Direzione Piemonte!

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Panorama di Torino dal Monte dei Cappuccini

Se pensiamo alle tipiche destinazioni dei viaggi in Italia, le città che ci vengono subito in mente sono Venezia, Firenze, Roma e Milano e tra le regioni più famose sicuramente Toscana, Sicilia e, d’inverno, forse il Trentino. Poche persone come meta turistica, passata o futura, menzionano il Piemonte. Peccato!

Storicamente questa regione vanta molti legami con la Francia anche se è proprio la dinastia piemontese dei Savoia a portare a termine l’unità d’Italia. Prima che qualcuno pensasse a Roma, proprio Torino, città simbolo del Piemonte, è diventata la prima capitale d’Italia. Le influenze francesi sono ancora visibili nell’architettura del capoluogo e nel dialetto piemontese. Nonostante tanti non sappiano qual è stata la prima capitale d’Italia, le influenze della dinastia Savoia sono arrivate fino ad oggi, basta guardare la maglie delle squadre nazionali italiane: azzurre, il colore simbolo della famiglia reale dei Savoia.

Sacra di San Michele

Torino è stata costruita dai romani come accampamento militare dedicato ad Ottaviano Augusto, ma il suo sviluppo avviene soprattutto nel XVIII secolo. Torino con la sua estetica non assomiglia alle altre città italiane. Anche se il quartiere romano si è mantenuto e ci fa ricordare che siamo in Italia. Dal punto di vista dell’architettura Torino fa più pensare a Vienna o Parigi. I Savoia hanno lasciato dietro di loro tanti bellissimi palazzi disseminati in tutta la regione. Subito sotto Torino nelle piccole città come Racconigi, Stupinigi o Venaria Reale ci aspettano storici capolavori architettonici dotati di enormi giardini.

Per capire lo stile e la ricchezza delle residenze reali possiamo visitare il Palazzo Reale a Torino che si trova nel cuore della città. Per la maggior parte dei turisti il Palazzo è solo una parte dell’attrazione principale di tutto complesso. Tanti visitano prima il Duomo dove si trova la Sacra Sindone. Un’utile informazione per coloro che vogliono vederla: è altamente possibile che non la vedrete così come la ricordate dalle foto perché di solito è nascosta dietro un materiale protettivo.

Torino è considerata la città più mistica d’Italia e non solo grazie alla presenza della sacra sindone. La città esprime misticismo con tanti riferimenti architettonici alla magia. Già solo la sua posizione sulla mappa indica uno dei tre punti del triangolo della magia nera (insieme a San Francisco e Londra). Secondo le leggende cittadine è proprio lì, vicino alla chiesa della Gran Madre, che sarebbe stato nascosto il Santo Graal.

Castello di Racconigi

Come altro luogo pieno di energia spirituale, ma non in senso stretto, dobbiamo menzionare la Mole Antonelliana: al centro della città e visibile da ogni angolo. All’inizio l’edificio sarebbe dovuto diventare una Sinagoga ma, per i problemi di finanziamento della costruzione, la Mole non è mai diventata un tempio. La città ha pagato per finire i lavori e negli anni 1908-1938 vi ospitò il Museo Nazionale del Risorgimento. Dall’anno 2000 è la sede del museo Nazionale del Cinema. Così la Mole è diventata il tempio dell’arte cinematografica e ogni anno, durante il Festival del Cinema, oltre ad essere il centro di Torino, la Mole diventa il centro del cinema internazionale.

Rimanendo in tema musei bisogna menzionare il Museo Egizio, ospitato nel Palazzo Guarini, che dispone della maggiore collezione di reperti dell’antico Egitto, seconda solo a quella
de Il Cairo.

