Museo della grande carestia in Ucraina realizzato da un architetto polacco

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Mirosław Nizio, architetto polacco, co-ideatore del progetto di costruzione e mostra del Museo della Grande Carestia di Kiev, ritiene che si tratti di un progetto difficile non solo in termini di architettura, ma anche per ragioni emotive, soprattutto perché questi ricordi del passato devono poi essere tradotti in architettura e mostra. Il museo è costruito su un pendio sopra il fiume Dnepr, vicino a uno dei monasteri ortodossi più importanti del paese e ad un monumento dedicato alle vittime della Grande Carestia. Secondo Nizio sarà un museo speciale perché realizzato in modo molto concettuale, senza buoni e cattivi ma che cerca di mostrare la verità e si apre alla realtà. L’architetto ha affermato che nei suoi progetti cercava di utilizzare il simbolismo della memoria, e la costruzione di questo luogo è diventata il suo compito e destino per realizzare qualcosa di molto importante e unico. L’ubicazione dell’edificio e il corpo stesso hanno una dimensione simbolica. La crepa nel tetto dell’edificio e il suo spostamento rivelano la verità, e la luce che esce dall’interno è una testimonianza della sua scoperta, mentre la copertura del tetto con l’erba e la struttura dell’edificio dall’esterno e dall’interno fanno pensare alla tettonica del terreno ucraino. La narrazione della mostra è attualmente sviluppata da storici e curatori in Ucraina, ma è un processo lungo che può richiedere fino a un altro anno e mezzo, perché la narrazione non può essere solo storica, ma dovrebbe anche introdurre temi internazionali e sollevare questioni come le cause della tragedia, apprendere la verità , memoria e identità. L’apertura del museo era prevista per il 2022, ma la situazione pandemica ha rallentato i lavori. La Grande Carestia in questione ha colpito l’Ucraina nel 1932-1933, periodo in cui morivano fino a 25.000 persone al giorno. È successo in uno dei paesi più fertili d’Europa in tempo di pace, quando l’URSS esportava enormi quantità di grano. In Ucraina, il grano e poi tutto il cibo sono stati confiscati dalle autorità. Nel 1932 nell’URSS è stata introdotta una legge sulla protezione della proprietà statale, che consentiva di sparare a una persona anche per aver preso un solo chicco di grano. Secondo gli storici, la carestia è stata causata artificialmente per spezzare la resistenza contadina alla collettivizzazione. In definitiva, si stima che la Grande Carestia abbia causato diversi milioni di vittime.

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