Slide
Slide
Slide
banner Gazzetta Italia_1068x155
Bottegas_baner
baner_big
Studio_SE_1068x155 ver 2
LODY_GAZETTA_ITALIA_BANER_1068x155_v2
ADALBERTS gazetta italia 1066x155

Home Blog Page 299

Międzynarodowy Konkurs Poetycki – Triuggio, Edycja 24

0

Centro Giovani e Poesia w Triuggio, we współpracy z Gminą Triuggio, bankiem Banca di Credito Cooperativo Valle del Lambro, Parco Valle Lambro (Park Krajobrazowy Dolina Lambro), Centrum Kuturalnym Włosko-Rumuńskim w Mediolanie, wydawnictwem Prometheus Editrice w Mediolanie, sponsorowane przez gazetę “il Cittadino” w Monzy, Uniwersytet Czasu Wolnego Valle del Lambro, Pro Loco Triuggio, I.P.A. “Brianteo” Komitet, ogłasza 24. Edycję Międzynarodowego Konkursu Poetyckiego dla autorów w języku włoskim.

Konkurs dzieli się na 6 kategorii:

A) młodzież do 12 lat

B) specjalna Szkoły

C) młodzież od 13 do 17 lat

D) dorośli od 18 lat

E) wybór wierszy niepublikowanych;

F) Foto-Poezja na temat Przyroda/Środowisko/Społeczeństwo.

Uczestniczy się w konkursie:

e kategorie A, C, D – maksymalnie 3 wiersze na dowolny temat;

e kategoria E minimum 20 i maksymalnie 35 wierszy;

e kategoria B – może uczestniczyć jedna lub kilka klas, wysyłając pracę na dowolny temat, która będzie wynikiem wspólnego projektu zrealizowanego w ramach zajęć szkolnych;

e kategoria F -poezja zilustrowana zdjęciem.

Wszystkie prace muszą być niepublikowane, wysłane w 7 egzemparzach (tylko w kategorii F w 2 egzemplarzach), z których tylko jeden z podaniem danych osobowych autora. Do prac w kategorii C należy załączyć kserokopię dokumentu tożsamości z datą urodzenia. Dla autorów z krajów nie należących do Unii Europejskiej możliwość gratisowego uczestniczenia w konkursie, wszyscy autorzy zagraniczni proszeni są o przesłanie pracy w oryginale wraz z tłumaczeniem na język włoski.

Opłaty: kategorie A i B gratis; kategorie C-E € 10,00; kategoria. D € 15,00; kategoria. F € 5,00. Opłatę można przesłać bezpośrednio lub przelewem na pocztowy rachunek bieżący założony na nazwę ASS. CENTRO GIOVANI E POESIA (IBAN:IT80Z0890133930000000008481-SWIFT: ICRAITRRP10).

Nagrody: pieniężne (od € 150,00 do € 250,00), medale srebrne, puchary, dyplomy, książki i innne nagrody specjalne. Termin przesyłania prac: 31 styczeń 2015. Uroczystość nagradzania: 1 czerwiec 2015.

Sekretariat: CENTRO GIOVANI E POESIA – Via Indipendenza, 25 – 20844 Triuggio (MB) Włochy.

Dodatkowe informacje: tel. i fax: +390362970302;

e-mail: alex.villa@alice.it

Messaggio di saluto dell’Ambasciatore Riccardo Guariglia

0
S.E. Riccardo Guariglia, Ambasciatore d'Italia in Polonia

“Cari connazionali e frequentatori dei siti dell’Ambasciata d’Itala a Varsavia,

nell’approssimarsi della mia partenza definitiva da questa Sede per fare rientro a Roma, dove sono chiamato ad assumere nuove funzioni, desidero formulare un sincero, amichevole e, se me lo consentite, fraterno saluto a tutti Voi.

Il mio saluto vuole innanzitutto essere un ringraziamento per tutti quanti coloro che, nel mio periodo di permanenza alla guida dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia, mi hanno da un lato stimolato a compiere un lavoro che spero abbia risposto alle effettive esigenze di tutti e dall’altro trasmesso, facendomi partecipare alle rispettive esperienze di vita in Polonia, dei valori anche sul piano umano che credo veramente non abbiano prezzo.

Il mio saluto vuole poi essere al tempo stesso un riconoscimento della maturazione che tutti gli italiani residenti in Polonia hanno saputo compiere, con le loro svariate attività, in un contesto di sempre maggiore e migliore integrazione europea, e un incoraggiamento a dare sempre più credito alla Polonia, Paese straordinario che sa guardare e che sa soprattutto credere nel futuro.

