La musica italiana e le altre lingue

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La musica leggera italiana è sempre stata orientata principalmente al pubblico nazionale: le canzoni in inglese o in altre lingue straniere possono essere considerate lʼeccezione anziché la regola. Questo non toglie, comunque, che nel corso degli anni siano nati molti brani di artisti e gruppi italiani cantati, per esempio, in inglese o in spagnolo, così come non sono rari i casi di canzoni che mescolano in varia misura lʼitaliano con altri idiomi.

Tra gli anni Cinquanta e i Sessanta anche in Italia vi fu il boom del rock and roll, ma, nonostante le evidenti influenze anglo-americane a livello musicale, nei testi di Adriano Celentano, di Gianni Morandi o di band come i Nomadi dominava la lingua italiana. Nei primi anni Settanta ebbero grande successo gruppi appartenenti al genere del rock progressivo, come la Premiata Forneria Marconi (PFM) o il Banco del Mutuo Soccorso, che raggiunsero una certa fama anche allʼestero. I musicisti incisero versioni in inglese di alcuni loro brani e, in qualche caso, di interi album, ma i loro dischi più apprezzati rimangono a tuttʼoggi quelli in lingua italiana.

Il periodo di svolta per quanto riguarda lʼuso dellʼinglese nelle canzoni italiane sono sicuramente gli anni Ottanta, con lʼavvento del sottogenere della musica pop noto come euro disco e in particolare dellʼitalo disco. In questofilone possiamo inserire canzoni kitsch a incredibilmente popolari come “One for You, One for Me” del duo La Bionda o “Boys (Summertime Love)” di Sabrina Salerno. Il ricorso allʼinglese, ovviamente, garantiva un maggiore appeal commerciale e una più ampia popolarità allʼestero. I Righeira, anchʼessi un duo italiano, pubblicarono unʼaltra celeberrima canzone di quel periodo, stavolta con il testo in lingua spagnola: “Vamos a la playa”. Un caso particolare è quello del cantante pop Raf, la cui canzone del 1984 “Self Control” ottenne un notevole successo a livello internazionale ma è oggi ricordata soprattutto nella versione della cantante americana Laura Branigan. Non va poi dimenticato che anche il rapper Jovanotti debuttò nel 1988 con un album interamente in inglese.

Tomasz Skocki

La produzione di canzoni pop e dance con testi in inglese proseguì negli anni Novanta, ad esempio con il trio torinese Eiffel 65. Alla fine del decennio risale invece lʼesordio della cantautrice Elisa, i cui brani sono per la maggior parte cantati in inglese, pur non disdegnando lʼitaliano, come nel famoso singolo del 2001 “Luce (tramonti a nord est)”. Non mancano, inoltre, brani in cui lʼitaliano si mescola ad altre lingue. Un esempio interessante è lʼironica canzone “Cuccurucucù” del cantautore siciliano Franco Battiato, uscita nel 1981. La parte finale del brano è un collage di canzoni inglesi e americane, come “Lady Madonna” dei Beatles, “Ruby Tuesday” dei Rolling Stones o “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan.

I Litfiba, uno dei gruppi più importanti del rock italiano, pubblicarono nel 1985 lʼalbum “Desaparecido”, contenente il brano omonimo dedicato al dramma dei desaparecidos argentini. Molti altri testi della band fiorentina presentano frammenti in spagnolo, particolarmente adatti alle sonorità latineggianti dei brani: per esempio “Vendette”, del 1986, dove il vocalist Piero Pelù canta sangre invece di sangue, o la famosa canzone “El diablo” del 1990, accompagnata da un video musicale ispirato al mondo della corrida spagnola. Il brano “Paname”, pubblicato nel 1988, contiene invece ampie parti in francese. Un altro gruppo post-punk/new wave di metà anni Ottanta furono i CCCP – Fedeli alla Linea, di estrema sinistra fin dal nome, che incisero un brano col ritornello in russo: “A ja ljubju SSSR”, cioè “E io amo lʼURSS”. Tra gli artisti che uniscono inglese e italiano nei loro testi il più famoso rimane Adelmo Fornaciari, meglio noto come Zucchero. Il musicista emiliano, il cui stile è fortemente radicato nel blues, ha inciso non poche canzoni in inglese, anche se molti tra i suoi brani più noti contengono parti in entrambe le lingue. Uno dei singoli più celebri di Zucchero è, “Baila”, uscito nel 2001, nel ritornello mescola spagnolo, italiano e inglese: “baila, baila morena / sotto questa luna piena / under the moonlight”. Unʼaltra famosissima canzone italiana, stavolta decisamente pop, è “Vamos a bailar (esta vida nueva)” del duo Paola & Chiara, uscita nel 2000 e divenuta presto, anche grazie al ritornello in spagnolo, un autentico tormentone sia in Italia che allʼestero.

foto: Sławomir Skocki