Archeologi: la siccità potrebbe far riapparire antichi manufatti

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Gli idrologi e i metereologhi riferiscono che se non ci saranno piogge regolari e prolungate nel prossimo futuro, una delle più grandi siccità della storia della Polonia potrebbe aspettarci in quest’estate. L’archeologo Piotr Wroniecki dice che se una situazione simile persiste fino all’estate, potremmo trovarci di fronte a una vera e propria ondata di scoperte archeologiche. Wroniecki sta pianificando di volare su małopolskie e śląskie. Molte scoperte più o meno accidentali sono attese anche dagli scienziati nei fiumi o nei laghi. L’archeologo subacqueo Artur Brzóska, che da diversi anni esplora il fiume Vistola nella zona di Varsavia, continuerà il suo lavoro a maggio. Brzóska ritiene che la siccità sia una grande minaccia per i relitti e le altre strutture che cominciano ad emergere da laghi o fiumi. Ma grazie all’abbassamento del livello dell’acqua potranno emergere anche altri manufatti – ad esempio – vecchi ponti e persino case. Brzóska avverte che quando il legno è sott’acqua, è soggetto a un processo di conservazione naturale, mentre quando viene portato all’aria si asciuga rapidamente e si disintegra, e aggiunge che i manufatti in pelle sono ugualmente in pericolo perchè resistono meglio in un ambiente umido. Nel 2014 Krzepkowski ha scoperto una città medievale perduta nella regione Wielkopolska Dzwonowo. Secondo l’archeologo, la siccità di quest’anno potrebbe contribuire alla scoperta di molte altre città e insediamenti perduti.

Pap.pl