Questi due anni e mezzo in cui abbiamo vissuto insieme hanno visto un rilancio convinto delle relazioni strategiche che esistono tra Italia e Polonia, che hanno dimostrato di essere mature e dinamiche. Sul piano politico, innumerevoli sono stati gli scambi di visite e gli incontri: fra tutti, vorrei ricordare la Visita di Stato in Polonia compiuta dal Presidente Napolitano e ben due Vertici intergovernativi, uno a Roma e l’altro a Varsavia. Sul piano economico, numerose imprese italiane si sono aggiudicate importanti commesse e diverse si sono affacciate con successo sul mercato polacco. Sul piano culturale, non sarà sfuggita a nessuno la miriade di iniziative realizzate in tutto il territorio polacco: una per tutte, la spettacolare mostra su Guercino realizzata al Museo Nazionale di Varsavia, citata finanche dal New York Times come una delle più belle mostre del periodo in cui è stata esposta.

Infine, il mio saluto vuole essere un augurio affinché dal fruttuoso rapporto avuto con Voi in questi anni, siano essi stati dei semplici contatti informativi o di più ampia collaborazione (ringrazio qui tutti quanti coloro che, con consigli e talvolta anche con critiche costruttive, hanno fornito un valido apporto allo svolgimento dell’azione dell’Ambasciata), possano svilupparsi nell’avvenire, con l’impegno e il contributo di ciascuno, preziose sinergie nell’interesse di tutti.

Auguri, dunque, care Amiche ed Amici italiani e polacchi e, anche a nome di mia moglie, un grazie di cuore per come ci avete accolto fra Voi, accoglienza che certamente non scorderemo!

Riccardo Guariglia”

La politica e le riforme

0

Ancor prima che si attuino le riforme va detto e senza equivoci che da prima è da riformarsi la politica, il modo di far politica. Non è politica quella di chi resti in silenzio dinanzi alle istanze di singoli cittadini, di gruppi sociali o della più vasta comunità. Qui non è in discussione la forma di democrazia statuale, ma il modo di intendere la democrazia.  La democrazia è popolare o secolarizzata e istituzionale, quando incapace di rispondere alle ragioni essenziali della partecipazione civile e sociali dei cittadini nella gestione della cosa pubblica? Può la politica dimostrarsi capace di tutelare i diritti dei singoli e nel contempo gli interessi e i diritti comuni? Può mai esservi una democrazia autoreferenziaria, racchiusa nelle sue istituzioni e pur a dirsi di amplio respiro liberale e democratico?

Non sono in gioco i valori, ma e sempre solo in gioco la stessa credibilità della politica e della politica istituzionale. Il problema è più che annoso quando di fatto diritto e progresso sembrano non poter procedere di pari passo. Una democrazia che non sa rispondere alle ragioni sociali dei singoli, né al diritto dei singoli a fronte degli interessi sociali e degli intenti comuni, è una democrazia liberale formale.

La crescita di un Paese può valutarsi nella misura in cui si sappia rispettare il diritto privato a salvaguardia degli interessi comuni, mentre chi di contro si pone nelle ragioni del silenzio, di fatto propone il suo dissenso e trincera la democrazia nel silenzio istituzionale e della politica, di fatto indebolisce lo Stato, causando fratture sociali e divisioni tali e gravi da sostenere il non men grave male della crisi sociale a fronte dei continuum della crisi economica.

Rinaldi Angelo

Lettera alla redazione

Ultimo giorno di pace – “IL SILENZIO”

0

Il 27 Luglio scorso, anniversario dell’ultimo giorno di pace in Europa prima dello scoppio della Grande Guerra, un’onda musicale si è propagata in tutto il mondo. Su proposta dell’Italia, in quello stesso giorno, trombettisti di numerose nazioni coinvolte nel conflitto hanno intonato il Silenzio per ricordare tutti i caduti: un atto dovuto, di memoria e omaggio espresso nell’unica lingua universalmente condivisa e riconosciuta: la musica.

Rai Storia, con tutti i filmati realizzati il 27 luglio, ha creato un unico grande Silenzio che è stata trasmessa in anteprima mondiale il 3 agosto appunto, il giorno in cui, cento anni fa, la guerra divenne mondiale.

Il progetto internazionale, nato da un’idea del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, con la partecipazione per l’Italia del trombettista e compositore Paolo Fresu, è promosso e coordinato dalla Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero degli Esteri.

Paolo Fresu in Italia ha intonato il Silenzio alle ore 14, sull’Altopiano di Folgaria, come omaggio alle vittime della Grande Guerra, che si è esteso in altre Nazioni – Regno Unito, Stati Uniti, Grecia, Portogallo, Bulgaria, Ungheria, Romania, Fyrom, Montenegro, Australia, Russia, Serbia, Albania e Polonia – dove altri musicisti hanno eseguito le stesse note.

