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Home Blog Page 209

Missioni di operatori polacchi in Italia: un’opportunità per conoscere il Made in Italy nei luoghi di produzione

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Ogni anno l’Ufficio dell’Ice organizza diverse manifestazioni promozionali in Polonia, puntualmente segnalate da “Gazzetta Italia”, che coinvolgono numerose ditte italiane che in tali occasioni hanno la possibilità di verificare direttamente la ricettività del mercato polacco ed incontrare potenziali compratori.

Fra le tipologie di iniziative organizzate dall’Ice-Agenzia, finalizzate a promuovere i contatti e le possibilità di business fra ditte dei due paesi, forse sono meno note, poiché meno visibili in loco, le “Missioni di Incoming” in Italia da parte di imprenditori polacchi che assumono una particolare rilevanza perché danno modo agli imprenditori locali di incontrare le aziende italiane presso le proprie sedi produttive, vivendo ‘dal di dentro”, anche se solo per poche ore, l’organizzazione del sistema di produttivo ed avendo la possibilità di valutarne l’efficacia, oltre che il livello tecnico.

Va tenuto conto, inoltre, che tale tipologia di intervento promozionale spazia sull’intera gamma di settori merceologici: dalla meccanica strumentale alle biotecnologie, dalla moda all’editoria, dal settore agroalimentare alle telecomunicazioni, dando la possibilità di far conoscere nella sua interezza il sistema produttivo che fa dell’Italia il secondo paese manifatturiero in Europa ed uno fra i primi a livello mondiale.

A tale tipologia di iniziative nell’anno appena trascorso hanno partecipato 153 imprenditori polacchi, selezionati dall’Ufficio di Varsavia fra oltre 500 che hanno mostrato interesse a far parte delle 41 azioni alla quale sono stati invitati a partecipare delegazioni dalla Polonia.

La selezione avviene tenendo conto delle indicazioni date dalle Associazioni produttive italiane e, se coinvolti, dagli Enti Fieristici e dai Distretti Industriali, che si raccordano con Ice-Agenzia per mettere a punto il “Programma Promozionale Annuale”, che costituisce lo strumento normativo attraverso il quale il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con quello degli Affari Esteri e della Cooperazione, fissa le priorità ed i paesi “target’ della promozione del Made in Italy a livello globale.

Nel corso del mese di gennaio, a titolo esemplificativo, è già stata realizzata un’importante missione alla manifestazione ‘VicenzaOro”, svoltasi dal 18 al 21 gennaio che ha visto la partecipazione di 10 operatori polacchi, ad una delle più importanti vetrine internazionali del settore orafo.

Di prossima realizzazione iniziative in occasione della manifestazione AltaRoma (settore moda), in programma dal 24 al 28 gennaio ed alla fiera “Homi” in programma dal 26 al 29 gennaio incentrata su arredamento e complementi d’arredo.

In tali occasioni le visite alle manifestazioni fieristiche sono accompagnate da visite aziendali.

Prossimi appuntamenti di particolare rilievo la Fiera “Mipel” (pelletteria) in programma a Milano dal 10 al 14 febbraio e la visita al Distretto produttivo della bicicletta, che si svolgerà a Treviso dal 26 febbraio al 1° marzo.

In entrambi i casi numerosi saranno gli operatori polacchi invitati da Ice-Agenzia a partecipare.

Contatti:

Agenzia Ice – Ufficio di Varsavia

Marszałkowska 72

00-545 Warszawa

Tel: +48 22 6280243

varsavia@ice.it

 

Foto: Fotolia.com

Kasia Smutniak in “Moglie e Marito” di Simone Godano

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Marito e Moglie, regia di Simone Godano, direzione della fotografia Michele D’Attanasio Roma dicembre 2016 - gennaio/febbraio 2017

Brillante ed originale commedia diretta dall’esordiente Simone Godano in uscita nelle sale polacche dal 16 febbraio.

Andrea (Pierfrancesco Favino), geniale neurochirurgo e Sofia (Kasia Smutniak), ambiziosa conduttrice televisiva, sposati da parecchi anni non riescono più a sopportarsi. In seguito ad un esperimento scientifico all’improvviso si ritrovano uno nel corpo dell’altra. La nuova situazione permetterà di conoscere meglio la quotidianità del coniuge e di guardare alla relazione da un’altra prospettiva. Quali effetti avrà il sorprendente scambio di ruoli sulle vite dei protagonisti?

