Slide
Slide
Slide
banner Gazzetta Italia_1068x155
Bottegas_baner
baner_big
Studio_SE_1068x155 ver 2
LODY_GAZETTA_ITALIA_BANER_1068x155_v2
ADALBERTS gazetta italia 1066x155
Baner Gazetta Italia 1068x155_Baner 1068x155

Home Blog Page 171

A Katowice l’INDUSTRY ENERGY EFFICIENCY, incontro organizzato dalla Camera di Commercio

0

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Si è svolto ieri a Katowice presso l’Hotel Vienna House l’incontro “The Italian Chamber Business Talks: Industry Energy Efficiency”, evento organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia. L’evento è stato preceduto da un incontro informale svoltosi tra l’Ambasciatore Italiano in Polonia Aldo Amati e la comunità imprenditoriale della Slesia. Tra i temi centrali che sono stati discussi ci sono il mercato dell’energia e le sfide date dal recente aumento dei costi. Negli ultimi mesi l’aumento del prezzo dell’energia ha avuto un forte impatto sulle industrie produttive operanti in Polonia, con una nuova spinta verso l’efficienza energetica e forme alternative di produzione, anche attraverso fonti rinnovabili. L’Ambasciatore Italiano Amati aprendo l’evento ha dichiarato: “Le incertezze sui costi dell’energia rappresentano una sfida nuova e minacciosa per le imprese italiane in Polonia. In attesa dei decreti esecutivi del governo polacco a seguito dell’approvazione della legge per calmierare i prezzi, le nostre aziende guardano anche a fonti alternative all’energia elettrica. Del resto la stabilità dei costi energetici ha un’influenza diretta sui progetti di investimento delle imprese italiane. Merito di questa conferenza è anche l’aver dato voce a esperienze in settori diversi con soluzioni di cogenerazione e recupero dei costi mettendo a confronto aziende italiane e polacche.” Le successive rassicurazioni da parte del rappresentante del Comitato Energetico del Parlamento Polacco, Maciej Małecki, hanno dato il là alla discussione con gli altri ospiti presenti, tra cui gli energy plant manager di alcune delle principali aziende italiane operanti in Polonia, che hanno confrontato le proprie esperienze.

Il mancato gettito IVA scende ai livelli della Finlandia

0

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il Centro di Analisi Socio-Economiche (CASE) ha calcolato che il mancato gettito IVA si è ridotto in Polonia dal 14,7% nel 2017 al 7,2% nel 2018. In due anni è calato da 36,9 miliardi di złoty nel 2016 a 13,8 miliardi nel 2018. Secondo Grzegorz Poniatowski, direttore scientifico per le politiche fiscali del CASE, è il calo più rapido che si registri tra i paesi UE negli ultimi anni e colloca la Polonia in linea con il dato di paesi come Finlandia e Austria. Dall’altra parte, sottolinea sempre Poniatowski, i dati mostrano che il margine per un ulteriore aumento del gettito IVA dovuto a una riscossione più efficiente si riduce sempre più.

forsal.pl

Polonia seconda per produzione di mobili in Europa

0

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il rappresentante della Camera di commercio polacca dei produttori di mobili (OIGMP), Michał Strzelecki, ha informato che il valore della produzione di mobili in Polonia nel 2018 ha superato i 49 miliardi di złoty. Ciò fa della Polonia il secondo maggiore produttore in Europa, dopo che già nel 2017 il paese ha sorpassato l’Italia in termini di export. A livello globale la Polonia è sesta, dietro a paesi come Cina, Stati Uniti e India. “Nelle esportazioni superiamo questi ultimi due paesi, – dice Strzelecki – la loro domanda interna è tale da assorbire gran parte della loro produzione”. Tenuto conto della sua posizione attuale, l’industria polacca del mobile ha buone possibilità di diventare nel prossimo futuro l’esportatore n° 1 in Europa. Il settore conta oltre 27mila aziende, di cui il 43% esporta i suoi prodotti all’estero. I destinatari più importanti sono la Germania (36% dell’export), la Cechia (8,5%) e il Regno Unito (5,8%). Nel 2018 l’export polacco di mobili ha raggiunto il valore stimato di oltre 10,6 miliardi di euro.

