Polityka. (askanews)

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Polonia: Winnie the Pooh viene bandito dal parco giochi

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Tuszyn, Polonia centrale. Una piccola cittadina di settemila abitanti che negli ultimi giorni è finita al centro dell’attenzione di molti internauti per un motivo a dir poco curioso.

Durante una riunione del consiglio locale, convocata con lo scopo di scegliere la nuova mascotte per un parco giochi, infatti, salta fuori la proposta di Winnie the Pooh, famoso orsacchiotto creato dall’inglese A.A. Milne. Mai fu dato suggerimento più incauto.
Molti dei consiglieri locali presenti si indignano, iniziano a piovere obiezioni: è assolutamente inappropriato riempire un parco per bambini con l’immagine di un orso mezzo nudo, il personaggio è sessualmente ambiguo, non porta pantaloni perché non ha un sesso definito, è ermafrodito, il suo autore era inquietante, sicuramente aveva problemi con i suoi genitali, per questo li ha tolti a Winnie the Pooh.

Sebbene la decisione definitiva non sia ancora stata presa, il consiglio pare essere orientato verso un orso cartoon in versione locale, molto più indicato di Winnie perché, parole loro: Il nostro è vestito dalla testa ai piedi, al contrario di Pooh che è vestito solo dalla vita in su.

Resta in ogni caso una certezza, Winnie the Pooh non è tra i candidati.

Autotrasporto, Polonia numero uno in Europa

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Polonia numero uno nell’autotrasporto merci. Secondo i dati annuali appena pubblicati dall’agenzia francese CNR (Comité National Routier) le ditte di settore del Paese est-europeo hanno realizzato 147.274 milioni di tonnellate per chilometro di movimentazioni relative a traffici internazionali nel 2013, con un incremento del 10,5% rispetto all’anno precedente. Al secondo posto dietro la Polonia, rilevano lloydsloadinglist.com e Cisco, si è piazzata la Spagna, seguita dalla Germania, per quanto i traffici internazionali trasportati dai camionisti di questi Paesi siano calati dello 0,4% (per la Spagna) e del 6,6% (per la Germania).

Come mostrano le cifre della CNR gli autotrasportatori polacchi da soli trasportano quasi un quarto di merci internazionali via strada nell’Unione europea e hanno incrementato la propria attività di “cabotaggio” di circa il 40% nel 2013. Essi adesso dispongono di una quota del 27% del mercato di cabotaggio dell’Ue, vale a dire le movimentazioni di merci fra due o più mercati che non comprendono il paese di provenienza dell’autotrasportatore. I traffici internazionali complessivi nei 28 Stati membri dell’Unione nel 2013 sono aumentati del 6,1% rispetto ai 12 mesi precedenti. I 13 “nuovi” Paesi che si sono aggregati nel 2004 o dopo tale anno hanno fatto registrare una crescita media dei traffici di quasi il 10% rispetto al solo 2,2% dei 15 Stati che da tempo fanno parte dell’Ue. Questi i primi 10 della classifica: Polonia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Portogallo, Ungheria, Slovacchia, Lituania e Romania. Da notare che gli autotrasportatori del Regno Unito, della Francia e dell’Italia – tre delle maggiori quattro economie europee – non appaiono nella top ten.

In Polonia, cioè dove?

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Nell’ambito del progetto In Polonia, cioè dove? ideato da Ania Jagiello, curatrice d’arte dell’Istituto Polacco di Roma, e da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere avrà luogo la terza mostra che chiuderà il ciclo dedicato alla scena artistica contemporanea in Polonia – ?????. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange. La mostra si focalizzerà sulle tematiche legate al ruolo dell’artista nel processo educativo. La curatrice, da sempre interessata alle dinamiche formative che coinvolgono l’arte e gli artisti, ha invitato a collaborare Miroslaw Ba?ka, l’artista polacco, uno dei più grandi scultori polacchi. L’artista e i suoi studenti hanno lavorato assieme, sia a Varsavia che a Roma, agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Gli effetti dei loro lavori saranno in mostra presso Fondazione Pastificio Cerere dal 5 dicembre 2014 al 17 gennaio 2015. Sabato 6 dicembre alle ore 11 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, a cura di Donatella Landi, si svolgerà una tavola rotonda sul ruolo dell’artista docente nelle Accademie di Belle Arti e sui processi partecipativi. Il dibattito vedrà la partecipazione di Miroslaw Ba?ka, Cecilia Casorati (Accademia di Belle Arti di Roma), Katharina Hinsberg (HBKsaar), Donatella Landi (Accademia di Belle Arti di Roma), Cesare Pietroiusti (Università IUAV di Venezia) e Maria Rosa Sossai.}