Grazie al cast professionale il regista ha potuto improvvisare sul set il che ha fatto si che tutti si siano divertiti e l’effetto finale è stato ancora più spontaneo e naturale. “Moglie e marito” racconta la quotidianità in modo insolito e incoraggia a guardare ogni tanto il mondo con gli occhi di chi ci sta accanto e capire il suo punto di vista.

regista: Simone Godano

interpreti: Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Valerio Aprea, Sebastian Dimulescu, Gaetano Bruno

origine: Italia, 2017

distribuzione in Polonia: Spectator

durata: 100′

Polonia Oggi: L’attore Piotr Adamczyk reciterà nella serie tv italiana “Il nome della rosa”

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Piotr Adamczyk, famoso in Italia per aver interpretato il ruolo di Papa Giovanni Paolo II nel film del 2005 “Karol – Un uomo diventato papa”, torna a recitare in una produzione italiana. L’attore prenderà parte all’adattamento televisivo de “Il nome della rosa”, romanzo di grande successo scritto da Umberto Eco. Adamczyk si unirà a una squadra internazionale, con la quale lavorerà per preparare gli otto episodi della serie tv voluta dalla Rai. L’attore polacco reciterà la parte di Severino da Sant’Emmerano. Il protagonista della storia, Guglielmo di Baskerville, sarà interpretato da John Turturro, mentre Rupert Everett vestirà i panni di Bernardo Gui. Tra gli altri attori che partecipano al progetto, sono da segnalare Fabrizio Bentivoglio, Greta Scarano, Stefano Fresi e Sebastian Koch. Il regista Giacomo Battiato si è detto molto eccitato di poter lavorare su questo capolavoro della letteratura. Il libro di Eco è stato pubblicato per la prima volta da Bompiani nel 1980 e ha venduto 50 mila copie. Già nel 1986 “Il nome della rosa” comparve sul grande schermo con l’adattamento cinematografico di Jean-Jacques Annaud e la performance di Sean Connery nei panni del monaco-detective Guglielmo di Baskerville.

Fonte: rp.pl

Bloomberg: Polonia al 4° posto tra i mercati emergenti più attraenti

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Bloomberg ha stilato una classifica dei 20 mercati emergenti del 2018, in cui si rileva che la Polonia si piazza al quarto posto dietro Messico, Turchia e Repubblica Ceca. Gli indicatori presi in considerazione sono la crescita economica, i rendimenti finanziari, i conti pubblici, la valutazione degli asset, il tasso di cambio reale effettivo e il rating del debito pubblico. Lo score della Polonia si è rivelato piuttosto distante dal podio, ma anche i paesi che la seguono in classifica (Malesia 5^, Corea del Sud 6^, Ungheria 7^ ecc.) sono abbastanza lontani in termini di punteggio. Messico e Turchia sono ritenuti i paesi maggiormente attraenti per gli investitori perché i loro elevati tassi di interesse li rendono più competitivi rispetto agli altri.

Fonte dell’articolo e della foto: www.bloomberg.com

Shoah: il Ministro Fedeli in visita a Auschwitz con 100 studenti

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Il 27 gennaio è una data molto importante per la memoria storica, perché ricorre l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz avvenuta nell’inverno 1945 grazie all’arrivo delle truppe dell’Armata Rossa. La risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto in questa data il Giorno della Memoria allo scopo di ricordare gli orrori della Shoah perpetrati dai nazisti.

La Polonia è suo malgrado coinvolta, perché alcuni tra i più spietati campi di concentramento (tra cui Auschwitz, Majdanek e Treblinka) sono stati istituiti sul suo territorio. Per commemorare le milioni di vittime che perirono a causa delle nefandezze naziste, il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è tornata anche quest’anno a Cracovia per una visita speciale. Il cosiddetto viaggio della memoria si è svolto tra il 21 e il 23 gennaio ed è stato organizzato dal MIUR in collaborazione con l’Unione delle Comunità ebraiche italiane (UCEI). Il Ministro Fedeli è stato accompagnato da oltre 100 studentesse e studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia, selezionati tra quelli che si sono distinti in progetti legati al tema della Shoah. Poco prima della partenza, il 17 gennaio il MIUR ha predisposto un Piano di attività commemorative per tutto il 2018 che è stato lanciato dal Ministro in vista del Giorno della Memoria e della ricorrenza degli 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali.

