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Le misteriose Sepolture del Cimitero “dei Vampiri” in Polonia

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Il cimitero Drawsko si trova in Polonia ed è fonte di studi riguardanti antiche pratiche di sepoltura ormai dal 2008, anno dal quale sono state aperte oltre 250 tombe. Alcune di queste, in particolare cinque, vedevano gli scheletri avvinghiati da un falcetto agricolo, una sistema che, dapprima, era stato identificato come una prevenzione contro il “ritorno dal mondo dei morti” da parte del defunto. Il falcetto avrebbe dovuto tagliare di netto il collo del “non morto” quando questi avesse tentato di alzarsi, impedendogli quindi di diventare un vampiro (il cimitero stesso guadagnò il soprannome “dei Vampiri). Uno studio recentemente pubblicato respinge questa teoria, e afferma che il falcetto fosse una prevenzione contro l’attacco da parte dei demoni al neo-defunto.

Gli scheletri che avevano il falcetto erano due donne adulte di circa trent’anni, un uomo fra i 35 e i 44 anni, una ragazza d’età compresa fra i 14 e i 19 anni e una donna sulla cinquantina che aveva la falce avvolta attorno al bacino.

Drawsko-Cimitero-Vampiri

Le ipotesi iniziali vedevano la teoria della prevenzione contro i vampiri la causa delle strane sepolture, ma un nuovo studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista britannica Antiquity respinge quest’idea. Gli autori della ricerca sono Marek Polcyn della Lakehead University in Canada ed Elzbieta Gajda del Muzeum Ziemi Czarnkowskiej. Nella pubblicazione viene evidenziato come i falcetti presenti nella tomba siano “una chiara evidenza di pratiche funerarie anti-demoniache“, e servissero per proteggere i morti (e i vivi) dagli spiriti maligni.
Donna-cimitero-drawsko

Le falci di ferro erano ovviamente usate per l’agricoltura, e diversi studi condotti durante gli ultimi 50 anni evidenziano come la sepoltura del morto con il falcetto sia una pratica che affonda le proprie radici nel lontano medioevo. Secondo gli autori le cause di questo simbolismo funerario “non sono state ancora chiaramente spiegate“, ma una teoria sostiene che esse siano collegate a riti e superstizioni magiche, in particolare con la paura dei vampiri. Le falci potrebbero assicurare i morti nella propria tomba, impedendo ai cadaveri “rianimati” di alzarsi per non tagliarsi la gola.

La paura dei vampiri era in particolar modo legata al fenomeno dei cadaveri che venivano trovati con del sangue sulla bocca. Questo è un fenomeno naturale assai comune se la morte avviene in modo repentino o per causa di una malattia virale come il Colera, ma veniva interpretato dagli antichi come un fenomeno di vampirismo.

Drawsko-cimitero-vampiri-2

Polcyn e Gajda notano, tuttavia, che le tombe che si trovano a Drawsko manchino delle caratteristiche tipiche delle sepolture anti-vampiro, in quanto non furono riaperte e i corpi rinvenuti all’interno non furono mutilati. Al contrario erano mischiati con gli altri membri della comunità in una terra consacrata, e le sepolture avevano correttamente la testa rivolta verso ovest. Inoltre sono presenti pochissime lesioni, e le tracce rimaste nelle bare di legno suggeriscono che i corpi furono sepolti con delle monete in bocca.

Drawsko-cimitero-Vampiri-5

I ricercatori concordano sul fatto che “il significato magico e rituale di questo gesto va oltre ogni dubbio“, ma ipotizzano che il posizionamento dei coltelli ricurvi non era necessariamente rivolto alla protezione dei vivi, ma anche a quella dei morti. “Quando il falcetto veniva posizionato nelle sepolture era una garanzia che il defunto rimanesse nella tomba, ma poteva anche servire per proteggere i morti stessi dalle forze del male”.