Comunicazione Polska ha contribuito al documentario con le immagini riprese dal milite ignoto a Varsavia.

Mauro di Silvestre, pittore del tempo perduto

0

Mentre tutti partono per le vacanze, Mauro Di Silvestre, pittore italiano, per tutti quelli che rimangono in città, propone tramite i suoi quadri onirici (colori forti e tecnica di collage) esposti nella galleria romana z20 un viaggio diverso, metaforico, dentro se stessi, dentro il passato che cerca, come dice in un’intervista registrata a Roma, di “immortalare insieme alle persone, oggetti, ambienti e situazioni destinati a sparire”. Come K.I. Ga?czy?ski, poeta polacco del Novecento, vuole “salvare dall’oblio” la sua arte, la sua memoria, le persone a lui care. Premiato frequentemente (Premio Lissone, Premio Celeste), scoperto dal famosissimo critico d’arte, Achille Bonito Oliva, e studente di uno stimato artista americano, Frank Gauna, Mauro Di Silvestre, per Gazzetta Italia rivela il suo lato artistico e la sua anima “folle e commossa”, non negando che tra tutti i paesi del mondo, è proprio la Polonia il posto che storicamente lo interessa di più.

I tuoi quadri sono collage con un tema fisso: ricordo del passato nascosto tra eventi, persone e luoghi. Quel passato è personale, intimo, tuo. Chi sono i tuoi personaggi e perché il passato è così importante per te?

Le mie opere sono come dei diari intimi, dove mi piace appuntare le cose a me care, quelle che vorrei che non sparissero mai e che non fossero mai dimenticate. Vorrei che mi sopravvivessero come tutte le altre opere d’arte che la storia conserva. Parleranno ai posteri di me, ma anche dell’epoca in cui ho vissuto. Mi concentro spesso sul passato perché è la cosa che mi emoziona di più e credo che ognuno di noi dovrebbe occuparsi delle cose che più lo appassionano, nel lavoro come nella vita. Passato e tempo che scorre (e che non torna più) sono come delle ossessioni. Quello che cerco di fare è rivivere spesso un tempo perduto o immortala[cml_media_alt id='113192']Longawa - Di Silvestre (1)[/cml_media_alt]re, per sempre, delle persone, oggetti, ambienti e situazioni destinati altrimenti a sparire.

La tua prima mostra personale è stata presentata da Achille Bonito Oliva nel 2007. Ti ricordi com’è andata?

Incontravo spesso Achille al Bar della Pace, un famoso caffè nel centro storico, poi nel ristorante accanto, meta di artisti e attori. Spesso il proprietario ci metteva a mangiare allo stesso tavolo viziandoci con delle prelibatezze partenopee. Si chiacchierava del più e del meno e un giorno disse che se gli fossero piaciuti i miei lavori mi avrebbe presentato la mia prima mostra personale. Dopo circa cinque anni arrivò finalmente il tempo della mia prima mostra e gli chiesi se era ancora della stessa idea… venne al mio studio, gli piacquero i miei quadri e decise di scrivere il testo per il catalogo.

Dove hai esposto le tue opere? Cerchi sempre di esserci in persona? Ti confronti con il tuo pubblico?

Ho esposto in diverse gallerie e in qualche museo, soprattutto in Italia. Cerco sempre di presenziare alle mie inaugurazioni. E’ un momento di festa ma anche di conferme e un gesto di affetto verso le persone che verranno al vernissage. Cerco di confrontarmi non solo col mio pubblico, continuamente, ma anche con i miei colleghi e gli addetti ai lavori in genere.

Quali paesi sono per te ancora sconosciuti e che vorresti?

Ho viaggiato tanto, ma non ho visto tutto quello che avrei voluto. A volte per una serie di circostanze, capita di ritornare negli stessi luoghi diverse volte, troppe, ma la curiosità continuerà a spingermi in luoghi mai visti prima, compresa la Polonia che storicamente mi interessa moltissimo.

Tra tutte le opere, quale quadro ti commuove di più? Perché?

Quello che mi “muove di più”, come direbbero gli inglesi, quello che smuove l’emozione e in parte com-muove mentre osservo un quadro, non è sempre l’opera in sé, il soggetto o la drammaticità che l’artista ha saputo dare, spesso mi commuovo sapendo chi l’ha dipinto. Van Gogh ha dedicato la maggior parte della sua vita alla pittura, ci si è tuffato dentro con tutto se stesso, rinunciando a tutto, ammalandosi, fino alla morte. Sapere che non è stato mai capito e che ha venduto un solo quadro in tutta la sua vita, questo mi fa commuovere e quando ammiro una qualsiasi sua opera, dal vero o in un libro, penso soprattutto a questo, senza ignorare la grandezza della sua pittura.