Oltre al Ministro Valeri e agli studenti, hanno partecipato alla spedizione la Presidente dell’UCEI, Noemi di Segni, il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), Giovanni Legnini, e il Direttore del Museo della Shoah di Roma, il prof. Marcello Pezzetti. Ad accogliere la delegazione a Cracovia sono stati il Console Onorario d’Italia a Cracovia, Katarzyna Likus, e il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, il prof. Ugo Rufino. Sono state presenti anche le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, che hanno condiviso la loro drammatica testimonianza con gli studenti che durante i tre giorni di visita sono stati guidati dal prof. Marcello Pezzetti, storico esperto di Shoah.

Il percorso è iniziato la mattina di domenica 21 gennaio con la visita all’antico quartiere ebraico di Kazimierz e all’ex ghetto nazista di Podgórze. Nel pomeriggio si è svolto un appuntamento istituzionale nella Sinagoga Tempel durante il quale il Ministro ha fatto un discorso agli studenti, sottolineando l’importanza della memoria storica. Nel corso dell’incontro è stato rinnovato il Protocollo d’Intesa tra il MIUR e l’UCEI per promuovere percorsi didattici sulla Shoah nelle scuole italiane. La giornata si è conclusa con un incontro serale degli studenti con i sopravvissuti e con il racconto delle loro testimonianze.

La visita al campo di sterminio e al Museo di Auschwitz si è invece svolta lunedì 22 gennaio, dove gli studenti hanno potuto osservare da vicino i resti del Krematorium II e il campo femminile di Birkenau. Come ha scritto sul suo profilo Twitter il Ministro Fedeli, “per le ragazze e i ragazzi si tratta di un’esperienza molto importante, che li cambierà per sempre. Da Auschwitz tornano con occhi diversi”.

 

Per preparare questo articolo, la redazione si è avvalsa della preziosa collaborazione di Magdalena Wrana.

I principali settori di esportazione della Polonia

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Le esportazioni della Polonia vanno a gonfie vele. Il settore in cui il paese dell’Europa centro-orientale va più forte è quello di frutta e verdura, come ad esempio le mele, che sono conosciute in tutto il mondo e hanno ritrovato presto una posizione importante nonostante l’embargo posto dalla Russia. Basti dire che nell’Unione Europea una mela su tre viene dalla Polonia. Lo stesso vale per le ciliegie, che costituiscono esattamente un terzo del mercato europeo. Se invece prendiamo le fragole, solo la Spagna si pone davanti alla Polonia, che al momento detiene il 17% di questo mercato. Tra le verdure, la terra di Chopin gode del primato di carote e cetrioli, mentre è tra le prime cinque posizioni per i pomodori. Nel complesso, nel settore frutta e verdura, la Polonia è il sesto produttore dell’Unione europea.

Sempre nell’ambito dei prodotti alimentari, il paese detiene una posizione di assoluta leadership per quanto riguarda i funghi prataioli: in questo il caso primato non è solo europeo, ma anche mondiale, dato che un terzo di questi funghi proviene dalla terra polacca. Ottimi risultati sono conseguiti anche nelle esportazioni di pollame, dove al momento il primo posto nell’UE è appannaggio dell’Olanda, ma, se la produzione polacca continuerà a crescere al ritmo attuale, il 2018 potrebbe essere l’anno del sorpasso. Il più alto gradino del podio a livello continentale è raggiunto dalla Polonia anche per il salmone: in questo caso, si deve ringraziare il fondamentale apporto dell’azienda Morpol di Stettino, che fa parte del gruppo norvegese Marine Harvest. Questa collaborazione permette al paese sulla Vistola di essere il terzo produttore e riesportatore di pesce nell’Unione europea.

Lasciando la cucina, la Polonia si distingue anche in altri importanti settori. Il primato più soddisfacente è probabilmente quello delle finestre: in questo ambito, Varsavia si trova al primo posto dal 2016 con esportazioni per un valore di 1,5 miliardi di euro e una quota di mercato europeo del 21,5%. La competizione in questo settore non è propriamente delle più facili, perché il secondo posto con dati leggermente inferiori è detenuto dalla Germania. Anche nei metalli preziosi, i risultati polacchi sono positivi: grazie all’azienda KGHM Polska Miedź, la Polonia è al primo posto europeo per la produzione ed esportazione di argento, mentre una dignitosa sesta posizione è ottenuta per quanto riguarda il rame. La medaglia di legno arriva nel settore dei mobili, dove la Polonia si piazza dietro a Cina, Germania e Italia con una produzione dal valore di 10 miliardi di dollari. Quasi la totalità della produzione è esportata all’estero, in particolar modo in Germania.