Al tempo delle sepolture, nel XVII secolo, la Polonia come gran parte dell’Europa stava attraversando un periodo tumultuoso caratterizzato da guerre devastanti, la fame, la peste e la povertà. Anche se la Polonia era uno stato assolutamente fedele alla Chiesa di Roma, lo studio rileva che l’incertezza dei tempi portarono ad una recrudescenza delle credenze pagane e della superstizione popolare, fra cui lademonologia, alimentato dal clero cattolico che diffondeva la paura del diavolo e della stregoneria.

Drawsko-Cimitero

Coloro che morivano improvvisamente senza ricevere un rito funebre per alleviare il passaggio dalla vita alla morte, ma anche coloro che soffrivano di una morte violenta, erano considerati particolarmente a rischio di demonizzazione. “Nella percezione del popolo queste persone erano in uno stato particolare, nel mezzo fra il mondo dei vivi e quello dei morti, che poteva farli diventare dei demoni“.

Gli autori ricordano che la saggezza popolare suggeriva che le falci allontanassero gli spiriti maligni dalle donne in travaglio e dai bambini, ma anche, ovviamente, dai morti. Il ferro è un elemento che simboleggia il passaggio dalla vita terrena a quella ultraterrena (dal momento che si trasforma nel fuoco) ed è un simbolo tradizionale per la transizione. Gli autori dicono che saranno necessari ulteriori test per risolvere il mistero delle cinque sepolture con le falci, ma che la spiegazione legata al semplice vampirismo non è certamente plausibile, se non altro perché incompleta.
Autore: Matteo Rubboli, blogger Vanilla Magazine

In luglio la trasferta in Polonia per la Giornata della gioventù

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Sono oltre 350 i ragazzi della diocesi udinese che parteciperanno alla trasferta in Polonia in occasione della Giornata mondiale della gioventù in programma dal 26 al 31 luglio 2016, stando alle previsioni dell’Ufficio di pastorale giovanile di Udine.

L’iniziativa dovrebbe richiamare oltre 4 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo al seguito di Papa Francesco. Il tam tam è partito su facebook dove l’Ufficio udinese ha aperto una pagina per raccogliere adesioni.

A livello diocesano questo itinerario di avvicinamento è già partito attraverso una serie di incontri “Bota fé – Metti fede”, iniziati durante la veglia di inizio anno. Faranno parte di questo cammino anche ulteriori momenti, quali la visita alla Risiera di San Sabba, la messa con il “mandato” ai gruppi partecipanti alla Gmg e uno speciale concorso fotografico.

I ragazzi della diocesi però si sono anche mobilitati all’interno dei gruppi parrocchiali nel predisporre i sussidi di preghiera per l’Avvento e la Quaresima. Insieme hanno elaborato due libretti, uno destinato alle scuole medie e l’altro per le superiori incentrato sul tema della Misericordia, che è anche il tema di Giubileo.

Oltre 900 le copie destinate a 210 parrocchie per l’accompagnamento quotidiano con un piccolo testo e un commento a un brano del Vangelo per scandire ogni giorno dall’Avvento e della Quaresima. Quanto alla trasferta in Polonia, le preiscrizioni dovranno arrivare entro il 31 gennaio.

I ragazzi faranno tappa ad Auschwitz e a Czestochowa prima di vivere il gemellaggio con la Diocesi polacca di Lomza. Quindi l’arrivo a Cracovia – città di due grandi Santi della Misericordia, come San Giovanni Paolo II e Santa Faustina Kowalska – dove si vivranno le giornate culminanti della Gmg: il festival della gioventù, la catechesi con i vescovi, gli incontri internazionali, i concerti fino ai momenti culminanti della veglia e della messa con il Papa.

Per il 23 aprile l’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile ha programmato anche una “spedizione” a Roma dedicata al pellegrinaggio della Misericordia che aprirà il Giubileo dei ragazzi. Nel frattempo, ha preso il largo la “Magicavventura”, percorso di catechesi che quest’anno prevede l’apertura dei blog della Misericordia.

