Ferrari 612 Scaglietti – sulla strada di Marco Polo

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Nel 1298 Marco Polo, mentre si trovava nella prigione genovese di Palazzo San Giorgio, raccontò al suo compagno di cella, Rustichello da Pisa, il suo viaggio di 24 anni in Cina. Questi trascrisse tutto esattamente e così nacque il libro “Il Milione”. Si tratta di una sorta di guida, che descrive i luoghi, le usanze e le possibilità di commercio con il lontano oriente. Marco Polo è stato uno dei primi rappresentanti dell’Occidente a raggiungere la Cina e a descrivere nel dettaglio i Paesi che visitò. Diventando poi in seguito un emissario dell’Imperatore della Cina, incarico che gli consentì di osservare per 17 anni la vita quotidiana di questo vasto impero.

Fino ad oggi, persistono controversie sul fatto che il viaggiatore veneziano abbia fatto davvero questo viaggio, l’argomento principale degli scettici è il fatto che, nella storia di Marco Polo, non è stata fatta alcuna menzione della Grande Muraglia cinese. D’altra parte è possibile che nei luoghi che visitò Polo la muraglia sia stata costruita successivamente. Lo stesso Marco Polo, sul letto di morte, eliminò ogni dubbio, confessando che la storia raccontata non copriva nemmeno la metà di ciò che aveva vissuto durante il viaggio. Una cosa è certa, da una spedizione alla quale parteciparono anche il padre Niccolò e lo zio Matteo, Marco Polo tornò a Venezia nel 1295.

710 anni dopo, il 29 agosto 2005, due Ferrari 612 hanno iniziato il loro viaggio attraverso la Cina, partendo da Shanghai. La spedizione “Ferrari China 15.000 Red Miles Tour” è stata divisa in 9 tappe della durata di diversi giorni. 43 giornalisti da tutto il mondo hanno guidato le vetture rosso e argento con i loghi di tutti gli sponsor uffi ciali. Per i giornalisti la prima sfi da, ancor prima di intraprendere il viaggio, è stata quella di ottenere la patente di guida cinese, come previsto dalle normative del Regno di Mezzo. Alle vetture, non appositamente modifi cate, sono state aggiunte solo le coperture dei fari e del telaio, il che è giustifi cato perché 2 mila degli oltre 24 mila km si snodavano su strade non asfaltate. La spedizione ha visitato 37 grandi città della Cina [in 10 di queste, già nel 2005 esistevano concessionari Ferrari], raggiungendo il passo Tanggula Shan, situato a 5.231 metri sul livello del mare e addirittura Lhasa in Tibet. Mai prima d’ora un’auto di una classe come quella della Ferrari era arrivata così in alto.

La Ferrari 612 Scaglietti ha anche visitato il famoso bazar di Kashi, adagiato sulla Via della Seta e descritto da Marco Polo. Le vetture non hanno fallito in nessuna delle mutevoli condizioni meteorologiche e climatiche, dalle nevi dell’Himalaya attraverso il deserto di Taklamakan, alle regioni tropicali al confi ne con il Vietnam. Impresa non facile per le vetture di serie Ferrari e ancor di più per il team tecnico guidato da Gigi Barp, che aveva a disposizione due Iveco Daily, Iveco 4×4 fuoristrada e due Fiat Palio (si pensi al comfort dei sedili Fiat rispetto a quelli della Ferrari). Il viaggio che fi nora non era stato intrapreso da nessun’altra casa automobilistica si è concluso il 29 ottobre 2005 sotto la Oriental Pearl Tower, illuminata in rosso a Shanghai. Marco Polo non è mai arrivato qui, perchè Shanghai è stata costruita dopo il suo viaggio, nel 1553. Ora è la città più grande della Cina e la terza più grande al mondo. Oltre al pittoresco quartiere francese, all’esotico centro storico e al raffi nato lungofi ume Bund c’è anche il quartiere Pudong, sull’altro lato del fi ume Huangpu, un affl uente dello Yangtze. Pudong è un quartiere mozzafi ato, è la Manhattan del XXI secolo con oltre 200 grattacieli che incantano soprattutto dopoil tramonto, grazie alle mutevoli illuminazioni. Sono rimasto affascinato dalla Jin Mao Tower (421 m), ma è la Shanghai Tower (632 m, il secondo grattacielo più alto del mondo) che porta in cima con l’ascensore più veloce che sale a 74 km/h. Per quanto riguarda la velocità, il treno magnetico Maglev porta dall’aeroporto a Pudong, percorrendo una distanza di 30 km in poco più di 7 minuti, raggiungendo al culmine una velocità di 431 km/h.