La leadership europea si nota anche nel caso degli elettrodomestici, con riferimento soprattutto a lavatrici e frigoriferi: l’85% di ciò che viene prodotto in Polonia è infatti esportato all’estero. Un altro mercato in crescita è quello dei cosmetici, che sono venduti in 130 diversi paesi. I prodotti di prima fascia sono quelli per i capelli (35%), seguiti dai profumi (13,5%), dai cosmetici per uomini (10,5%) e dai trucchi (9,7%).

La Polonia riesce a mantenere questa posizione dominante nelle esportazioni perché gode di un mercato abbastanza grande e perché, in realtà, importa molte merci, che poi riesce a rivendere a prezzi competitivi con profitto. L’esempio standard è quello del salmone menzionato sopra, ma grandi risultati sono ottenuti anche con caffè, tè e agrumi. Inoltre, nel corso degli anni gli imprenditori hanno imparato a gestire i rischi legati alle oscillazioni sul mercato valutario e ad approfittare di un tasso di cambio favorevole.

FCA Poland, leader della produzione di automobili in Polonia nel 2017

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FCA Poland è la più grande delle 17 società del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles (FCA) in Polonia, e il suo stabilimento di Tychy rientra nel gruppo dei migliori siti/impianti di produzione del Gruppo FCA. La fabbrica di Tychy è una delle poche al mondo che hanno ottenuto la medaglia d’oro nel sistema di classificazione del World Class Manufacturing (una metodologia integrata di gestione aziendale secondo i più alti standard mondiali in materia di sicurezza, tutela dell’ambiente, manutenzione, logistica e qualità). Ecco alcuni dati:

  • L’aumento della domanda delle Fiat 500 e Abarth 500 ha fatto sì che nel 2017 FCA Poland ne abbia prodotte complessivamente il 4% in più rispetto al 2016.
  • Lo stabilimento di Tychy, considerato il numero di automobili prodotte nel 2017, è uno tra i tre primi stabilimenti europei di FCA.
  • Nel 2017, il 99% delle auto prodotte nello stabilimento di Tychy è stato destinato ai mercati esteri.
  • Il 2017, rispetto al 2016, ha visto un incremento nella domanda di Fiat 500.

Nel 2017, lo stabilimento FCA di Tychy ha prodotto un totale di 263.424 esemplari, suddivisi tra Fiat, Abarth e Lancia. Nello specifico, le proporzioni sono queste: 178.989 esemplari di Fiat 500, 62.085 esemplari di Lancia Ypsilon e 22.350 esemplari di Abarth 500.

Grazie alla costante crescita della domanda per la 500 – auto ormai divenuta un cult – nel 2017 la produzione del marchio da parte del Gruppo FCA è aumentata di oltre 2.000 unità rispetto al 2016. Venendo incontro alle crescenti esigenze e aspettative dei clienti, il 2017 ha visto il lancio sul mercato di nuove versioni della Fiat 500. Tra queste c’è principalmente la Fiat 500 Anniversario, creata appositamente in occasione del suo sessantesimo anniversario. Inoltre, sono state prodotte le versioni Fiat 500 Mirror e 500 Mirror Special, che utilizzano gli ultimi sviluppi tecnologici in grado di connettere lo smartphone con il sistema multimediale Uconnect e che si distinguono per il colore blu e l’estetica associata al mondo delle telecomunicazioni moderne avanzate. Nella fabbrica di Tychy sono state prodotte anche le nuove versioni Abarth, tra cui la prima Abarth 695 Rivale, che è stata progettata in collaborazione con Riva (produttore di barche). I suoi tratti caratteristici si intravedono nelle particolari soluzioni stilistiche che fanno riferimento alla vela e alle prestazioni tipiche dell’Abarth. Tuttavia, questo non è l’unico modello Abarth prodotto nel 2017.

Al primo modello Abarth sono successivamente seguite altre due versioni. La prima Abarth 595 Pista, costruita per vivere ogni istante come se fosse una gara, si nutre di adrenalina e contraddistingue il marchio per particolari, design e stile. La seconda Abarth 695 XSR Yamaha rafforza la posizione del marchio, presentando al meglio il grande spirito sportivo e il senso di rivalità in pista. Questi però non sono gli unici motivi per cui lo stabilimento di Tychy può sentirsi fiero, visto che, in base ai piani di produzione, tra la fine di marzo e l’inizio di aprile FCA Polonia celebrerà un evento molto particolare: la linea di produzione raggiungerà il traguardo di 2 milioni di esemplari prodotti a Tychy.