forsal.pl

Il Battesimo della Polonia diventa festa nazionale, cadrà il 14 aprile

0

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Il Sejm ha adottato una legge che istituisce una nuova festività nazionale. Da quest’anno il 14 aprile si celebrerà il Battesimo della Polonia (Chrzest Polski), ossia la conversione al cristianesimo da parte di Mieszko I nel 966, evento che segna simbolicamente l’inizio della storia dello Stato polacco e della cristianizzazione delle sue terre. I voti a favore sono stati 279, quelli contrari 125 e 14 le astensioni. La legge non indica se la nuova festività debba essere un giorno libero dal lavoro e in ogni caso quest’anno il 14 aprile cadrà di domenica.

rp.pl

Doposcuola italiano a Breslavia

0

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Nei giorni scorsi è stato presentato alle famiglie italo-polacche di Breslavia (Wrocław) il secondo ciclo del “doposcuola italiano”, iniziativa volta a far respirare un po’ di cultura italiana ai figli di coppie miste. Dopo il primo ciclo di 5 incontri tenutisi tra novembre e dicembre, durante i quali circa 30 bambini suddivisi in gruppi omogenei per età hanno conosciuto “il signor Pinocchio ed il signor Dante”, in questo secondo ciclo ci saranno 6 incontri a partire dal 9 marzo con cadenza quindicinale. Tre i gruppi d’età: il primo, rivolto ai bambini dai 2,5 ai 5 anni, avrà per tema le più belle fiabe italiane; il secondo, dai 6 ai 10 anni, sarà dedicato a Dante e presenterà i più grandi artisti a lui legati; il terzo gruppo, oltre i 10 anni, svilupperà un percorso alla scoperta della storia dell’arte italiana, dal gotico di Giotto e Simone Martini fino alle opere più recenti di Pistoletto e Paolini, passando per Rinascimento, Barocco, Classicismo e Romanticismo e tanto altro. Gazzetta Italia è partner dell’iniziativa. Per info wlochypolska.wro@gmail.com

Polonia paese di contrasti: Varsavia tra le regioni UE più ricche; 3 voivodati tra le più povere

0

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat, la capitale polacca si è classificata al 19° posto tra le regioni più ricche in Unione Europea, con un PIL pro capite pari al 152% della media UE. Al contempo, tre delle regioni più povere si trovano sempre in Polonia e sono il voivodato di Lublino (48% della media UE), quello di Varmia-Masuria e quello di Precarpazia (entrambi al 49%). L’area in assoluto più povera in Unione Europea è la Bulgaria nord-occidentale, dove il PIL pro capite è al 31% della media dei paesi membri. Tra le 20 regioni più povere ce ne sono ben cinque bulgare, quattro ungheresi, quattro greche, alcune aree in Romania e i territori francesi d’oltremare, come l’isola di Mayotte nell’Oceano Indiano. L’area più ricca di tutta l’UE è Londra (626% della media UE), seguita da Lussemburgo (253%), Dublino (220%), Amburgo (202%) e Bruxelles (196%). Tra le città dell’Europa centro-orientale fanno meglio di Varsavia: Praga (al 7° posto con il 187%) e Bratislava (all’8° con il 179%). Vienna chiude la top 20 subito dietro a Varsavia con il 151%.

forsal.pl

Wawel, il castello che conserva la storia della Polonia

0

Cracovia non è più città capitale dall’inizio del Seicento, ma il suo castello reale e la cattedrale, che formano il complesso architetonico in cima alla collina nota come Wawel, sono tuttora uno dei maggiori simboli del paese, un monumento alla sua storia e alla sua cultura. Le collezioni di opere d’arte che conservano sono tra le più preziose in Polonia, a cui si aggiungono le reliquie e la cripta della Cattedrale, luogo in cui riposano le spoglie mortali di eroi e sovrani.