Ben 13 i gruppi iscritti che coinvolgono 313 ragazzi. Si tratta di Bertiolo con il gruppo “I viaggiatori”, Farla di Majano con “Gesù e gli amici di Farla”, Mortegliano, Lavariano, Chiasiellis con “Ragazzi insieme”, Pasian di Prato e i “Seconda media” Pradamano, Lovaria, quindi Remanzacco con “Happycentro medie”, Rivignano con “Seconda media”, Rodeano Basso, Rive d’Arcano con “Le nuove orme del dindi”, San Giorgio di Nogaro con “Oratorio San Zorz”, Udine – San Giuseppe e “I Bite di San Beppo”, quindi San Vito di Fagagna, Silvella, Madrisio, Sedegliano con “Sedean Team” e Torsa con “Gli angeli di Torsa”.

Ciascuno di loro pubblicherà sul blog immagini e testimonianze di opere di Misericordia che il gruppo intraprenderà durante l’anno. I ragazzi potranno personalizzare il proprio blog, scegliendo una particolare veste grafica.

Ma l’aspetto principale è legato al fatto che durante i prossimi mesi (e fino alla festa dei ragazzi del 24 aprile 2016 che si terrà al villaggio Getur di Lignano), i gruppi potranno raccontare e documentare le proprie esperienze.

Tali esperienze possono essere le più svariate: dall’ascolto di una testimonianza particolare, alla recensione di un film a tema, passando per esperienze concrete di attenzione al prossimo, di vicinanza, di perdono, di supporto a chi si trova in difficoltà agli anziani, ai malati, agli emarginati, anche ai carcerati.

L’iniziativa che coinvolgerà i preadolescenti dalla quinta elementare alla terza media terminerà con un’ideale classifica e con una premiazione. Ma il premio vero arriverà per tutti attraverso un cammino di fede che potrá essere condiviso in rete.

Fonte: Messaggero Veneto

Terremoto magnitudo 4.5 in Polonia, in zona considerata a bassissimo rischio sismico

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Secondo l’EMSC il terremoto ha avuto epicentro solo 1 chilometro a sud-ovest della città di Polkowice, Polonia, ed ipocentro molto superficiale, a due chilometri sotto la superficie terrestre

Ieri, 28 dicembre alle ore 13,31 una scossa di magnitudo 4.5 si è verificata nella Polonia di nord-occidentale, ad una distanza di 1 chilometro dalla città di Polkowice, che ospita circa 21 mila abitanti. Il terremoto sembra aver avuto, secondo l’EMSC, un ipocentro molto superficiale, rilevato a 2 chilometri sotto la superficie terrestre.

La regione in cui è avvenuto il sisma, la Bassa Slesia, è considerata a bassissimo rischio sismico, tuttavia negli ultimi anni si sono verificate molte scosse prossime o superiori a magnitudo 4.0 nella zona.

Infatti, il 19 Marzo 2013, una scossa di magnitudo 4.7 aveva gettato nel panico la popolazione, non abituata a convivere con eventi come questi.

Fonte: meteoweb

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Polonia: la città di Cracovia investirà 13 milioni di euro per la Gmg

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Per la prossima Gmg 2016 Cracovia spenderà circa 13 milioni di euro: lo ha annunciato il sindaco della città, Jacek Majchrowski, sottolineando che non intende finanziare alcun progetto che non sia connesso all’obbligo di garantire “un regolare funzionamento dei servizi al cittadino”. La metà di quella somma sarà destinata al potenziamento dei trasporti urbani, il noleggio e il funzionamento dei servizi igienici, la predisposizione del piano di traffico, l’organizzazione dei parcheggi e lo studio di viabilità. Si è deciso inoltre di procedere al rifacimento del manto stradale e all’ammodernamento degli edifici scolastici adibiti a ospitare i partecipanti al raduno. Un milione di euro circa sarà speso per promuovere e abbellire la città, mentre circa 400mila euro verranno destinati al funzionamento e all’organizzazione di eventi culturali. 400mila euro sarà invece il costo del potenziamento dei servizi sanitari di pronto soccorso per i pellegrini. La città di Cracovia, inoltre, contribuisce alla realizzazione di alcuni collegamenti ferroviari e stradali con il santuario della Divina misericordia di Lagiewniki e il vicino Centro Giovanni Paolo II ancora in costruzione.

