POLONIA OGGI: Riorganizzazione del settore estrattivo; previsti tagli degli stipendi e del personale

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Abbassare gli stipendi di circa mille zloty e licenziare il 12% del personale: queste sono le prospettive per il nuovo Gruppo Minerario Polacco, che dovrebbe essere riformato il 1° maggio 2016. I minatori perderanno anche alcuni privilegi. Nel gruppo dovrebbero entrare undici miniere di carbone. La società si impegna a migliorare la redditività e la produttività. Nel giro di due anni, l’occupazione dovrà essere ridotta dalle attuali 34 mila unità a meno di 30 mila lavoratori. Il livello salariale diminuirà di circa 1100 zloty per arrivare a 5560 zloty lordi. I tagli dovrebbero abbassare il costo dell’estrazione di carbone da 258 a 213 zloty per tonnellata. Si prevede che il Gruppo Minerario Polacco avrà un profitto di 290 milioni di zloty. A metà dell’anno scorso, la perdita che il gruppo ha registrato era pari a 746,7 mln di zł.

“Il fatto che si debbano chiudere alcune miniere è evidente. Anche per questo ci saranno dei licenziamenti. È importante però la modalità con cui verranno effettuati”, ha detto Janusz Steinhoff. L’ex-presidente della Compagnia Carbonifera, Mirosław Taras, è contro la riduzione dei salari dei minatori: “L’abbassamento dello stipendio dei minatori non è il miglior passo. I minatori lavorano in condizioni difficili e pericolose, in un’infrastruttura vecchia, in condizioni climatiche difficili, respirando aria polverosa che mette a rischio la salute, la vita. Questo non si deve dimenticare”, ha sottolineato Mirosław Taras..

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