Palazzo del Gusto di Orvieto vola a Varsavia accordi commerciali

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Missione a Varsavia di Luca Puzzuoli, direttore del Palazzo del Gusto e dell’Enoteca regionale dell’Umbria. Quattro giorni visite di contatti e incontri, con tour operator, buyers della grande distribuzione, scuole di cucina e importatori di vino. Puzzuoli, che era accompagnato da un gruppo di imprenditori orvietani, ha contraccambiato la visita fatta a Orvieto nella scorsa estate da Janusz Cichon, viceministro polacco dell’Economia.

Nell’occasione, sono state gettate le basi per progetti di scambi tra la regione polacca e il Palazzo del Gusto di Orvieto. In un successivo incontro, un’azienda orvietana di tartufi ha formalizzato un contratto commerciale con uno dei maggiori importatori di prodotti enogastronomici italiani, con sede a Varsavia. Una delegazione dell’azienda Spizarnia Polska srl (Dispensa Polacca), composta dal presidente della società, Miroslaw Hiszpanski, dal comproprietario e direttore commerciale, Jakub Kowalski, e dal direttore finanziario, Piotr Sikorski, è stata invitata a Orvieto per l’evento enogastronomico ‘La tavola del Natale’ che si terrà nella sede del Palazzo del Gusto dal 6 all’8 dicembre.

Puzzuoli e Cichon, per rendere più efficace la politica di scambi tra il territorio orvietano e la Masuria, hanno auspicato la nascita di una rete commerciale che serva da volano per le piccole e medie imprese impegnate nella promozione dei loro prodotti in Polonia. (adnkronos)

Craco, la città fantasma

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Craco è un piccolo paese della Basilicata a circa 54 km da Matera. I viaggiatori che si avventurano a Craco si ritrovano inaspettatamente immersi in un’atmosfera a dir poco surreale, circondati dal paesaggio lunare dei “calanchi” resi celebri dal romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi. Le prime tracce di una frequentazione umana in questa area sono alcune tombe risalenti all’VIII a.C. rinvenute in località S. Angelo.

Come altri centri vicini, è probabile che abbia offerto riparo ai coloni greci di Metaponto, quando questi si sono trasferiti in territorio collinare, forse per sfuggire alla malaria che imperversava nella pianura. Craco successivamente è stata un insediamento bizantino. Nel X secolo, monaci italo-bizantini hanno cominciato a sviluppare l’agricoltura, diventando un punto di riferimento per le comunità rurali locali.
La prima testimonianza del nome del paese risale al 1060, quando il territorio viene sottoposto all’autorità dell’arcivescovo Arnaldo di Tricarico e citato con il nome Graculum, ovvero “piccolo campo arato”.
Nel 1276 Craco diventa sede di una Universitas, ovvero un Comune. La sua fortuna si deve alla sua posizione strategic[cml_media_alt id='113309']Morgantetti - Craco (11)[/cml_media_alt]a tra le valli fluviali del Cavone e dell’Agri, in passato navigabili, vie privilegiate per chiunque volesse attraversare la Basilicata interna. La torre di Craco infatti costituiva, assieme ad altre fortificazioni della zona come la Petrolla di Montalbano, il castello normanno-svevo di Pisticci ed il castello di San Basilio, una rete di torri di avvistamento in grado di garantire il controllo assoluto dell’intera zona.

Purtroppo nel 1963,  a causa di una frana di vaste proporzioni, il paese è stato completamente evacuato e la popolazione si è trasferita a valle, in località Craco Peschiera. Allora il centro contava oltre 2000 abitanti.
Da quel momento Craco è diventato un vero e proprio paese fantasma, uno dei rari esempi in Italia, e da alcuni decenni entusiasma turisti e numerosi registi che hanno scelto proprio il centro lucano per girare alcune scene dei loro film come La lupa di Alberto Lattuada, Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, King David di Bruce Beresford, Saving Grace di Tom Conti, Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani, Terra bruciata di Fabio Segatori, Nativity di Catherine Hardwicke e forse uno dei più famosi, La passione di Cristo di Mel Gibson. Gli esterni di questa pellicola furono girati prevalentemente a Matera; Craco fu scelta dal regista come il paese che si vede sullo sfondo nella scena dell’impiccagione di Giuda. Sono stati inoltre girate nel paese alcune scene di The Big Question diretto da Francesco Cabras e Alberto Molinari, Nine Poems in Basilicata di Antonello Faretta, Agente 007 – Quantum of Solace di Marc Forster, con Daniel Craig e Giancarlo Giannini e Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo.