(Ufficio stampa Città di Cracovia)

È sepolto a Varsavia il soldato di Montanera che si credeva disperso

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Lo credevano disperso, invece dal 1918 è seppellito a Varsavia nel cimitero dei soldati italiani. Si tratta del soldato del primo reggimento Genio, Martino Audisio, nato a Montanera il 17 ottobre 1885 e in quel paese residente, sposato con Teresa «Ginota» Giubergia, padre di due figli, morto il 15 febbraio ’18 in un campo di prigionia in Polonia. «Abbiamo sempre creduto che fosse disperso in guerra – dice uno dei nipoti, Luciano Audisio, panettiere e pasticcere a Limone -. Il giorno di Ognissanti pregavamo per lui presso i cipressi davanti al cimitero di Montanera, dedicati ai dispersi in guerra. Mio padre Antonio e il fratello Giovanni, suoi figli, fecero delle ricerche sulla triste sorte del papà, ma non vennero a capo di nulla».

Una tomba bianca

Ora l’impiegato della biblioteca di Cuneo Roberto Martelli, laureato in lingua polacca, esaminando il sito www.nieobecni.com.pl ha scoperto la fotografia della tomba di Martino nel cimitero dei soldati italiani a Bielany, un quartiere di Varsavia. Una pietra bianca verticale con incisa una croce, il nome Audisio Martino e la data di morte, 15/2/1918.

«Mi sono messo in contatto con quel sito – racconta Martelli – e ho comunicato la data di nascita che ho rintracciato al ministero della Difesa italiano. Grazie alla collaborazione del Comune di Montanera, sono riuscito ad avvisare i familiari ancora viventi».

Nipoti e pronipoti

Ci sono i figli di Antonio Audisio, per tanti anni cantoniere a Castelletto Stura: Teresa, Marisa, Michele e Luciano. Quest’ultimo padre di Mirella, assessore del Comune di Limone, di Claudio e Dario titolari del bar-pasticceria Audisio nel centro di Borgo San Dalmazzo e Silvio, rappresentante di una ditta farmaceutica a Vienna.

«Purtroppo mio padre non c’è più – dice Luciano -, ma noi siamo contenti di sapere finalmente che fine ha fatto nostro nonno. Anche suo fratello Marco, cinque anni più giovane, fu dichiarato disperso nella battaglia del monte Sabotino nel 1915. Ora mio figlio Silvio, che lavora a Vienna, si recherà in visita alla tomba del bisnonno, presto vogliamo andarci anche tutti noi. E finalmente potremo scrivere anche il suo nome, con la data certa di morte, sulla nostra tomba di famiglia».

Autore: Piero Dadone, La Stampa

Treno dei nazisti? Esperti polacchi: “Nessuna prova del ritrovamento”

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Non ci sono prove che sia stato ritrovato in Polonia il treno che i nazisti tedeschi caricarono di oro e oggetti preziosi nel 1945 e che poi scomparve nel nulla. Lo hanno annunciato esperti polacchi, secondo cui potrebbe essere stato trovato un tunnel ma non il treno.

La scorsa estate – ricorda la BBC – le autorità polacche avevano dichiarato di aver visionato delle fotografie geo-radar del leggendario “treno d’oro” in una galleria sotterranea nella zona di Walbrzych, nel sudovest della Polonia. In quella regione Hitler aveva fatto costruire segretamente una gigantesca città sotterranea, con bunker e stazioni ferroviarie, dove lui e il suo stato maggiore con le famiglie avrebbero potuto sopravvivere per mesi anche ad un attacco nucleare contro il Terzo Reich.

La città-bunker, conosciuta come sistema “Riese” (Gigante), iniziò ad essere costruita verso la fine della Seconda guerra utilizzando la manodopera dei prigionieri. Si tratta di un colossale dedalo di strutture sotterranee che si estende per circa 200 chilometri, in una ragnatela di tunnel scavata sotto il sistema montuoso Gory Sowie (i Monti del gufo) fra Walim e Gluszyce, località al confine fra Polonia e Repubblica ceca, nella catena dei Sudeti. I lavori sono stati interrotti nel 1945 poco prima dell’arrivo dell’Armata Rossa.