La maggior parte di grandi artisti viene identificata con i vari vizi e varie stravaganze. Com’è invece il vero Mauro di Silvestre?

L’artista è circondato da luoghi comuni, letteratura e cinema se n’è occupano da sempre, in parte sono veri in parte sono esagerati o addirittura inventati. Qualche artista ci si immerge e si sente a proprio agio, altri fanno di tutto per staccarsi da certe consuetudini. Quello che è vero (forse) è che per gli artisti l’arte viene prima di tutto e a volte si fa fatica a interagir con la vita reale, normale.

Sei nato a Roma dove sei rimasto per tutta la tua vita. Ti immagini una vita altrove? Che vuol dire per te essere artista romano?

In realtà ho vissuto per più di tre anni a Los Angeles dove ho imparato a dipingere da Frank Gauna, un bravissimo pittore non molto conosciuto a causa della sua diffidenza nei confronti delle gallerie e del sistema in generale, poi h[cml_media_alt id='113193']Longawa - Di Silvestre (1)[/cml_media_alt]o vissuto a Londra e addirittura nello Zimbabwe, facendo i lavori più diversi. Mi immagino continuamente la mia vita altrove, ma non sono sicuro di poter mai lasciare Roma, almeno per adesso. Essere un artista romano significa essere continuamente contaminato da questa città, dalla sua storia del passato come da quella più recente, dal suo caos e dalla bellezza che dal caos alcuni di noi riescono ad isolare e ad ammirare.

Tra tutto quello che è stato già detto o scritto su di te, qual è stata la frase che non dimenticherai mai?

Non è ancora stato scritto molto, perché anche se sono grande di età sono giovane artisticamente, ma tra le varie cose che si sono scritte, ce n’è una di un giornalista romano che ha scritto: “ i quadri di Mauro Di Silvestre sono felicemente malinconici”, ecco, credo che in due parole ci sia riassunto quasi tutto il mio lavoro.

Parlavamo del passato ed ora passiamo al presente e futuro. Su che cosa stai lavorando e quando e dove potremmo vedere la tua prossima mostra?

Sto lavorando da qualche tempo ad alcune incisioni, delle stampe per un progetto in Cina e ho cominciato proprio in questi giorni a lavorare sulla mia prossima mostra che si farà a Roma alla mia galleria di riferimento, la z2o.

“Siamo costretti, per rendere la realtà sopportabile, a coltivare in noi qualche piccola follia”, è d’accordo con questa frase dell’autore di “Alla ricerca del tempo perduto”, pittore della parola, Marcel Proust?

Essere un artista è in se una follia, lo è sempre stato. Essere alla continua “ricerca del tempo perduto” in un mondo continuamente proiettato verso il futuro, l’innovazione e “sviluppo”, anche questa è una follia.

} else {

CouchSurfing ovvero viaggiare navigando sui…divani?

0

Finalmente è arrivata l’attesa estate. Molti di noi, sentendo il calore del sole sulla pelle e guardando il cielo azzurro, stanno già progettando i viaggi vacanzieri. L’anno scorso, nel numero estivo della Gazzetta Italia, vi ho raccontato del sito internet “Blablacar” che si occupa di carpooling, grazie a cui si può trovare gente che a pochi soldi ci dà un passaggio.

Questa volta vorrei presentarvi un altra ‘idea’ per viaggiatori, grazie a cui i miei viaggi in Italia sono stati pieni di avventure, nuove amicizie e che di sicuro non scorderò mai: il CouchSurfing.

CouchSurfing, che letteralmente vuol dire ‘navigazione sui divani’ è un servizio di rete sociale che si occupa di scambio di ospitalità tra i suoi utenti. È un progetto che nasce nel 2003 ad opera dal programmatore statunitense Casey Fenton con la finalità di mettere in comunicazione persone disponibili a ‘scambiarsi ospitalità’. Couch Surfing è un servizio gratuito, e attualmente è il sito web dedicato allo scambio di ospitalità con il maggior numero di utenti attivi.