Il nome Wawel deriva forse da wąwel, che anticamente indicava un colle con ripidi pendii. Le testimonianze paiono indicare che ancora nel XVIII secolo il termine veniva utilizzato per riferirsi ad alture circondate da terreni acquitrinosi. Il primo castello fu edificato sul Wawel nell’XI secolo. All’epoca degli Jagelloni i vecchi edifici romanici furono rimodellati in stile rinascimentale. E’ allora che appaiono i caratteristici chiostri e i portici che circondano il cortile interno, così come la cripta della cappella nei pressi della Cattedrale di san Venceslao e Stanislao, costruita per re Sigismondo il Vecchio. Altrettanto risalenti sono gli arazzi francesi che ne abbelliscono le stanze.

Il colle non fu risparmiato dalla follie della guerra. Nel corso della storia non è mai stato danneggiato in maniera irreparabile ma è stato più volte saccheggiato da vari invasori: gli svedesi all’epoca del Diluvio, gli austriaci durante le Spartizioni e i nazisti durante la seconda guerra mondiale. Ciò avveniva non solo per le ricchezze che conservava ma anche perché razziarlo voleva dire profanare il tempio simbolico della nazione polacca.

In ogni caso il complesso sopravvisse tutto sommato intatto alla seconda guerra mondiale. Nel corso dei decenni successivi molti oggetti rubati sono stati restituiti. Oggi la Cattedrale e il Castello conservano due tesori di valore particolare: la lancia di san Maurizio, che Boleslao il Prode ricevette in dono dall’imperatore Ottone III durante la sua visita in Polonia nell’anno Mille, e le insegne regali, tra le quali spicca Szczerbiec, la spada usata per le incoronazioni dei sovrani dal 1320 alla fine del Settecento. Le salme dei re costellano la cripta e le navate della Cattedrale, in sarcofagi ornati da capolavori di varie epoche. Qui riposano però anche grandi personaggi della storia polacca che non indossarono la corona: Józef Poniatowski, Tadeusz Kościuszko, Władysław Sikorski, Józef Piłsudski, Adam Mickiewicz e Juliusz Słowacki.

Dieci campane rintoccano in cima alla torre della Cattedrale, una è probabilmente la più antica del paese, Herman, risalente al Duecento. Altrettanto celebre è la campana di Sigismondo, così chiamata per commemorare il sovrano che la fece fabbricare. Pesa 12,6 tonnellate e suona durante le festività e gli eventi più importanti.

Polonia e Israele di nuovo ai ferri corti

0

La conferenza svoltasi lo scorso 13 e 14 febbraio a Varsavia sulla pace e la sicurezza in Medio Oriente, promossa dal Dipartimento di Stato americano, poteva essere un’importante vetrina internazionale per la Polonia ma si è lasciata dietro uno strascico velenoso.

Secondo quanto pubblicato dal “Jerusalem Post”, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, ospite dell’evento, ha dichiarato che i polacchi collaborarono con i nazisti nell’Olocausto e questo ha infastidito le autorità polacche. A nulla è servita la smentita dell’ambasciatrice israeliana in Polonia, Anna Azari. Sulla medesima questione è intervenuto domenica alla radio Yisrael Katz, Ministro degli esteri pro tempore e vicino a Netanyahu: “Il nostro Premier si è espresso chiaramente. Io stesso sono figlio di un sopravvissuto all’Olocausto. Come ogni israeliano ed ebreo può affermare: non dimentichiamo e non perdoniamo. Ci furono molti polacchi che collaborarono con i nazisti e, come ebbe a dire Yitzhak Shamir [ex premier israeliano, ndr], al quale ammazzarono il padre, i polacchi assorbono l’antisemitismo dal latte materno”.