Gli esperti dell’università di Cracovia hanno esaminato il luogo dove si riteneva potesse trovarsi il “treno d’oro” dei nazisti con rilevatori magnetici e hanno concluso che non vi sono tracce del convoglio. “I risultati delle nostre analisi ci dicono che potrebbe esserci un tunnel segreto, ma nessun treno”, ha chiarito il capo del team Janusz Madej durante una conferenza stampa a Walbrzych.

Uno degli esperti tuttavia, Piotr Koper, continua a sostenere che all’interno del tunnel c’è il treno misterioso. Fu lui, insieme con il collega tedesco Andreas Richter, ad annunciare lo scorso agosto alle autorità polacche il ritrovamento dei vagoni carichi di oro e oggetti preziosi. Attraverso un notaio hanno inoltre avanzato la richiesta alle autorità locali di Walbrzych di un compenso pari al 10% del valore della loro scoperta, in cambio delle informazioni sul posto luogo in cui si trovava il convoglio.

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ID Finance lancia MoneyMan, il servizio di prestiti online in Polonia

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Nel mese di dicembre 2015 MoneyMan ha finanziato il primo prestito in Polonia tramite il sito web www.moneyman.pl dell’azienda. MoneyMan riduce significativamente i costi di gestione degli uffici vendita e della rete di agenti e concentra le risorse sullo sviluppo del proprio stack tecnologico.

Un vantaggio essenziale di MoneyMan, il servizio lanciato in Polonia, è il suo modello proprietario di analisi dei dati e di valutazione che ha dimostrato la propria efficacia negli altri paesi in cui è in uso. Per la valutazione dei debitori, questo modello si basa su metodi probabilistici, su strumenti globali e locali fondati sulle statistiche e su dati di diverse fonti.

Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.

Fonte: Businesswire

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A quattro aziende polacche il premio Centauro al miglior esportatore

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“Una Polonia giovane, dinamica, rivolta al futuro, che coniuga alta tecnologia e innovazione, sempre pronta a sferrare un balzo in avanti” ha detto l’ambasciatore Tomasz Or?owski premiando con il Centauro le quattro aziende che negli ultimi anni più hanno contribuito alla crescita dell’export polacco in Italia: Oknoplast, Pesa, Polski Koks e Pini Polonia.

La cerimonia di premiazione della prima edizione del premio “Centauro” al miglior esportatore polacco in Italia si è svolta il 15 dicembre nella sede della rappresentanza diplomatica a Roma. Il premio, una novità assoluta, è nato su iniziativa dell’Ambasciata con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Economia.

L’Italia rimane uno dei principali mercati dell’esportazione per l’industria polacca. “La voce dell’export è quella che più ha contribuito alla crescita del nostro Pil”, ha sottolineato l’ambasciatore Or?owski, ricordando che negli ultimi due anni il Pil polacco è aumentato del 3,5% annuo. E l’export polacco in Italia è più che raddoppiato nel 2014 per un volume di affari di 7,2 miliardi. Nel processo di integrazione europea i legami economici tra Italia e Polonia continuano infatti a crescere in maniera sempre più soddisfacente. Per questo l’Ambasciata ha deciso di individuare e premiare le industrie polacche che nell’arco dell’ultimo anno finanziario hanno puntato sul mercato italiano e registrato la crescita più dinamica nelle vendite verso il bel paese. È stato così istituito il premio al migliore esportatore polacco in Italia.

Oltre al diploma di riconoscimento i vincitori hanno ricevuto una statuetta disegnata e creata appositamente per l’occasione dall’acclamato scultore polacco Bronis?aw Krzysztof, conosciuto all’estero anche come designer delle bottigliette dei profumi Sisley.

Quest’anno sono stati individuati quattro vincitori in quattro diversi settori di attività economiche.

