Etimologia

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L’importanza di conoscere l’origine e il significato più autentico delle parole che usiamo non è un mero vezzo culturale, ma è, al tempo stesso, uno strumento valido per costruire il nostro eloquio, per scegliere con attenzione i vocaboli e quindi per definire correttamente i confini dell’oggetto del nostro discorso. In sintesi lo studio dell’etimologia può essere sicuramente considerato anche quale tecnica per migliorare la chiarezza e l’efficacia del comunicare all’esterno il nostro pensiero. 

L’analisi etimologica delle parole è poi una straordinaria, e spesso divertente, occasione di attraversare epoche e culture trovando connessioni tra usi e costumi di popoli diversi che per secoli hanno, a vari gradi, interagito con reciproci conseguenti rapporti di osmosi socio-culturale. Attraverso questa rubrica cercheremo di solleticare la vostra attenzione su questo aspetto della semantica, che può rivelarsi inaspettatamente interessante, proponendovi ogni volta la radice etimologica di vocaboli che usiamo tutti i giorni, in polacco e in italiano. 

Sono sicuro che piano piano scoprirete il piacere di conoscere e saper descrivere la storia e i contorni di parole che fino ad oggi avete inconsapevolmente usato. Nella ricerca dei significati intrinsechi delle parole coinvolgiamo il professore di greco, latino e materie umanistiche Fabio Barbini che commenta, allargandone la visione e la comprensione, l’etimo delle tre parole proposte in questo numero: enciclopedia, scenografia e appunto la stessa parola etimologia. Vocaboli uguali in italiano e in polacco.

Enciclopedìa, singolare femminile, deriva dal latino rinascimentale encyclopaedia, corrispondente al greco ἐγκυκλοπαιδεία, formatosi da ἐγκύκλιος παιδεία, che nel greco ellenistico significava formazione di base, ma anche cultura generale fondata su discipline costituenti un solo corpo. Fabio Barbini: “in questa splendida parola va sottolineato come ἐγ-κύκλιος in greco significhi dentro il cerchio. Cerchio che sappiamo essere l’emblema della perfezione. 

Quindi ἐγκύκλιος παιδεία, significa insegnamento circolare che quindi ricomprende tutti gli ambiti dello scibile umano, la rotondità della conoscenza, rotondità che è perfezione e anche in natura possiamo affermare che il nostro occhio è attratto dalla circolarità degli oggetti. Da sottolineare come in italiano l’accento è slittato in avanti riportando le vestigia del primordiale accento greco, il polacco invece riverbera la struttura latina di cui mantiene l’accentazione”. 

Scenografia, singolare femminile, dal latino scaenographĭa, dal greco σκηνογραϕία, composto di σκηνή, scena e γραϕία, grafia, scrivere. Fabio Barbini: “qui è interessante domandarsi perché la “scena” ha questa accezione di luogo di rappresentazione spettacolare? La risposta è perché in greco σκηνή, scena, corrisponde al latino siparium, tenda, (da cui sipario in italiano), quindi si tratta del lavoro di preparazione dell’aspetto scenografico dietro la tenda. 

All’ombra della tenda si è riparati e celati, quindi σκηνή, scena e γραϕία, grafia, significa letteralmente quello che viene scritto, preparato in un luogo celato che poi si disvela allo spettatore. Grafia, dal verbo γραϕος, che era al tempo l’azione con cui si scheggiava la tavoletta di cera, ovvero si scriveva.”

Etimologia, singolare femminile, dal latino etymologĭa, dal greco ἐτυμολογία, composto da ἔτυμον (etimo) e -λογία -logia. Fabio Barbini: “qui si tratta di un parasinteto, parola formata dall’aggettivo etoimos, pronto, preparato ma anche vero, verace e dal nome logos. Quindi il significato più profondo della parola etimologia è l’essere l’unico discorso che per eccellenza ci consegna la verità. 

Il principe dell’etimologia è a mio avviso Socrate che attraverso la maieutica fa nascere nell’interlocutore le stigmate della verità. E poi veniamo a logos, vocabolo di straordinaria importanza che viene dal verbo greco λεγο che banalmente viene tradotto nel significato di parlare, discorrere, ma che in realtà con uno sguardo più accurato si arriva a cogliere il suo significato più profondo che è scegliere. Potremmo sintetizzare quindi etimologia come discorso sulla verità, o meglio elezione dell’autenticità.”