Il Premier polacco Morawiecki non ha tardato a reagire: il vertice dei paesi Visegrád (Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria) che avrebbe dovuto svolgersi a Gerusalemme è stato cancellato. La decisione è stata condivisa dai capi di governo di tutti e quattro i paesi, in solidarietà con la Polonia. Intervistato dal portale forsal.pl, il Premier Mateusz Morawiecki ha avvertito che in politica e in diplomazia, a parole inappropriate occorre rispondere a tono: “Quando ho sentito tali parole, uscite non dalla bocca di un estremista radicale, ma da quella del ministro degli esteri israeliano Yisrael Katz, ho reagito con incredulità”.

Anche l’Unione delle comunità ebraiche polacche ha reagito polemicamente a quanto accaduto. “Le parole del Premier di Israele Yitzhak Shamir, citate dal Ministro degli esteri Yisrael Katz, erano ingiuste già all’epoca in cui furono pronunciate per la prima volta nel 1989, quando si cominciò a ricostruire le relazioni polacco-israeliane dopo la lunga notte del comunismo. Queste parole sono tanto più spiacevoli oggi, a distanza di trent’anni, visto quanto fatto da entrambe le parti per la comprensione reciproca della nostra storia molto difficile, ma condivisa”. Questo è quanto si legge in un comunicato firmato da Monika Krawczyk, presidente dell’Unione delle comunità religiose ebraiche, e Michael Schudrich, rabbino capo di Polonia. “Il fatto che alcuni polacchi abbiano partecipato, direttamente o indirettamente, durante la seconda guerra mondiale allo sterminio tedesco degli ebrei è un fatto storico. Ricordiamo però anche che la Polonia occupata non creò un regime collaborazionista [in combutta] con il Reich tedesco”, si evidenzia nella dichiarazione, nella quale si rammenta anche che i polacchi sono il gruppo più rappresentato tra i cosiddetti “Giusti tra le nazioni”. “Accusare di antisemitismo tutti i polacchi svilisce quei Giusti. Svilisce anche coloro che oggi vogliono vedere in loro la rappresentazione più autentica della società polacca. E svilisce anche noi, ebrei polacchi, che di quella società siamo parte”.

Nel frattempo il Dipartimento di Stato USA ha invitato in un comunicato Polonia e Israele a seppellire l’ascia di guerra: “Tanto Israele, quanto la Polonia sono nostri importanti alleati e amici. Li invitiamo a ritrovare la strada dell’ascolto reciproco […] e a continuare una stretta collaborazione e la tutela dei comuni interessi”. Le prossime elezioni in Israele, che si terranno il 9 aprile, sono sicuramente un fattore di esasperazione dei toni, ma non è la prima volta che tra Polonia e Israele si riacutizza lo scontro diplomatico. Soltanto un anno fa l’approvazione della controversa legge sulla memoria nazionale, che ha previsto condanne fino a 3 anni per chi attribuisce allo Stato polacco una corresponsabilità nell’Olocausto e per chi all’espressione “campi di concentramento” aggiunga la parola “polacchi”, ha suscitato lo sdegno delle autorità israeliane e non solo.

Copernico, padre della teoria eliocentrica

0

Il 19 febbraio è caduto il 546° anniversario della nascita di Niccolò Copernico, al secolo Mikołaj Kopernik, nato a Toruń nel 1473. Il suo De revolutionibus orbium coelestium sottrasse alla Terra quella centralità all’interno dell’Universo fino ad allora attribuitole dal sistema tolemaico, e pose le basi della teoria eliocentrica. Oggigiorno busti, ritratti e monumenti di vario genere celebrano l’astronomo in numerose città polacche. Per molti anni il volto di Copernico è apparso sulla banconota da 1.000 złoty. E a buon diritto: il suo apporto all’astronomia lo rende sicuramente uno dei polacchi più celebri e ammirati nel mondo.