Prima del mio Erasmus questo era tutto il mio sapere sul portale. Però essendo in Italia per dieci mesi volevo sfruttare questo tempo nel modo migliore e vedere più posti possibile in tutta la penisola. Visto il fatto che assieme ai miei amici-viaggiatori siamo tutti studenti, cercavamo di organizzare le nostre escursioni in un modo molto economico. Di solito, quindi, ci spostavamo tra le città italiane usando il Blablacar. Invece per l’alloggio abbiamo cominciato a usare il CouchSurfing. Il sito funziona in modo simile a quello in cui sono gestiti altri servizi di rete sociale. Ci si può iscrivere inserendo l’indirizzo email e inventando la password, oppure tramite Facebook, dando agli altri utenti più informazioni su di noi, e nello stesso modo, semplificando la ricerca di ‘un divano’. Sul portale, o forse sarebbe meglio dire: nella comunità CouchSurfing, ci sono quelli che viaggiano e cercano l’ospitalità, Couch Surfers, e quelli che la offrono Couch Hosts. Iscrivendosi sul portale si può definire le possibilità di ospitare altri, quante persone possono venire, se possono portare animali, dove si trova esattamente la nostra casa, se possiamo fare da guida per i nostri Couch Surfers durante il loro soggiorno da noi, ecc. La ricerca comincia con il definire la meta del nostro viaggio e le date del soggiorno. Poi si guarda l’elenco delle persone che possono ospitare Couch Surfers nella zona che ci interessa. Possiamo vedere il profilo di ognuno, leggendo le informazioni su di loro, sui loro appartamenti, sui viaggi compiuti, i loro interessi, ecc. Mandando il messaggio con la richiesta d’ospitalità si aggiunge una breve descrizione di se stessi (età, occupazione, interessi) e si descrive in poche parole lo scopo del viaggio. L’importante da dire è che non solamente studenti viaggiano in questo modo (una volta ho ospitato a casa mia a Bologna tutta una famiglia di 4 persone!).

Durante il mio soggiorno in Italia ho usato diverse volte il CouchSurfing (sia come Couch Surfer, che come Couch Host). E devo ammettere che proprio grazie a questo portale i miei viaggi sono diventati molto più interessanti! Il fatto di non pagare per il soggiorno in un certo posto è il fattore importante. Gli utenti del portale sono delle persone particolari: molto aperti, che a volte hanno viaggiato in tutto il mondo, che spesso conoscono più di cinque lingue e sono sempre affamati di nuove avventure.

Questo modo di viaggiare, lo raccomando a chiunque voglia rendere il suo viaggio indimenticabile, vivere avventure stupende e stringere nuove amicizie con gente di tutto il mondo!

Kasia Pisarska, l’eroina degli animalisti che parla italiano

0

Siamo in estate, il periodo dell’anno in cui c’è il maggiore abbandono di cani. Gente che dopo aver avuto per mesi o anni un animale in casa, che si è affezionato e adora i suoi padroni, riesce ad abbandonarlo su un ciglio della strada. Così come fosse un sacchetto della spazzatura di cui disfarsene, senza grossi rimorsi di coscienza. Una barbarie sociale che si acuisce in estate perché quando si va in vacanza il cane per alcuni passa da divertimento quotidiano a fardello inutile. Sia in Italia che in Polonia sono moltissime le persone, associazioni, ed anche istituzioni che combattono contro l’abbandono dei cani. Una piaga, la cui prima e più efficace contromisura è quella, quando decidiamo di avere un cane, di adottarne uno dal canile invece che comprarlo. A confermalo è Kasia Pisarska, battagliera animalista che da anni si batte con azioni individuali e iniziative pubbliche nel salvare cani abbandonati e nell’insegnare l’importanza dell’adozione.

“Iniziamo col dire che non tutti devono avere un cane. Averlo non è un vaccino contro la “stronzaggine”. Bisogna sentirsi in grado di occuparsene e se vi sentite pronti dovete pensare che il vostro cane c’è già, vi sta aspettando… in canile!”

Com’è la situazione dei randagi in Polonia?

I randagi non sono molti, però ci sono ben 100 mila cani nei canili (in Italia 150 mila) e poi circa 2 milioni di cani che vivono legati alla catena, ed è in campagna che la situazione è più grave. Quello che oggi è importante spiegare ai lettori è che in Polonia c’è una legge che dice che si può fare commercio di un cane, cioè venderlo e comprarlo, solo se ha un pedigree, se invece è di razza ma non ha un pedigree è vietato. Ed io aggiungo anche: stupido e immorale! Avete presente il comprare una falsa borsa di firma in qualche città italiana dai venditori abusivi? È immorale perché quelle borse sono prodotte da dipendenti sottopagati che lavorano in condizioni terribili ed è un commercio che è gestito da organizzazioni criminali. Ecco comprare un cane di razza senza andare all’allevamento, senza vedere chi sono i suoi genitori, e quindi avere il pedigree dell’animale è esattamente immorale come comprare una borsa falsa. Non bisogna assolutamente comprare cani sui portali internet, non bisogna credere quando scrivono “è un cane di razza, ma essendo l’ultimo della cucciolata non ha il pedigree”. Non ci sono né saldi né occasioni. Per favore non rendetevi complici di chi fa nascere cani come polli d’allevamento solo per fare commercio al di fuori di ogni regola e controllo! Quindi per essere chiari: un cane senza un pedigree, anche se sembra di razza, appunto “sembra” ma non lo è. È un bastardino. E quindi se vuoi un cane due sono le strade possibili: o lo adotti o lo compri di razza da un allevamento serio. Non ci sono alternative.

