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Gli scienziati dell’Università di Medicina di Białystok (UMB) hanno annunciato martedì di aver identificato una variante genetica che predispone al decorso grave del COVID-19. “Si stima che fino al 14% dei polacchi ce l’abbia, anche se nella popolazione europea complessiva è presente con una frequenza di circa il 9%”, ha riferito l’università. È stato evidenziato che la ricerca conferma che i geni hanno un’influenza significativa su come subiamo l’infezione da coronavirus: “Avere una delle versioni del gene situata sul cromosoma 3 significa che in caso di infezione da coronavirus, abbiamo il doppio delle probabilità di soffrire di COVID-19 grave e persino fatale”. Gli scienziati sottolineano che la scoperta fatta è la base per lo sviluppo di un test che identificherebbe le persone con una tale variante genetica. Il presidente dell’Agenzia per la Ricerca Medica dott. Radosław Sierpiński sottolinea che grazie ai risultati di tale ricerca è possibile fermare lo sviluppo della pandemia. La scoperta è stata effettuata nell’ambito di un progetto finanziato dall’Agenzia di ricerca medica in collaborazione con l’Istituto di malattie polmonari e tubercolosi di Varsavia e la società tecnologica ImageneMe. Il progetto è stato condotto dal dott. Marcin Moniuszko e il dott. Mirosław Kwaśniewski. L’università ha annunciato che sono stati testati 1,5 mila pazienti con COVID-19. I dettagli della scoperta saranno presentati giovedì a Białystok in una conferenza stampa con la partecipazione, tra gli altri, di Ministro della Salute Adam Niedzielski.