Craco, la città fantasma

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Craco è un piccolo paese della Basilicata a circa 54 km da Matera. I viaggiatori che si avventurano a Craco si ritrovano inaspettatamente immersi in un’atmosfera a dir poco surreale, circondati dal paesaggio lunare dei “calanchi” resi celebri dal romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi. Le prime tracce di una frequentazione umana in questa area sono alcune tombe risalenti all’VIII a.C. rinvenute in località S. Angelo.

Come altri centri vicini, è probabile che abbia offerto riparo ai coloni greci di Metaponto, quando questi si sono trasferiti in territorio collinare, forse per sfuggire alla malaria che imperversava nella pianura. Craco successivamente è stata un insediamento bizantino. Nel X secolo, monaci italo-bizantini hanno cominciato a sviluppare l’agricoltura, diventando un punto di riferimento per le comunità rurali locali.
La prima testimonianza del nome del paese risale al 1060, quando il territorio viene sottoposto all’autorità dell’arcivescovo Arnaldo di Tricarico e citato con il nome Graculum, ovvero “piccolo campo arato”.
Nel 1276 Craco diventa sede di una Universitas, ovvero un Comune. La sua fortuna si deve alla sua posizione strategic[cml_media_alt id='113309']Morgantetti - Craco (11)[/cml_media_alt]a tra le valli fluviali del Cavone e dell’Agri, in passato navigabili, vie privilegiate per chiunque volesse attraversare la Basilicata interna. La torre di Craco infatti costituiva, assieme ad altre fortificazioni della zona come la Petrolla di Montalbano, il castello normanno-svevo di Pisticci ed il castello di San Basilio, una rete di torri di avvistamento in grado di garantire il controllo assoluto dell’intera zona.

Purtroppo nel 1963,  a causa di una frana di vaste proporzioni, il paese è stato completamente evacuato e la popolazione si è trasferita a valle, in località Craco Peschiera. Allora il centro contava oltre 2000 abitanti.
Da quel momento Craco è diventato un vero e proprio paese fantasma, uno dei rari esempi in Italia, e da alcuni decenni entusiasma turisti e numerosi registi che hanno scelto proprio il centro lucano per girare alcune scene dei loro film come La lupa di Alberto Lattuada, Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, King David di Bruce Beresford, Saving Grace di Tom Conti, Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani, Terra bruciata di Fabio Segatori, Nativity di Catherine Hardwicke e forse uno dei più famosi, La passione di Cristo di Mel Gibson. Gli esterni di questa pellicola furono girati prevalentemente a Matera; Craco fu scelta dal regista come il paese che si vede sullo sfondo nella scena dell’impiccagione di Giuda. Sono stati inoltre girate nel paese alcune scene di The Big Question diretto da Francesco Cabras e Alberto Molinari, Nine Poems in Basilicata di Antonello Faretta, Agente 007 – Quantum of Solace di Marc Forster, con Daniel Craig e Giancarlo Giannini e Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo.

Chiunque voglia avventurarsi a Craco deve tenere presente che è vietato avvicinarsi alle abitazioni, in quanto sussiste il pericolo di crollo. L’intero centro è completamente recintato e vi si può accedere solo accompagnati da una delle guide autorizzate. Dopo aver indossato l’elmetto di protezione ci si  avventura tra gli edifici vuoti e pericolanti e, salendo per le stradine ripide e le antiche scalinate del paese, si possono ancora visitare alcuni edifici come  la chiesa Madre dedicata a  San Nicola del XIV secolo, alcuni palazzi nobiliari e, nella parte più alta del paese, il torrione  chiamato dagli abitanti di Craco “Il Castello” da cui si può ammirare un panorama mozzafiato che ripaga  ampiamente il visitatore della fatica e  del tempo impiegato per raggiungerlo.