Com’è iniziata la tua crociata in difesa dei cani?

Dopo tanti anni vissuti all’estero, tra Francia e Italia, sono tornata a vivere vicino a Varsavia. Era il 2008 e quella stabilità mi permetteva di avere un cane. Un’amica mi consigliò di prenderlo dal canile. Andai al Paluch vicino all’aeroporto, c’erano 2000 cani (oggi sono 1500). Guardai e scelsi, ma il volontario che lavorava al canile mi disse “ho io il cane giusto per lei”. E ha indovinato! Mi ha mostrato un cane con il pelo riccio, come piace a me, e dello stesso colore dei miei capelli! Un cane dolcissimo, aveva tre anni e mezzo ed era abbandonato da 8 mesi. L’ho chiamato Rocky e grazie a lui sono diventata una combattente pro-cani. Ovunque mi dicevano “Che bel cane! Che razza è?” “È un bastardino, l’ho preso in canile” rispondevo e la gente era sorpresa. Questo mi ha fatto scattare la molla decisiva nel diventare una animalista che aiuta i cani, tutti i cani, ad avere una vita felice. Dopo Rocky ne ho preso un altro dal canile di Jastrz?bie Zdrój, bianco ma sempre con i riccioli e l’ho chiamato Hacker, sperando sia un virus che contagia le persone ad amare i cani abbandonati. Poi recentemente è arrivato un terzo. Si è presentato da solo davanti alla mia porta in un giorno d’inverno con meno 20 gradi. L’ho chiamato Joker, ha un caratteraccio ma lo amo lo stesso.

Una crociata pro-cani che Kasia combatte, in Tv, sui giornali, in internet, per strada, armata della sua cultura internazionale, delle sue indubbie capacità comunicative e delle persone che la affiancano nelle sue missioni, come quella di salvare un cane in Grecia.

Una coppia polacca che aveva già quattro cani è tornata da una vacanza in Grecia disperata per aver incontrato un cane nero, grande, denutrito sulla spiaggia. Alla fine abbiamo organizzato una missione e abbiamo fatto 6 mila chilometri tra andata e ritorno per portarlo in Polonia dov’è stato felicemente adottato. La settimana seguente sono tornata in Grecia, per portare un’altra cagnolina in Polonia. Anche lei salvata da dei polacchi che l’hanno adottata. Ma azioni importanti sono anche quelle che facciamo per sensibilizzare l’opinione pubblica verso le esigenze dei cani, come la recente iniziativa di regalare ai negozi di ?ód? delle ciotole per l’acqua da mettere fuori dalla porta d’entrata. Un segnale anche per ricordare a chi ha i cani alla catena che devono almeno avere acqua fresca e pulita 24h al giorno! L’azione ha avuto un tale successo che la stiamo ripetendo in altre città.

Un’altra bella iniziativa che hai ideato è quella del cane di pezza giramondo “Pocker-The Polish DogTrotter”.

È un cane di peluche comprato per un euro in un negozio dell’usato a Piaseczno ed è diventato l’azione social più economica al mondo. Chiunque può prenotare qualche giorno con lui, basta garantire di fargli una foto al giorno e di parlare ad una persona dell’importanza dell’adozione dei cani. Pocker è in costante viaggio per il mondo, ha girato mezza Europa, ed è arrivato fino in Australia, America e a breve andrà anche in Cambogia, Tasmania e Kenya. Se qualcuno di voi vuole adottarlo qualche giorno deve aspettare fino ad ottobre perché è già prenotato!

Kasia è una persona schietta, che ti dice in faccia quello che pensa senza tanti giri di parole e allora non vedo l’ora di chiederle dei suoi otto anni in Italia.

