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Gazzetta Italia 113 (ottobre – novembre 2025)

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Stanislao Poniatowski, Maria Konopnicka e Jarek Mikolajewski, celebrati dalla splendida copertina disegnata da Arkadiusz Hapka, sono i simboli dell’Italofonia in Polonia. Un numero 113 che vi farà volare dalla settimana della lingua italiana, con intervento dell’Ambasciatore Franchetti Pardo, alla moda con l’omaggio a Giorgio Armani, ai viaggi tra Matera e le avventure di Elzbieta Dzikowska, alla cultura con il prete napoletano che profetizzò la liberazione della Polonia, al cinema con gli echi dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, e poi la storia della Maluch (Fiat 126) tra Torino e Bielsko-Biala, la riflessione sull’anniversario di Andrea Camilleri firmato da Maciej Brzozowski, la storia di successo di Dorota Koziara in Italia e tanto altro ancora oltre alle nostre rubriche dalla lingua al cibo, dai fumetti alla musica. Un numero imperdibile! 

Italian Pizza Championship in Poland: la pizzeria Enigma (Wrocław) vince la prima edizione

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Foto: Bartek Banaś

Il Com.It.Es. Polonia ha organizzato la prima edizione dell’Italian Pizza Championship in Poland, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia e dell’ITA – Italian Trade Agency, Ufficio di Varsavia. Un progetto nato in collaborazione con il Maestro Pizzaiolo Gabriele Costabile — per valorizzare il saper fare italiano e promuovere il Made in Italy attraverso uno dei suoi simboli più amati: la pizza.

Dopo le selezioni locali che hanno coinvolto circa 45 pizzerie tra Cracovia, Wrocław e Varsavia, la finalissima, ospitata presso il ristorante Abruzzo a Varsavia, ha visto sfidarsi i tre vincitori: Sette (Cracovia), Enigma (Wrocław) e Dziurka od Klucza (Varsavia). Sotto il giudizio della Giuria Tecnica – Chef Mutti Carlo Casoni, Walter Busalacchi (proprietario Non solo Pizza), Chef Influencer Mattia Centini – e con la conduzione di Witold Casetti, la finale ha incoronato Enigma (Wrocław) come “The Best Italian Pizza in Poland”, seguita da Dziurka od Klucza e Sette, tutti e tre premiati dall’Ambasciatore d’Italia in Polonia Luca Franchetti Pardo. La Giuria dei Media ha poi assegnato il premio “Pizza più mediatica” a Dziurka od Klucza.

L’iniziativa, alla sua prima edizione in Polonia, ha registrato un’ottima partecipazione e grande interesse da parte di pubblico e operatori del settore, confermando la qualità delle pizzerie nelle tre città coinvolte e aprendo la strada a un possibile ampliamento ad altre località della Polonia nelle prossime edizioni. L’organizzazione ringrazia gli sponsor: Mutti, Molini Pizzuti, Gusto Food Service, Frantoio Verna, Cuore Nero, Di Sipio e i media partner: Gazzetta Italia, Throwback Pasta e il co-organizzatore: Fundacja Wlosko-Polska InteRe. Per il Com.It.Es. Polonia, il campionato rappresenta una tappa significativa nella missione di promuovere l’eccellenza gastronomica italiana e rafforzare il dialogo culturale italo-polacco.

Le pizzerie interessate a partecipare all’edizione 2026 possono scrivere a segreteria@comitespolonia.pl

Foto: Bartek Banaś

POLONIA. PARTECIPAZIONE DELL’AMBASCIATORE FRANCHETTI PARDO E DEL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA ITALIANO GEN. PORTOLANO ALLA CERIMONIA RELIGIOSA IN ONORE DEI CADUTI ITALIANI RINVENUTI A ŁAMBINOWICE

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Foto: Diana Wietrzykowska-Pizoń

 

Varsavia, 2 ottobre 2025 – Si è tenuta oggi presso la Cattedrale dell’Esercito Polacco a Varsavia la solenne cerimonia in onore dei Caduti italiani della Seconda Guerra Mondiale rinvenuti nell’area dell’ex campo di prigionia tedesco di “Lamsdorf” (oggi Łambinowice) – una tra i ritrovamenti più significativi per l’Italia negli ultimi anni.