Nonostante i molti successi, FCA Poland non riposa sugli allori. Il riconoscimento conferito dal WCM Association obbliga lo stabilimento di Tychy a un costante sviluppo, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione e il miglioramento dell’organizzazione del lavoro. Inoltre, lo stabilimento di Tychy è uno dei maggiori datori di lavoro della regione, dato che alla fine dello scorso anno impiegava 2.808 persone.

È ovvio che le esportazioni hanno un peso significativo per l’economia polacca, specialmente quelle riguardanti il settore automobilistico. Secondo i dati di “Rzeczpospolita” e “Lista 500”, per il secondo anno consecutivo FCA Poland si piazza al secondo posto tra i maggiori esportatori dell’economia polacca e al primo per il settore automobilistico. Le entrate provenienti dalle esportazioni sono pari a 12,4 miliardi di złoty (dati del 2016). Il 99% delle auto prodotte nel 2017 (per la precisione, 261.658 esemplari) è stato esportato in 57 mercati esteri. Di seguito sono riportati i dati a seconda del modello:

 

Fiat 500 177.314 unità
Abarth 500 22.263 unità
Lancia Ypsilon 62.081 unità

 

L’elenco dei 10 maggiori paesi esteri che hanno beneficiato delle auto prodotte a Tychy:

ITALIA unità 120.960
GRAN BRETAGNA unità 27.907
FRANCIA unità 25.653
GERMANIA unità 21.609
SPAGNA unità 17.943
BELGIO unità 7.513
GIAPPONE unità 6.647
OLANDA unità 5.808
AUSTRIA unità 5.055
SVIZZERA unità 3.751

 

 

 

La seguente notizia è tratta dal sito web di FCA Poland (il link oryginale è il seguente: https://tinyurl.com/y9gulvp3).

La traduzione dell’articolo è dal polacco all’italiano è stata effettuata da Amelia Cabaj.

Polonia: le più importanti novità del 2018 per gli imprenditori

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Fin dal momento del cambio di sistema, la Polonia vive un periodo di continua crescita economica, di sviluppo commerciale e anche sociale. L’entrata nell’Unione europea, avvenuta ormai oltre 10 anni fa, ha costituito un grande volano di sviluppo, il quale ha dotato il paese di nuove infrastrutture e di risorse finalizzate ad accrescere e specializzare il capitale umano. Un aspetto caratterizzante il sistema Polonia è la frequenza con cui vengono apportate modifiche al sistema legislativo e fiscale; tuttavia, il nuovo anno si presenta particolarmente interessante per la quantità e la portata delle novità legislative, le quali interesseranno diversi aspetti: a titolo esemplificativo, dalla tutela dei dati personali alle modalità di pagamento dei contributi previdenziali.

Lo scopo di questo articolo è quello di informare l’imprenditore già presente in Polonia, o il soggetto interessato ad entrare in questo paese, sui rischi derivanti dalla mancata applicazione delle nuove normative.

 

L’evoluzione della protezione dei dati personali: il regolamento comunitario non è tutto

A partire dal 25 di maggio 2018 entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (REPD). Tutti i soggetti esercenti un’attività imprenditoriale devono tenere conto di questa novità legislativa e non solo.

Il trattamento dei dati personali (dalla raccolta all’eliminazione) presenterà un livello di rischio particolarmente alto e risulterà necessario armonizzare le disposizioni relative alla loro protezione sia da parte degli amministratori che dei gestori (imprese).

Il nuovo regolamento prevede, tra l’altro, la possibilità che un organo di supervisione (Presidente della Sezione della Protezione dei Dati Personali) possa emettere sanzioni pecuniarie per un importo massimo di 20 milioni di euro (oppure del 4% del volume delle vendite generali di una determinata impresa). La possibilità di applicare sanzioni particolarmente alte, accanto a quella di poter procedere per il loro pagamento, ha costituito uno dei principali motivi per i quali le imprese si interessino particolarmente al tema della protezione dei dati personali.