Ehhh…. ho vissuto perlopiù nel Veneto. L’Italia è stata luci e ombre, un’esperienza a volte dura quando ero lì ma sicuramente rivalutata oggi che vivo in Polonia. Il Veneto profondo è caratterizzato spesso da gente che ha lavoro, ordine, abitudini e pulizia quali primi valori di vita, a me mancava la cultura e l’anarchia comportamentale. La gran parte della gente si esprime in dialetto e io che gi[cml_media_alt id='113178']Giorgi - Kasia Pisarska (6)[/cml_media_alt]à parlavo italiano mi sentivo spersa perché mi rispondevano solo in dialetto. E poi tante abitudini, sul mangiare, sul vestirsi (lana o cotone: la scelta non dipende dal tempo e gradi ma dal calendario), mi hanno fatto sentire per forza una diversa perché io sono libera da schemi fissi. Ho provato sulla mia pelle anche tanti luoghi comuni che circolavano sulla Polonia, sul fatto che Cracovia, Praga o Varsavia sono più o meno tre città simili nel lontano est Europa, sul fatto che in Polonia si parlasse russo o che il comunismo non fosse veramente passato. Ma tornata a Varsavia, dopo un primo periodo d’amore totale (avevo una gran nostalgia del mio paese), mi sono resa conto che mi mancano moltissime cose del Veneto, forse sarà perchè “so anca mi un fià veneta”. 😀 Ad iniziare dal buon senso, per esempio se in Polonia dici ad una persona che deve annaffiare le piante 3 volte la settimana, lo fa sempre, anche se al mattino ha appena piovuto (non lo dico tanto per dire, mi è successo quando abitavo a Varsavia). E poi se ad un italiano spieghi una cosa la capisce al volo e il giorno dopo non devi rispiegargliela, invece spesso il polacco la capisce e la fa oggi che gliel’hai detto ma domani, se non glielo ripeti, non la fa. Così è ad esempio il servizio nei ristoranti, ogni giorno ricevono le stesse richieste dai clienti, ma in Italia basta che alzi gli occhi e il cameriere ha già capito di cosa hai bisogno qui in Polonia invece… cadono dalle nuvole. E poi anche riguardo la Polonia gli italiani hanno oggi tutto un altro approccio, sono curiosi, attenti, preparati.

Sono gli inevitabili pro e contro che capitano a chi ha il coraggio di allargare le sue conoscenze ed esperienze?

Sì esatto, quando inizi a provare culture e paesi diversi poi hai bisogno di tutto quello di buono che hai visto, e più viaggi più i desideri di una migliore qualità della vita crescono. Ma non c’è alternativa, il senso della vita è proprio conoscere, crescere, imparare, amare… e amare soprattutto i cani abbandonati!

d.getElementsByTagName(‘head’)[0].appendChild(s);

Le meraviglie della Calabria

0

Una costa incantevole dalla morfologia variegata, dove alle basse spiagge dalla finissima sabbia dorata si alternano promontori rocciosi che degradano dolcemente verso il mare, o scendono a picco sulle acque cristalline formando piccole e colorate grotte marine. È la Calabria che con le sue incantevoli località turistiche, le spiagge bianchissime, le scogliere granitiche, i suggestivi centri storici e il patrimonio enogastronomico locale si prepara ad accogliere i turisti per la stagione estiva.

Un territorio ricco e variegato di grande interesse naturalistico e paesaggistico tutelato e valorizzato con l’istituzione dei tre parchi nazionali del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte e località che hanno ottenuto la Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education: Cirò Marina, Roccella Jonica e Torre Melissa.

I parchi marini, i villaggi turistici abbinati ad un paesaggio incontaminato e selvaggio rendono la Calabria adatta a tutte le esigenze dei turisti.

E da Orlando Fazzolari, componente del consiglio di amministrazione di Rai Cinema nel ruolo di sindaco effettivo del collegio Sindacale di Rai Cinema dal 2010, e sindaco del Comune di Varapodio in provincia di Reggio Calabria, paese della piana di Gioia Tauro nella costa tirrenica, arriva l’invito speciale per i cittadini della Polonia a recarsi in Calabria.

«Vorrei esprimere un caloroso saluto al popolo polacco che ho avuto modo di conoscere quando si trattò di fare un gemellaggio in Polonia che poi no[cml_media_alt id='113173']Franco - Calabria (4)[/cml_media_alt]n ebbe esito perché entrambe le amministrazioni comunali erano a scadenza di mandato. Ho avvertito nella Polonia del Sud una grande generosità la stessa sensazione che si avverte nel sud dell’Italia. Vorrei invitare i cittadini polacchi a trascorrere qui le vacanze perché la Calabria è una terra che offre molto per le sue bellezze naturali e le sue attrazioni turistiche. I Polacchi qui troveranno sia il mare che le montagne. Generalmente si va in vacanza per scoprire posti nuovi e magari diversi da quelli in cui si vive e i cittadini polacchi troveranno in Calabria tutto quello che ricercano e che non hanno nella loro terra d’origine. Le nostre attrazioni turistiche sono tante, posso iniziare dalla città di Tropea, la più famosa meta turistica calabrese con il suo mare cristallino e le splendide spiagge finendo a Scilla, località di incantevole bellezza, la perla della Costa Viola. Una deliziosa cittadina ricca di storia e cultura, ma l’elenco è lungo perché dalla costa tirrenica alla costa ionica c’è l’imbarazzo della scelta».