Alla Santa Messa officiata dal Nunzio apostolico in Polonia, Monsignor Antonio Guido Filippazzi, hanno preso parte l’Ambasciatore d’Italia in Polonia, Luca Franchetti Pardo, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Luciano Antonio Portolano, il suo omologo polacco, Gen. Wiesław Kukuła, e il Capo dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa (UTCMD), Gen. Andrea Rispoli. Hanno altresì partecipato numerosi rappresentanti delle Autorità polacche e della comunità italiana in Polonia, nonché diversi familiari dei Caduti.

Rivolgendo un affettuoso saluto ai familiari presenti, l’Ambasciatore Franchetti Pardo ha ringraziato le numerose Autorità civili e militari polacche che hanno sostenuto l’Italia in tutte le fasi del progetto di ricerca e di esumazione delle salme.
Egli ha ricordato come sia fondamentale “custodire la memoria del sacrificio dei Caduti della Guerra per alimentare il legame tra generazioni e per comprendere il valore e l’importanza del bene supremo che tale sacrificio ha consentito di edificare, ossia la pace”.

Da parte sua il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Portolano ha sottolineato come grazie al lavoro instancabile di archeologi, storici, volontari e delle nostre istituzioni sia possibile finalmente restituire ciò che meritano: una memoria, una dignità e un’adeguata sepoltura.
Il Gen. Rispoli, Capo dell’UTCMD, ha infine evidenziato l’importante ruolo dei cimiteri come luoghi di riposo e ricordo, “dove i nostri cari attendono in pace” e “la loro memoria vive per sempre”.

Dopo la benedizione, le cassette contenenti i resti dei 31 Caduti sono state traslate presso il Cimitero militare italiano di Bielany, a Varsavia, per la successiva sepoltura. Per le spoglie degli altri 29 Caduti, che verranno rimpatriate, si prevedono solenni commemorazioni in Italia.

LA PALLAVOLO PARLA ITALIANO! AZZURRI COME LE AZZURRE, STORICO BIS MONDIALE. BRONZO POLONIA

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Foto pag. FB Italia Team

Capitano momenti, nella storia dello sport, in cui si ha la fortuna di poter vivere in un periodo particolarmente propizio, per la presenza di certi campioni, di una particolare rivalità, e questo anche in senso universale: ma se ciò a cui un tifoso sta assistendo è in rappresentanza dei propri colori, allora ha ancora più sapore. E il momento della pallavolo azzurra è già nientemeno che, per l’appunto, pura storia.

Non si scopre di certo in questo settembre 2025 il valore e la forza delle selezioni italiane, femminile e maschile, allenate con sapienza da Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, e costellate da interpreti del gioco di livello assoluto (Sylla, Egonu e Danesi da un lato, Michieletto, Giannelli e Romanò dall’altro, per dirne giusto alcuni, ma dovrei dilungarmi molto con questo elenco), visti i titoli già ottenuti. Incidere il proprio nome però ancor più negli annali, conquistando uno storico doppio titolo mondiale, è un modo direi abbastanza efficace per rendere il tutto ulteriormente manifesto ed oggettivo, oltre che prettamente concreto, pratico. Thailandia, 7 settembre, Italia 3-2 Turchia; Filippine, 28 settembre, Italia-Bulgaria 3-1: campionesse del mondo, campioni del mondo.

E la Polonia? Sempre sulla strada dell’Italia. Tanto i ragazzi quanto le ragazze, prima di poter arrivare a mettersi la medaglia d’oro al collo, hanno dovuto affrontare il sempre ostico scoglio biancorosso. Nel ranking mondiale femminile è l’Italia a godere della prima posizione, mentre le polacche occupano la quarta piazza. L’incrocio in questa rassegna è arrivato ai quarti di finale, ma Stysiak e compagne, allenate dall’italiano Lavarini, nulla hanno potuto fare per arginare l’onda azzurra, che si è abbattuta con un netto 3-0. Stesso, sorprendente (si può dire) punteggio che si è registrato ieri nella semifinale dell’edizione maschile, nella finale anticipata tra le due compagini più forti al mondo, con Polonia e Italia rispettivamente a ieri prima e seconda nella graduatoria a punti. Nella mattinata di oggi, prima della finalissima tra l’Italia e la ostica Bulgaria (anche qui un coach italiano, Blengini), Wilfredo Leon e compagni hanno ottenuto il bronzo contro la Cechia, 3-1 il punteggio finale, per un risultato comunque, logicamente, di assoluto prestigio.