Copernico era in tutto e per tutto un uomo del Rinascimento. Nel suo eclettico percorso formativo studiò matematica a Cracovia, legge a Bologna e astronomia in entrambe. Ottenne un dottorato in diritto canonico a Ferrara e, dopo gli studi di medicina a Padova, prese la licenza per esercitare la professione medica. Tornato in Polonia, dal 1510 si stabilì a Frombork, in Varmia, dove divenne canonico presso la locale chiesa. Scrisse e tradusse poesie dal greco al latino, partecipò all’opera di fortificazione della città di Olsztyn, trattò la pace con il Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici, mantenne una corrispondenza epistolare con il re polacco, disegnò mappe della Varmia e contribuì alla riforma del calendario durante il V Concilio Lateranense.

In ogni caso, l’astronomia rimase la sua grande passione. Affascianato dalla materia fin dai suoi studi a Cracovia, condusse osservasioni della volta celeste per molti decenni e lesse tutto ciò che riguardava l’argomento e su cui riusciva a mettere mano, inclusi i preziosi lavori di stronomi e matematici arabi scritti 300 anni prima.

Aperto a nuovi concetti e dotato di un invidiabile spirito critico, Copernico era conscio dei grossi limiti del sistema tolemaico nello spiegare il movimento dei corpi celesti. Si trattava di una teoria geocentrica che aveva ormai fatto il suo tempo. L’astronomo polacco esitò tuttavia a presentare la propria teoria, che poneva il Sole al centro e non più la Terra. L’opera in cui riassume le sue tesi, il De revolutionibus orbium coelestium, fu pubblicato soltanto nell’anno della sua morte (1543). Forse temeva le obiezioni, specialmente quelle provenienti dalla Chiesa e che sarebbero costate care a uno degli studioso la cui opera si iscriverà nel solco tracciato da Copernico, Galileo Galilei. O forse voleva solamente accumulare prove a sufficienza per sostenere la sua teoria. Si dice che l’incoraggiamento alla scrittura del De revolutionibus… gli sia stato dato dal suo studente, assistente e segretario, Jerzy Joachim Retyk, e dall’amico matematico Tiedermann Giese di Wittemberg, all’epoca vescovo di Chełmno. Copernico ricevette una copia stampata del suo libro il giorno della sua morte. Fu sepolto nelle catacombe della Cattedrale di Frombork, vicino all’altare, ma la conoscenza dell’esatta collocazione della tomba si è persa nei secoli successivi. Una ricerca è iniziata nel XIX secolo ma è soltanto nel 2005 che un team di archeologi guidato dal professor Jerzy Gąssowski ha ritrovato i resti dell’astronomo, a cui è stato destinato un secondo funerale il 22 maggio 2010.

Oggi si può scoprire dove Copernico visse e lavorò seguendo un apposito itinerario che comincia da Olsztyn, attraversa le regioni della Varmia-Masuria, della Pomerania e della Cuiavia fino a Toruń, che ospita un museo dedicato nell’edificio che fu casa della sua famiglia.

V Europejski Kongres Samorządów w Krakowie

0

V Europejski Kongres Samorządów już na początku kwietna w Krakowie
[English version below]

W kilka miesięcy po wyborach samorządowych, na kilka miesięcy przed polskimi wyborami parlamentarnymi i wyborami do Parlamentu Europejskiego, Kraków już po raz piąty będzie gościć najważniejszych polityków, samorządowców, przedstawicieli biznesu i lokalnych liderów.
Dyskusje tradycyjnie są prowadzone w ramach ścieżek tematycznych: Finanse, Społeczeństwo, Innowacje, Gospodarka, Środowisko oraz Biznes i Samorząd. Swoją obecność na kongresie potwierdzili między innymi: Zdzisław Krasnodębski, Wiceprzewodniczący Parlamentu Europejskiego, Davit Gabaidze, Przewodniczący Rady Najwyższej Autonomicznej Republiki Adżarii (Gruzja), Risto Poutiainen, Gubernator Północnej Karelii (Finlandia), Olga Germanova, deputowana Dumy Państwowej Federacji Rosyjskiej i przewodnicząca Union of Women of Russia, Gianfranco Miccichè, przewodniczący Zgromadzenia Regionalnego Sycylii, w latach 2005-2006 minister ds. rozwoju i spójności terytorialnej Włoch, Guillermo Ramirez Martin, Sekretarz Generalny Stowarzyszenia Europejskich Regionów Granicznych, Niemcy, Eva Hallström, radna regionu Värmland, członkini oraz przewodnicząca Komisji ds. Energii i Klimatu Zgromadzenia Regionów Europy (Szwecja).