Anche se il REPD regola la maggior parte delle questioni relative al trattamento dei dati, in Polonia si sta elaborando una nuova legge di protezione dei dati di carattere personale avente come obiettivo quello di specificare alcune disposizioni del REPD. Nel mese di marzo 2017, il Ministero della Digitalizzazione, responsabile per l’attuazione del regolamento in Polonia, ha pubblicato un primo disegno di legge sulla protezione dei dati personali. La nuova legge non sarà l’unico strumento giuridico avente come obiettivo l’assicurazione dell’applicazione adeguata del REPD nell’ordinamento giuridico in Polonia. Con l’entrata in vigore del REPD si riformerà un importante numero di leggi e altri atti legislativi che regolano il trattamento dei dati in settori come, per esempio, le istituzioni finanziarie o le telecomunicazioni. Inoltre, come annunciato dal Ministero della Digitalizzazione, i cosiddetti emendamenti settoriali avranno anche ad oggetto il Codice del Lavoro comprendendo, tra l’altro, le disposizioni relative alla protezione, all’interno delle imprese, dei dati biometrici dei lavoratori. Pertanto, è da sottolineare il fatto che, nell’evoluzione della protezione dei dati personali che è in corso, l’attuazione unicamente delle soluzioni del REDP può risultare insufficiente.

 

La nuova legge sulla trasparenza pubblica

Dal punto di vista dell’attività posta in essere da un imprenditore, le modifiche previste dalla nuova legge sulla trasparenza pubblica (che entrerà in vigore all’inizio dell’anno) danno una particolare importanza a:

  • l’attuazione o, almeno, l’applicazione delle soluzioni interne anti-corruzione in base alle nuove esigenze, nonché la garanzia di un sistema di controllo che renda possibile la prova della loro reale applicazione ed efficacia;
  • l’introduzione di un sistema di seminari regolari per i dipendenti e per i collaboratori il quale abbia ad oggetto le condizioni e le procedure anticorruzione;
  • la verifica periodica del funzionamento delle soluzioni anticorruzione adottate nella prospettiva della loro efficacia, comprensiva dell’introduzione di un adeguato metodo di documentazione dell’applicazione delle predette soluzioni (adeguati processi di audit e di controllo) – nel caso di accuse della loro inefficacia o della loro natura fittizia (e.g. nomina di organi collegiali interni per l’applicazione, come comitati compliance/comitati);
  • l’introduzione di un sistema interno effettivo di whisteblowing;
  • l’introduzione di un sistema di verifica dei contraenti in termini di affidabilità e credibilità;
  • la verifica dei contratti stipulati nonché dei modelli di contratto nella prospettiva della loro conformità alle nuove esigenze della regolazione (in particolare nell’introduzione di clausole anticorruzione);
  • la definizione degli standard appropriati per la comunicazione interna ed esterna;
  • la predisposizione dell’organizzazione e della formazione dei dipendenti nel caso di controllo dell’Ufficio Centrale Anticorruzione (CBA) attraverso ad esempio delle simulazioni.

La violazione degli obblighi di introduzione e applicazione di procedure interne anticorruzione comporta il rischio di controlli da parte dell’Ufficio Centrale Anticorruzione e l’applicazione di sanzioni pecuniarie fino a 10 milioni di zloty (circa 2,5 milioni di euro) nonché il divieto quinquennale di partecipare a bandi pubblici. Il pericolo di controlli e di sanzioni previsti dalla nuova legge, inoltre, costituisce anche un rischio per la reputazione e il buon nome dell’imprenditore.

 

Modifiche nel diritto tributario

Diverse modifiche interesseranno anche la disciplina dell’IVA: verrà introdotta una procedura uniforme (File di Controllo Uniforme o FCU) per i microimprenditori, si procederà con l’applicazione del metodo Split payment dell’imposta sul valore aggiunto con la relativa tenuta del registro generale delle fatture al fine di garantire la liquidità dell’azienda.

I soggetti a IVA che tengono la loro contabilità con il supporto di dispositivi elettronici e di software (oltre 1,6 milioni di soggetti nel paese) saranno obbligati a tenere il registro elettronico in base al FCU ed adempiere agli obblighi derivanti con cadenza mensile.

Per quanto riguarda l’introduzione dello Split payment, verrà modificato l’art. 108a comma 1 della legge sull’Imposta sul Valore Aggiunto dividendo così il pagamento: l’imposta a titolo di IVA verrà versata, in tutto o in parte, su un numero di conto dedicato solamente per il pagamento IVA, la rimanente quota (in tutto o in parte), verrà invece destinata in un conto dedicato (conto di cooperativa o cassa di risparmio e credito) o sarà soggetta ad altro regime. Il pagamento soggetto allo split payment, sarà effettuato utilizzando dei messaggi che verranno formulati direttamente o dal conto di cooperativa o dalla cassa di risparmio e credito.