Per concludere, Italia e Polonia hanno avuto (e ci auguriamo continueranno ad avere) ruoli di grandi o addirittura assolute protagoniste nella pallavolo degli ultimi (e prossimi, appunto, speriamo!) anni. L’Italia femminile si è innegabilmente stagliata come principale potenza, mettendo in cascina tra le altre l’Europeo del 2021, i giochi Olimpici nel 2024, e ben tre delle ultime quattro Nations League, competizione nella quale la Polonia ha registrato invece ben tre bronzi consecutivi. Le selezioni maschili invece si sono divise il palcoscenico, e gli ultimi tre incroci, prima di quello di ieri, erano tutte finali valevoli per un titolo:  Nations League 2025 ed Europeo 2023 in favore della Polonia, Mondiale per l’Italia nel 2022. Titolo difeso dunque, con una prestazione straordinaria (due set ben gestiti, un terzo molto sofferto, ed un quarto finale schiacciante), il quinto mondiale, titolo bissato, titolo per “far compagnia” alle ragazze azzurre, tutti insieme e tutte insieme, sul tetto del mondo. Grazie ragazze, grazie ragazzi!

Maristella, autentici sapori d’Italia

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traduzione it: Aleksandra Niziołek

 

Le classiche tovaglie a quadretti bianco-rossi, foto di grandi attori e cantanti, cartoline anni Venti del Novecento mandate dai bisnonni in vacanza in Italia, maschere veneziane e bottiglie sarde, ma soprattutto la simpatia dell’accoglienza e l’autenticità della cucina italiana. Così accoglie i suoi clienti il ristorante Maristella gestito da Tadeusz e dalla chef Edyta che vanta una lunga esperienza personale in Italia a Caserta, e una lunga esperienza professionale al fianco di chef italiani in vari ristoranti varsaviani. 

“Abbiamo aperto nel 2019 proprio pochi mesi prima dell’arrivo della pandemia. Quando è arrivato il Covid e le restrizioni con il mio socio Tadeusz ci siamo chiesti se aveva senso continuare. Abbiamo resistito! Consegne a domicilio e anche supporto alimentare ai pazienti di qualche ospedale. Poi finalmente siamo ripartiti ed ora siamo ormai un ristorante ben noto nella zona con affezionati clienti che vengono da noi da anni.”

Che piatti proponete?

“Naturalmente italiani con particolare attenzione alla cucina sarda. All’inizio i clienti erano un po’ sorpresi perché conoscevano poco l’isola e la sua cucina ma col tempo si sono abituati anche perché hanno scoperto la Sardegna come meta turistica. Proponiamo sia carne, come la guancia di manzo brasata, che pesce, come orata al forno, frutti di mare, piatti con la bottarga, e spesso abbiamo piatti del giorno che non sono nel menù, questo perché suggeriamo ricette con le primizie di stagione. Ci tengo poi a sottolineare che utilizziamo i migliori prodotti italiani dall’olio al tartufo, dai formaggi al vino ovviamente, di cui si occupa Tadeusz che in sala riceve i clienti. Naturalmente abbiamo anche i classici primi italiani come la carbonara però li facciamo in modo speciale”.

Ovvero?

“Frequentando gli chef della sezione polacca della Federazione Cuochi Italiani ho imparato alcuni segreti, tra questi la pasta “risottata”, pasta fresca cotta come un risotto nella pentola del sugo, buonissma!”

La tua specialità?

“Il piatto più richiesto è la carbonara, che facciamo molto bene, ma la vera specialità della casa sono i culurgiones sardi, ripieni di patate, pecorino e menta che poi condiamo con pomodoro fresco e bottarga. Farli è un gran lavoro quindi sono un piatto che proponiamo ogni tanto, posso dire che ho la lista di persone in attesa della serata culurgiones! Un’altra serata molto attesa è quella dell’ultimo giovedì del mese in cui facciamo un particolare evento degustazione con cinque piatti associati ad altrettanti vini”.

Il ristorante Maristella è così diventato un piccolo scrigno di sapori italiani grazie all’esperienza di Edyta e alla passione di Tadeusz che ha conosciuto l’Italia a Castelgandolfo dove vive la sorella.

“Oggi i polacchi viaggiano abitualmente in Italia, e stanno diventando dei veri esperti delle ricette popolari tanto che a volte tornati dalle vacanze vengono da noi per ritrovare i gusti italiani ma spesso anche per raccontarci d’essere finiti in ristoranti turistici in cui di qualità italiana nei piatti ne hanno vista poca. Questa è la miglior conferma che siamo per loro un punto di riferimento culinario”, raccontano con orgoglio Tadeusz ed Edyta.