Per il settore edile il Centauro 2015 è stato assegnato a Oknoplast, azienda leader nella produzione di porte e finestre in Pvc per la quale l’Italia è il secondo mercato dopo quello domestico con un volume d’affari che nel 2014 ammontava a 35 milioni di euro. Il premio è stato ritirato da Miko?aj Placek, presidente dell’azienda.

Nel settore dell’industria elettromeccanica si è aggiudicata il Centauro la Pesa Bydgoszcz. È il più grande produttore polacco di veicoli ferroviari, con una tradizione di oltre 160 anni. Pesa opera in Italia fin dal 2006 quando ha firmato un accordo con le Ferrovie del Sud Est per la fornitura di 13 treni destinati al trasporto locale in Italia meridionale. Nell’ultimo anno Pesa ha venduto in Italia 22 treni, ognuno del valore di 3,5 mln di euro. Entro la fine di quest’anno conta di venderne altri sei. Il premio è stato consegnato a Tomasz Zaboklicki, presidente del CdA.

Nella categoria materie prime è la società Polski Koks ad essere stata premiata con il Centauro. Polski Koks S.A. è una società commerciale fondata nel 1996 che fa capo al gruppo JSW. Nel corso di questi 20 anni ha costantemente costruito e rafforzato il suo marchio di principale esportatore di coke in Europa, presente anche sui mercati d’oltremare. Il valore della merce esportata in Italia nel 2014 era di circa 250 mln Usd, cioè oltre 300 mln di euro.

A ritirare il premio a nome dell’azienda il direttore delle vendite Sebastian Bartos.

Nel settore di export di prodotti agroalimentari il Centauro è andato a Pini Polonia, uno dei più grandi e moderni stabilimenti in Europa e nel mondo che produce salumi, una dei primi tre in Europa. L’azienda può produrre 400 tonnellate di prodotto al giorno con 22 linee moderne di confezionamento. Il valore dell’esportazione dei prodotti della Pini Polonia in Italia è stato l’anno scorso di circa 61,5 mln di euro. Il Centauro 2015 per Pini Polonia è stato consegnato a Daniele D’Eri che rappresentava l’azienda durante la cerimonia.

Nel futuro, forse già l’anno prossimo, dovrebbe essere aggiunto anche un quinto settore, quello dell’alta tecnologia e dell’innovazione.

la Polonia affida la sicurezza marittima a Indra e Alcatel-Lucent

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Indra, in partnership con la società Alcatel-Lucent, ha completato l’installazione in Polonia di un avanzato sistema che consentirà all’Autorità Marittima del Paese di gestire in modo efficiente e sicuro il traffico navale nei suoi 12 porti, 440 km di costa e 60 km di canali navigabili del fiume Óder.  Questo sistema è stato sviluppato da Indra e Alcatel-Lucent in collaborazione con tre uffici marittimi regionali e con il Servizio Marittimo di Ricerca e Soccorso (MSPiR) della Polonia.  Indra ha fornito i centri VTS di Gdynia, Ustka, Szczecin e ?winouj?cie con il proprio sistema avanzato iMARE per la gestione delle informazioni del traffico marittimo. Questa soluzione combina i dati raccolti da diversi sensori al fine di offrire un’immagine precisa e in tempo reale dei movimenti che si verificano nelle acque del Mar Baltico appartenenti alla Polonia.

(AGENPARL)

 

Giubileo, a Roma agenti da Spagna, Polonia e Usa insieme alla polizia italiana

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Insieme agli agenti italiani, in occasione delle cerimonie per il Giubileo, sono in campo a Roma anche ufficiali di altri Paesi che compongono pattuglie miste con la polizia di Stato. “Prosegue la collaborazione con operatori della Polizia stranieri nel piano operativo disposto dal Questore di Roma, Nicolò D’Angelo – spiegano dalla Questura di Roma -. Dopo la Spagna, anche Ufficiali della Polizia Polacca e del New York Police Department scendono oggi in campo per essere impiegati in pattuglie congiunte con gli agenti italiani. Sono quotidiani i rapporti con i servizi di intelligence internazionali attraverso i canali del servizio di cooperazione internazionale di Polizia”.

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