Uczestnicy Kongresu będą również wspólnie definiować „miasto przyjazne mieszkańcom”, jak rozwijać turystykę w regionach o bogatym dziedzictwie historycznym, jak walczyć ze smogiem oraz jak z sukcesem prowadzić „srebrną politykę” (politykę senioralna) i wspierać profilaktykę zdrowotną w obliczu nasilających się zagrożeń cywilizacyjnych. To tylko wybrane kwestie spośród bogatej problematyki, którą zawarto w agendzie.

Organizatorem Europejskiego Kongresu Samorządów jest Fundacja Instytut Studiów Wschodnich, która jest również organizatorem Forum Ekonomicznego w Krynicy. Przewodniczący Rady Programowej Forum Ekonomicznego w Krynicy, Zygmunt Berdychowski jasno definiuje kierunek dyskusji o przyszłości samorządu: „Samorząd musi wykonywać coraz więcej zadań i w ślad za tym otrzymywać coraz więcej środków na ich realizację. Ale nie mogą to być dotacje, lecz dochody własne. Musi działać samodzielnie”.
Wydarzenie odbędzie się w dniach 8-9 kwietnia 2019 w Centrum Konferencyjnym ICE w Krakowie. Wszelkie informacje o V Europejskim Kongresie Samorządów oraz link do rejestracji znajdują się na stronie internetowej www.forum-ekonomiczne.pl.

http://www.eks-krakow.pl/


___

5th European Congress of Local Governments in Krakow

A few months after the polish local government elections and only few months before the Polish and European Parliament elections, Krakow is going to host the most important politicians, local government officials, business representatives and local leaders.
The numerous discussion panels during the Congress will as usual be divided into thematic paths: Finance, Society, Innovation, Economy, Environment as well as Business and Local Government. Among many, Zdzisław Krasnodębski, the Vice-President of the European Parliament, Davit Gabaidze, the President of the Supreme Council of the Autonomous Republic of Adjara (Georgia), Risto Poutiainen, the Governor of Northern Karelia (Finland), Gianfranco Miccichè, President of the Regional Assembly of Sicily, in 2005-2006 Minister for Development and Territorial Cohesion of Italy, Guillermo Ramirez Martin, Secretary General of the Association of European Border Regions, Germany as well as Eva Hallström holding the position of Regional Councillor of Värmland and a Chairwoman of the Committee on Energy and Climate of the Assembly of European Regions (Sweden) have all already confirmed their attendance in Cracow.

The participants of the Congress will also be encouraged to define what a “citizen friendly city” really is, how to develop tourism in the regions with a rich historical heritage, how to fight smog and how to successfully conduct “Silver Policy” (Senioral Policy) and promote preventive care in the face of increasing civilizational threats. These are just some of the issues that the Congress’ extensive agenda contains.

The Foundation Institute for Eastern Studies which is responsible for the success of the Krynica Economic Forum is the organizer of the European Congress of Local Governments. Mr. Zygmunt Berdychowski, the President of the Programme Council of the Economic Forum, clearly defines the direction for the discussion about the future of local government: “Local governments must carry out more and more tasks and, as a direct consequence, receive more funding to cover for these actions. These funds should not be given out as grants, but instead must come from local governments own income. This will truly allow local governments to independently. ”
The event will take place from 8th -9th April, 2019 at the ICE Congress Centre in Cracow. All information regarding the 5th European Congress of Local Governments as well as a link to the registration is available at www.forum-ekonomiczne.pl

http://www.eks-krakow.pl/