La Mostra dietro le quinte

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La Mostra del Cinema non è solo proiezioni e concorso per il Leone d’oro. È anche un evento sociale che attira masse di fan avidi di toccare o almeno d’avvicinare le star e respirare la stessa aria dei divi.
Si mettono davanti al red carpet dalla prima mattina con ombrellini, che riparano dal sole o dalla pioggia, sedie, tappettini, sacchi a pelo, coperte termiche e diversi tipi di scale per vedere meglio. Alcuni perfino dormono lì per paura che qualcuno gli rubi il posto privilegiato conquistato a fatica. Così aspettano le sfilate pomeridiane e quelle serali delle star. Sono a caccia d’autografi, foto e video con i loro idoli che poi metteranno sui social per vantarsi: “Io c’ero”, “L’ho visto/a e toccato/a”. Sono cose che contano e ti fanno sembrare più importante e le puoi aggiungere alla tua lista di esperienze. È un modo per uscire, almeno per un attimo, dalla routine quotidiana e vedere gli attori senza la barriera dello schermo. È impressionante la preparazione di questi ragazzini, sanno perfettamente tutti i nomi (di influencer, top model, gente dello spettacolo, divi più famosi e anche se non li conoscono l’autografo si prende lo stesso, non si sa mai!), i giorni e gli orari in cui si presentano sulla passerella. E poi, quando l’oggetto del desiderio finalmente sfila su red carpet, arriva la liberazione con urla, strilli, lacrime e conquista dell’autografo.
La Mostra pare sia diventata anche un’ottima vetrina per gli annunci. Quest’anno è diventato famoso un signore con addosso un cartello “cerco moglie top model”. Anche se lui di un top model non ha nulla (sicuramente avrà altri pregi), ha svelato che gli sono già arrivate svariate proposte. In effetti da qualche giorno è sparito, si vede che sta valutando le candidate.
E poi il Festival dà a tutti (anche agli autoctoni) la possibilità di farsi vedere e quindi si vedono outfit specificatamente pensati per la Mostra: vestiti da gala con tacco dodici (anche quando non fai il red carpet, rigorosamente con foto o video mentre si sfila tra i palazzi del Festival, proprio come fanno le star sul red carpet), peluche in testa attaccato al codino (che in realtà sono i giochi degli animali lasciati a casa, tre gatti e un cane: “così li sento vicini e la nostalgia è meno forte”, dice uno di accreditati), vestito elegante bordò con una borsetta fatta di peluche piccoli (i peluche quest’anno sembrano essere l’ultimo grido di moda!), scarpe che sembrano carri armati con le gonnelline corte o vestitini eleganti, capelli colorati e sabot di plastica con i gioielli attaccati e molto altro. Non mancano ovviamente vestiti eleganti con scollature e spacchi che non lasciano nulla all’immaginazione.
Insomma è una sfilata di moda, non sempre di buon gusto. Ma cosa non si fa per essere notati e ricordati (e ogni tanto anche fotografati, postati o pubblicati in un giornale)! Viva la Mostra anche per il divertente, colorato, popolo che porta al Lido.

Forum Economico di Karpacz, al centro il futuro e le sfide dell’Europa

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Foto: Profilo FB di Forum Economico a Karpacz

Testo e foto: Andżelika Doba

 

La 34a edizione del Forum Economico di Karpacz ha preso il via ieri, aprendo le porte a una serie di intensi dibattiti sul futuro dell’Europa.

Il partner principale di quest’anno è il Governatorato del Voivodato della Bassa Slesia. I lavori sono stati aperti con la presentazione dell’8° Rapporto congiunto della SGH Warsaw School of Economics e del Forum Economico, un documento che riassume i principali processi economici in corso nell’Europa centro-orientale. La presentazione ha sottolineato che la transizione energetica, la sicurezza e la stabilità sono i pilastri su cui si fonderà il futuro della regione.

Il primo giorno del Forum ha visto numerose sessioni plenarie incentrate sulle sfide chiave del continente. Nel dibattito intitolato “Tempo di trasformazione: quale sarà il futuro dell’Europa?”, il politico polacco Sławomir Mentzen ha criticato l’Unione Europea per aver evitato discussioni su problemi reali come la demografia e la sicurezza, concentrandosi eccessivamente sul Green Deal.Uno dei panel è stato dedicato alla critica situazione demografica in Polonia e in tutta Europa. I partecipanti hanno discusso le soluzioni necessarie per invertire questa preoccupante tendenza. Si è parlato anche dell’educazione delle giovani generazioni, considerata una sfida enorme nel mondo contemporaneo, con la partecipazione dello stesso Presidente Andrzej Duda, che ha sottolineato l’importanza del tema.