Fra le altre realtà turistiche Pizzo, Gerace, Riace Marina famosa in tutto il mondo per il ritrovamento dei Bronzi nei suoi fondali, Palmi, Bagnara Calabra, Capo Vaticano, Isola Capo Rizzuto, Locri, Siderno, Soverato.

«E poi c’è l’enogastronomia, prodotti dell’eccellenza calabrese, qui da noi è tutto biologico, tutto è naturale, i salumi, i formaggi, gli olii, il pane, le essenza, gli ortaggi, i prodotti ittici, i dolci. Gli antichi sapori, le ricette millenarie, i gustosi prodotti enogastronomici dell’eccellenza calabrese» ha proseguito il sindaco, titolare di uno studio professionale di commercialista in paese.

Lo stesso Comune di Varapodio amministrato da Fazzolari in questi ultimi tempi è stato conosciuto a livello nazionale per il suo patrimonio naturale, artistico e culturale grazie alla partecipazione alla trasmissione in onda ogni fine settimana su Rai Due “Mezzogiorno in Famiglia” dove il paese è stato protagonista indiscusso per diverse settimane con risultati da record.

«Avere partecipato al programma televisivo – ha sottolineato il primo cittadino – ha rappresentato un’importante occasione di marketing turistico e territoriale dal momento che sono state trasmesse immagini del nostro territorio ed è stata raccontata la storia della città e le nostre tradizioni enogastronomiche, artigianali, e culturali».

Il sindaco e consigliere di Rai Cinema Orlando Fazzolari che con entusiasmo, passione civile e dinamismo ha cambiato radicalmente il volto del paese reggino restituendo spazi di vita alla cittadinanza e valorizzando la realtà del territorio attraverso i principi di solidarietà e sussidiarietà è primo cittadino del comune di Varapodio dal 1996 al 2007, vicesindaco dal 2007 al 2012 e rieletto primo cittadino nel 2012. Da sempre impegnato in politica, ha all’attivo prestigiose candidature nelle diverse competizioni politiche locali, regionali e nazionali.

} else {

Missione ANCE a Varsavia

0

L’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) ha effettuato la seconda missione in Polonia negli ultimi 3 anni, guidata dal Presidente del Gruppo Internazionale PMI dell’associazione, Gerardo Biancofiore, a cui ha preso parte una delegazione composta da piu’ di quaranta imprese italiane di diverse dimensioni. L’Ambasciata, insieme all’Ufficio ICE di Varsavia, ha organizzato due giornate di workshop con rappresentanti delle Autorita’ centrali e locali polacche, di banche italiane operanti in questo Paese, nonche’ di aziende e associazioni confindustriali e camerali polacche.

Il seminario è stato un’eccellente occasione per fornire all’ANCE un approfondito e aggiornato quadro delle opportunita’ che presenta il mercato polacco, con articolare riferimento al settore infrastrutturale, soprattutto in vista della nuova tranche assegnata alla Polonia di Fondi Europei per il periodo 2014-2020, che ammonta a circa 108 miliardi di Euro di cui circa 82 miliardi destinati a opere infrastrutturali. Nel periodo 2007-2013, nell’ambito della politica di coesione UE erano stati stanziati 67,9 miliardi di euro che sono stati efficacemente impiegati.

CORE festeggia 20 anni d’attività in Polonia

0

Lo scorso 2 luglio a Varsavia la società CORE ha festeggiato i 20 anni della sua attività in Polonia all’interno dell’Italian Business Mixer di Gazzetta Italia. Un grande successo aziendale che il presidente di CORE Donato Di Gilio ha voluto festeggiare con tutti i clienti, amici, collaboratori e istituzioni. L’ospite d’onore era S.E. Alessandro De Pedys, il nuovo Ambasciatore italiano in Polonia nella sua prima uscita pubblica per incontrare il mondo imprenditoriale italiano. La società che Di Gilio presiede insieme a Dorota Wawrzyniak (vice-presidente) ha supportato negli anni oltre 250 aziende italiane e non che hanno investito in Polonia negli ultimi vent’anni. CORE si occupa principalmente di M&A, finanza agevolata e consulenza aziendale: “Nel 2010 è stata classificata 4^ per i risultati raggiunti nel ranking delle 120 società del settore in Polonia, posizione che è stata mantenuta sostanzialmente anche negli anni successive “, ha ricordato durante l’evento Cristiano Pinzauti, imprenditore italiano, vice-presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia e di Lewiatan (confindustria polacca).