 

Le nuove zone economiche speciali

L’anno 2026 vedrà la conclusione del sistema di aiuti pubblici che ha caratterizzato le 14 zone economiche speciali in Polonia. In breve, l’aiuto pubblico consisteva nell’esonerare gli investimenti in queste particolari zone dal pagamento dell’imposta sul reddito delle società. La peculiarità dell’attuale sistema è quella di limitare il regime degli aiuti pubblici a determinate aree del paese (generalmente le più depresse o quelle a maggiore vocazione imprenditoriale). In questi mesi si sta formulando una nuova concezione di aiuti pubblici che verrà formalizzata nella nuova legge sulle zone economiche speciali che, secondo la concezione del Ministero dello Sviluppo, avranno la particolarità di non essere più legate a determinate confini geografici. Ciò significherà che l’aiuto pubblico sarà garantito in tutto il territorio nazionale, a seconda del tipo di investimento e della sua portata.

 

Unico conto ZUS (ente previdenziale polacco)

Di carattere meramente tecnico, ma non per questo meno importante, è la modifica introdotta a partire dal 1 di gennaio di quest’anno per cui ogni imprenditore ha un proprio numero di conto individuale per il versamento dei contributi previdenziali. Tutti i contributi (sociali, sanitari, fondo del lavoro, fondo di garanzia e di pensione) saranno quindi pagati non più al conto unico ZUS (ente di previdenza nazionale polacco), ma al conto ZUS individuale.

 

Aumento dello stipendio minimo

Infine, lo stipendio minimo previsto per il 2018 è di 2.100 PLN (circa 500 euro), rispetto al 2017 si è visto un aumento di 100 PLN (circa 25 euro). La tariffa oraria minima è di 13,70 PLN (circa 3.30 euro), aumentata di 0,70 PLN rispetto al 2017.

 

Ovviamente la presente informativa è finalizzata a dare un quadro sinottico e sintetico delle maggiori novità che interesseranno la Polonia nel 2018, per maggiori informazioni o richiesta di ulteriori chiarimenti, restiamo a completa disposizione.

 

Contatto:

Alfio Mancani

Avvocato – Italian Desk

M: +48 504 230 461

E: Alfio.Mancani@dzp.pl

Lumbersexual, i taglialegna del terzo millennio

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Gli uomini delicati e ben curati, fenomeno lungamente discusso negli ultimi anni, sono già tramontati. Il termine “uomo metrosexual” introdotto da Mark Simpson ha provocato grande scompiglio mettendo da una parte della barricata gli uomini che hanno cura di se stessi, quelli sempre ben vestiti, che usano cosmetici, insomma per farla breve, quelli che restano in contatto stretto con la parte femminile della loro natura e dall’altra quelli che definiscono il prendersi cura della propria estetica come patologia e negazione totale della mascolinità.

Da qualche tempo tutti parlano degli uomini lumbersexual, la nuova moda maschile che sorprende chi finora ha trattato gli uomini barbuti come una novità passeggera. Nella nostra società si sta imponendo oggi un tipo d’uomo totalmente nuovo e direi non metrosexual. Lumber “taglialegna” significa ritorno alle radici e la simbiosi con la parte naturale e selvaggia della natura maschile. Il taglialegna porta la barba, i tatuaggi, le camicie a quadri e le scarpe comode e pesanti. Vive con disinvoltura la sua corporeità. È un uomo irresistibile di carne e ossa.

Cathy Nhung, la redattrice di moda del Guardianes del Tiempo lo commenta così: Per me un uomo sportivo con la barba (ma non troppo lunga) che porta una camicia di flanella è molto più attraente di quello raso in un t-shirt aderente e pantaloni stretti. È vero anche che dopo quasi 10 anni il tipo “metro” ci ha annoiato. Era prevedibile, che apparisse un modello nuovo, alternativo. Non si tratta neanche di ribellione ma di bisogno di cambiamento. Lo si vede anche sulle passerelle: Bottega Veneta, Dior o Hermes hanno iniziato a promuovere questa stagione un trend nuovo, un look più operaio. Da tanto non si vedeva un trend così fresco privo di riferimenti relativi a retro, metro o sadomaso. Ho solo paura che gli uomini inizieranno a trattare questo trend come il via libera non solo per la barba (questo è super) ma soprattutto per smettere di avere cura di se stessi. Brr!