Il primo proprietario di una Ferrari in Cina fu Li Xiaohua, alias Mr. Ferrari che ha acquistato la 348 TS nel 1993 con immatricolazione Beijing A00001. Negli anni successivi, la sua famosa macchina fu firmata, tra gli altri da M. Thatcher, Y. Arafat, B. Clinton. Attualmente, una delle maggiori difficoltà nelle città più grandi è l’immatricolazione delle auto. Le targhe di Pechino ad esempio possono essere prese in prestito per circa 2.000 USD all’anno o contare su un colpo di fortuna nell’estrazione ufficiale, puoi anche acquistarla all’asta, ma qui i prezzi superano rapidamente il valore dell’auto stessa, pur restando lontani dai record stabiliti a Dubai, dove nel 2016 sono stati pagati quasi 9 milioni di dollari per la targa di “D5”. In Cina, le targhe con i numeri 8, 6 e 9 sono le più apprezzate perché in cinese suonano come ricchezza, benessere, longevità. D’altra parte, il numero 4 è peggiore del 13 polacco o del 17 italiano, perché la pronuncia di questo numero ricorda la parola morte. Questo spiega perché la maggior parte degli edifici non ha ufficialmente un quarto piano. Nel 2010, a differenza dell’Europa, a cui piacciono gli anniversari tondi, in Cina è stata celebrata la 999esima vendita di Ferrari [modello 458 Italia]. Questo numero simboleggia longevità e perfezione.

Per la Ferrari, la Cina è il terzo mercato più importante dopo gli Stati Uniti e l’Europa, compreso il Medio Oriente. Attualmente in Cina ci sono 17 concessionarie Ferrari, che anno dopo anno registrano nuovi record di vendite. Nel 2018 sono state vendute 183 vetture, mentre, nel 2019, solo nel primo semestre dell’anno ne sono state vendute 328. È interessante notare che i prezzi delle auto di lusso in Cina sono molto più alti che in altri Paesi, a causa del 60% e oltre di accise, per le auto con una cilindrata superiore a 4 litri, e della politica dei prezzi dei produttori che utilizzano il potenziale di questo mercato aumentando i prezzi. Ecco la prova: nel 2016 la Ferrari F12 Berlinetta costava 324 mila USD negli USA, in Cina costava… 810 mila dollari! In Cina, ovviamente, i principali acquirenti della Ferrari sono milionari, che attualmente sono circa 18 milioni, e le stime sono di un aumento fina a 30 milioni nel 2030. L’età media di un acquirente Ferrari nel ricco Giappone è di oltre 50 anni, mentre in Cina è di poco più di 20 anni!

La Ferrari 612 Scaglietti, che ha debuttato nel gennaio 2004 al salone di Detroit, è stata presentata dal direttore della Ferrari, Luca di Montezemolo. Come secondo nome, volendo onorare la sua lunga cooperazione con la Carrozzeria Scaglietti, Montezemolo ha proposto proprio il nome del fondatore, cioè Scaglietti. Un altro omaggio al grande Sergio Scaglietti è stata la linea di corpo disegnata dallo studio Pininfarina, che riprende il modello 375 MM Berlinetta Aerodinamica, “scolpita” personalmente da Scaglietti nel 1954 su commissione del regista Roberto Rosselini, per un regalo di nozze a Ingrid Bergman.

La 612 Scaglietti era il secondo modello, dopo la 360 Modena, in cui il produttore utilizzava in modo completo l’alluminio per telaio e carrozzeria. Il fornitore di questa lega leggera è stata l’azienda americana ALCOA, che collabora con la Ferrari dal 1994. Nel 2006, come partner strategico, della Ferrari, ALCOA ha aperto il suo nuovo stabilimento a Modena, diventato di proprietà del gruppo italiano OMR nel 2010 e oggi è proprio il loro logo che possiamo trovare sulle vetture Ferrari in F1. In origine la mia collezione doveva includere una versione rossa, purtroppo la scarsa qualità della lega in cui è stato fuso questo modello da Hot Wheels, ha causato la rottura della porta e l’unica disponibile per il cambio era quella di colore argento. Oltre alla ovvia verniciatura, si distingue anche per le dimensioni, perché solo due vetture di Maranello hanno un passo oltre i 2900 mm, quest’ultima è la FF. Tuttavia, la Ferrari più lunga della storia è il modello 365GT 2+2 del 1967, che misura 4.974 mm nonostante un passo di 2.650 mm.

Anni di produzione: 2003-2011
Esemplari prodotti: 3025 esemplari
Motore: V-12 65°
Cilindrata: 5748 cm3
Potenza/RPM: 532 KM / 7250
Velocità massima: 321 km/h
Accelerazione 0-100 km/h (s): 4,3
Numero di cambi: 6
Peso proprio: 1760 kg
Lunghezza: 4902 mm
Larghezza: 1957 mm
Altezza: 1344 mm
Distanza interasse: 22950 mm

foto: Piotr Bieniek
traduzione it: Francesco Jordan Złamanski