Particolare interesse ha suscitato l’intervento di Domenico Ercoli, rappresentante di Lanterna, durante il panel “Dall’Europa delle patrie al superstato”. Ercoli ha presentato la visione italiana, che non vede l’Europa come una “federazione di nazioni” o un “superstato federale”, bensì come “un’Europa della solidarietà”, una “terza via” che concilia le identità nazionali con l’unità europea. Ercoli ha ribadito che l’Unione Europea deve essere più efficiente e capace di rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini. Ha sottolineato la necessità di un’unione fiscale, poiché “l’euro senza un bilancio condiviso è come un gigante con gambe fragili”. Inoltre, l’Italia sostiene una politica estera e di difesa comune, puntando all’autonomia strategica in settori chiave come l’energia e la tecnologia.

Il Forum è stato anche un’occasione per discutere di investimenti. Nel corso di un dialogo con Iacopo Ibello , è stato affrontato il tema delle strategie economiche italiane. Secondo Ibello, l’Italia non dovrebbe concentrarsi esclusivamente sul settore turistico a causa dei bassi salari, ma piuttosto investire nello sviluppo di servizi e nella produzione di beni di alta qualità, un campo in cui l’Italia è un pioniere da anni.

Il Forum Economico è anche una piattaforma per la cooperazione bilaterale. Durante una breve conversazione con Marco Ferruzzi Balbi, Console Onorario per il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, abbiamo appreso del crescente interesse dell’Italia per gli investimenti in Polonia. Il console ha sottolineato che la Polonia sta diventando un mercato chiave a causa delle crescenti difficoltà nell’esportazione verso gli Stati Uniti e della dinamica crescita economica del paese. Gli italiani vedono la Polonia come un partner strategico in Europa, soprattutto nel contesto della crescente domanda di materie prime e produzione di alta qualità ad esempio nel tessile. Il console ha anche notato l’intensa ricerca di partnership con istituzioni educative polacche, come le università, con l’obiettivo di espandere la cooperazione accademica e tecnologica.

Nella foto Marco Ferruzzi Balbi, Console Onorario della Repubblica di Polonia in Italia

La prima giornata del Forum si è conclusa con un gala serale, durante il quale il Ministro della Digitalizzazione Krzysztof Gawkowski ha ricevuto il premio “Uomo dell’Anno”. Nel suo discorso di accettazione, ha sottolineato che la trasformazione digitale è la chiave per costruire una Polonia competitiva e moderna, pronta ad affrontare le sfide del futuro. La prima giornata ha dunque gettato le basi per un dibattito proficuo, che promette di tracciare le rotte future per il continente. Il Forum Economico di Karpacz si conferma una piattaforma importante per il dibattito sul futuro della nostra Europa.

EuroBasket 2025, si gioca anche a Katowice. Italia e Polonia già oltre i gironi

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In Polonia, all’Arena Spodek di Katowice, si disputano alcune gare degli Europei di pallacanestro

Testo e foto Alberto Mangili

 

Ha preso il via ormai già da una settimana, lo scorso mercoledì 27 agosto, il Campionato europeo maschile di pallacanestro, la più importante rassegna continentale della palla a spicchi.  4 gironi composti da 6 squadre l’uno, con la nazionale italiana inserita nel gruppo C e quella polacca nel D. Ad ospitare l’edizione numero 42 della storia sono 4 diversi Paesi, tra i quali figura la Polonia, che in quel di Katowice offre appunto il parquet unico per tutto il proprio raggruppamento. L’Italia gioca invece tutte le sue gare a Limassol (Cipro), mentre i gironi A e B hanno luogo rispettivamente a Riga (Lettonia) e Tampere (Finlandia). Tutta la fase finale, dagli ottavi alla finalissima del 14 settembre, si disputerà nella capitale lettone.