Chiunque voglia avventurarsi a Craco deve tenere presente che è vietato avvicinarsi alle abitazioni, in quanto sussiste il pericolo di crollo. L’intero centro è completamente recintato e vi si può accedere solo accompagnati da una delle guide autorizzate. Dopo aver indossato l’elmetto di protezione ci si  avventura tra gli edifici vuoti e pericolanti e, salendo per le stradine ripide e le antiche scalinate del paese, si possono ancora visitare alcuni edifici come  la chiesa Madre dedicata a  San Nicola del XIV secolo, alcuni palazzi nobiliari e, nella parte più alta del paese, il torrione  chiamato dagli abitanti di Craco “Il Castello” da cui si può ammirare un panorama mozzafiato che ripaga  ampiamente il visitatore della fatica e  del tempo impiegato per raggiungerlo.

Gasolio acquistato illegalmente dalla Polonia, sei arresti

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Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito dei controlli sulla circolazione finalizzati al contrasto alle frodi nel settore delle accise, dopo una preliminare attività info investigativa, ha intercettato e pedinato, lungo l’autostrada A1 in direzione Napoli, all’altezza del casello di Santa Maria Capua Vetere, tre autoarticolati telonati provenienti dalla Polonia che terminavano la propria corsa in un’area sita in Piazzola di Nola (NA).

L’immediata irruzione da parte dei finanzieri ha consentito di sorprendere, oltre ai tre autisti di nazionalità polacca, K.M. di anni 52, P.M. di anni 45 e W.A.M. di anni 47, tre soggetti italiani, I.A. di anni 29 e C.M. di anni 30, entrambi residenti in Ottaviano (NA), e G.M. di anni 42, residente in Giugliano in Campania (NA), che erano pronti allo stoccaggio e alla successiva commercializzazione del prodotto presente nei tre mezzi, pari a 78 mila litri di gasolio per autotrazione, racchiusi all’interno di contenitori di polietilene (di forma cubica) da litri 1.000. I sei soggetti sono stati tratti in arresto e quattro di essi giudicati con il rito direttissimo.

Oltre al capannone presente all’interno dell’area della superficie di 700 mq., dopo la perquisizione dei veicoli presenti nell’area pertinente adibita a parcheggio, i militari hanno sequestrato complessivamente 78 mila litri di prodotto, 5 automezzi, tra cui i tre autoarticolati polacchi, 36 mila euro in contanti, 3 autopompe per il travaso del gasolio, altri 53 cubi di polietilene da 1.000 litri già svuotati e documentazione varia.

Dai primi accertamenti, è emerso che il gasolio, peraltro di bassa qualità, proveniente dalla Polonia, veniva introdotto illegalmente nel territorio nazionale in grosse quantità, come testimoniano i numerosi contenitori rinvenuti vuoti, per sottrarlo al pagamento dell’accisa gravante sui prodotti energetici.

Continua incessante l’attività di controllo economico del territorio da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta per contrastare il sempre più diffuso fenomeno del contrabbando di prodotti petroliferi. Solo nell’ultimo mese di novembre, in quattro distinti interventi, sono stati sottoposti a sequestro 111.500 litri di gasolio, 1.200 litri di oli lubrificanti, un deposito di 1.500 mq., un capannone di 700 mq., tre autoarticolati, due autocisterne e sette automezzi, nonché 52.000 euro in contanti. Nello stesso periodo, dieci sono state le persone arrestate e una denunciata a piede libero.