Se al visitare i palazzi preferite l’apprezzare il panorama della città non abbiate paura, perché anche su questo Torino non vi deluderà. Oltre ad un punto panoramico sulla punta del Museo Nazionale del Cinema, a Torino ci sono altri due luoghi per ammirare la vista delle Alpi. Il primo si trova nel pieno centro sull’altra riva del fiume Po, il Monte dei Cappuccini, dove troveremo una chiesa bella e antica e il Museo Nazionale delle Montagne. L’altro punto di osservazione si trova un po’ fuori città ma offre una vista ancora migliore. La Basilica di Superga è la seconda più importante costruzione in città. Il suo architetto Filippo Juvarra ha progettato anche il Palazzo Reale. Siccome la Basilica si trova ad un’altezza di circa 660 metri già il viaggio per scoprirla è un piacere. La collina si può raggiungere con un antico trenino. Nelle cripte della Basilica sono nascoste le tombe della famiglia reale. La storia di Superga è tristemente legata con lo sport italiano. Il 4 maggio 1949 in un tragico incidente aereo a Superga morì tutta la squadra del Calcio Torino, quello che tutti ricordano come il “Grande Torino”. Purtroppo il club non è mai riuscito a tornare a quei livelli, il che ha permesso ad un altro famoso club torinese la “Juventus” di diventare la squadra più vincente. Due squadre divise da una forte rivalità che esplode nel derby.

Se pianificate di visitare altre parti del Piemonte, consiglio un viaggio alla Sacra di San Michele, che è una stupendo convento benedettino costruito sul monte Pirchiriano (900 metri di altezza) in valle Susa. La costruzione è cominciata con gli antichi romani che qui realizzarono un accampamento militare. La storia della Sacra è molto misteriosa. La sua nascita viene fissata intorno al IX secolo ma non si sa precisamente quando è iniziata la presenza dei benedettini. La Sacra si può ammirare anche nel film “Il nome della rosa”, basato sull’omonimo libro di Umberto Eco, perché proprio lì sono state girate le scene del convento. Il viaggio alla Sacra può essere un’alternativa al turismo cittadino. Potere raggiungere la cima del monte a piedi facendo una bella passeggiata in mezzo alla natura.

Spesso dimentichiamo che l’Italia non è solo mare e spiaggia e per questo non pensiamo al Piemonte che non ha un accesso diretto al mare. Ma non è giusto perché in questa regione possiamo fare al mattino una gita sulle Alpi e la sera prendere un aperitivo al lago. Gran parte del Piemonte fa parte del Parco Nazionale del “Gran Paradiso” che ha una superficie montagnosa di 710 km quadrati. La cima, che dà il nome al parco, “Gran Paradiso” è a 4000 metri una delle vette più alte d’Italia. Se non vi piacciono le passeggiate in montagna basta cambiare direzione e andare verso uno dei tanti laghi. Il Lago Maggiore è tra i più grandi e noti in Italia, ma anche l’Orta e il Sirio non sono da meno. Anzi sono più godibili perchè non sono tanto famosi e non attirano folle di turisti.

Torino

La cucina del Piemonte non rispecchia perfettamente l’immagine della cucina mediterranea. Non avendo l’accesso diretto al mare, i piatti tradizionali non sono a base di pesce. Ovviamente è possibile trovare un buon ristorante di pesce ma è sempre meglio provare le specialità del posto, allora lasciamo stare la pizza e gli arancini. Il Piemonte è una regione agricola e di grandi allevamenti così i piatti più tradizionali sono per esempio la celebre peperonata o i “bagnà ‘nt l’oil”, a base di verdura, oppure le ricette a base di carne come il vitello tonnato e la salsiccia di Brà. Una scoperta interessante sono sicuramente le creme come la “bagna cauda” e “bagnet verd”, che possono essere servite come un contorno o insieme ad altri piatti.

Non possiamo dimenticare i famosissimi vini piemontesi. Per un attimo mettiamo da parte Sicilia e Toscana. In Piemonte bisogna venire anche solo per scoprire le Langhe iscritte nella lista dell’UNESCO. L’enoturismo in Piemonte è di altissimo livello. Città come Barolo o Alba (da cui prendono il nome ottimi vini come il Barolo e il Barbera d’Alba) hanno una straordinaria tradizione vinicola ed è un piacere visitarle per poi magari al ristorante degustare i fenomenali vini piemontesi abbinati ai piatti locali. Insomma non so cosa possa attirare più di questo.

Il Piemonte è un gioiello italiano ancora non del tutto scoperto che ha tantissimo da offrire. Sbrigatevi prima che diventi una meta di massa.

foto: Kinga Jabłońska