In questo momento, con le sole quinte e ultime sfide della fase iniziale ancora da affrontare, per tutte e 24 le compagini, sia Italia che Polonia hanno già staccato il pass per l’accesso alla fase successiva. All’appello delle nostre mancano Italia-Cipro e Polonia-Belgio di giovedì sera, sfide almeno sulla carta non proibitive contro nazionali già fuori dai giochi. Ciò che ancora non è deciso è però quale delle 4 posizioni utili nel proprio girone occuperanno, e dipenderà proprio dagli ultimi impegni; e attenzione, perché potrebbe esserci lo scontro italo-polacco agli ottavi di finale, poiché i gironi C e D si incrociano tra loro (la prima del C incontra la quarta del D, seconda contro terza e così via).

Nelle partite giocate ieri sera (quarto turno), gli Azzurri hanno conquistato un meraviglioso successo sulla Spagna di Santi Aldama, dopo un avvio shock con oltre metà primo quarto a secco di punti, grazie anche al super talento in grande ascesa Saliou Niang (benissimo anche Diouf, Fontecchio, Ricci, ma direi davvero tutti quanti), mentre la Polonia, priva del fenomeno Sochan ma con degli ottimi Loyd e Ponitka, ha tenuto testa sino alla fine alla corazzata (pur con enormi assenze…) Francia, ma ha incontrato la prima sconfitta, dopo tre successi consecutivi, contro lo strapotere di Yabusele. L’Italia ha registrato il suo unico risultato negativo contro la Grecia di Giannīs Antetokounmpo, mentre la Polonia aveva sorpreso con una grande prestazione la Slovenia di Luka Dončić. Da non tralasciare anche la vittoria di carattere contro Israele del fortissimo Deni Avdija.

Dopo aver citato di proposito due dei migliori cestisti della competizione e del mondo, trascinatori totali delle proprie selezioni greca e slovena, allarghiamo infine brevemente il raggio e agli altri gironi e vediamo quali team possono avere ambizione di podio finale, e addirittura del gradino più alto.

Nel gruppo A filotto totale per Serbia, forse la favorita assoluta e con il giocatore più forte, Nikola Jokić, e Turchia, trascinata su tutti da Şengün; le due squadre si daranno battaglia quest’oggi. Ci terrà a far bene anche la Lettonia, che come detto ospiterà la fase finale, ma servirà un super Porziņģis nella sua migliore versione.

Nel gruppo B fa spavento la quantità di punti macinata dalla Germania (in tutti match sopra i 100), e Franz Wagner e Dennis Schröder sono i mattatori di un’altra seria candidata al colpo grosso. Speranze più o meno ambiziose di un bronzo per la Finlandia, trascinata dal mio giocatore preferito in assoluto Lauri Markkanen, del quale conservo con gran cura la sua canotta di Chicago del 2019; riflettori anche per il già quasi iconico giovane talento Miikka “Slim Jesus” Muurinen. Discorso simile per la Lituania, formazione ben attrezzata, ma che ha perso per infortunio il playmaker Jokubaitis.

L’AMBASCIATA D’ITALIA A VARSAVIA PARTECIPA ALL’INAUGURAZIONE DELLA PRIMA CLASSE BILINGUE (ITALIANO E POLACCO) PRESSO UN LICEO DI KATOWICE

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L’Ambasciata d’Italia ha partecipato oggi alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico presso il IV Liceo Gen. Maczek di Katowice.

L’evento ha coinciso con l’inaugurazione della prima classe bilingue di italiano e polacco, un importante progetto pilota realizzato con il patrocinio dell’Istituto di Cultura di Cracovia. Alla classe sono iscritti 24 giovani alunni, che il primo anno studieranno la lingua italiana per 18 ore alla settimana e dal secondo anno aggiungeranno lo studio in italiano di altre materie curricolari.

Nel commentare l’avvio del progetto, l’Ambasciatore Franchetti Pardo ha evidenziato che si tratta di “un primo, significativo passo per rendere più organico l’insegnamento dell’italiano nelle scuole polacche, riscontrando così anche l’auspicio che era stato formulato dal COMITES. Ciò potrà contribuire a rafforzare i legami culturali ed economici tra i due Paesi, a beneficio dei sempre più numerosi connazionali qui residenti e delle tante  imprese italiane presenti in Polonia”.

L’iniziativa si inserisce nella più ampia azione di diplomazia culturale svolta dell’Ambasciata e dagli Istituti di Cultura di Varsavia e Cracovia per promuovere la lingua italiana, attraverso il rafforzamento delle cattedre di italianistica nelle Università, i lettorati, l’insegnamento nelle scuole e i corsi organizzati presso gli Istituti.

L’impegno mira a diffondere ulteriormente la conoscenza della lingua italiana, già oggi molto studiata e amata dai cittadini polacchi.