Polonia Oggi: Anche un ricordo italiano tra le tante commemorazioni dello Stan Wojenny

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13.12.1981, Zb¹szyñ. Wprowadzenie stanu wojennego - przejazd kolumny wojsk z garnizonu w Sulechowie ulic¹ Œwierczewskiego (obecnie Senatorska) w Zb¹szyniu. Zdjêcie wykonane w godzinach przedpo³udniowych z okna mieszkania prywatnego autora. Fot. Grzegorz ¯o³nierkiewicz, zbiory Oœrodka KARTA [stan wojenny, wojsko, ulica, czo³gi, uzbrojenie]

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Come ogni anno il 13 dicembre si ricorda in Polonia quello stesso giorno del 1981 che fu uno dei momenti più significativi e drammatici della storia del paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. 35 anni fa alle 6 del mattino, il generale dell’esercito Wojciech Jaruzelski dichiarò in TV l’imposizione della legge marziale in Polonia (Stan Wojenny) che durò fino al 22 luglio 1983. A ricordo di quel periodo oggi in tutta la Polonia si svolgeranno diversi eventi, solo a Varsavia sono previsti 17 appuntamenti tra cui anche manifestazioni. Durante la legge marziale tante persone hanno perso la vita e altrettante sono state soggette a dure repressioni. Il regime non risparmiò nessuno, anche gli stranieri in Polonia dovettero vivere tra numerose restrizioni. Tra questi c’era lo storico dell’arte Alberto Rizzi, allora attaché culturale dell’Ambasciata Italiana a Varsavia, che proprio oggi (alle 17.30) presenta nella capitale, presso la libreria B. Prusa in Krakowskie Przedmiescie, la traduzione del suo interessante libro “I topolini di Nowy Swiat”, in cui racconta aneddoti ed emozioni di quel periodo dello Stan Wojenny. Una pubblicazione arricchita dalla trascrizione di alcuni rapporti che la Polizia militare fece allora sullo stesso Rizzi che quale diplomatico straniero fu costantemente tenuto sotto controllo.