Cristina Liguori – www.teleclubitalia.it

L’Italia di Giovanni Arpino

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Appena tornati dai nostri viaggi, naturalmente per chi ha la possibilità di farli, e dopo “aver provato il granito del globo appuntito di selci taglienti sotto i piedi” come leggiamo in R. L. Stevenson  volentieri ripensiamo alle vacanze: l’immagine delle montagne baciate dal sole, la brezza del mare, i giri in bici, le visite a parenti che solitamente non riusciamo a vedere e tanti altri momenti spensierati che ci tornano in mente distraendoci dai nostri impegni. Per alcuni è importante raggiungere mete lontane e terre ignote, altri prediligono viaggi interiore per “scoprire qualche nuova regione dentro la propria  anima” (Khalil Gibran).  Ci sono scrittori come Salman Rushdie che addirittura sostengono che le avventure migliori sono quelle incentrate su un viaggio interiore. Un’avventura dell’io.

E questa volta perché non  ripercorrere l’Italia  “dall’angolo del cammino” o  viaggiando magari sul treno, o aspettando seduti alla stazione per tornarsene dopo il lavoro a casa con il libro come quello dello scrittore italiano Giovanni Arpino “Le mille e una Italia”?  Un testo per ragazzi che resta familiare anche a noi grandi amanti dell’Italia alla quale, inutile ricordare, siamo affezionati e legati per vari motivi. Alcuni libri ci accompagnano nella vita e  sovente capita di riprenderli in mano. Hanno un qualcosa che ci lega a loro, un filo invisibile che non riusciamo a spezzare. Lo stesso accade con le presone, con certi luoghi, con certe abitudini, compresi angoli del Bel Paese dove vogliamo ritornare ogni estate.

Ecco la storia avventurosa di un ragazzino di nome Riccio, che si svolge tra le regioni dell’Italia   dalla Sicilia fino al Monte Bianco toccando molti fatti storici. Il protagonista incontra  personaggi  illustri e conosce le tradizioni del suo paese. In una giornata cupa, quando le foglie cadono dagli alberi mentre sopraggiunge il primo freddo il libro di Arpino ci apre unaa finestra sull’Italia.  Un libro in cui il viaggio del ragazzo anche se immaginario sembra reale. Un Italia piena di speranze e diversa da quella dei libri di scuola, come scrive lo stesso autore in una nota al testo. Leggendo incontriamo personaggi quali Verga, Pirandello, Galileo Galilei, Pulcinella e tantissimi altri come se fossero autentici e ciascuno di loro, con i suoi pregi e difetti, aiuta il protagonista Riccio a capire meglio la sua nazione. Perché [cml_media_alt id='113300']Janusz - W?ochy Arpino (1)[/cml_media_alt]come dice nella prefazione del libro Albano Viscardi non c’è niente di meglio che imparare divertendosi. Una storia personale di un ragazzo che parte da solo dalla sua terra con lo scopo di aiutare non solo il padre, un minatore che lavora al traforo del  Monte Bianco, ma anche tutta la sua famiglia .

Lasciamoci trasportare non solo dalla storia avvincente ma anche dalle emozioni che forse qualcuno di noi ha sperimentato nel suo primo approccio con il Bel Paese. Facciamo un salto in Italia almeno volando con la nostra fantasia .

”Dove è l’Etna, lì finisce la Sicilia” leggiamo nella prime pagine del testo.

E poi Napoli con un omino che vende fogli con testi di canzoni che si lamenta perché nessuno  li compra. Tanti limoni, odore della pizza e del pesce, il mare spesso silenzioso e il famoso Pulcinella. Città dove quando manca il sole gli abitanti perdono la voglia di far festa e di cantare, e così via si va verso Roma. A Roma il ragazzo girovaga a lungo col naso all’insù e la bocca aperta. E poi avanti ad attraversare tutta l’Italia fino al Monte Bianco e lungo la strada personaggi e situazioni si intrecciano costantemente. Questo è solo un piccolo assaggio del libro in cui alla fine del suo lungo e faticoso cammino vede l’Italia come “una terra lunga, nera, dove si alzavano voci e parole, voci di donne e bambini, di uomini e vecchi (…). Un gran frastuono di vocaboli, accenti, esclamazioni.  Terra in cui tutti “buoni e cattivi parlavano insieme, insieme si lamentano, insieme sembra ridano e piangano … bisognosi di compagnia, di aiuto, di rispetto.” Basta aprire il libro per farsi trascinare dalle sue pagine e per respirare l’atmosfera dell’Italia con tutti i suoi tesori che non smetteranno  mai di meravigliarci e di stupirci.