Condivido sia l’entusiasmo di Nhung che le sue paure legate a questo tema. Mi ricordo quando il tema delle discussioni femminili era l’evoluzione maschile e le inquietudini legate alla direzione che prendeva. Osservando l’ideale maschile degli ultimi dieci anni non poche volte ho avuto l’impressione che siamo in un processo di civilizzazione mortale ed il nostro genere è condannato all’estinzione. Così sono molto felice vedendo questo nuovo ideale d’uomo. Dall’altra parte sto riflettendo se questo trend nuovo non sia un travestimento insidioso del narcisista o una scusa per i pigri. In ogni caso gli do fiducia. Penso che il taglialegna ben curato sia un cambiamento piacevole nella scena della cultura popolare contemporanea.

Entrando nei dettagli più profondi di questo fenomeno, abbastanza inquietante è quel bisogno di ritorno alle radici ed alla natura nella sua forma completa. I taglialegna invadono oggi le strade delle città come un nuovo trend o forse come un indizio di bisogni interiori? La lumbersessualità è un grido dell’ego maschile? Vale la pena farsi queste domande in tempi in cui le donne assomigliano sempre di più gli uomini. Sto pensando alle questioni legate all’indipendenza che è diventata il valore principale per le donne che vivono nelle società di massa. Il fabbisogno di forza fisica, caratteristica del ruolo maschile, scompare e di conseguenza si rompe l’interdipendenza naturale tra le donne e gli uomini. In questa prospettiva la situazione potrebbe essere giudicata come una crisi e il nuovo trend come un tentativo disperato di ristabilire il vecchio ordine. Gli uomini si fanno crescere la barba perché è l’unico modo che gli permette di sottolineare il loro ruolo maschile nella società. E parallelamente si diffondono i valori del ritorno alla tradizione e alla natura e di una alimentazione sana ed ecologica. Forse i taglialegna contemporanei sono l’annuncio del Rinascimento della mascolinità?

 

Non solo pistacchi, l’importanza della frutta secca oleosa

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Non solo pistacchi, ma anche noci, nocciole, mandorle, arachidi, pinoli, anacardi. Nella nostra alimentazione quotidiana dovrebbe essere presente una porzione di frutta secca oleosa, alimento fondamentale per combattere le cosiddette “malattie del benessere” quali diabete, ipercolesterolemia, obesità.

Partiamo dall’acquisto: come sceglierla? Sgusciata, tritata, tostata… Senza dubbio si presenta in confezioni molto golose, ma attenzione: anche se si trova in contenitori sigillati, per essere messa in commercio richiede l’aggiunta di sale e antiossidanti artificiali, necessari per evitare l’irrancidimento dei grassi e prolungare i tempi di conservazione. Meglio quindi preferire sempre quella ancora con il guscio.

Ricca di proprietà benefiche ma ahimè, anche di calorie, la frutta oleosa dev’essere consumata in sostituzione (e non in aggiunta!) ad altre fonti lipidiche meno salutari (come i grassi animali). In particolare bisogna cambiare l’abitudine di mangiucchiarla al termine del pasto. Meglio invece aggiungerla al nostro piatto principale: nello yogurt per colazione, nell’insalata, oppure macinata e ridotta in crema per condire la pasta oppure per accompagnare carne e pesce.

Una porzione ragionevole non dovrebbe comunque superare i 50 gr al giorno (una manciata circa).

Ma perché la frutta oleosa è così importante nella nostra alimentazione? Innanzitutto i grassi si presentano sotto forma di acidi grassi insaturi e polinsaturi (i famosi Omega-3 e Omega-6), i quali contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

Molto importante è anche il contenuto proteico, intorno al 13% per noci e nocciole, fino al 30% per arachidi e pinoli. Percentuale molto alta se si considera l’assenza di controindicazioni, rispetto alle proteine animali. Ancora, è molto ricca anche di Vitamina B ed E, di cui sono note le proprietà antiossidanti, e di sali minerali.

Tornando ai nostri pistacchi, fra i vari tipi di frutta oleosa, sono in testa per il contenuto di ferro (7,3 mg ogni 100 di alimento), di calcio (131 mg), di fosforo (500 mg) e di potassio (972 mg). Ottima scelta!